Varie Sogni e aspirazioni di un pazzo

daffodill

Aurora Execution!
Ecco a cosa serve fecaebook quindi! A cercare le tipe! XD
Questo tizio del tuo racconto mi sta sempre più simpatico!
 

MrPsykarl88

Paranoid android
Ancora interessante, ma troppo poco ampollosaXD

Lol!
Uno stile elaborato per me ci sta bene in parti più descrittive: per cogliere e fotografare un flusso di pensieri e stati d'animo si rivelerebbe un po' pesantino e poco coivolgente. Appunto perchè si è trattato di un flusso psicologico, in questo capitolo ho cercato di adoperare uno stile che fosse più scorrevole di quello del precedente capitolo, il quale contava invece su di una presenza più forte del mondo e dell'ambiente "esterni".

Questo tanto per mettere le cose in chiaro e spiegare ai lettori il mio piccolo cambiamento di stile, indipendentemente dalla natura ironica e scherzosa (o meno? :D) del tuo commento!
 

MrPsykarl88

Paranoid android
Troppo poco ampollosa??? Io direi il contrario!
Leon, quanti termini poetici ti servono per cogliere la situazione? XD

Daffodill, credo proprio che il nostro amico Leon scherzasse sul commento che avevi fatto al primo capitolo...Hai usato appunto il termine "ampolloso" per descrivere certi passaggi :) Poco dopo infatti gli avevo mandato un PM per chiedergli se anche lui lo avesse trovato un po' pesante; se non altro per capire se si trattasse di gusti tuoi personali o di un difetto del mio modo di scrivere tangibile a tutti.

Vediamo vediamo..........Ma quindi questa parte ti è piaciuta di più? :D :D
 

daffodill

Aurora Execution!
Daffodill, credo proprio che il nostro amico Leon scherzasse sul commento che avevi fatto al primo capitolo...Hai usato appunto il termine "ampolloso" per descrivere certi passaggi :) Poco dopo infatti gli avevo mandato un PM per chiedergli se anche lui lo avesse trovato un po' pesante; se non altro per capire se si trattasse di gusti tuoi personali o di un difetto del mio modo di scrivere tangibile a tutti.

Vediamo vediamo..........Ma quindi questa parte ti è piaciuta di più? :D :D

Ah, oh, non avevo capito fosse una battuta.
Allora, non sto facendo un discorso di mi piace o non mi piace, perchè diciamo che mi dai troppo poco materiale su cui basarmi. Questo è un discorso personale, di solito dico che un libro mi piace o meno dopo averne letto più della metà, se si tratta di racconti allora prima di dire che mi piace o meno lo leggo tutto.
Diciamo che se ho continuato a leggere dopo l'intro di certo mi sta incuriosendo.
La seconda parte l'ho trovata più scorrevole.
Non so perché, ma quando leggo alcuni tuoi passaggi mi viene in mente lo stile di Murakami.

ps. Non avertene a male di quello che dico, ma io sono molto critica sia con gli altri che con me stessa, spero di non offenderti ^^'
 

MrPsykarl88

Paranoid android
Diciamo che se ho continuato a leggere dopo l'intro di certo mi sta incuriosendo.
La seconda parte l'ho trovata più scorrevole.
Non so perché, ma quando leggo alcuni tuoi passaggi mi viene in mente lo stile di Murakami.

ps. Non avertene a male di quello che dico, ma io sono molto critica sia con gli altri che con me stessa, spero di non offenderti ^^'

