Divina commedia

Leonhart Laguna

7th KnightOfTheRound
12 Ottobre 2007
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Mobius ha detto:
Io avrei scritto:

"La Divina Commedia è davvero una pietra miliare della Letteratura Mondiale?"

Credo che un sondaggio del genere sarebbe stato decisamente a senso unico... questo non toglie che (forse) ho messo le cose in maniera un po' troppo semplicistica ma una domanda come quella sopra non ha senso, in fondo i sondaggi sono fatti per dividere, non per unire :D
 
28 Settembre 2007
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alexzampella.spaces.live.com
La Divina Commedia è unica. Dante non era un semplice poeta. Dante era un genio, un campione di lungimiranza (sono la Monarchia è tagliata fuori dal gioco delle previsioni dantesche, lì Dante dimostra tutto il suo essere un uomo medievale). Io che l'ho studiata approfonditamente all'università sono in grado di dirvi che non esiste nient'altro come la Commedia. Versi, rime, simboli, temi, personaggi...si può tranquillamente non essere d'accordo con alcune delle cose che scrive Dante (la sua concezione d'amore, ad esempio), ma il come lo scrive rimane senza ombra di dubbio alcuno una sorta di capolavoro all'interno del capolavoro. E anche le cose che oggi possiamo ritenere sbagliate o addirittura insulse (ma c'è davvero qualcosa di insulso nella Commedia?) sono parte di un affresco sempiterno e ottimamente dipinto. Se c'è un uomo che rimane impresso nella mente di ogni essere umano da secoli a questa parte e soprattutto che rimarrà impresso nella mente degli uomini che verranno, quello è Dante Alighieri.
 

Il Padrino

Member
26 Marzo 2007
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Beh per rispondere a questo sondaggio io penso che la lettura della Divina Commedia debba essere fatta in maniera individuale e non obbligato dalla formazione della scuola...In questo caso risulterebbe molto noioso in quanto obbligato!!!!Comunque io reputo La Divina Commedia un capolavoro per diversi motivi: Anzitutto esso è il libro scritto da un autore italiano più letto in tutto il mondo e questo ci deve rendere fieri e orgogliosi ( non so in quante lingue è stata scritta...); inoltre ( per chi si è almeno avvicinato alla lettura ) questo libro è ricco di significati e si potrebbero fare commenti lunghi libri e libri... Viva La DIvina Commedia, W Dante, W l'Italia
 

Mobius

Ulisse
13 Maggio 2007
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Pensate che ho parlato con uno che vive in Alaska(!!!) ed è rimasto affascinato da Dante e dalla Divina Commedia. E pensare che i primi ad ignorare opera d'Arte e Artista sono proprio gli Italiani...che vergogna.
 

Folken89

Member
26 Giugno 2007
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Mobius ha detto:
Inutile dire che, come nella massima parte dei casi, la domanda posta per il sondaggio è da cambiare.

"La Divina Commedia è la più grandee opera letteraria di tutti i tempi?"

A parte l'errore grammaticale, quando finiremo di argomentare le cose solo in base al fatto che sono le migliori in circolazione o no? E' successo con Squall, è successo con tante altre cose. Ci credo che poi iniziano i Flame! Io avrei scritto:

"La Divina Commedia è davvero una pietra miliare della Letteratura Mondiale?"

"Pietra miliare" la pone su un piano elevato senza dire, senza mezzi termini, che si tratta dell'opera massima della Letteratura Mondiale. Eviteremo post del tipo "Italiana, sì. Mondiale, no" che non dicono niente di speciale.

Tornando all'argomento principale(anche se ciò che ho detto non è OT)dico che la Divina Commedia di Dante è un'opera incredibile. Ha influenzato molti scrittori stranieri. Chi prova a leggerla è affascinato dal linguaggio di Dante, che si serve di metafore e latinismi con abilità stupefacente. L'opera è enorme, e rispetta la metrica alla perfezione(trucchetti permettendo, anche se non tolgono niente all'abilità del poeta). Una delle cose più importanti è senz'altro l'abilità di Dante nel trattare fatti e misfatti suoi e degli altri. Non mi trovo d'accordo con chi dice che Dante ha copiato. La religione avrà messo le basi, ma tutto il resto è fondato sull'immaginazione dell'autore.

Proprio in questi giorni ho letto i passi del Paradiso nei quali Dante chiedeva a Piccarda Donati(che si trovava nel Primo Cielo)se lei fosse gelosa di chi stava su un piano più vicino a Dio, o di come Costanza di Altavilla, essendo un'anima beata, non abbia esaltato ciò che lei è stato nella vita sulla Terra. Sono cose molto profonde, cose che lasciano meravigliati.

