Varie Ff7 Project

Cid89

Professional Burper
Dragondavis000 ha detto:
Mmm... L'umiliazione non mpiace come titolo... perchè non: "Quello che si deve sopportare per una donna...."? O cose simili... qualcosa di Hilarious...
mmm giusto... tipo -se bella vuoi apparire un po' devi soffrire- ? :D comunque ci penseremo, di certo dovrà essere un titolo un po' scemo (questa parte è infatti un po' più "scema" delle altre...)

accettiamo altri consigli :D
 

SuperAuron

SuperWarrior
Ho letto che il titolo deve essere scemo ed eccomi qui^^
per me potresti mettere qualcosa come "L'ALTRO LATO DI CLOUD" o "L'INGORDIGIA DI DON CORNEO"
Comunque il romanzo sta andando proprio bene :)
 

Cid89

Professional Burper
SuperAuron ha detto:
Ho letto che il titolo deve essere scemo ed eccomi qui^^
per me potresti mettere qualcosa come "L'ALTRO LATO DI CLOUD" o "L'INGORDIGIA DI DON CORNEO"
Comunque il romanzo sta andando proprio bene :)
mmm non so non so, ci penseremo.. per ora mi garba più il consiglio di dragondavis, ma non sono ancora sicuro


semmai ci ripensiamo dopo che avremo postato il capitolo :D
 

Dragondavis000

DAAAAAAAAAH!
Credo che il capitolo più "leggero" del romanzo debba essere trattato approfonditamente...
Oddio, questo è un mio consiglio, e non credo che sia decisamente il migliore, ma una bella analisi e, perchè no, anche i commenti di Cloud (tipo: "Perchè deov farlo?" oppure "ma non potevamo distruggere tutto?"). Credo che questo debba essere forse uno dei capitoli più lunghi, in quanto la mia idea è che debba essere ideato per spezzare il ritmo del romanzos stesso...
 

Ibanez

Ero-Sennin!!
Eccoci dunque all'inizio della vicenda di corneo, questa è la prima parte del cap. 13

Scena 13
PARTE 1
Aeris imitò Cloud e si voltò. Vide un carro molto colorito e appariscente: sembrava molto una carrozza, ma fatta con materiali semplici. Il carro era trainato da un uccello di terra giallo e dal lungo collo, un chocobo: questo animale, molto simile a uno struzzo, ma molto più piumato di quest’ultimo e con becco e zampe molto più robusti, era il miglior mezzo di trasporto animale che si potesse trovare, ma stava cadendo in disuso a causa della diffusione dei mezzi motorizzati.
Ma negli Slums poteva capitare di incontrare ancora mezzi di questo tipo, soprattutto per l’indisponibilità degli abitanti ad acquistare le automobili. Sul carro stava una ragazza mora, che indossava un vestito da sera blu.
Cloud, a causa della lontananza, non riuscì a capire chi fosse, perciò non ci fece molto caso; stava per tornare alla conversazione con Aeris quando si rigirò di scatto, in tempo a vedere la “carrozza” che girava l’angolo in direzione della zona interna del Settore 6: era sicuro che la ragazza che aveva visto era Tifa! E ora si rimproverava di non averla riconosciuta subito.
Fece sobbalzare Aeris urlando –Ma… quella era Tifa!!-
Disorientata, Aeris ribatté –Hey, non urlare! Ma dove l’hai vista? Su quel carro? Era lei? Cloud! Mi vuoi ascoltare?-
Cloud nemmeno sentì le domande della fioraia, e balzò su dalla panchina come se fosse stata coperta di chiodi. –E adesso dove vai?!- gli gridò dietro Aeris.
Questa volta ricevette una risposta –Vado a vedere dov’è finita!-
-Vengo anch’io! Tu sei ancora la mia guardia del corpo, e non puoi lasciarmi sola!-
-Va bene, sbrigati!-
-Dammi tregua, non sono mica come te!-
Aeris si alzò lentamente dalla panchina. Questo spazientì leggermente Cloud, che la agguantò, appena alzata, per la mano, e letteralmente la trascinò correndo a gran velocità nella direzione che aveva preso il carro.
Aeris, anche se stringeva la mano di Cloud, non riusciva a tenere il suo passo e molte volte rischiò di cadere, ma era a sua volta sorretta dalla forza della corsa di Cloud.
La fioraia pensò che l’agitazione di Cloud era dovuta al fatto che per lui questa Tifa era una persona molto importante, ma scacciò l’idea che Cloud ne fosse innamorato.
L’ex miliziano invece si chiedeva cosa stesse facendo Tifa, perché era sul carro e in una zona pressoché lontana dalle abitazioni? O magari quella sul carro non era Tifa (anche se di solito ci vedeva bene)? In ogni caso era meglio andare a dare un’ occhiata.
L’area che stavano percorrendo era deserta, ma piena di rifiuti e rottami di congegni e macchine varie. In poco tempo raggiunsero un agglomerato di tende e tendoni con tantissime insegne luminose e non. Sembrava una fiera.
All’entrata della tendopoli Cloud si fermò, e riprese fiato. Del carro con Tifa nessuna traccia –Few! Ti sei fermato!- sospirò Aeris col poco fiato rimastole.
-Sai che posto è questo?- chiese Cloud.
-Si, è il mercato del Muro! Qui si può comprare o vendere di tutto…- spiegò Aeris
-Ma in che posto si è cacciata Tifa?- si chiese Cloud –Proviamo a chiedere in giro-
Mentre i due avanzavano sul terreno polveroso del mercato del Muro, Cloud scoprì il perché di questo nome: in fondo alla via principale, saliva verso l’alto il grande pilastro centrale di Midgar, quello che sorreggeva la città e il grande Quartiere Generale Shinra, un enorme grattacielo di 70 piani.