Allora, spero davvero di meritare la tua attenzione per molti altri capitoli ancora! Chissà...Ce la potrei fare fino alla fine?! XD
Sono molto contento di quello che mi hai appena detto, perchè temi che mi abbia offeso? Per ora non c'è stato nulla, tra i tuoi commenti, che mi abbia fatto stare male! Sì certo, un po' mi dispiace quando leggo le tue critiche..Ma poi capisco che più che essere delle critiche, sono semplici pareri di una persona forse più sincera di molte altre (e con gusti suoi personali, ovvio! Mica sto dando dell'ipocrita a chi invece sembra apprezzare quello che scrivo, ci mancherebbe!)
....Adesso però mi devi dire che stile ha questo Murakami! ^^
 

daffodill

Aurora Execution!
....Adesso però mi devi dire che stile ha questo Murakami! ^^

Vattelo a leggere scusa! Ha una vasta bibliografia XD
...ovviamente scherzo, ha uno stile molto basato sulle descrizioni di luoghi posti sensazioni e spesso utilizza immagini descrittive poetiche.
Lui non ti dice "Nella pianura di notte scorreva un ruscello"
Ti direbbe "La pianura, sovrastata dall'oscurità della notte non lasciava spazio a nessun'altro rumore, se non che a quel debole scrosciare del ruscello che la divideva a metà dalla collina fino a quell'albero.... e a questo punto probabilmente inizierebbe a parlare della collina e dell'albero.

ps. sono così critica perché scrivo anche io ed essendo abituata a trovare i punti deboli dei miei racconti lo faccio con qualsiasi cosa leggo.
 

Ayrin

Stormborn
Mi piace molto il modo in cui scrivi, lo trovo molto suggestivo :)
La storia ancora non parte realmente quindi per capire se mi piace o meno penso dovrò aspettare ancora un pochino.
Comunque bravo!
 

MrPsykarl88

Paranoid android
Mi piace molto il modo in cui scrivi, lo trovo molto suggestivo :)
La storia ancora non parte realmente quindi per capire se mi piace o meno penso dovrò aspettare ancora un pochino.
Comunque bravo!

Ti ringrazio Ayrin :) Mi rendi davvero felice con i tuoi complimenti!

Allora...
Ti posso dire che nei prossimi capitoli avevo in effetti intenzione di smuovere un po' le acque. Magari non a partire proprio dal prossimo ma da quello dopo: il quarto.
E qui mi trovo costretto a fare una specie di appello a quanti finora stanno seguendo questa fic solo nella speranza che dopo accada qualcosa.
Mettiamo subito le cose in chiaro: quel qualcosa accadrà! Ve lo posso assicurare mettendo una mano sul fuoco: l'intera storia non sarà sulla falsariga di questi primi capitoli.
Ma se vi aspettate un cambiamento radicale e completo, e avete considerato questi primi capitoli nelle vesti di un lungo prologo in fin dei conti superfluo e noiosetto...Allora questa storia non fa per voi.
FERMI! Prima di lasciare questo thread per non farvi più ritorno: lasciatemi almeno spiegare! :D

La cose stanno così per un paio di motivi. Innanzitutto, il genere di questa fic potrebbe venire inquadrato in espressioni come "racconto interiore", "flusso di coscienza" o infine, lunghezza finale permettendo "romanzo psicologico".
In questi tipi di storie il ritmo narrativo non è scandito tanto dagli eventi del mondo esterno; lo è nella misura in cui questi offrono degli spunti per far avanzare ciò che della storia è invece il vero fulcro: il mondo interiore del protagonista e dei personaggi che attorno a lui gravitano.
Per cui il ritmo degli eventi sarà inevitabilmente più rarefatto e lasco rispetto a storie appartenenti ad altri generi letterari.
Non a caso, poi, ho deciso di scrivere in prima persona e al tempo presente.
Immaginate quanto diverso sarebbe lo stesso episodio raccontato dapprima in prima persona al tempo presente e poi in terza persona e al tempo passato.
Nulla resterebbe uguale.
Ci scommetto. L'episodio che vi sarete immaginati, nel primo caso, contiene decisamente una dose più importante di pensieri, emozioni...Di "vita interiore" rispetto all'altro caso! Non è così? :)

Ecco.
Spero di non aver perso una grossa fetta dei miei lettori dopo queste precisazioni...Avrò fatto bene? :(
 

lhioehbqed

Member
No al massimo hai perso una fetta del tuo "time of your life" [cit. Billie Joe Armstrong] dato che non ho letto tutto il tuo lunghissimo messaggio ma solo alcune righe... spero di aver capito il messaggio
 

MrPsykarl88

Paranoid android
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RIASSUNTO DELLE PUNTATE PRECEDENTI​

Il protagonista della storia vuole a tutti costi incontrarsi con la ragazza intravista la scorsa notte. Si imbatte per caso in una frase scritta da una sua amica, in Internet, grazie alla quale scopre il suo nome e alcune altre notizie interessanti...Ad esempio che Sabato si troveranno di nuovo.
Quelle informazioni, lì per lì, non gli sono però sufficienti per quello che vorrebbe fare.
Eppure, qualcosa gli dice che potrebbero tornargli utili...



