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Tra di loro sono piuttosto diversi e si riferiscono principalmente al modello sociale, produttivo e politico dell'epoca in cui sono ambientati.
In Europa Universalis sei un sovrano di tipo tardo medioevale, quindi la produzione bene o male è di gente che lavora la terra ed artigiani, l'esercito è fatto di reclute prese dal popolo o di mercenari e bene o male fai un po' tutto (infatti è considerato il più vario): c'è una buona componente militare, una discreta componente economica come detto, di stampo pre-industriale, la componente religiosa (devi gestire le eresie, i nuovi movimenti religiosi europei e così via), diplomatica (matrimoni, alleanze ecc ecc), di intelligence (spie, controspie e cazzi vari) e poi tutta una serie di features di corredo come ad esempio la scelta di particolari cortigiani che danno bonus di vario tipo, le idee nazionali (anche queste sono dei bonus fissi da scegliere), la ricerca, gli edifici da costruire nelle varie provincie, l'attività commerciale (che io son riuscito a capire a pieno solo dopo aver giocato ad EU2 ed Eu3 per almeno 4-5 anni), le esplorazioni e le colonizzazioni e tanto altro ancora.
In generale EU3 è il più commerciale, semplice ma molto vario e abbastanza profondo.
Victoria II invece è ambientato in piena rivoluzione industriale e si concetra su aspetti un po' diversi: la colonizzazione è quasi nulla, l'esercito è molto più personalizzabile, ma sopratutto hai un'impostazione molto diversa del gioco. In EU3 hai il controllo quasi totale di tutto ciò che succede, come un re mentre in Victoria II la società e lo stato si evolvono sotto di te senza che tu possa controllare tutto. Ci saranno movimenti politici nuovi (prima i liberali, poi i socialisti, poi comunisti e fascisti) che destabilizzeranno la tua nazione, la gente vorrà riforme e decisioni politiche e a seconda del partito eletto e della forma di governo, avrai alcune scelte bloccate o alcuni bonus/malus. La diplomazia è molto meno personale e molto più incentrata sulle politiche di potenza e la guerre saranno molto più imponenti di EU3, ma più rare.
La componente veramente caratteristica è che la popolazione è simulata in maniera molto minuziosa. Ogni singolo abitante avrà delle caratteristiche e verrà raggruppato insieme ai suoi simili residenti nella stessa regione. Perciò tu avrai ad esempio nella regione di Milano, 200.000 agricoltori cattolici italiani al 60% conservatori, al 20% liberali ecc ecc, 100.000 operai cattolici italiani al 50% socialisti e così via fino ai gruppi minori dovuti all'immigrazione come 30 artigiani scandinavi, protestanti e anche loro con le loro idee politiche. Ogni tua azione andrà ad influenzare questi gruppi, spostando la gente da una parte all'altra, facendo incazzare alcuni piuttosto che altri, cambiando i loro desideri, soddisfando i loro bisogni (i ricchi vorranno più roba di lusso, i poveri invece avranno bisogno di cibo e vestiti ecc ecc). Allo stesso modo è gestito il commercio: non compare niente dal nulla come ad esempio in EU3 che è molto approssimativo su questo. Ogni risorsa naturale viene prodotta da una parte della popolazione, lavorata dagli artigiani o dalle fabbriche, venduta e consumata. Di conseguenza è molto simulativo sotto questo punto di vista e giocarlo in un mondo con miliardi di persone, è veramente divertente.
Io ci sto giocando anche in questo esatt momento e sono a circa 150 ore di gioco. Inoltre fra poco uscirà l'espansione.
HoI 3 invece è ambientato all'alba della seconda guerra mondiale. è molto più incentrato sull'attività militare mentre la componente gestionale ed economica ci sarà ma sarà molto più marginale. è forse uno dei suoi titoli più complessi. non l'ho giocato molto ma se ti piacciono gli strategici da tavolo molto molto complessi, può essere un buon gioco.
