Ponderazione sulle trame dei videogames

Cyren_Ryu

Ameba Deforme
Discutendo più o meno della cosa, su un altro forum, è spuntata in mente una delle mie solite ponderazioni, questa volta riguardante le trame dei videogames.

Partiamo dal presupposto:
Tizio: "Si, ma un buon gioco deve avere anche una buona trama."
Io: "Dipende dal gioco."
Caio: "Si, certo, trame profonde come Yuusha 30." (Per chi non ci arrivasse è ironica)

E da qui è partita la mia ponderazione. E la domanda alla base è: "Sono davvero le trame dei videogiochi a far "schifo" o semplicemente è la massa a non accontentarsi mai?" Il mio ragionamento m'ha portato a concludere quanto segue: La colpa è in gran parte della massa, non degli sviluppatori e delle trame da loro sviluppate, salvo quando la trama è un caso disperato *punta il dito ad un paio di capitoli di una certa saga*. Questo perché la gente è "stupida". Pur se il gioco urla "guardate, non brillerò per trama, ma per gameplay/comparto tecnico/altro", la gente PRETENDE, nonostante questa premessa, a volte fatta da parte degli sviluppatori stessi, che il gioco abbia una trama profonda, personaggi carismatici, la complessità pippomentalogica di Xenogears ecc... ecc... Ok, avere delle aspettative è una cosa lecita, ma come spesso s'è discusso qui e altrove, le aspettative hanno il difetto di creare Hype. E l'Hype aumenta l'eventuale delusione riguardante il gioco, portando giudicare una trama oggettivamente buona (dove buona vuol dire: scorre senza troppe pause, senza falle e con un cast quantomeno abbozzato ed apprezzabile) come pessima. Quindi si, la colpa se le trame fanno "schifo" è dei giocatori, non degli sviluppatori.

PS: il discorso era nato discutendo principalmente degli RPG e dei jRPG, ma ho allargato il discorso alla meno peggio per poter discutere anche di altri generi.
 

Jeegsephirot

Metal Jeeg Solid
Staff Forum
Chiedo scusa, ma non ho afferrato bene la questione principale:
non ho capito se affermi che le trame dei giochi di ultima generazione sono scadenti oppure affermi semplicemente che quando ci sono trame scadenti la colpa è dei giocatori, oltre che degli sviluppatori.
O forse alludi addirittura qualcos'altro, in ogni caso ti chiedo di riformulare il concetto perchè non l'ho capito :p (magari poi sono solo io eh)
 

Cyren_Ryu

Ameba Deforme
Non solo i giochi di nuova generazione, tutti i giochi in generale, anche delle old gen.

Il concetto è: "Le trame di persé non fanno schifo, ma fanno schifo ai giocatori perché questi pretendono troppo." Quindi la colpa si può dire sia in un buon 90% dei casi principalmente dei giocatori.
 

Astolo

Member
Parto da un concetto più ampio per allargare ulteriormente il discorso, non me ne vogliate.

Il primo esempio con cui andrei a spiegare il tutto è quello di un film, tanto discusso quanto apprezzato dalla massa, ossia Avatar.

Per quanto sia poco pertinente con il mondo dei RPG/JRPG e videogames in generale, trovo l'esempio calzante: fotografia stupenda, effetti ottici eccezionali e chi più ne ha più ne metta, fino ad arrivare appunto alla nota dolente, ossia proprio la trama.

Oltre ai de gustibus che non vanno giudicati come tradizione, c'è logicamente chi apprezza maggiormente un prodotto d'impatto, come può essere Avatar, o un gioco di questa gen, piuttosto che uno che presenti un'analisi più introspettiva e non punti ogni singola cartuccia su una grafica eccezionale o elementi simili.

