Ecco qui un altro capitoletto
Buona lettura *_*
***4***
Il continuo vibrare del telefonino durante tutta la durata del film ha contribuito a farmi accumulare una certa dose di nervosismo, ed è con gli occhi fuori dalle orbite e iniettati di sangue che mi ritrovano le mie amiche all’accendersi delle luci in sala.
“Luce…hai una faccia terribile! Non ti è piaciuto il film?”
A dire il vero non lo so… la mia mente si perdeva spesso ad immaginare discussioni accese con azzurra, ed è altamente probabile che si trasformino presto in realtà…
Sospiro:
“Lasciamo stare… Giulio mi ha telefonato ininterrottamente per due ore! Provo a chiamare Azzurra…”
Mi allontano e prendo il cellulare in mano:
18 chiamate perse.
6 nuovi messaggi.
C‘è anche un messaggio della mia amica…
“Lu!!! Non rispondi mai!!! Richiamami appena leggi…”
Mi accorgo che tra le 18 chiamate ben 3 appartengono in realtà ad Azzurra.
La richiamo pregando tra uno squillo e l’altro che non ci siano problemi…
“Luce dove sei???” mi chiede con voce agitata alla risposta.
“Sono al cinema, dove vuoi che sia???”
“Abbiamo un problema…” continua lei.
Ma possibile che le preghiere non funzionino proprio mai?
“Lo sospettavo…” le rispondo piatta.
“Dai non fare l’acida… mi serve una mano…Giulio mi ha intravisto in macchina con Sergio, non credo mi abbia riconosciuto ma ha provato a seguirci e ora sta pattugliando l’isolato sotto casa mia in attesa che rientri... mi devi assolutamente accompagnare a casa!!” la sua voce è supplichevole.
“Sai che non sono sola…” le dico.
Lei resta in silenzio…trasmettendomi telepaticamente la nitida immagine dei suoi occhioni imploranti.
Sospiro:
“Dai ora convinco gli altri a darti un passaggio…però tu hai modo di farti portare qui?”
“Si si si si” Risponde lei ritrovando l’allegria
“Arrivo in un lampo!! Baci!!”
Ruffiana!!!
Non mi resta che andare a comunicare a Sofi e Flami le novità:
Loro la prendono a ridere:
“Se non si mette nei guai Azzurra non è proprio contenta!”
Già proprio così, forse le piace proprio il brivido del pericolo… lo farà apposta?
Forse si, però potrebbe avere la gentilezza di non trascinare anche me nei suoi guai!
Arriva dopo pochi minuti, stabilendo un record assoluto nella storia della sua vita:
Prima volta che si presenta ad un appuntamento all’ora concordata!!
Meglio che non mi ci abitui.
Scende dalla macchina di Sergio con un sorriso da squalo e le guance rosse alla Heidi.
Ho ragione: è nei guai ed è felice!!!
La fulmino con uno sguardo assassino che però le scivola addosso non intaccando minimamente la sua gioia…anzi ora sembra anche divertita!
“Ciao a tutti!!”
Saluta tutti e viene ad abbracciarmi:
“Lucina sei la mia salvezza! Come sempre!
“E tu sei incosciente come sempre!!!
Alza gli occhi al cielo:
“La predica no per favore!! Ho i miei genitori per quello!”
“Dai Luce non prendertela le amiche ci sono proprio per queste cose, no?”
Interviene Giorgio.
Si, tecnicamente è vero, le amiche si sostengono e si aiutano in caso di problemi.
E infatti io anche se predico alla fine faccio sempre quello che posso.
Però le amiche si preoccupano anche… proprio per l’affetto che regge il rapporto…. E io continuo a non vedere nulla di positivo nella relazione di Azzurra con Sergio.
Parecchie persone riferendosi a lui hanno fatto commenti poco lusinghieri…
Io non voglio certo dare credito a voci di corridoio, però non posso fare a meno di preoccuparmi.