Sengoku, Crusader Kings e EU:Rome invece sono qualcosa di abbastanza diverso. Qui sia la componente militare che economica sono più ridotte, sopratutto in Sengoku e quello che conterà davvero saranno le relazioni personali, i rapporti feudali e la diplomazia. Conterà molto di più con chi farai sposare i tuoi figli piuttosto che come muoverai le truppe. In Crusader Kings è uscito qualcosa di molto bello mentre in Sengoku ed EU:Rome per me è uscito qualcosa di troppo settoriale e abbastanza ripetitivo, sopratutto Sengoku. C'è a chi piacciono ma sono l'ultima scelta se proprio hai spolpato gli altri titoli.
Inoltre tutti i giochi paradox sono pesantemente moddabili ed esiste una enorme comunità di modder, con decine e decine di mod veramente longevi per ognuno dei titoli. Ad esempio io dopo un centinaio di ore di Victoria II, ho installato il Divergences mod che oltre a migliorare economia, impianto militare e sociale prendendoli da altri mod di puro gameplay, in pratica ridisegna la mappa e la storia partendo da alcune "divergenze" con la storia reale. I cinesi han colonizzato l'america dell'ovest, la Francia ha annesso l'Inghilterra, la Spagna non si è mai unita, i toscani si son fatti la loro ***** di repubblica indipendente (l'ho giocata e ci ho unificato l'italia, una delle partite più belle che abbia mai giocato), la Cina si è divisa in vari stati in guerra fra loro ecc ecc. Io sto giocando la colonia cinese in nord america, sono in guerra con la Gran Colombia (in pratica le colonie spagnole tutte unite dalla california fino all'Uruguay) e ho la Vinland (colonia scandinava resasi indipendente) che mi pressa. Inoltre ho come "obiettivo", anche se non è un vero obiettivo, quello di "Return to Home" ovvero unificare la Cina e fare un **** quadrato a tutti. Da solo questo mod è longevo quanto il gioco stesso e ce ne sono almeno una decina di questo calibro solo per Victoria II che è uscito da un anno. Per EU3 ce ne sono almeno una trentina di veramente corposi e penso i numeri siano simili per tutti gli altri giochi. Per questo ti dico che il rapporto costo/intrattenimento è quasi imbattibile, al pari di Civilization volendo e che non si fa fatica a contare in migliaia le ore di gioco che ci puoi passare.
In Europa Universalis sei un sovrano di tipo tardo medioevale, quindi la produzione bene o male è di gente che lavora la terra ed artigiani, l'esercito è fatto di reclute prese dal popolo o di mercenari e bene o male fai un po' tutto (infatti è considerato il più vario): c'è una buona componente militare, una discreta componente economica come detto, di stampo pre-industriale, la componente religiosa (devi gestire le eresie, i nuovi movimenti religiosi europei e così via), diplomatica (matrimoni, alleanze ecc ecc), di intelligence (spie, controspie e cazzi vari) e poi tutta una serie di features di corredo come ad esempio la scelta di particolari cortigiani che danno bonus di vario tipo, le idee nazionali (anche queste sono dei bonus fissi da scegliere), la ricerca, gli edifici da costruire nelle varie provincie, l'attività commerciale (che io son riuscito a capire a pieno solo dopo aver giocato ad EU2 ed Eu3 per almeno 4-5 anni), le esplorazioni e le colonizzazioni e tanto altro ancora.
In generale EU3 è il più commerciale, semplice ma molto vario e abbastanza profondo.
Victoria II invece è ambientato in piena rivoluzione industriale e si concetra su aspetti un po' diversi: la colonizzazione è quasi nulla, l'esercito è molto più personalizzabile, ma sopratutto hai un'impostazione molto diversa del gioco. In EU3 hai il controllo quasi totale di tutto ciò che succede, come un re mentre in Victoria II la società e lo stato si evolvono sotto di te senza che tu possa controllare tutto. Ci saranno movimenti politici nuovi (prima i liberali, poi i socialisti, poi comunisti e fascisti) che destabilizzeranno la tua nazione, la gente vorrà riforme e decisioni politiche e a seconda del partito eletto e della forma di governo, avrai alcune scelte bloccate o alcuni bonus/malus. La diplomazia è molto meno personale e molto più incentrata sulle politiche di potenza e la guerre saranno molto più imponenti di EU3, ma più rare.