Per quanto concerne la colpa dei giocatori in tutto ciò, sono convinto che sia un fattore legato ad ambo le parti: da una parte i giocatori pretendono giochi che dopo mesi di hype li soddisfino pienamente, dall'altra gli sviluppatori a corto di idee non possono far altro che buttarsi su elementi che possono ancora migliorare grazie alle caratteristiche delle console, vale a dire appunto la grafica e il comparto tecnico.

I primi sono senza dubbio da giustificare, per motivi che possono essere legati al fatto che per prendere un prodotto spendano 60-70€, al fatto che vivano nel ricordo di capolavori del passato a cui le case li hanno abituati ed altri esempi simili.

Le scusanti degli sviluppatori sono meno giustificabili: mettersi nei loro panni e produrre trame impegnative può non esser sempre così semplice e i prodotti storti possono uscire, ma sono convinto che trarre anche solo ispirazioni da trame originali non sia un'impresa impossibile.
 

Cyren_Ryu

Ameba Deforme
Io invece inverto la cosa: i giocatori non sono giustificabili, mentre gli sviluppatori si. Gli sviluppatori spesso, come hai detto te, possono trovarsi a corto di idee, mentre i giocatori vogliono sempre il top. Indi, la colpa è dei giocatori che vogliono troppo, non degli sviluppatori che spesso, pur spremendosi le meningi in 27 milioni di milianta di maniere non riescono a trovare qualcosa di totalmente innovativo.
 

balthier88

lo zio ferra
io credo che sia colpa del giocatore che vuol sempre troppo: faccio un esempio, su un noto forum concorrente ci si lamenta ad esempio che ff 13 ha si una bella storia, ma non ai livelli di xenogears, ora, dicendo sinceramente che chi vuol la trama di xeno se ne può andare a giocare a xeno senza scassar le palle agli altri, è ovvio che dopo un po gli sviluppatori non dico siano a corto di idee, ma quanti jrpg son saltati fuori nella storia videoludica? è ovvio che certe tematiche e certe trame non le potrai più riproporre o tirar fuori, sennò sarebbe un copia incolla generale, scusate il discorso è un po contorto
 

Knukle

Il dimenticatore
Lo, ma che discorso fai Cyren, si potrebbe dire la stessa cosa ma cambiando argomento: non sono i politici di oggi che fanno schifo, è che è la gente che vuole troppo. LOL :amazed:

Tornando ai videogame, spesso i giocatori si accontentano di cose da far paura, quidi il fatto che siano incontentabili è risibile. Se un intreccio narrativo è poco ispirato, non è colpa dei giocatori che si aspettavano troppo, è colpa degli sviluppatori che non hanno saputo fare il loro lavoro come si deve ma ci propinano comunque un gioco a 70 bigliettoni.

EDIT: ora che ci penso bene, la colpa è dei giocatori, che in realtà si accontentano di trame idiote, comprano comunque il gioco a 70 euro, gli sviluppatori sono felici e sanno che non devono sbattersi più di tanto per la trama tanto il gioco lo vendono comunque.
 
Ultima modifica da un moderatore:

Cyren_Ryu

Ameba Deforme
Ma una cosa sono i politici, una cosa sono i videogames =/

Se dovessimo basarci su cosa vuole il popolo italiano avremmo quanto segue:
-Niente tasse
-Niente politici
-Anarchia totale
-Ecc... Ecc...
 

Knukle

Il dimenticatore
Ma una cosa sono i politici, una cosa sono i videogames =/

Se dovessimo basarci su cosa vuole il popolo italiano avremmo quanto segue:
-Niente tasse
-Niente politici
-Anarchia totale
-Ecc... Ecc...

Ma... era un esempio, solo uno stupido esempio. Il vero cuore del mio discorso era questo:

ora che ci penso bene, la colpa è dei giocatori, che in realtà si accontentano di trame idiote, comprano comunque il gioco a 70 euro, gli sviluppatori sono felici e sanno che non devono sbattersi più di tanto per la trama tanto il gioco lo vendono comunque.
 