Senza che me ne rendessi conto siamo arrivati sotto casa della mia amica e come previsto suo fratello è fuori ad aspettarla, vigile.
Azzurra scende con spensieratezza dalla macchina:
“Che fai a spasso?” Chiede con disinvoltura.
Giulio si avvicina alla macchina scrutandoci ad uno ad uno.
“Com’era il film?” Chiede alla sorella.
“Bellissimo!! Ti piacerebbe!!” e senza esitazioni si lancia in una recensione ricca di particolari… si è studiata la trama??
“Scusa Giulio, avevo tolto la suoneria, ho visto solo ora le tue chiamate…tutto bene?” Chiedo recitando la mia parte.
Lui brontola una risposta affermativa e torna in casa seguito da Azzurra che ci saluta vivacemente con la mano.
E’ andata bene.
“Ma come mai deve nascondersi in questo modo quella povera ragazza?”
Chiede Fabrizio.
Ecco, mi sembra Harry Potter anche nel modo di esprimersi!!!
Ha quello sguardo innocente e preoccupato che mi fa pensare che appena tornato a casa manderà subito la civetta a chiamare Hermione e Ron per studiare la soluzione ai problemi della “povera ragazza”.
Metto mentalmente una X sulla foto tessera virtuale con il suo viso sorridente.
“I genitori e il fratello di Azzurra sono molto apprensivi ed in oltre Sergio ha una pessima reputazione…che di certo non aiuta…”
“Sai credo che mio fratello lo conosca….se vuoi posso chiedergli qualcosa…” Interviene Giorgio.
“Davvero?” Chiediamo in coro io Flaminia e Sofia.
“Si…credo fossero compagni di classe…domani mi informo!”
Sicuramente sarebbe d’aiuto sapere qualcosa di più attendibile… ma servirebbe a qualcosa?
Se anche ci dicessero che Sergio fosse il male fatto uomo… Azzurra ci crederebbe?
No… anche se a Sergio spuntassero le corna e la coda lei penserebbe che gli donano molto e continuerebbe a sognare ad occhi aperti!
Mia madre dice sempre che per amore si diventa ciechi.
Io penso che ciechi sia riduttivo…
Si perdono quasi del tutto le facoltà cerebrali!!!
Per fortuna io non sono ancora stata contagiata da questa pericolosa sindrome!!!
***
“Allora…dove si va?” Bisbiglia Azzurra durante l’ora di matematica.
E’ sabato, quindi il tempo che ci separa dalla campanella dell’ultima ora sembra scorrere più lento del solito e noi siamo immerse nei nostri progetti per la serata...
A dire il vero non so perché dilungarsi tanto in progetti: alla fine la scaletta è sempre la stessa:
Tralasciando le 2 ore di preparativi e l’ora (volendo essere ottimiste) trascorsa ad attendere Azzurra in ritardo, si parte sempre da una passeggiata per il centro: senza alcuna meta si cammina facendo la radiografia indistintamente a ragazze e ragazzi. Le ragazze saranno poi vittime di commenti poco gratificanti per non dire spietati, e i ragazzi invece valutati come capi di bestiame. La parte sulle ragazze devo dire mi diverte molto, quella sui ragazzi meno…. Viviamo d’immagine, ma non è con un’immagine che voglio vivere… per me è importante il contenuto non il contenitore!!! Certo, devo comunque ammettere che non riuscirei neanche ad interessarmi ad un individuo repellente… o a uno che sembra il maghetto di una favola… l’occhio, almeno un po’, la sua parte la vuole.
Tornando allo step della serata: si procede andando a cena: solito pub solito menù.
E poi… beh si torna in piazza e si riprende l’attività iniziale.
Nonostante tuttociò si ripeta invariato da mesi, sembra comunque di dover organizzare chissà quale straordinario evento ogni sabato mattina e questa immutata routine riesce sempre ad entusiasmarci!!!
