Nell'anno 1998 apparve su PlayStation un'opera destinata a fare storia: Xenogears. Da moltissimi giudicato come il miglior gioco di ruolo mai realizzato, e semplicemente irraggiungibile anche in futuro, questo titolo venne sviluppato da uno studio emergente guidato da Tetsuya Takahashi : Monolith Soft.
La grandezza del titolo, che attinge a piene mani da numerose tradizioni religiose, dalla filosofia, dall'antropologia e dalla psicanalisi (Nietzsche, Freud e Jung su tutti), dando vita a un'autentica orgia di citazioni e rimandi intertestuali, diventa ancora più straordinaria quando, dopo i titoli di coda, si legge su schermo la scritta "Xenogears: Episode V - The end". Ebbene sì, poiché Xenogears nasce come quinto episodio di una serie di sei, nonostante sia stato il primo ad essere sviluppato. Numerosi flashback e rimandi all'interno del gioco forniscono al giocatore un'idea sommaria delle vicende accadute nei primi quattro episodi, affrescando la storia di più uomini, vissuti in epoche e società diverse.
Tuttavia, pur venendo tanto osannato sia dalla critica che dal pubblico, Xenogears ha avuto una vita assai travagliata, che ne ha pregiudicato per sempre il futuro. Squaresoft, infatti, accortasi dei risvolti tematici e religiosi del gioco, e temendo che Xenogears avrebbe potuto compromettere l'immagine della sua azienda, decise di smettere di appoggiare il progetto. E fu così che Monolith Soft si vide improvvisamente tagliare il budget, e fu costretta a ultimare il gioco con le ben poche risorse che gli erano rimaste. Il che portò all'eliminazione di intere sottotrame (come quella di Rico) o ancora all'intero "parco skill" di un altro personaggio (Maria). Ma la conseguenza più agghiacciante che ebbe il taglio di fondi sul gioco, è facilmente riscontrabile nel brusco passaggio dal primo al secondo disco. In tale occasione, il gioco smette quasi di essere tale, divenendo di fatto qualcosa di più simile a un romanzo incapace di offrire alcuna interazione al giocatore, che a un RPG, almeno fino al dungeon finale, unica parte del disco 2 in cui il giocatore si troverà a poter realmente "giocare".
Ma come detto, malgrado la sua "incompletezza", la qualità del gioco fu tale da garantirne comunque un grandissimo successo, e a lungo si vociferò riguardo a un progetto intitolato Xenogears: Ground Zero che, a giudicare dal titolo, sarebbe probabilmente stato Episode I. Ma nuovi dissapori nacquero tra Squaresoft e Monolith Soft, che sfociarono nell'inevitabile rottura del rapporto tra i due, e alla conseguente ricerca da parte del team di Takahashi di un nuovo publisher sotto la cui egida continuare a produrre le proprie opere.
Purtroppo, i diritti di Xenogears rimasero proprietà di Squaresoft, e Takahashi si ritrovò a non poter proseguire nella propria opera. Fu così che nacque Xenosaga, una sorta di compromesso, un titolo in cui Takahashi riversò tutte le tematiche e gli spunti che gli erano più cari, nel tentativo di dar vita a una nuova saga che fosse un'ideale continuazione della precedente.
Chiaramente, è ormai impossibile che i cinque episodi mancanti della serie di Xenogears vengano prodotti. L'unico modo che il giocatore può avere per scoprirne a grandi linee i contenuti, è quello di procurarsi lo spendido Xenogears PERFECT WORKS ~the real thing~. Questo volume di ben 300 pagine, interamente in giapponese ma di cui esistono traduzioni amatoriali, è una vera e propria guida all'intero universo di Xenogears, e illustra, seppur in maniera sommaria, la trama principale degli episodi I-IV, lasciando un alone di mistero solo sull'ultimo, che rimane totalmente oscuro. Il testo, consigliatissimo a tutti gli amanti del gioco, contiene per una metà informazioni su trame, background e personaggi, e per un'altra metà illustrazioni e schizzi preparatori realizzati per il gioco.
Di seguito, un paio di link a traduzioni amatoriali di Xenogears PERFECT WORKS ~the real thing~, in formato testo e in inglese.
GameFAQs: Xenogears (PS) Perfect Works FAQ/Translation by Sheamon
GameFAQs: Xenogears (PS) Perfect Works Translation Guide by int
TRAMA
Un'astronave coloniale si è allontanata anni luce dal teatro della guerra interstellare in cui è coinvolta. La sua missione è portare al sicuro e neutralizzare una superarma intelligente, nascondendola ai nemici ed anche agli alleati, perché il suo potenziale è eccessivo ed insicuro.