Una cosa è certa, frasi come quelle di Dante non sono comuni.
Dante ha copiato l'impiato cosmologico da Aristotele e tommy d'acquino, quello che è di Dante è la lingua e il suo pensiero politico e alcuni mostri dell'inferno.
Dante è un grande poeta ma si può leggerlo ed interpretarlo in un senso mediovale, ovvio che non nego che Dante sia stato un caposaldo della letteratura mondiale, ma non è di certo l'opera migliore al mondo.
EDIT: gli italiani sono sempre ultimi sia a scoprire i propri geni e in altre cose, nn dobbiamo pretendere tanto XD.
 

Mobius

Ulisse
13 Maggio 2007
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Guarda che, così come lo dici tu, "copiare" sembra una cosa negativa al massimo. Ha preso come riferimento teorie già esistenti, ma non mi venire a dire che ha preso da chissà quale autore il linguaggio raffinatissimo ed enigmatico oltre che episodi vissuti da lui stesso. Cose del genere non si copiano ;)
 
28 Settembre 2007
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Folken89 ha detto:
Dante ha copiato l'impiato cosmologico da Aristotele e tommy d'acquino, quello che è di Dante è la lingua e il suo pensiero politico e alcuni mostri dell'inferno.
Dante è un grande poeta ma si può leggerlo ed interpretarlo in un senso mediovale, ovvio che non nego che Dante sia stato un caposaldo della letteratura mondiale, ma non è di certo l'opera migliore al mondo.
EDIT: gli italiani sono sempre ultimi sia a scoprire i propri geni e in altre cose, nn dobbiamo pretendere tanto XD.

Folken puoi avere tutte le ragioni che vuoi tu nel definire, ad esempio, FFVIII un gioco-schifezza, ma sulla Commedia non si scherza. Dante è il più grande autore di ogni tempo.
 

Folken89

Member
26 Giugno 2007
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AlexLeonheart ha detto:
Folken puoi avere tutte le ragioni che vuoi tu nel definire, ad esempio, FFVIII un gioco-schifezza, ma sulla Commedia non si scherza. Dante è il più grande autore di ogni tempo.
Non è che offenda qualcuno di + grande per sentirmi figo, forse ho esagerato dire ha copiato, quando un poeta di quel calibro riporta, bisogna trasformare il verbo copiare in riferimento.
Io ho non ho tolto niente a Dante, è stato un grande poeta ma definirlo il + grande di ogni tempo, mi sembra esagerato è stato fondamentale per la letteratura ma non è la letteratura stessa.
Come ho già detto, il poeta è grande per la lingua il suo stile è inimitabile, ma i contenuti si leggono solo con una chiave di lettura data dal suo tempo.
Dante è un grande, ma non è il + grande, ha goduto di una abnorme fama, ma non si può dire che certi capolavori post dante siano delle copie emanazioni e che si si ha raggiunto il massimo col poeta toscano.
Sinceramente la divina commedia mi piace, sopratutto l'inferno, li ci sono i personaggi + umani, ma nn è la + grande opera esistente^^
m
 

Cid89

Professional Burper
8 Marzo 2006
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l'inferno della DC è una delle opere letterarie più belle della storia, specie perchè soddisfa il mio spirito sadico ... buahauaha!


A parte gli scherzi, il Paradiso comincia ad essere veramente una marmaglia di nomi e monotonia senza eguali, quindi diciamo che il mio Sì al sondaggio conta solo per l'inferno!
 

Leonhart Laguna

7th KnightOfTheRound
12 Ottobre 2007
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Cid89 ha detto:
l'inferno della DC è una delle opere letterarie più belle della storia, specie perchè soddisfa il mio spirito sadico ... buahauaha!


A parte gli scherzi, il Paradiso comincia ad essere veramente una marmaglia di nomi e monotonia senza eguali, quindi diciamo che il mio Sì al sondaggio conta solo per l'inferno!
Uhmmm che il Paradiso possa risultare noioso ti capisco ma li è lo stile il punto di forza e merita quanto l'Inferno
 

Nerodmc4

Filmsource STAFF
11 Giugno 2007
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Verona
Cid89 ha detto:
l'inferno della DC è una delle opere letterarie più belle della storia, specie perchè soddisfa il mio spirito sadico ... buahauaha!


