Ma infatti non ho detto che sono uguali... Simili però sì! Pensa se si dovesse inventare ogni volta creature o mondi interamente nuovi per ogni libro... Sarebbe bellissimo, ma sai che fantasia ci vorrebbe!! Te lo assicuro, anche io sto scrivendo un libro fantasy e non è facile... E' ovvio (ed anche lecito) che ci si avvalga di miti e credenze comuni (come ad esempio draghi, fantasmi,ecc...) per inserirli in un libro.
Ed è altrettanto ovvio che se tali personaggi vengono ripetuti più volte c'è una sorta di "effetto ridondanza" che fa pensare al lettore: "Ma io questo l'ho già visto!!" e che quindi lo porta a pensare che il libro sia stato copiato...
Ammetto che ci sono autori che abusano di tali "licenze narrative", ma di un libro bisogna considerare la storia nel suo complesso, non le affinità con altre opere.
Almeno questa è la mia opinione. Un libro per me è bello se ti fa sognare, scappare dalla realtà quotidiana, e se la realtà viene in parte replicata ben venga, purchè però gli eventi ed essa inerenti non siano "viziati" troppo da influenze altrui!!!
Prendiamo Paolini ad esempio: è vero, nelle sue opere qualcosa di non proprio "nuovo" c'è, ma se si considera la storia nel suo complesso, intesa come lo svolgersi e l'intrecciarsi di eventi inerenti ai personaggi (che possono, ripeto, anche non essere "nuovi"), essa risulta avvincente. A volte per una persona è difficile staccarsi da una formula che ha già avuto successo... Se si uscisse, nel campo dei fantasy, fuori dall'ottica di Tolkien e affini si rischierebbe di non aver consenso popolare e, si sa, per il successo si è disposti anche a rinnegare le proprie idee, a volte.