Lo sguardo di Cloud puntò a un locale che era l’unico del mercato, insieme ad un palazzo costruito secondo lo stile Wutai, ad essere un edificio, nel senso che era piantato per terra.
Era evidente che si trattava di un club a luci rosse. La mente di Cloud giunse ad una conclusione –Aeris! Tifa potrebbe essere là!-
-Cosa te lo fa pensare?-
-Tifa era vestita in un modo un po'...strano! e il carro era troppo fastoso!- detto questo, corse verso il buttafuori.
Aeris lo seguì, affannata –Cloud! Aspettami!-
Cloud si avvicinò al gorilla che presidiava la porta: la zona dell’ingresso era decorata di ghirlande e tante lampade in stile orientale, tutto in tema col colore rosa.
-Beh? Che vuoi?- esclamò brusco il buttafuori, abbassando gli occhiali neri e adocchiandolo.
-Cerco una ragazza. Si chiama Tifa-
-Ah, vedo che sei informato! Tifa è la nostra nuova ragazza! Esordirà stasera! Se vuoi puoi prenotare per una….-
Cloud non voleva sentirlo, ma si aspettava che Tifa fosse finita in quel lurido club –Dov’è?!- urlò al gorilla, quasi sollevandolo da terra.
-Non urlare con me! E comunque Tifa non è qui, è a colloquio con Don Corneo. E’ lui che comanda qui! Ed ora scansati, intralci la gente!-
Spinse Cloud indietro, che fece finta di niente per non suonargliele di brutto, e si rivolse ad Aeris –Da Don Corneo- e indicò il palazzo di color rosso fiammeggiante, con le forme tipiche dei palazzi di Wutai.
Aeris si oppose –Non è meglio se aspettiamo che esca da lì? Non ci faranno mai entrare!-
Cloud fu chiaro –Finché Tifa è lì dentro, non sappiamo cosa le possano fare, e io non permetterò che loro abusino di lei, se non riusciamo ad entrare, irromperemo-
Arrivarono di fronte all’entrata del palazzo: vi era una porta stupenda decorata d’oro e colorata di rosso acceso, arricchita con bassorilievi ed ideogrammi; di fronte stava una guardia, che li fissava –Cosa volete?-
Cloud rispose –Vogliamo parlare con Tifa, ci hanno detto che è qui-
-Mi spiace, ma non potete entrare senza l’autorizzazione del Don, e in questo momento è occupato…-
-Capisco, dispiace anche a me- Cloud si preparò ad estrarre la spada, pronto ad irrompere nel palazzo. Fu interrotto dalla voce di un uomo, che aveva aperto il portone –Va bene Krag, hai finito per stasera, ora ci penso io!-
La guardia di nome Krag si rivolse al nuovo arrivato –Hey, ma in realtà manca ancora un bel po' alla fine del mio turno...!-
-Che ti interessa? Sarà meglio se te ne vai prima, no?-
Il discorso non faceva una grinza e Krag si avviò con calma tra le baracche.
L’uomo che avevano davanti era piuttosto alto, vestito in giacca e cravatta, con lunghi capelli tirati indietro –Tu saresti Cloud, giusto?-
Cloud fu sorpreso di sentir pronunciare il suo nome, e rispose guardingo ma simulando ottimamente tranquillità –Si, sono io-
-Non ne dubitavo, anche se non ti ho mai visto, la tua spada ti contraddistingue. Io mi chiamo Wriat-
-Tanto piacere, ma che cosa vuoi? Riguarda Tifa?-
-Saprai tutto se la tua amica ci concede di parlarci un momento in privato-
Aeris si girò e si allontanò da loro, come se non li conoscesse e stesse curiosando distrattamente in giro.
Tra Wriat e il giovane iniziò una conversazione sottovoce, in modo di non correre alcun rischio.
Iniziò Wriat –Dunque… per prima cosa devi sapere che io faccio parte di Avalanche-
Cloud non capiva –Nessuno mi ha mai parlato di te... E perché non ti ho mai visto, se posso?-
-Semplicemente perché tu sei entrato da poco nel gruppo ed io non passo molto spesso da Barret. Essendo una spia non sono certo uno che agisce sotto i riflettori-