Cyren_Ryu

Ameba Deforme
Eh, quindi il mio ragionamento è giusto, seppure te l'hai girato in una maniera diversa e per di più un po' più robusta. La colpa è dei giocatori.
 

Zanna

Mamoru Takamura
Tornando ai videogame, spesso i giocatori si accontentano di cose da far paura, quidi il fatto che siano incontentabili è risibile. Se un intreccio narrativo è poco ispirato, non è colpa dei giocatori che si aspettavano troppo, è colpa degli sviluppatori che non hanno saputo fare il loro lavoro come si deve ma ci propinano comunque un gioco a 70 bigliettoni.

EDIT: ora che ci penso bene, la colpa è dei giocatori, che in realtà si accontentano di trame idiote, comprano comunque il gioco a 70 euro, gli sviluppatori sono felici e sanno che non devono sbattersi più di tanto per la trama tanto il gioco lo vendono comunque.

Sono d'accordo con te Knukle.
A parte il fatto che bisognerebbe fare delle premesse sul genere d'appartenenza del gioco preso in esame e sull'influenza che può avere o meno la trama (di certo chiedere a un picchiaduro un plot degno di un RPG o di un JRPG significa non solo avere pretese un po' troppo elevate, ma anche non conoscere minimamente la storia e l'evoluzione di quei generi) inserita in una determinata tradizione videoludica.
La tesi di Cyren a mio avviso è da prendere con le pinze, anche perché non ha molto senso dare la colpa ai videogiocatori che in fin dei conti hanno tutto il diritto di lamentarsi per un gioco comprato e che magari ha deluso le loro aspettative.
Preciso però che il mio discorso va al di là delle aspettative del singolo giocatore, inteso come colui che si lamenta per qualche elemento mancante nel gioco in questione, come ad esempio la mancata storia d'amore in un jrpg o l'ambientazione che non accontenta il suo gusto personale.
Io parlo della costruzione della trama (visto che questo sembrerebbe il punto focale del topic), pur considerando l'hype come fattore importante nella ricezione di un titolo (sia in positivo che in negativo).

Riprendendo quanto diceva Cyren, è' chiaro però che se andiamo a pescare tutte le volte come metro di comparazione Xenogears, moltissimi plot escono dal confronto tremendamente sminuiti.
Però una trama scadente, non è data soltanto per le tematiche presentate dalla narrazione/personaggi/ambientazione, perché oltre ai vari temi, ci sono molti altri elementi che contribuiscono a rendere buona, ottima o eccezionale una storia.
Se il plot non basa su delle solide fondamenta, se i pg o png sembrano inseriti nel gioco solo per fare presenza, se i background non ci sono o fanno ridere per non piangere, se alcuni elementi vengono buttati nel calderone giusto per fare numero, è chiaro come il risultato possa essere tutt’altro che soddisfacente.

In definitiva, secondo me non è una questione di trama complessa, riferimenti filosofici, biblici o altro, quelli possono essere qualcosa in più che danno uno spessore diverso al gioco, ma ci sono decine e decine di JRPG con tematiche tutt'altro che cervellotiche ma che presentano plot solidi con intrecci narrativi molto ben costruiti.

Il problema, secondo me è un altro. Non è questione "è colpa dei giocatori o dei sviluppatori".
Se davvero si può tranquillamente fottersene della trama di un gioco (ripeto, parlo di RPG e di JRPG), perché tanto chi se ne frega, dopotutto il gameplay è fenomenale, il comparto tecnico è eccellente, la longevità è infinita a causa di migliaia di subquest e probabilmente non mi stancherò di giocarci fino al prossimo giubileo, allora tanto vale passare il tempo ad ammazzare migliaia di mob senza motivo, tanto “quel che conta è giocare”, non importa a cosa.
Poi chi se ne frega se ho sborsato 60 euro per un VG con la trama scritta da un bambino delle elementari alle prese con i suoi primi pensierini.
 
