Zolfghimly
V.K.P
Con tutte queste FAN FIC mi state facendo venire voglia di continuare la mia di miliardi di anni fa lol...
Comunque Brava Ayrin
Comunque Brava Ayrin
Che bello... mi piacciono le storie d'amore tristi e tormentate
A quando il prossimo capitolo?
Grazie *_* Mi hai fatto venir voglia di proseguire
Lei
Il cellulare vibrò nella sua tasca facendola trasalire.
Lo tirò fuori come sempre combattuta tra la speranza e la rassegnazione.
Lo schermo si illuminò soffocando definitivamente la speranza:
Nuovo messaggio da: Erika
Sospirò. Sapeva bene che non poteva essere Lui. Erano giorni e giorni oramai che non aveva alcuna notizia, e sapeva anche che non si sarebbe fatto sentire, non dopo l’ultima discussione. Eppure scioccamente per quanto si sforzasse di non farlo, sperava sempre di ricevere un suo cenno di vita.
Aprì il messaggio stancamente.
La sua amica negli ultimi giorni la stava martellando nel disperato tentativo di distrarla tirarle su il morale e convincerla ad uscire dallo stato di apatia in cui versava.
“Daffi!!! Questa sera non voglio sentire scuse! Seratina tra amiche al pub!!! Ieri c’era anche il bel tipo dagli occhi verdi di cui ti parlavo … ti passo a prendere alle 9! Kiss!”
Il messaggio riuscì a strapparle un fugace sorriso.
Erika non si stancava mai. Il suo entusiasmo non si smorzava davanti a nulla. Neanche di fronte alla brutale freddezza con cui si rendeva conto di trattare tutto e tutti negli ultimi giorni.
Forse era davvero ora di uscire e tornare a camminare tra i vivi: le sembrava di essere sospesa in un limbo, come morta, da troppo tempo.
Quanto tempo? 34 Giorni per l’esattezza. 34 interminabili tristissimi giorni dall’ultima volta che si erano visti. 34 giorni ma riusciva ancora con dolore a sentire il suo sguardo accarezzarla, le sue mani, sfiorarla, la sua voce … nella sua mente era tutto talmente vivido da sembrare reale.
Bastava chiudere gli occhi e la sua mente inevitabilmente viaggiava alla ricerca di quei ricordi …
***
Al chiarore della luna il suo viso aveva un fascino ipnotico. Era ora di separarsi ed erano fermi uno di fronte all’altra fissandosi silenziosamente, forse facendo mentalmente la sintesi di quelle ore trascorse insieme.
La giornata era volata via veloce lasciandole un carico di emozioni immenso. Avevano parlato riso camminato per ore senza rendersi conto della stanchezza, del caldo, del freddo o dello scorrere del tempo.
-Quando possiamo rivederci?
Chiese lui rompendo il silenzio.
-Presto… domani! Anzi no, adesso!
Rispose lei mettendosi poi a ridere consapevole di aver detto una grossa sciocchezza.
-Adesso siamo già insieme, non ti sei neanche accorta?!
Chiese lui di rimando fingendosi offeso.
-Davvero siamo insieme? Sei proprio sicuro?
Lui allungò una mano verso il suo viso per una breve carezza:
-Si, Daphne. Proprio adesso. Non lo senti?
Lei rimase immobile. Di nuovo la sua mente era andata in tilt senza riuscire a rielaborare i pensieri in parole.
Il viso di lui si fece lentamente sempre più vicino mentre sussurrava qualcosa che si perse nel vuoto mentre le loro labbra si incontravano esitanti.
***
Lo schermo del telefonino era illuminato e registrava una sequenza incomprensibile di lettere.
Stava premendo la tastiera mentre stringeva forse con troppa forza l’apparecchio tra le mani.
Cancellò il testo e rispose alla sua amica con un semplice “ok”.
Era davvero il caso di uscire. Non aveva alcun senso andare avanti così. Forse tra il chiasso e la musica del pub i ricordi non l’avrebbero seguita.
Prese la borsa e mise il cappotto. Era ancora presto e non c’era niente di meglio che dare sfogo ad un attacco di shopping compulsivo … e poi doveva trovare qualcosa di carino da indossare quella sera.