Ci fu una pausa, poi parlò il guerriero -Hai detto di essere una spia. Perché sei infiltrato in un club a luci rosse?-
-Bella domanda. Ma dovresti ragionare di più: pensavi che tutto il business di Don Corneo sia solo in un club a luci rosse? Don Corneo gestisce moltissimi traffici illegali, e dove c’è corruzione e criminalità, c’è la Shinra-
Cloud continuò –Ma ora spiegami perché Tifa è stata portata qui-
-Subito… Devi sapere che io ho fatto strada nell’associazione di Corneo, e sono diventato il suo segretario, so tutto sui suoi appuntamenti e movimenti. Ieri c’è stata una telefonata da parte del presidente della Shinra, che chiedeva a Corneo di recarsi al palazzo Shinra per discutere di alcuni …affari, a sua detta. La cosa mi è subito puzzata molto per due fatti. Uno: E' sempre la Shinra a venire qui, non il contrario: viene sempre qualche funzionario, chiaramente perchéè meno pericoloso. Due: anche se fosse stato un caso particolare, non sarebbe stata una convocazione così improvvisa: il Presidente Shinra è metodico fino alla mania, sarebbe capace di non far entrare Miss Universo nel suo ufficio senza appuntamento. Capisci? Questa volta è stata una convocazione immediata, non era mai successo; e, guarda caso, è avvenuta dopo i due attentai... non ti pare strano?-
-Hai ragione, credo- rispose Cloud pensoso.
-Ieri sera- continuò Wriat -sono andato al bar di Tifa per informare Barret. Ma nel bar c’era solo Marlene che mi ha detto che per il momento eravate ancora in missione. Ho aspettato finché Barret, Tifa e gli altri non sono tornati. Ho raccontato loro tutto ciò che sapevo, ed è venuta fuori l’idea di mandare Tifa nel club di Corneo per far luce sulla situazione. Sai, un uomo ad una bella donna può parlare molto... Quando lei è arrivata qui, mi ha detto che ti aveva visto in lontananza dal carro. Sembrava così felice…-
Cloud abbassò la testa –Ed io cosa dovrei fare?-
-Fammi pensare. Possiamo prendere due piccioni con una fava, questa volta. Dato che ci sei anche tu, possiamo fare le cose in grande. Uccidiamo Corneo.-
Cloud lo guardò dubbioso -e come faremo? Mi sembra un posto sorvegliato-
Wriat sorrise cinico -Ci sono molte guardie, sì... La metà è impegnata sempre con le signorine, e gli altri sono ubriachi. Alcuni entrambi le cose. Le guardie sobrie in totale sono poche, giusto cinque o sei... Un miliziano come te può fare una strage facilmente, no?-
-Suppongo di sì. Allora va bene, sono pronto, entriamo.- disse Cloud mettendo mano alla spada dietro alla spalla sinistra.
-Fermo, fermo! Cosa credi di fare? PRIMA Tifa deve farsi dire alcune cose da Corneo, non possiamo entrare e ammazzare tutti. Non scopriremmo niente...-
-Allora non sarebbe logico entrare, uccidere tutti e minacciare Corneo?- chiese Cloud.
-Caro ragazzo- rispose Wriat -tu non conosci Corneo. E' il più grande mentitore della storia del mondo. Riuscirebbe a soddisfare la nostra voglia di notizie con una serie di assurdità... Tifa saprà essere più convincente, non credi?-
Cloud non era molto convinto. Soprattutto non gli piacevano quelle allusioni sulla “capacità di convincimento” di Tifa. Quanto si sarebbe spinta avanti? Wriat sembrò leggergli nel pensiero: -Tranquillo, non succederà niente. Tifa non vuole mica andare con quel ciccione del Don. Adotterà altri sistemi... Lo ammorbidirà con “dolci paroline” che puoi immaginare-
(“Non credo che lo ammorbidirà molto, anzi...” pensò tra sé Cloud amaro)
 

