Finito a difficoltà "folle". :asd:
In realtà "folle" per modo di dire, dato che è effettivamente la "normale" degli altri giochi, non risultando quasi mai impegnativa. Ma per fortuna ci sono altre due difficoltà superiori. Però il gioco non ti mette quasi mai in situazioni combattimento difficili sia per nemici per ambientazione, anzi, spesso e volentieri le pochissime trappole nelle arene di combattimento giocano esclusivamente a nostro vantaggio.
Il gioco non è così corto come si dice, dura più o meno 7-8 ore che più o meno è la media per gli action. La trama principale comunque, al di là delle sfide sbloccabili in seguito, è difficilmente rigiocabile se non per provare la via alternativa a quella che si è scelta all'inizio, ma non comporta nessun cambio di finale come invece ci si dovrebbe aspettare mettendo una costruzione del personaggio "karmika". Non ci son nemmeno obiettivi/trofei legati alla difficoltà che possono invogliare a rifinirlo.
Il problema della costruzione, sebbene simpatica come idea, è che mostra da subito il suo più grande difetto: ci son solo due armi nel gioco, falce e croce, ma saremmo portati ad usarne prevalentemente solo una a seconda se sceglieremo la via dell'Empietà o quella della Santità. A meno che non si voglia esser né carne né pesce, e quindi avere sia falce che croce con le mosse incomplete, proseguiremo per l'alberatura delle mosse specializzandoci solo in una disciplina e completamente ignorando l'altra. Ne consegue che se saremmo santi la falce ci servirà a ben poco in quanto praticamente sprovvista di combo, mentre se empi non useremo mai la croce (tranne contro i pochissimi nemici in cui è indispensabile) per via degli scarsi e pochi effetti del suo raggio.
Ho completato il cammino dell'Empietà, senza bloccare nessuna sfera della parte santa e tenendomi quindi la croce con la singola mossa base. In sostanza, in questo gioco c'è solo un'arma usabile e quella ce la terremmo fino alla fine.
La stessa cosa si può dire per le magie, ne useremo 2, al massimo 3 durante il nostro cammino a seconda del comportamento di Dante sebbene nel gioco siano di più, e anche questo perché i loro potenziamenti son sbloccabili solo tramite percorso "karmiko".
Per quanti riguarda le reliquie si ha già più differenziazione dato che son parecchie sia quelle Empie che quelle Sante. Arrivati a poter equipaggiare le ultime non ci saranno problemi di sorta con nessuno in quanto potrete utilizzare roba come il la parata totale ed il contrattacco automatico oppure l'assorbimento dei danni.
Anche i nemici non son poi così pochi, o almeno, pochi son solo i "modelli", dato che ad esempio la versione demone si trova normale, corazzata, infiammata o con le ali, e differiscono tra loro anche per qualche mossa; più che altro è orrido che per ogni versione si ha lo stesso identico QTE trasformando in ripetitiva ogni esecuzione. Poi beh abbiamo i nemici propri di un girone, come i golosi o gli avidi, solamente che li ritroveremo in ogni girone, quindi avremmo i golosi anche tra gli iracondi oppure i lussuriosi tra gli eretici. C'è parecchio miscuglio in questo, ma forse pretendere che si sforzassero a creare dei dannati nemici completamente diversi per livello era eccessivo. La loro rappresentazione però non è nemmeno tanto malvagia in fondo, è carino che il sangue degli avidi siano in realtà delle monete :|
I dannati "normali" semmai hanno una caratterizzazione spoglia e stupida, dato che appaiono come figure stilizzatissime senza il minimo vestito o particolare. Quelli ai muri cambiano solo di colore con i livelli.
In linea di massima la giocabilità è un plagio fino allo stremo di GoW, dai movimenti di Dante alle apparizioni dei nemici agli effetti luminosi, solo tutto un po' più povero a livello di combo, armi, attacchi nemici e grafica. Se Kratos era figlio di Zeus questo Dante è visibilmente figlio di un Dio minore.
La trama di gioco beh, è quella schifezza che è, anche se c'è da dire che pensavo lo fosse in toto comprendendo pure le ambientazione, mentre quest'ultime non sono eccessivamente malvagie. Ad esempio l'entrata alla città di Dite od il girone dei golosi ti farebbero pensare che almeno qui non abbiano toppato, ti vedi una città brulicante e arsa dal fuoco oppure gente immersa nella melma ma poi aspetti 2 minuti e ti compare quella schifezza di Cerbero od altro, che tu dici "ma dai non è Cerbero" ma invece ti appare anche il nome sotto a confermartelo: è proprio lui.