III
Il giorno prima dell'incontro



Sabato è ormai terribilmente vicino, ma ancora nessuna idea; nessuna ispirazione.

I minuti corrono e l'ansia di non farcela monta con prepotenza, stroncando sul nascere ogni tentativo di mantenersi calmi.
Più respiro, più sembra che le pareti si curvino verso di me, ostili, con un moto appena percettibile. Non sono neppure certo, in realtà, che si stiano avvicinando. Cosa sta succedendo?
L'aria si raddensa, afosa, opprimente.
Devo uscire da questa stanza: è lei, è lei, riesco ad avvertirne con chiarezza il malato desiderio di frenare la mia mente.
Non posso star qui un secondo di più.

Ma mentre scendo le scale, il senso di oppressione torna più vivo che mai, tenendomi compresso come in una ragnatela.
Barcollo, inciampo su un gradino fino a che, per non cadere rovinosamente a terra, non mi trovo aggrappato allo scorrimano. La testa mi ciondola per un attimo nel vuoto del palazzo, ondeggiando tra ringhiere e rampe di scale.
Queste si rimpiccioliscono sempre più, apparendomi alla fine come spirali ingorde alla disperata ricerca di qualcosa da risucchiare.
Sarà questione di tempo prima che...?

Mi fermo.
Paralizzato, pur non trovando il coraggio di completare la domanda.

Passo qualche attimo nell'esitazione...
Ma riprendo infine a camminare, per poi trovarmi fuori dall'edificio.

Attraversando con ritrovata spensieratezza i giardinetti del mio quartiere, ecco che i ricordi mi riportano al tempo in cui ero bambino.
Gli alberelli di adesso mi apparivano allora come maestosi giganti di legno, amichevoli di giorno; misteriosi e solenni al levarsi della sera. In questo momento mi stanno avvertendo, lo so; sentono il mio turbamento scorrergli nella corteccia, e cercano di farsi avanti per aiutarmi...ma ecco che se ne dispiacciono dell’impossibilità, vincolati come sono a quelle leggi che gli impongono di fingersi inanimati per l'eternità.
I merli adagiati sui loro rami, coi loro canti, sono gli unici che riescano a capirne il silenzio. E' infatti ascoltando il loro canto che mi accorgo che qualcuno ora mi sta parlando; le parole sono quelle che gli alberi avrebbero voluto dirmi poco fa, prima di essere stati zittiti dalla Natura:

- Continua a camminare, pensieroso amico; non fermarti fino a che non avrai trovato quello che stai cercando.
- Che Dio vi benedica - sussurro a quelle creature mentre torno sui miei passi.

Il loro consiglio mi porta ben oltre i confini del mio isolato, fino ad arrivare in posti a me non molto familiari. Ma niente ancora sembra volermi offrire un suggerimento.
La città sta iniziando ormai a tingersi dei colori dell'orizzonte; si sta facendo davvero tardi.
Mi spiace abbandonare il consiglio dei gentili amici, ma credo sia meglio che torni indietro.

Sulla via del ritorno, scritte al neon prima disattivate attirano la mia attenzione: è una discoteca. Sulla porta d'entrata vi è un avviso, accompagnato da un altro ai lati di un pub adiacente.
Mi avvicino spinto dalla curiosità di leggerli, e il respiro mi si fa presto affannoso e irregolare. Qualcosa di nuovo sta cominciando a scorrermi nelle vene.
Si tratta di quello che stavo cercando.
Si tratta di un piano meraviglioso che aspetta solo domani per prendere vita.


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