Ibanez

Ero-Sennin!!
Eccoti accontentato!

PARTE 2
Lo sguardo di Wriat si posò Aeris –Quella lì come si chiama?-
-Aeris-
-Come?! Aeris, l’Antico a cui i Turks e la Shinra danno la caccia?!-
-Si... uno dei Turks l'ha chiamata così. Ma come fai a sapere che...-
-Los so, punto e basta- tagliò corto Wriat -Questo è un colpo di fortuna! Un Antico dalla nostra parte! Lei può entrare qua dentro senza problemi se si mette addosso un vestito un po’ più provocante-
-E io?-
-Senti… Vediamo come stanno le cose: Tifa deve entrare indisturbata da Corneo, e senza che lui sospetti nulla deve estorcergli le informazioni. Nel frattempo noi dovremo mettere fuori gioco tutto l'entourage del Don. Dopodiché potremo irrompere nella stanza di Corneo ed ucciderlo, una volta che Tifa avrà ottenuto le informazioni. Perciò...
-Perciò?-
-Non offenderti, ma penso che l’unica soluzione per entrare là dentro indisturbato sia che tu ti travesta da donna…- sentenziò Wriat celando il gran divertimento che provava per la situazione che si sarebbe creata tra breve.
Cloud non credeva alle proprie orecchie –Cooosa?! Ma sei impazzito?! No, ora entriamo e facciamo piazza pulita, non ho intenzione di prestarmi a questa buffonata!-
-Assolutamente no. Immagina la scena: Tifa è da sola con Corneo, e in quel momento tu irrompi dentro e cominci ad uccidere tutti: sarebbe pericoloso per te, Tifa, me e l'altra ragazza... Aeris. Senza contare il fatto che probabilmente non otterremo nulla oltre che un mare di sangue!-
Cloud si rassegnò. Capì che era molto meno rischioso travestirsi da donna, e disse –Ok, mi travestirò, ma come faccio?-
Wriat mostrò una faccia soddisfatta –Procurarsi il vestito è semplice, qui c’è un sarto; per il resto c’è tanta gente... “bizzarra” che gira da queste parti, troverai tutto quello di cui hai bisogno-
-Mmmmhh… ma poi come sarà il piano?-
-Tornerete qui già in tenuta “sexy”- (Wriat accompagnò la parola mimando nell'aria il simbolo delle virgolette con le dita) -e a questo punto entreremo e faremo finta di non conoscerci. Ricorda che il palazzo è pieno di telecamere, quindi dovremo fingere di presentarci per non creare sospetti. Tu ed Aeris vi unirete a Tifa ed aspetterete che Corneo sia pronto. Il Don sceglierà una di voi, ed è importantissimo che sarà Tifa, il piano dipende da questo. Non possiamo permetterci che scelga te, ti scoprirebbe in fretta, e Aeris non credo che sia pronta per questo genere di cose-
Wriat spiegò che il Don aveva l'abitudine di scegliere, ogni notte, una possibile “futura moglie” fra tre che gli venivano proposte da Wriat. La scusa del cercare una moglie era in realtà una invenzione nemmeno troppo celata che Don Corneo aveva adottato per potersi divertire in modi sempre nuovi. Le rimanenti due ragazze che non venivano scelte da Corneo passavano la notte con il resto degli scagnozzi.
-Conoscendo Corneo- continuò Wriat -dovrebbe scegliere Tifa… a lui piacciono le ragazze più form…-
Cloud interruppe la frase con un eloquente gesto della mano -E i nostri vestiti e armi?-
-Li prendo io. La tua spada la metterò nello sgabuzzino qui fuori. Anzi, già che ci sei dammela ora -Cloud si sfilò la tracolla che sorreggeva la propria spada e la consegnò a Wriat.
Wriat andò sul retro e tornò quasi subito –Oh, che fatica portare la tua spada! E’ davvero pesante! Bene, ora andate! Io ho delle commissioni da fare, ma mi farò trovare qui al vostro arrivo- detto questo, se ne andò.
Aeris fu subito curiosissima –Allora Cloud, che cosa ti ha detto?-
Cloud spiegò la faccenda come l’aveva descritta Wriat, e solo allora si rese conto veramente di aver accettato di travestirsi da donna, e cominciò a sentirsi a disagio.
Invece Aeris, alla notizia che Cloud avrebbe dovuto travestirsi, si mise a ridere a crepapelle.
Fatto sta che alla fine si decisero a muoversi ed Aeris tornò seria -Allora non era come pensavamo… in realtà Tifa è in missione-