Ed è una schifezza partorita dalla mente di un malato.
Dalla mente di un idiota è invece probabilmente scaturita la figura di Dante, nato in un'epoca dove Dante non ha vissuto e reduce da Crociate che Dante non ha mai combattuto, prima di tornare a casa a fare una vita che Dante non ha mai fatto.
La trama è più o meno che Dante, dopo una vita passata a collezionare tutti i peccati infernali che ha commesso, e dopo averseli cuciti addosso per qualche motivo come figurine, torna a casa e si stupisce che Beatrice preferisca Lucifero, sicuramente meno corrotto nell'animo.
Decide quindi di andare all'Inferno a rompere culi a destra e a manca, compreso arrogandosi il diritto di scegliere se beatificare o condannare qualcuno, che non si capisce affatto chi glielo abbia dato. Ma è il male minore.
Tra i mali peggiori invece ci sono i dialoghi, che si riducono sempre ad un
Dante "Beatrice!"
Tizio di turno "Tu hai peccato!"
Dante "Devo salvare Beatrice!"
Tizio di turno "Tu hai peccato!"
Riproposti all'infinita tramite dei filmati con una grafica decisamente scadente per l'anno di uscita. Il povero Virgilio, oltre che rappresentato pessimamente, prova a iniettare un po' di Divina Commedia nell'opera parlando esclusivamente con citazioni dell'Opera, ma si ritrova il solito ritardato che dice "Devo salvare Beatrice!" oppure "Non è colpa mia". L'altra "iniezione" è dovuta alle citazioni di un rigo quando si muore, che son usate più come frasi di diario delle medie che come omaggio all'Opera.
Insieme a WannaBeDante ovviamente anche tutti i personaggi comprimari hanno i background fuorisciti direttamente dai cervelloni dell'EA, Beatrice, il padre di Dante o la Madre, o persino il fantomatico Francesco, personaggio totalmente inventato da chissùà chi. Diversamente da Dante però si può dire che qui non c'è la minima intenzione o quasi di spiegare il loro passato.
Io mi chiedo quindi perché usare proprio il personaggio del poeta per fare questo gioco, insomma che malsana persona ha tirato fuori quest'idea, se proprio volevano fare un gioco d'azione sulla Divina Commedia si sarebbe potuto fare meglio mettendoci su un protagonista completamente inventato e magari salvandone qualche ambientazione che come detto non sono fatte poi così male (cosa che è più o meno la trama di God of War). Chessò, piazzarci su una storiella del ***** come un Arcangelo che attraversa un inferno rappresentato in modo Dantesco per sabotare i piani di Lucifero o una cosa simile, non è il massimo della bellezza ma si hanno cose peggiori a livello di plot narrativo nella categoria. La povertà delle mosse e del gameplay indubbiamente non sarebbe cambiata, ma almeno quello schifo di trama si sarebbe potuto migliorare senza stuprare opera e figura del Poeta.
Invece no, Dante.
Inoltre vorrei capire tutto quel da dirsi che il gioco era molto più violento di God of War ma soprattutto molto disturbato.
La violenza è ridotta veramente ai minimi termini, i QTE son pochi, sempre uguali e per alcuni personaggi si riducono esclusivamente alla "salvezza", eliminando quindi in toto pure il sangue, altro che violenza. La cosa più violenta che ho visto è un goloso impalato. Di disturbato poi si vede ben poco, a meno che non si considerino disturbate due tette qua e la oppure sempre un goloso che fa di una scarica di diarrea un attacco. Al limite può esser schifoso, non disturbato.
Anzi mi pare pure censurato in alcune parti, del conte Ugolino non si dice nemmeno che potrebbe aver mangiato i figli. Per non parlare che le anime dei dannati principali son tutte uguali (oltre che stranamente non immerse nelle condanne, sembra che in questo inferno i dannati possano girare liberamente per i gironi o liberarsi dalle pene), non c'è differenza tra appunto Ugolino o Paolo Malatesta o Brunetto Latini, tutte uguali.
È pure ridicolo il "continua" alla fine del titolo, dato che lo stesso filmato finale non lascia presagire nessun seguito.
Meno male poi che difficilmente si vedranno seguiti o la ben peggiore annunciata trilogia cinematografica.
Non capisco come ci si possa comprare la Death Edition, il suo valore è 6-7 euro ed il suo voto è 4 perché le musiche son belle ed i livelli comunque passabili.
Potrei scrivere ancora ma non ho davvero più voglia