Io sono anni che sostengo seriamente che i videogames dovrebbero avere un PEGI opposto.
Non "consigliato a 18+" per esempio, ma "sconsigliato a 18+".
Perchè il problema non sono i giochi ma gli adulti. Adulti che da ragazzini si entusiasmavano (giustamente) davanti a Kenshiro che faceva scoppiare le teste ai "cattivi" (si, i bei tempi in cui non si negava l'esistenza dei cattivi per falso moralismo e falsa tolleranza). Adulti che da ragazzini si divertivano a vedere come Rambo trovasse modi sempre più fantasiosi per ammazzare, di nuovo, i cattivi.
Poi quei ragazzini son cresciuti. Il loro cervello si è imbottito di tante cose buone e giuste, ma anche di tante cazzate che il mondo gli ha spacciato per giuste. Gli hanno messo in testa che fare "uhhhh che bel bambino" a un neonato con la madre in fila al supermercato, è a metà fra molestia sessuale e pedofilia.
Gli hanno messo in testa stronzate del tipo "i cartoni animati giapponesi fanno male" oppure "vi stanno COLONIZZANDO!" (si qualcuno diceva pure questo -_-). Oggi infatti siamo tutti figli dell'Imperatore e siamo tutti serial killer...
E così, l'ex-ragazzino oggi adulto si ritrova a vedere i neo-bambini davanti a God of War e, assuefatto a queste stronzate, gli vien da pensare che effettivamente serva un vaccino... Poi anche quel ragazzino, oggi davanti a GTA4 a commettere ogni crimine umanamente immaginabile, una volta cresciuto perderà quella sua capacità di SOGNARE, di DIVERTIRSI genuinamente, senza malizia o secondi fini, e anche lui andrà a demonizzare i futuri hologames o quel che verrà nel 2030.
Segno evidente che mediamente i videogiochi non fanno male ai bambini, non turbano i ragazzi, ma i loro genitori, gli adulti.
Quindi io proporrei un bel PEGI 60-, PEGI 50-, PEGI 40-, PEGI 30-, PEGI 20-.