-Si, pare che io mi sia preoccupato per niente-
Aeris si fermò, e Cloud gli rivolse un’ occhiata interrogativa –Perché ti sei fermata?-
La ragazza parlò –Cloud… tu cosa provi per Tifa?- il guerriero ebbe un tuffo al cuore, e la fioraia continuò –te lo chiedo perché ti sei preoccupato veramente per lei…-
Il ragazzo le diede le spalle –N-non lo so…- e riprese il cammino, lasciando arrancare Aeris alle sue spalle.
Percorsa la breve distanza che separava la residenza di Don Corneo alla sartoria, entrarono nel modesto container: dietro il bancone sedeva un ragazzo giovane, intento a leggere una rivista. Senza guardarli in faccia, chiese –Che cosa volete? Fate presto perché stiamo per chiudere… sono le 10 e mezza…-
Aeris fece in fretta a ritornare sorridente –Vorremmo dei vestiti da sera per me e per il mio amico-
Il ragazzo indicò la parete opposta –Sono laggiù, e quelli da uomo…-
-No grazie, bastano quelli da donna-
-Ah- il ragazzo squadrò Cloud -Capisco. Quindi sei passato dall’altra sponda eh?- disse con un ghigno abbozzato.
L’ex miliziano ora era stato veramente colpito nell’orgoglio, e si accorse realmente che la sua scelta era stata molto pesante.
Dopo cinque imbarazzanti minuti, Aeris aveva scelto il suo vestito, sgargiante e di colore rosso. Sembrava aver già dimenticato l’imbarazzo che c’era stato fra loro fino a pochi minuti prima.
-Forza Cloud, scegli!-
Il guerriero non si mosse, non sapendo che pesci pigliare –Ok, visto che non ti decidi sceglierò io per te!-
Squadrò per bene Cloud –mmm…la tua divisa è viola, e visto che ci stai bene, prenderai un vestito viola!-
Aeris frugò tra i vari capi e ne estrasse uno con un viola pressoché identico a quello del dolcevita senza maniche di Cloud; con una leggera scollatura sul petto. –E io dovrei mettermi quello?!- protestò Cloud, ma Aeris lo zittì –Bene! Ora che abbiamo gli abiti, procuriamoci gli accessori…-
Intervenne il ragazzo del bancone –Se volete questi...mpfh…hi hi hi…accessori, andate dai tipi della palestra, hanno tutto per i ga… ehm… le persone come te!-
Cloud gli lanciò un’ occhiata torva, mentre Aeris ringraziava il ragazzo –Oh, grazie! Andiamo Cloud!-
Lui la seguì in silenzio, come un cagnolino timoroso.
Il cassiere aggiunse –E’ proprio qui davanti, leggermente a destra-
-Grazie di nuovo!-
Cloud stava per varcare la soglia con Aeris quando il ragazzo del bancone li fermò –Ehm… non state dimenticando qualcosa?!- e imito il tintinnare dei Gil. La fioraia si fece seria –Uff…quant’è?!-
-I due vestiti fanno 1600 Gil in totale-
-Vai Cloud, paga tu!-
Aeris si scostò, costringendo Cloud a pagare. Così i soldi che il mercenario aveva ottenuto con la missione al reattore furono sperperati in dei vestiti da donna.
-Grazie mille!- esclamò il cassiere, quasi esultante.
Aeris e Cloud scorsero subito davanti a loro la tenda-palestra, riconoscibile grazie all’insegna al neon.
Quando entrarono si trovarono in un ampio spazio con un ring da boxe e innumerevoli attrezzi; sul ring c’erano due tipi muscolosi che si allenavano: avevano un che di effeminato, con i loro occhioni azzurri e le loro tute attillate: uno l’aveva azzurra, l’altro arancione. Il tipo arancione li vide e saltò giù dal ring –Benvenuti! Che tipo di allenamento desidevate svolgeve?-
Cloud rabbrividì al suono di quella voce. Quello non era affatto dalla sponda giusta.
Come al solito parlò Aeris, intimidita anche lei dal comportamento dell'uomo muscoloso –Non siamo qui per un allenamento, vogliamo ehm… sappiamo che voi avete degli accessori da donna e…-
-Ma cevto cava, abbiamo di tutto… vai a pvendevli Vupevt!-
Il tipo con la tuta azzurra saltò fuori dal ring e andò verso un angolo della tenda.
Intanto il tipo arancione continuò -Oh cava, siediti pev favove! Guavda…-
Aeris lo interruppe –Quelle cose servono anche al mio amico-
Il tipo si voltò e guardo Cloud: la bocca gli si spalancò in un sorriso enorme, mentre ammiccava con lo sguardo.