Durante il viaggio, mentre la nave si trova in un sistema stellare sconosciuto e lontano da tutte le rotte militari e civili, accade qualcosa, l'arma si attiva e prende il controllo della nave e mediante i sistemi di bordo, attacca l'equipaggio. Il comandante ordina l'evacuazione. Sequenze concitate di distruzione e morte si susseguono, le armi di bordo attaccano le scialuppe e il comandante attiva l'autodistruzione nel tentativo di distruggere anche l'arma insieme alla nave. Lui è l'ultimo uomo rimasto a bordo e l'unico che non è fuggito, la nave esplode, i superstiti naufragano sul pianeta sconosciuto sottostante.
Inizia la storia, diecimila anni sono trascorsi dall'incidente nello spazio e nessuno ne ha più memoria. Il pianeta ormai è stato completamente adattato alla vita umana. La società è quella umana di sempre, violenta e litigiosa, ma anche amorevole e sociale.
Una guerra è in corso, ma non riguarda i nostri protagonisti, che sono intenti nei preparativi per un matrimonio imminente. Il personaggio che noi impersoneremo è Fei, un ragazzo accolto nel villaggio dopo essere rimasto orfano ed aver perso la memoria di cui però conserva vaghi frammenti slegati.
L'avvio è banale si deve parlare con tutti per scoprire quanto sono felici e nervosi per i preparativi ed anche per farsi assegnare dei compiti e poter proseguire nel gioco, per poter cominciare a fare conoscenza col sistema di combattimento si viene inviati dal dottor Citan Uzuki che vive all'osservatorio su una collina. Ovviamente lungo la via si incontrano dei mostri nemici.
Mentre avviene tutto ciò, però, la guerra arriva anche al villaggio. Non è più un'eco lontana, è un pericolo reale e presente. Gli eventi obbligano Fei a salire su un Gear (un robottone che in realtà è più una corazza meccanizzata, gear infatti vuol dire corazza o ingranaggio), e scopre di essere in grado di pilotarlo come solo pochi eletti sono in grado di fare e solo dopo un duro addestramento. Ciò inizia a infittire il mistero su chi sia lui in realtà.
Da questo momento in avanti prende il via l'avventura di Fei, inizialmente da solo poi convolgerà altri personaggi a volte dei nemici si aggregano per interesse comune altre volte invece non lo fanno, ma fin qui non c'è niente di molto diverso da decine di altri jrpg è tutto molto banale, quasi scontato ed anzi la lentezza con cui si entrerà nel vivo della storia rischia di annoiare prima del tempo il giocatore, laddove invece Final Fantasy VII lo catapultava nel pieno dell'azione coinvolgendolo fin dai primi secondi.
TEMATICHE
Xenogears cresce lentamente, ma arriva a vette assolute. I temi che tocca non li aveva affrontati nessuno fino a quel momento perlomeno non così tanti insieme ed in modo così continuo eppure non è mai pesante nel farlo: i temi restano alla riflessione del giocatore e il gioco non dà giudizi morali, anche se le decisioni che prendono i nostri si possono definire tali, in quanto rifuggono alcune cose e ne accettano altre dandone quindi un giudizio personale.
Ma quali sono questi misteriosi temi maturi ed adulti? La lista è lunga: dalla follia alla schizofrenia con sdoppiamento della personalità, dalla dittatura alla discriminazione razziale, dalla divisione in caste al servaggio all'eugenetica, dall'igegneria genetica alla manipolazione utilitaristica, dalla nanoingegneria alla sperimentazione umana incontrollata, dall'uso di droghe alla dipendenza da esse, dallo sfruttamento della religione a scopo di controllo e asservimento della popolazione al rapimento a scopo di ricatto e conseguenti torture, dalla informazione controllata alla propaganda manipolativa dell'opinione pubblica... e non ho nemmeno finito! C'è molto altro, che però potrebbe costituire spoiler, ma tutto quanto ha come contorno una guerra che via via si estende fino a diventare mondiale, e poi pirati, regni usurpati, ribelli, patrioti, fanatici religiosi, marinai... Basta?
No c'è ancora altro, c'è la ricerca del passato, il ritrovamento di antichi manufatti che potrebbero portare ad una tecnologia perduta e che fanno gola a molti e disvelerenno, insieme ad altri particolari completamente inaspettati, il passato del pianeta e gli eventi dei diecimila anni trascorsi dal naufragio. Ma non basta ancora: c'è amore, odio, disprezzo, razzismo e persino sesso, nonché una delle più belle storie d'amore mai raccontate in un videogame e molto altro ancora.