Alexmustaine
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PROLOGO
Siamo nell'anno 589 d.I. (dopo invasione) nel continente di Iknus.
I calendari vennero azzerati l'anno in cui alcuni dei più potenti tra i demoni del mondo sotterraneo presero il comando dei demoni minori e dei mostri, sollevando una rivolta prima contro il loro stesso leader, il dio oscuro Neuma, reo di non aver mai guidato il suo popolo alla conquista della superficie, e poi contro la città stato più grande e maestosa della superficie:
Haris, sede del culto di Tenor dio della luce, che quel conflitto venne completamente rasa al suolo.
Hugh è un contadino di circa 30 anni che abita nelle campagne al confine del Bosco degli Squilli, una foresta densa di malvagità sorta nella zona in cui prima si ergevano le torri perimetrali della grande Haris.
In questi tempi, dopo la grande guerra tra umani e demoni, in cui i gli dei secondo la leggenda stettero solo a guardare, umani demoni e mostri vivono insieme nella superficie, gli scontri sono all'ordine del giorno, le zone tranquille sono pochissime in tutto il continente, la gente vive nel terrore, la tecnologia che si era sviluppata in secoli di evoluzione è ora in parte perduta.
Questa convivenza ha portato alla nascita di un corpo militare indipendente anti-demoni, i Censori, i mostri si limitano a distruggere agendo liberamente in branchi senza capi.
Le persone hanno imparato a difendersi da sole, hanno sviluppato forme di combattimento che sfruttano al 100% le potenzialità degli esseri umani, e con molto studio qualcuno è anche in grado di usare delle formule magiche per invocare elementi, curare da ferite critiche o rendersi invulnerabile.
Hugh come ogni giorno ha finito il suo lavoro nei campi, il sole è tramontato da più di un ora, posa i suoi attrezzi nel capanno, si fa una doccia veloce e si sdraia sul letto a fissare il soffitto, preso dai suoi pensieri.
Hugh è un tipo alto, ha una leggera barba incolta, i capelli nè lunghi nè corti, tenuti disordinati all'indietro, tonico e muscoloso.
Indossa un paio di pantaloni pesanti puliti e nient'altro.
Hugh stava per assopirsi quando sentì bussare nervosamente alla sua porta.
-Che diav.. arrivo arrivo!-!
Hugh aprì la porta e si trovò davanti una ragazza, agitatissima con un bambino incapucciato tenuto per mano che guardava costantemente il pavimento.
La ragazza subito spinse Hugh verso l'interno ed entrò velocemente chiudendo la porta con la sicura.
La ragazza ha i capelli castani decorati da delle ciocche colorate fucsia, gli occhi verde chiaro, indossa un lungo maglione grigio sbracciato che arriva fino alle ginocchia, sopra una calzamaglia nera. Piccolo giubbotto in pelle nera e gli stivali.
Il bambino ha una grande felpa nera col cappuccio, un paio di pantaloni corti e delle scarpe sportive.
Prego! Fai come se fossi a casa tua, anzi, scusami ma non ho preparato i crostini e il chuya fresco per l'aperitivo!!
-disse Hugh-
-Ti chiedo scusa, aiutaci a nasconderci, siamo inseguiti dai Censori, per favore, tienici nascosti, solo per qualche ora, il tempo di confonderli!- rispose la ragazza.
Il bambino continuava a guardare il pavimento, quasi ipnotizzato, disinteressato a tutto.
-Uhm.. dai censori? Voi? Qualcosa mi sfugge, ma non dovreb..-
-Ragazza: Per favore! Li abbiamo dietro!!- disse la ragazza interrompendolo.
-Si si, ok, venite, vi posso far nascondere sotto la camera da letto, c'è una piccola botola dove mio padre appendeva la carne a essicare, seguitemi.-
Hugh accompagnò velocemente i due ospiti nella sua stanza, spostò il letto e sollevò la botola. La ragazza, freneticamente si buttò dentro senza neppure guardare dove metteva i piedi, tirandosi dietro il bambino.
Hugh stava per chiudere la botola, quando la ragazza tirò fuori la testa, sempre agitata ma con un leggero imbarazzo sul volto.
-Ti ringrazio, e ti chiedo scusa.. -disse -e comunque il mio nome è Aya.. e lui è Vince.-
-Ah, si.. beh, piacere.. lui è tuo fratellino?- domandò Hugh.
-N.. si!! Si, eheh, esatto, è mio fratello, ehm, si, grazie!- fu la risposta di Aya, che detto questo chiuse sopra di sè la botola e interuppe la conversazione.
Hugh risistemò il letto sopra l'entrata della botola, e senza sapere precisamente cosa fare cominciò a passeggiare per casa, leggermente disturbato..