Ultima modifica da un moderatore:

II ARROWS

Member
La trama è secondaria, sempre e comunque per il giudizio di un gioco. Dopo la grafica, ciò che permette di comparare giochi con uguale complessità ludica è la trama.

Aspettarsi un gioco ed essere delusi dalla trama è un concetto sbagliato, se la prima cosa che ti tocca è di puntare il dito sulla trama di basso livello vuol dire che il gioco è parecchio deludente.
Quindi no, se un giocatore si lamenta del fatto che la storia non è bella non è colpa sua ma dello sviluppatore che ha costruito un gioco talmente mediocre da non essere neppure preso in considerazione per la valutazione*. Nessuno ha mai lamentato la scarsità di storia in Super Mario o Sonic, perché il gioco è pieno che non lo nota nessuno.

A parte il fatto che bisognerebbe fare delle premesse sul genere d'appartenenza del gioco preso in esame e sull'influenza che può avere o meno la trama (di certo chiedere a un picchiaduro un plot degno di un RPG o di un JRPG significa non solo avere pretese un po' troppo elevate, ma anche non conoscere minimamente la storia e l'evoluzione di quei generi) inserita in una determinata tradizione videoludica.
Questo razzismo non sta in piedi, e conferma ciò che dico. I piacchiaduro sono giochi pieni e nessuno se ne accorge della scarsità perché il gioco c'è. Un picchiaduro ottimo con un ottima storia, non dispiacerebbe a nessuno e non è impossibile farla. Basta mettere belli intermezzi tra un combattimento e l'altro, mettere uno scrittore a lavorarci sopra e in base alla sua bravura uscirà un racconto incredibile.



*Esempi di giochi che sono stati valutati senza considerare il gioco: Assassin's Creed e Metal Gear Solid (infatti prima del Solid quasi nessuno conosceva la serie Metal Gear...)
 
Ultima modifica da un moderatore:

Enigma

Hyuga Clan's Heir
bisogna contestualizzare il tipo di lamentele di cui parli cyren, è un discorso troppo aperto e pieno di possibili variabili, in parte perche si parla indiscriminiatamente di qualsiasi genere sia della next-gen che della old, ma soprattutto perche il fattore preso in esame è la trama, sicuramente l'elemento più esposto ad analisi interpretative che, per quanto possibilmente precise, rimangono largamente discutibili

btw, il meccanismo intrinseco del rapporto consumatore-sviluppatore vale per i videogiochi cosi come per tutto il resto: a prescindere che si parli di trama o meno, uno sviluppatore non ha scusanti se manca di soddisfare l'hype creata, cosi come un consumatore ha pieno diritto di lamentarsi di una carenza o mancata promessa nel prodotto che paga fior di dindini, a patto però che ci si lamenti con un minimo di congnizione di causa
 

Bloke

Nuovo utente
"Ah, i giochi di una volta...", solita frase, trita e ritrita, con la quale si esaltano vecchi titoli dalla grafica desueta e dai pixelloni sgranati che tuttavia ci sono rimasti nel cuore. Questo, a mio avviso, dipende proprio dalle limitazioni tecniche degli anno '90, che non permettendo una grafica dettagliata e un gameplay eccessivamente articolato facevano forte affidamento sulla componente narrativa del prodotto. Discorso particolarmente valido per il periodo d'oro dei punta e clicca, Lucas e Sierra in primis, ma applicabile a molti altri titoli: Planescape, nonostante l'età, rimane il mio RPG preferito, unico gioco dove a prescindere dalle tue scelte la caratteristica che ti conveniva alzare era sempre la saggezza e in cui neanche c'erano le armature per il personaggio principale. Continuando l'esempio di Avatar, a me è piaciuto, regia superba, ma al cinema dopo pochi minuti mi sono detto "Cavolo, questo l'ho già visto": era Pocahontas, con tanto di Nonna Salice.

