Glisso su alcuni spunti, come le figure di Ashe e Balthier, e il tema del “gruppo”.. se mi metto ad analizzare questi aspetti si fa notte^^ Veniamo direttamente al cuore della discussione.
Lo stesso Dedalus, prima di esporci le sue considerazioni sul ruolo di Vaan, ammette che suddetto personaggio è caratterizzato sommariamente (o che, perlomeno, di personaggi ne ha visto di migliori). Ma chi è Vaan? Vaan è un ragazzo qualunque. Non è un predestinato, in lui non è sopito nessun potere latente in grado di salvare il mondo. E’ collegato alla guerra solo dalla morte del fratello. Stop. Ecco le basi, ecco il punto di partenza da cui i programmatori avrebbero dovuto costruire la sua figura. Non è un personaggio dozzinale, la sua apparente estraneità ai fatti avrebbe potuto costituire un’ottima rampa di lancio, sono io stesso ad ammetterlo (altri invece preferiscono liquidarlo per il semplice fatto che non è un figone alla Cloud o alla Squall, ma lasciamo perdere -.-“). E invece che succede? Che questo suo quadro psicologico iniziale si protrae per tutta la durata dell’avventura, senza approfondimenti o evoluzioni. Ristagna. Sì, perché si può anche presentare un personaggio nei suoi tratti essenziali, ma poi occorre fornire maggiori elementi caratteriali, altrimenti ci si ritrova a guidare un fantoccio dipinto solo superficialmente. A mancare, insomma, sono le situazioni e i dialoghi necessari a concretizzarne il suo valore come individuo. Vaan è coraggioso? Vaan si prodiga affinché il conflitto non coinvolga più persone innocenti? Vaan decide di seguire Ashe perché capisce che è l’unica in grado di fermare la guerra? Certo, nessuno lo mette in dubbio. Ma se tutto questo è per voi una degna evoluzione psicologica, beh, mi cadono le braccia u_u
‘naggia, è di guerra che si parla, ragazzi. Di morte, di sangue, di devastazione, di indicibili sofferenze, di perdite affettive incolmabili, di rovina, di orrore. Provate a chiudere gli occhi ed immaginate per un istante la marea di sentimenti ed emozioni che si possono provare in una situazione simile... possibile che non notiate l’assoluta incompatibilità della “recitazione” di Vaan e Penelo con i temi trattati? Possibile che non vi siate accorti che la loro inconsistenza si riflette in ogni passaggio dell’avventura e influenza in negativo la drammaticità della trama? E’ così? Beh, male. Molto male. Vi accontentate davvero di poco.
Una cornice senza quadro, ecco cos’è per me Vaan. I programmatori SquareEnix hanno volutamente inserito un personaggio come lui per mostrarci gli orrori della guerra dal punto di vista di un cittadino qualunque? Bene, poniamo il caso che sia così (aspetto che tra l’altro condivido). Ma costituisce questa una scusante per la scarsa attenzione dedicata alla sua analisi psicologica? La risposta mi pare ovvia^^ Ci si può ricamare sopra quanto si vuole, ma la verità è che un personaggio così povero non può esser considerato valido solo ed esclusivamente per una nostra personale interpretazione della storia. Perché di concreto, come ho già detto, si rasenta lo zero. E voler vedere dei contenuti profondi in un qualcosa sostanzialmente piatto da quel punto di vista, non serve certo a cambiare la realtà dei fatti. Spesso quello che vediamo è quello che è, senza contenuti nascosti.
Insomma, non si discute il suo ruolo nell’economia della trama, ma il suo peso come personaggio, come essere pensante, come INDIVIDUO. Tutto un altro paio di maniche.