Il giovane guardò altrove, e vide il tipo azzurro (probabilmente chiamato Rupert, ma pronunciato dal suo compare”Vupevt”, con quella disgustosa erre moscia) che tornava con una valigetta in mano.
Il tipo arancione si rivolse a Rupert –Hai sentito Vupevt?! Questo biondino è uno di noi!- poi si rigirò verso Cloud –Scusami tesovo! Come ti chiami? Io mi chiamo Donatello e lui è Vupevt-
Cloud era terrorizzato –Io…io…-
-Su, non esseve timido!-
Il guerriero ora aveva veramente perso la pazienza, a forza di avere a che fare “con questa gente matta” –BASTA! NON MI INTERESSA NIENTE DI VOI! IO—NON—SONO—GAY!!! DEVO FARE QUESTA COSA SOLO PERCHE’ E’ NECESSARIO! ED ORA FINIAMO QUESTA PAGLIACCIATA E FATE IL VOSTRO DOVERE!!!-
I due palestrati starnazzarono come oche –S-subito!!!-
Anche Aeris era rimasta colpita dall’improvviso mutamento della sua “guardia del corpo”.
Intimoriti, Rupert e Donatello aprirono la valigetta e si misero al lavoro.
Per Cloud era passata una buona mezz’ora drammatica tra trucchi, braccialetti, orecchini e quant’altro. Per tirarsi su pensò che quello era necessario per aiutare Tifa, e in questo modo avrebbe potuto spillare qualche Gil a Barret.
Finalmente il travestimento era terminato: Aeris era davvero carina, col suo bel vestito rosso appariscente, con scollatura sul petto e un evidente spacco sulla coscia; il trucco e gli accessori le stavano proprio bene. Lui invece poteva anche sembrare una donna, ma un decisamente bruttina: aveva una parrucca con capelli lunghi e biondi abbastanza realistica, era anche truccato e aveva sostituito al suo orecchino abituale che teneva all’orecchio sinistro, un altro che somigliava molto a quelli che portava Tifa. Il vestito era abbastanza modesto: una piccola scollatura sul petto e, a coprire le sue gambe robuste, una gonna lunga. Come donna Cloud non era un granchè, e naturalmente là davanti era piuttosto piatto; un accenno di seno era dato dai pettorali da guerriero.
Lasciarono la palestra nel più totale silenzio dei due gestori, ancora intimiditi, portando tra le braccia i loro vestiti normali.
Cloud non poteva mostrare la sua vergogna, ma la esprimeva inciampando di continuo nella lunga gonna, scatenando i rimproveri di Aeris.
Appena raggiunsero l’ingresso della residenza di Don Corneo, Wriat era lì che li attendeva –Hey Cloud, sei proprio una ragazza carina!- e si mise a ridere.
Cloud reagì stizzito –Adesso piantala, e facciamo questa cosa in fretta-
Wriat si avvicinò ad un citofono, premette un tasto rosso e disse –Sono Wriat, ho due ragazze con me!-
La voce nel citofono rispose –Molto bene Wriat, anche se non vai in cerca di ragazze, ne trovi sempre un po’ ugualmente!-
La porta scattò e Wriat poté aprirla.
L’interno della residenza era chiaramente in tema con l’esterno: quattro grandi colonne rosse raffiguranti un dragone giallo sostenevano la costruzione; al centro della stanza (la reception) si trovava un grande tappeto circolare sempre con lo stesso tema di colori e di draghi. Alla destra c’era il bancone rosso della reception, mentre sopra di loro stava una terrazza da cui si intravedevano porte e pareti dorate.
Wriat iniziò la “recita” –Benvenute mademoiselles Lydia ed Aeris! Questo è il palazzo di Don Corneo! Ora se volete seguirmi…-
L’uomo li condusse su per le scale, attraversarono la terrazza e raggiunsero la porta in fondo. Cloud aveva notato la porta centrale; l’unica completamente ricoperta d’oro. Quella doveva essere l’entrata dello “studio” di Corneo.
L’uomo aprì la porta –Ecco, qui aspetterete che il Don vi chiami: non dovrete aspettare molto, visto che mancavate solo voi-
Oltre la porta c’erano delle scale che scendevano in una specie di segreta. Quando l’uscio si chiuse dietro di loro, Cloud e Aeris furono avvolti nella penombra e non poterono far altro che scendere lentamente le scale.
Alla fine si ritrovarono in un ambiente più illuminato, ma spoglio e umido.
E lì, in piedi, stava Tifa.
 