La componente veramente caratteristica è che la popolazione è simulata in maniera molto minuziosa. Ogni singolo abitante avrà delle caratteristiche e verrà raggruppato insieme ai suoi simili residenti nella stessa regione. Perciò tu avrai ad esempio nella regione di Milano, 200.000 agricoltori cattolici italiani al 60% conservatori, al 20% liberali ecc ecc, 100.000 operai cattolici italiani al 50% socialisti e così via fino ai gruppi minori dovuti all'immigrazione come 30 artigiani scandinavi, protestanti e anche loro con le loro idee politiche. Ogni tua azione andrà ad influenzare questi gruppi, spostando la gente da una parte all'altra, facendo incazzare alcuni piuttosto che altri, cambiando i loro desideri, soddisfando i loro bisogni (i ricchi vorranno più roba di lusso, i poveri invece avranno bisogno di cibo e vestiti ecc ecc). Allo stesso modo è gestito il commercio: non compare niente dal nulla come ad esempio in EU3 che è molto approssimativo su questo. Ogni risorsa naturale viene prodotta da una parte della popolazione, lavorata dagli artigiani o dalle fabbriche, venduta e consumata. Di conseguenza è molto simulativo sotto questo punto di vista e giocarlo in un mondo con miliardi di persone, è veramente divertente.
Io ci sto giocando anche in questo esatt momento e sono a circa 150 ore di gioco. Inoltre fra poco uscirà l'espansione.
HoI 3 invece è ambientato all'alba della seconda guerra mondiale. è molto più incentrato sull'attività militare mentre la componente gestionale ed economica ci sarà ma sarà molto più marginale. è forse uno dei suoi titoli più complessi. non l'ho giocato molto ma se ti piacciono gli strategici da tavolo molto molto complessi, può essere un buon gioco.
Sengoku, Crusader Kings e EU:Rome invece sono qualcosa di abbastanza diverso. Qui sia la componente militare che economica sono più ridotte, sopratutto in Sengoku e quello che conterà davvero saranno le relazioni personali, i rapporti feudali e la diplomazia. Conterà molto di più con chi farai sposare i tuoi figli piuttosto che come muoverai le truppe. In Crusader Kings è uscito qualcosa di molto bello mentre in Sengoku ed EU:Rome per me è uscito qualcosa di troppo settoriale e abbastanza ripetitivo, sopratutto Sengoku. C'è a chi piacciono ma sono l'ultima scelta se proprio hai spolpato gli altri titoli.
Inoltre tutti i giochi paradox sono pesantemente moddabili ed esiste una enorme comunità di modder, con decine e decine di mod veramente longevi per ognuno dei titoli. Ad esempio io dopo un centinaio di ore di Victoria II, ho installato il Divergences mod che oltre a migliorare economia, impianto militare e sociale prendendoli da altri mod di puro gameplay, in pratica ridisegna la mappa e la storia partendo da alcune "divergenze" con la storia reale. I cinesi han colonizzato l'america dell'ovest, la Francia ha annesso l'Inghilterra, la Spagna non si è mai unita, i toscani si son fatti la loro ***** di repubblica indipendente (l'ho giocata e ci ho unificato l'italia, una delle partite più belle che abbia mai giocato), la Cina si è divisa in vari stati in guerra fra loro ecc ecc. Io sto giocando la colonia cinese in nord america, sono in guerra con la Gran Colombia (in pratica le colonie spagnole tutte unite dalla california fino all'Uruguay) e ho la Vinland (colonia scandinava resasi indipendente) che mi pressa. Inoltre ho come "obiettivo", anche se non è un vero obiettivo, quello di "Return to Home" ovvero unificare la Cina e fare un **** quadrato a tutti. Da solo questo mod è longevo quanto il gioco stesso e ce ne sono almeno una decina di questo calibro solo per Victoria II che è uscito da un anno. Per EU3 ce ne sono almeno una trentina di veramente corposi e penso i numeri siano simili per tutti gli altri giochi. Per questo ti dico che il rapporto costo/intrattenimento è quasi imbattibile, al pari di Civilization volendo e che non si fa fatica a contare in migliaia le ore di gioco che ci puoi passare.
Ultima modifica da un moderatore:
eh sì, che ho già la versione di mount and blade normale scatolata, ma praticamente l'ho pagata lo stesso prezzo dell'offerta odierna