A parte gli scherzi, il Paradiso comincia ad essere veramente una marmaglia di nomi e monotonia senza eguali, quindi diciamo che il mio Sì al sondaggio conta solo per l'inferno!
concordo è difficile da "digerire" comunque l'inferno resta la migliore parte della divina commedia
 

Zanna

Mamoru Takamura
17 Agosto 2005
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Sul valore della Commedia, e in particolare sulla collocazione del sommo poeta all'interno del panorama letterario italiano penso sia inutile discutere.
Sul fatto che la Commedia sia un opera senza tempo, temo che prevalga la visione nazionalista della letteratura che abbiamo in Italia, e soprattutto la zavorra che ci tiene ancorati a forme che sono si state innovative, ma lo sono state nel medioevo e poco oltre(le tre corone).
Ora, non che io voglia sminuire la Commedia, ma bisogna essere sinceri: è un opera medievale (non solo nel linguaggio ma soprattutto nei temi), così come medievale (per quanto geniale e innovativa) era la visione della vita che aveva Dante, poichè era un uomo nato e vissuto in quel periodo storico.

In altre parole il mio pensiero è: ben venga lo studio di Dante, studiare un classico della letteratura mondiale non fa mai male, vediamo però di non ignorare tutto il resto per fossilizzarci sulla Commedia, poichè dal XIV secolo ne è passata di acqua sotto i ponti, e di fonti (sia italiane che straniere*)dove un amante della letteratura può abbeverarsi ce ne sono più di quante il nostro sistema scolastico ci ha fatto credere.

*senza lo studio di opere straniere non possiamo per forza di cosa comprendere nè la prosa ne la poesia odierna: pensiamo a Cervantes per il romanzo, o Baudelaire per la poesia.

p.s. ho votato No, per me la Divina Commedia non è la più grande opera letteraria della storia, anche se lo è stata per secoli e per questo merita di essere studiata.
 
28 Settembre 2007
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alexzampella.spaces.live.com
Zanna ha detto:
Ora, non che io voglia sminuire la Commedia, ma bisogna essere sinceri: è un opera medievale (non solo nel linguaggio ma soprattutto nei temi), così come medievale (per quanto geniale e innovativa) era la visione della vita che aveva Dante, poichè era un uomo nato e vissuto in quel periodo storico.

In altre parole il mio pensiero è: ben venga lo studio di Dante, studiare un classico della letteratura mondiale non fa mai male, vediamo però di non ignorare tutto il resto per fossilizzarci sulla Commedia, poichè dal XIV secolo ne è passata di acqua sotto i ponti, e di fonti (sia italiane che straniere*)dove un amante della letteratura può abbeverarsi ce ne sono più di quante il nostro sistema scolastico ci ha fatto credere.


D'accordissimo sulle letterature straniere: la letteratura, del resto, negli ultimi tre-quattro secoli ha pochissimi riferimenti validi alla voce "Italia".
Non sono d'accordo sulla medievalità di Dante nella Commedia. L'unica opera dove si mostra tutta l'arretratezza di Dante in quanto uomo medievale è la "Monarchia", in quanto praticamente Dante era uno dei pochissimi rimasti in Europa a credere ciecamente alla figura dell'imperatore, una figura ormai quasi del tutto svuotata di reale ed effettivo potere. Per contro, la lungimiranza di Dante è riscontrabile in tutto il resto. Basti pensare al "De vulgari eloquentia" e al problema linguistico italiano: Dante fu il primo ad avvertire la vera importanza delle nuove lingue neo-latine e fu il primo ad evidenziare la situazione della nostra penisola. Per carità, Dante rimane un uomo nato nella seconda metà del XIII secolo: però l'attualità emergente da molti canti della Commedia è a volte quasi imbarazzante.
 

Mobius

Ulisse
13 Maggio 2007
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A parte il fatto che, francamente, non vedo un'ideale collocazione della Divina Commedia nel puro ambiente medievale come un difetto...
 

Zanna

Mamoru Takamura
17 Agosto 2005
773
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In effetti io non ho parlato di difetti nella Divina Commedia, ma di collocazione per temi e linguaggio (si pensi all'ideale religioso che permea l'opera ad esempio): sicuramente innovativi nel medioevo, a tratti profetici, ma inimmaginabili se disclocati da una visione del mondo con forti connotazioni medioevali (d'altronde, citando il premio nobel per la letteratura Octavio Paz: "L'arte è irriducibile alla terra, al popolo e al momento che la producono; ciò nonostante, è inseparabile da essi. L'opera è una forma che si sgancia dal suolo e non occupa alcun luogo nello spazio: è un immagine. Un'immagine, però, che prende corpo perchè è legata ad un suolo e ad un momento...").

Poi sia ben chiaro, la mia non è una critica alla commedia (ogni opera deve fare i conti in un modo o nell'altro con il tempo e la terra che la hanno prodotta, pensiamo all'Iliade, che non è un semplice poema epico, ma era considerata nell'antichità la bibbia dei greci), ma a chi tenta di mettere al di sopra di ogni altra un opera per puro senso nazionalistico, e ignora ciò che sta al di là dei nostri confini (confini che nella letterautura, così come nell'arte, non dovrebbero sussistere).