Andxel, il tuo e il mio pensiero su Bayonetta si equivalgono
(diciamolo con tutte le cautele del caso, che sennò BZero collassa)
Per il resto, no non mi capita spesso. Ho pochi amici invaghiti a tal punto di vg da cimentarsi in dibattiti simili durante le serate. Inoltre, mi ritrovo quasi sempre in linea con le opinioni generali: indipendentemente da esse, quando amo un gioco, questo è amato da tanti altri. Non mi piace Bayonetta, DMC mi piace si e no, ma è che proprio non mi esalta il genere.
Trovo piuttosto puerile la saga di Fable e non capisco chi ama GTA e poi odia Red Dead Redemption e L.A. Noire (vai Teo, combatti lol). No, seriamente. Sarà per la tipologia di giochi che più apprezzo, ma difficilmente mi ritrovo nelle vesti di avvocato del diavolo.
Sarò purista o generazionalista che dir si voglia, ma la penso in gran parte come detto sopra. Tralasciando la componente affettiva, che lo so quanto giochi un ruolo preminente e decisivo, ritengo sia un dato di fatto che siamo passati dall'era della storia e delle emozioni all'era del grafica e degli effetti speciali. Ciò non significa che non esistano prodotti meritevoli nell'uno e nell'altro senso, bensì solo che è mutato il trend generale. Una volta si ricercava il contatto emotivo, si cercava di commuovere e far innamorare, perchè no anche di educare, la gente con le storie. Oggi si ricerca il fotorealismo, si montano freddi spettacoli ipertecnologici e ci si spinge verso la realtà tridimensionale. Avete messo in mezzo il solito FF: ebbene esempio lampante di quanto la grafica la faccia da padrone oggi, a discapito di altre qualità, sta proprio nell'impossibilità di riproporre una gloria del passato mantenendo gli standard attuali (vedi, no spiacenti nessun remake di FFVII). Un gioco immenso come quello non lo puoi portare ai livelli attuali senza un lavoro parimenti ciclopico, il compromesso non lo puoi cercare perchè hai la tua baracca di fuochi pirotecnici da mandare avanti (ci riuscirai con il luminous engine?) e allora meglio creare prodotti nuovi di zecca che, onestamente, non capisco come facciano ad essere paragonati a quelli del passato. Ah e un tempo esistevano i giochi che stimolavano la materia grigia, oggi sembra tutto un video tutorial e ci siamo rincoglioniti di brutto. Si, amo spudoratamente gli anni '80 e '90, con i loro pro e contro, ma benedettamente più genuini.
Detesto la gente che non sa vivere i propri giochi: chi usa di getto fast travel e chi non cerca il dialogo con ogni fottuta specie vivente dell'universo di gioco, chi non si cura del background culturale del mondo in cui si trova e pensa solo a menar le mani.
