MrPsykarl88
Paranoid android
Io voto per il 3. Secondo metto il secondo, terzo il primo e ultimo il quarto!
In realtà sono un grande appassionato di tutti i capitoli, dal primo al quarto, e avrò completato l'intera saga non vi dico quante volte.
Il secondo ha sempre esercitato un fascino particolare su di me, e sicuramente, anche se non il mio preferito, è quello a cui affettivamente sono più legato. Non l'ho votato per via della sua longevità, di gran lunga inferiore a quella del terzo, nonchè la relativa monotonia delle ambientazioni (difetto in comune col primo capitolo).
Gli aspetti che mi rendevano indeciso su cosa votare sono Otacon e Raiden: due personaggi che io adoro e che in Sons of Liberty occupano un ruolo di primaria importanza. In particolar modo Raiden, che mi piaceva di più per com'era nel secondo capitolo che nel quarto.
E' un eroe molto umano, perfettamente plausibile e verosimile...A differenza, diciamocelo, di Snake.
Il secondo capitolo è forse quello che offre una prospettiva psicologica dei personaggi più tridimensionale dell'intera saga. Serve per caso che vi ricordi la centralità rivestita dalla relazione tra Raiden e Rose? Per non dimenticare quella tra Otacon ed Emma!
Tutto questo non basta comunque a surclassare la varietà e le possibilità di divertirsi offerte dal 3, con tutte quegli ambienti esotici e suggestivi, le mimetiche, l'intelligenza tattica richiesta (a mio avviso in maniera più preponderante che in ogni altro capitolo). La battaglia con The End, poi, è qualcosa di epico! E il carisma malvagio di Volgin credo abbia pochi uguali, una volta che vi si sarà impresso nella mente avendo assisito alla scena della tortura; a Groznij Grad.
Quasi dimenticavo la battaglia con The Boss! Come descrivere quell'atmosfera di conflitto tra amore e odio, spinta alla vendetta e tendenza alla riappacificazione, dovere e volere? Una tempesta di battaglie interiori di cui a mio parere si è tentata la copia al momento finale del quarto capitolo: lo scontro tra Solid e Liquid. Bello anche quello, per carità, ma per i miei gusti resta pur sempre una copia mal riuscita di quello del terzo.
Il quarto infine è quello che mi è piaciuto di meno.
La longevità è davvero troppo, troppo ridotta. Peccato perchè la grafica era davvero eccezionale, così come la questione di accontentare sia i giocatori stelath che quelli più improntati all'azione. Alcuni passaggi sono davvero ottimi nondimeno, tra cui l'inseguimento investigativo del terzo atto che personalmente reputo uno dei momenti più coinvolgenti e suggestivi da me sperimentati in un videogioco.
Per il resto la proporzione tra ore di gioco effettivo e quelle passate a fissare delle cut-scenes è spaventosamente e frustrantemente disarmonica.
Un gioco con un ottimo potenziale, rovinato dalla falsa idea che a una gran fetta di aficionados sarebbe andato giù di buon grado qualcosa di più simile a un film interattivo che non a un GIOCO classicamente inteso!
A voi la parola!
In realtà sono un grande appassionato di tutti i capitoli, dal primo al quarto, e avrò completato l'intera saga non vi dico quante volte.
Il secondo ha sempre esercitato un fascino particolare su di me, e sicuramente, anche se non il mio preferito, è quello a cui affettivamente sono più legato. Non l'ho votato per via della sua longevità, di gran lunga inferiore a quella del terzo, nonchè la relativa monotonia delle ambientazioni (difetto in comune col primo capitolo).
Gli aspetti che mi rendevano indeciso su cosa votare sono Otacon e Raiden: due personaggi che io adoro e che in Sons of Liberty occupano un ruolo di primaria importanza. In particolar modo Raiden, che mi piaceva di più per com'era nel secondo capitolo che nel quarto.
E' un eroe molto umano, perfettamente plausibile e verosimile...A differenza, diciamocelo, di Snake.
Il secondo capitolo è forse quello che offre una prospettiva psicologica dei personaggi più tridimensionale dell'intera saga. Serve per caso che vi ricordi la centralità rivestita dalla relazione tra Raiden e Rose? Per non dimenticare quella tra Otacon ed Emma!
Tutto questo non basta comunque a surclassare la varietà e le possibilità di divertirsi offerte dal 3, con tutte quegli ambienti esotici e suggestivi, le mimetiche, l'intelligenza tattica richiesta (a mio avviso in maniera più preponderante che in ogni altro capitolo). La battaglia con The End, poi, è qualcosa di epico! E il carisma malvagio di Volgin credo abbia pochi uguali, una volta che vi si sarà impresso nella mente avendo assisito alla scena della tortura; a Groznij Grad.
Quasi dimenticavo la battaglia con The Boss! Come descrivere quell'atmosfera di conflitto tra amore e odio, spinta alla vendetta e tendenza alla riappacificazione, dovere e volere? Una tempesta di battaglie interiori di cui a mio parere si è tentata la copia al momento finale del quarto capitolo: lo scontro tra Solid e Liquid. Bello anche quello, per carità, ma per i miei gusti resta pur sempre una copia mal riuscita di quello del terzo.
Il quarto infine è quello che mi è piaciuto di meno.
La longevità è davvero troppo, troppo ridotta. Peccato perchè la grafica era davvero eccezionale, così come la questione di accontentare sia i giocatori stelath che quelli più improntati all'azione. Alcuni passaggi sono davvero ottimi nondimeno, tra cui l'inseguimento investigativo del terzo atto che personalmente reputo uno dei momenti più coinvolgenti e suggestivi da me sperimentati in un videogioco.
Per il resto la proporzione tra ore di gioco effettivo e quelle passate a fissare delle cut-scenes è spaventosamente e frustrantemente disarmonica.
Un gioco con un ottimo potenziale, rovinato dalla falsa idea che a una gran fetta di aficionados sarebbe andato giù di buon grado qualcosa di più simile a un film interattivo che non a un GIOCO classicamente inteso!
A voi la parola!