L'ho finito giusto ieri (Good Ending per fortuna

) con: McDohl, Riou, Mazus, Georg, L.C Chan e Pesmerga, tutti a livello 99 e con armi livello 16.
Riou + Tir McDohl è semplicemente una combinazione pazzesca, sia in termine di attacco fisico (il Double Leader attack mi faceva sempre fuori tutti i nemici in ogni incontro casuale

) che in quanto a potere runico. Direi che questo è già un buon motivo per giocare in ordine Suikoden I e poi a Suikoden II importando il salvataggio (ovviamente non solo per questo ma anche per i numerosi riferimenti storici).
La storia di S2 è molto bella: a mio parere ciò non è dovuto tanto alla vicenda principale che ripropone più o meno uno schema semplice e già visto nel primo capitolo (ovvero la lotta dell'armata "buona" contro quella "cattiva") quanto per la drammaticità con cui essa è narrata (alcune scene in cui è protagonista Luca Blight mi hanno fatto venire davvero i brividi) e come essa venga percepita dai protagonisti e gli altri personaggi. Ho trovato molto affascinante e coinvolgente in particolare il modo in cui viene trattato il rapporto che lega Riou ai suoi due amici.
Mi ha fatto molto piacere, infine, rivedere anche Flik e Viktor che già nel primo Suikoden rivestivano un ruolo importante e così avviene anche nel secondo.
Per quanto riguarda gli antagonisti... Beh, personalmente non ricordo un personaggio tanto cattivo, pazzo e potente nella storia videoludica quanto Luca Blight, dai tempi di Kefka in FFVI. E' semplicemente uno dei migliori cattivi che abbia mai visto.
L'ultima nota concerne la OST: molto orecchiabile e adatta alle vicende (personalmente ADORO la Neclord Battle), non ha proprio nulla da invidiare alle OST dei giochi Square.
Un fattore che mi ha colpito ed ho apprezzato moltissimo giocando ai primi due Suikoden è che essendo ambientati nello stesso mondo, a differenza ad esempio di una saga come Final Fantasy, possiedono moltissimi collegamenti e citazioni l'uno con l'altro (oltre ad alcuni personaggi): un riferimento che in un capitolo viene solo accennato (ad esempio in Suikoden II si accenna al conflitto tra lo Scarlet Moon Empire e la Liberation Army) può essere ampliato e sviluppato in un capitolo precedente o successivo.
Persino la storia dei personaggi può spandersi su più capitoli. Il primo esempio che mi viene in mente è Clive, la cui storia in Suikoden I era appena accennata, mentre viene riproposta e conclusa in Suikoden II.
Questo è un aspetto notevole anche alla rigiocabilità, in quanto si può essere spinti a giocare nuovamente un capitolo non solo per battere boss opzionali e completare minigiochini, ma anche per scoprire i dettagli della storia e i suoi numerosi collegamenti con gli altri episodi che possono essere sfuggiti inizialmente.
In conclusione, consiglio assolutamente di giocare a Suikoden II. Se è possibile sarebbe meglio andare in ordine giocando prima a Suikoden I per gustarsi al meglio i vari riferimenti presenti nel II. E una volta finito il II si dovrebbe giocare al III che è ambientato 18 anni dopo la vicenda di Riou e co. (che è proprio quello che farò anch'io appena avrò modo di far partire i giochi NTSC sulla mia Play2).