Cid89

Professional Burper
la parte continua, l'ho già scritta, e comprende anche un simpatico siparietto di Cloud con dei depravati, e la scenaFORTEMENTE EROTICA (ma dove?) di Tifa con Corneo... :D

(ps: complimentissimi ad Ibanez che ha scritto questo pezzo, quando ho letto la parte in cui Cloud si infuria con Vupevt e l'altro tizio mi sono steso dal ridere) :D
 

Dragondavis000

DAAAAAAAAAH!
ahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahah....
ODDIO! Troppo forte!
Uahuahuah!

p-posso muoveere uhu uhna sola criticahahahahah...
Il bancone ne- heh - nello studio di corneo... è a sinistra, non ahahah destraghghghgh!

Bravissimo!
 

Cid89

Professional Burper
beh, tutto è relativo^^ grazie da parte di tutti :D
tra pochi giorni posteremo il resto, grazie ancora :)
 

Cid89

Professional Burper
SuperAuron ha detto:
GRANDISSIMA QUESTA PARTE!!!MUAHAHAHAHA!!!! :D :D :D STO CREPANDO!!!!
Comunque sì il bancone è a sinstra
grazie :D comunque non editeremo, troppa fatica... ^^

la parte nuova arriverà tra pochi giorni, conto domani o dopodomani (ho trovato delle inconguenze che devo correggere)
 

Cid89

Professional Burper
Ciao! Torniamo finendo la parte di Corneo! (scusatemi ma ho avuto problemi alla connessione... infatti gli altri messaggi che ho inviato in questi giorni li ho inviati da un amico...)
La scena è divisa in due parti: nella prima i personaggi sono tutti “insieme”, nella seconda cominciano i casini (gente di qua, gente di là...)
La parte successiva (già pronta) non la posto ora perché in totale sarebbe un malloppo gigante, provvederemo tra poco :)
PURTROPPO ALCUNE PAROLACCE PRESENTI VERRANNO CENSURATE... SORRY!


Scena 14 - Corneo
Tifa stava esaminando la stanza, quando Cloud e Aeris entrarono. Era preparata a ricevere la visita di altre “aspiranti mogli”, conoscendo l'abitudine di Corneo di scegliere ogni volta fra tre ragazze. Tifa era stata istruita da Wriat sul come comportarsi, e studiò attentamente le nuove arrivate per capire se Corneo avesse potuto preferirle a lei. La ragazza bionda era talmente brutta che sarebbe certamente finita in pasto alle guardie, troppo ubriache per protestare. L'altra ragazza però avrebbe potuto creare problemi. “E pensare che Wriat aveva detto che avrebbe cercato solo donne poco appetibili per facilitare le cose!” pensò Tifa. Si stupì non poco nel vedere la ragazza bruna farsi vicino a lei e domandarle -Sei tu Tifa?- Prudente, le rispose -Sì, sono Tifa. Ma come fai a sapere...-
Aeris si lasciò sfuggire un leggero sorriso, e disse -Sai, Cloud mi ha parlato di te e...-
-Cloud?? Conosci Cloud???- disse Tifa spalancando gli occhi. Poi, come ricordando all'improvviso un'immagine sfocata, continuò: -Ma sì... tu eri con lui nel parco, no?-
Aeris annuì.
-Allora ci ho visto bene, non me lo ero sognato... E ora dov'è?-
-Beh, puoi chiedere tutto direttamente a lui, non credi?-
Ora Aeris non riusciva più a nascondere l'ampio sorriso. Aveva immaginato la scena molte volte, negli ultimi minuti, con un'infinità di varianti, tutte molto divertenti (a suo parere, naturalmente).
Tifa si voltò dubbiosa verso la ragazza bionda, che rimaneva a testa bassa spinta dalla vergogna. Finalmente Tifa capì, e urlò -Cloud!?! Dimmi che non l'hai fatto...!-
Cloud alzò il capo, vincendo il forte desiderio di sparire completamente dalla vista delle ragazze.
-Sì, sono io, Tifa. Mi sono conciato a questo modo per...- Ma era troppo tardi. Tifa era completamente shockata, e bastò un breve sguardo d'intesa con Aeris per farla sghignazzare per vari minuti. Infine dovette bloccarsi, controvoglia, per paura di rovinarsi il trucco con le lacrime.
Cloud restò passivo, reprimendo la rabbia. Ma infine decise che quel giorno ne aveva dovute sopportare davvero più di quelle che si meritava, così esplose con un -*****, Tifa! Vedi di piantarla di ridere come una cretina, che oggi non sono dell'umore giusto per queste idiozie. Ora torna seria, ti garantisco che non mi sto divertendo per niente!-
-Ma...-
-Non c'è nessun “ma”! Basta! Ora vi devo spiegare i dettagli del piano. Non guardarmi così, Tifa, ho parlato con Wriat e abbiamo ne abbiamo ideato un altro. Adesso ricomponetevi, non c'è molto tempo prima che vengano a chiamarci.-
Le due ragazze si guardarono leggermente turbate, e diventarono subito serie. Tifa comunque non riusciva a guardare in faccia Cloud senza mordersi il labbro per trattenere un sorriso.
Cloud fu rapido nella spiegazione. Tifa inizialmente fu sorpresa: -E' proprio necessario uccidere tutta quella gente?-
Non sapeva che il giorno prima Aeris gli aveva chiesto la stessa cosa [nda:scena10-i fiori], infatti un brivido di irritazione percorse la schiena di Cloud. -Certo che è necessario- rispose secco -i morti non parlano-
-Sì, ma- disse Aeris -ci deve essere sicuramente un altro modo!-
-Aeris, ne abbiamo già parlato, no? Ci potrebbe anche essere, ma dovete capire che qui nessuno esiterà ad uccidere NOI-
-Ci sono stati popoli, nella storia, che hanno risolto i loro problemi con la non-violenza-
-In questa situazione questo ragionamento non funziona- ribatté Cloud duramente -se decidessimo di fare così, faremmo il gioco degli scagnozzi di Corneo e della Shinra, che ci ucciderebbero più facilmente. Aeris, ti assicuro che non c'è soluzione migliore, per la tua sicurezza. E anche per la tua, Tifa- si affrettò ad aggiungere.