Ora che ci penso c’è una variabile fondamentale da tenere presente ogni volta: l’abbigliamento… è una vera ossessione! Il motivo razionale non lo comprendo e vorrei poter dire di essere superiore a questo aspetto superficiale e consumistico della società…ma non è così.
Una camicia dopo due volte che la indosso mi sembra vecchia, e se non compro qualcosa di nuovo ogni mese inizio a sentirmi sciatta e trascurata, ma soprattutto non esiste al mondo che il sabato sera si indossi due volte gli stessi indumenti!!! Purtroppo però la pazienza e anche il portafoglio dei nostri genitori ha un limite quindi non potendo comprare una nuova mise ogni settimana facciamo fronte comune unendo i nostri guardaroba e scambiandoci vestiti e accessori…così da poter cambiare! L’ingegno di certo non ci manca.
Tornando a casa da scuola la mia mente è ancora presa dall’imminente sera. Salgo le scale canticchiando ed aprendo la porta inizio a percepire sensazioni nefaste…che non tardano a manifestarsi: “Luce…” la voce trasfigurata dalla rabbia di mia madre mi accoglie minacciosa. “C’è qualcosa che devi spiegarmi…” il suo tono lascia intendere che qualsiasi spiegazione io possa addurre sarebbe altresì vana. Compare davanti a me sventolando un foglio e all’improvviso realizzo…la lettera di richiamo!!! Come ho fatto a scordarlo? Avrei dovuto controllare sempre la posta… ormai è decisamente tardi.
“Mamma… sai posso spiegare…” farfuglio.
“Lo spero proprio…” Risponde con un sorriso malvagio sul volto… forse sta considerando quale sia la punizione più fastidiosa da potermi infliggere…
“Noi…cioè Azzurra, stava disegnando durante l’ora di storia…e la Prof…beh ha chiesto il quaderno.”
“Qui parla di riprovevole presa in giro del docente...”
“Be’, quella è l’interpretazione che il Preside ha dato del magnifico ritratto che noi ni, cioè che Azzurra, stava facendo alla Prof…”
Rimane li qualche secondo a valutare le mie parole
“Un ritratto?” Chiede poi
E’ una domanda a trabocchetto?
“Si… un ritratto della professoressa di storia…” rispondo esitante.
“Era molto brutto?” Chiede ancora, e adesso inizio ad intravedere una scintilla di divertimento nei suoi occhi.
“Era dannatamente divertente!!!” Le dico audacemente sperando di aver interpretato bene il suo sguardo.
Lei esplode in una calorosa risata sventolando la lettera di richiamo come per ridicolizzarla:
“Devo assolutamente vederlo!!!” Continua a dirmi mentre ride.
Io ormai rilassata rido con lei assicurandole che glielo farò vedere al più presto, poi mi avvio spensierata in camera.
Che bello avere una mamma strampalata.
“Ah, Luce…” mi richiama mia madre.
“Si mamma?” Chiedo mentre aprendo l’armadio valuto tutte le possibili combinazioni per la serata.
“Chiudi pure l’armadio…. Stasera non esci…” mi dice con estrema calma e…fermezza…
Subdola!!!
Mi giro a guardarla con sguardo implorante ed esterrefatto, quasi sperando di aver capito male.
Lei con il suo sorriso più pacifico mi ripete serenamente la stessa sentenza, scandendo le parole anche con una certa soddisfazione!!!
Ed aggiunge:
“E oggi pomeriggio studi gli Etruschi!”
Gli Etruschi?!
“Mamma… gli Etruschi sono lontani anni luce dal mio programma scolastico delle superiori…”
“Non hai bisogno di un programma scolastico per accrescere la tua cultura… e poi la civiltà Etrusca è così affascinante! Ti piaceranno!” Sentenzia.
Poi se ne torna in cucina, canticchiando, e lasciando me imbambolata e impotente davanti all’armadio.
Addio sabato sera.