Questo porta al discorso separato del riciclo di idee, tanto una pratica abietta per non rompersi il cervello a inventare qualcosa di nuovo quanto una facile strada quasi obbligata a causa dell'immenso numero di opere prodotte nel corso di relativamente pochi anni dall'inizio del mercato videoludico, oltre a tutta la letteratura e il cinema precedenti. Evidente esempio gli FPS: alieni, zombies, nazisti, nazisti zombies, nazisti zombies alieni...e avete capito come continua. Ma anche giochi fantasy, RPG o RTS: Warcraft, invasione di demoni, Warlords Battlecry, invasione di demoni, Oblivion, invasione di demoni, Dragon Age, altri pseudo-demoni...e solo per citarne alcuni.

All'inizio il concept poteva essere interessante, ma da vecchio fruitore dopo un pò mi cascano le braccia (per non dire altro). Purtroppo sono consapevole che le idee nuove non sono tanto facili da estrarre dal cilindro, ma spesso dipende da una scelta diretta degli sviluppatori per rientrare nei clichè del genere per avere comunque una base di consumatori disposti ad acquistare il prodotto: alla fine, nel bene e nel male, si tratta sempre di mercato.

Una volta bastava relativamente poco per mettere insieme un qualcosa, come ho detto la narrativa copriva molti buchi tecnici che era impossibile riempire, ora al contrario fanno giochi strepitosi, con grafica fotorealistica, sequenze in cinematica, animazioni in motion capture, il tutto spendendo cifre da capogiro, però poi dicono "Cavolo, abbiamo già faticato abbastanza, ma chi ce lo fa fare di spendere altro tempo e risorse per raffinare la trama? Tanto abbiamo già centrato il nostro target consumando un sacco di soldi, che pretendono oltre 'sti qua?".

In conclusione, è vero che spesso l'utente può pretendere troppo e alla prima virgola che non incontra i suoi gusti storce il nasino, ma è anche vero che ormai le grosse SH non hanno voglia di sbattersi o rischiare con idee "nuove", che vi assicuro non sono finite, come dimostrano titoli prodotti da semi-sconosciuti indie ma che alla fine divertono ugualmente con molte meno spese.
 

Zanna

Mamoru Takamura
Questo razzismo non sta in piedi, e conferma ciò che dico.

Quale razzismo scusa?
Avrei potuto dire anche platform, simulazioni di guida o giochi sportivi.
Non ho detto "le trame dei picchiaduro puzzano di sterco", ho detto che per tradizione non è certo una trama ben costruita che si ricerca in quel tipo di genere.
Se poi c'è, tanto meglio.
Ma non puoi paragonare la parte testuale di un RPG o di un JRPG con quella appartenente a uno dei generi sopra citati.

I piacchiaduro sono giochi pieni e nessuno se ne accorge della scarsità perché il gioco c'è.

Cosa vorresti dire con "giochi pieni"?
Completi?
Senza lacune?
Che presentano comunque una parvenza di trama?
Non mi è chiaro.

Un picchiaduro ottimo con un ottima storia, non dispiacerebbe a nessuno e non è impossibile farla.

Non mi pare di aver detto il contrario, anzi, ammetto che apprezzerei un gioco simile.

Basta mettere belli intermezzi tra un combattimento e l'altro, mettere uno scrittore a lavorarci sopra e in base alla sua bravura uscirà un racconto incredibile.

In questo sono d'accordo con te.

Ah, concordo in buona parte con l'ultimo post di Enigma, la tesi di Cyren è un po' troppo generalizzata e andrebbe inserita in determinati contesti. Non tutti i videogiocatori hanno rimostranze verso un vg per lo stesso motivo, non tutti aspettano febbrilmente l'uscita di un nuovo capitolo (altri dell'hype possono anche fregarsene), e ultimo ma non ultimo, non tutti parlano con cognizione di causa.
 
Top