Allora, premetto che non è l'opera che mi piace di più di Tolkien: stimo di più l'aria epica ed eroica che si respira nel Silmarillion o nel Signore degli Anelli.
Detto questo, rimane un libro assolutamente da leggere per capire Tolkien, un libro che l'autore scrive per i suoi figli, che è una fiaba lunga, dai molti messaggi e dalle molte sfaccettature, e che ci fa capire meglio la Terra di Mezzo.
Pensiamo ad esempio agli elfi del Signore degli Anelli: sono creature leggiadre, regali, sempre posate. Nello Hobbit troviamo elfi avidi, che per un tesoro sono pronti a scatenare una guerra, elfi a cui piace il talmente il vino da rubarlo al loro padrone per poi ubriacarsi bellamente.
Troviamo pure un Gandalf leggermente diverso: meno stregone, più politico, se vogliamo, impegnato come un ambasciatore a fare sempre la mossa giusta al momento giusto: così abile da far arrivare in casa di Bilbo 13 nani e uno stregone a svotargli la dispensa e a convincere il tranquillo signor Baggins a diventare uno scassinatore provetto.
Tra le tante avventure che passa, Bilbo matura e da tranquillo Hobbit diventa un avventuriero, in grado perfino di evitare una guerra con la sua saggezza e al contempo con la sua semplicità.
Personalmente gli dò un bel 9, e non un 10 solo per lo stile meno elevato che io adoro