Passarono pochi minuti, e finalmente la porta in cima alle scale si aprì, illuminando leggermente l'ambiente. Era Wriat. Accanto a lui c'era un altro uomo, Kotch. Era un altro collaboratore di Don Corneo, ed era responsabile di moltissimi allacci con piccoli spacciatori. Si può dire che nella gerarchia dell'organizzazione occupava un grado maggiore rispetto a Wriat, la cui funzione principale era gestire il traffico di sesso.
Kotch parlò con voce alta e tonante -Bellezze, salite, il Don vuole vedervi!-
Cloud e le due ragazze si scambiarono sguardi d'intesa, e si avviarono. Aeris guidava il gruppo, mentre Tifa, salendo le scale, chiese sottovoce a Cloud -Ma come fai a sapere che sceglierà proprio me? Il piano dipende da questo...-
-Wriat ha garantito che Corneo sceglierà te, possiamo solo sperare- rispose Cloud sussurrando -In ogni caso, faresti meglio ad esporre bene la mercanzia- continuò indicando con lo sguardo l'ampia scollatura di Tifa.
-Mercanzia?- chiese Tifa un po' turbata.
-Sì, insomma, quelle...-

Corneo era un personaggio molto singolare. Il suo viso rotondo e ampio era perfettamente rasato e regolare. A dispetto dell'età il volto non aveva minima traccia di rughe, ma il resto del corpo era inevitabilmente tipico di un cinquantenne. Pur essendo di statura piuttosto alta, infatti, la sua figura era chiaramente slanciata... ma verso il basso. Furono soprattutto i capelli ad attirare l'attenzione di Cloud e le ragazze: acconciati con un'improbabile cresta, erano di un colore così vivo (certamente artificiale) che quasi gli conferiva un'aura dorata. Sorrise ampiamente all'entrata delle ospiti e, secondo la sua abitudine ormai consolidata, si accomodò alla scrivania appoggiando morbidamente la schiena sulla poltrona.
-Salve ragazze, venite pure avanti!- disse con fare dolce. Tutte obbedirono. Kotch osservava le tre ragazze con parecchio interesse, specialmente nei riguardi di Aeris. La ragazza, per fortuna, non si accorse di essere guardata con così tanta insistenza, perché troppo concentrata su Corneo, che ora stava dicendo -Wriat, oggi hai davvero superato te stesso, mica male! Sarà più difficile scegliere, rispetto alle altre volte...-
-Proprio così, Don- rispose Wriat sorridendo -ma se permette dovrei dirle una cosa privata, prima che scelga-
Don Corneo gli fece con la mano gesto di avvicinarsi e parlargli all'orecchio. Wriat così bisbigliò sottovoce, mettendo la mano tra la sua bocca e le altre persone nella stanza.
-In realtà la bionda è bruttina, ma pensavo di lasciarla alle guardie, tanto saranno così ubriache che si accontenterebbero di una bambola gonfiabile-
-Lo pensavo anche io, Wriat- ma le altre due sono meravigliose, sono proprio indeciso...-
Prese ad esaminarle con cura. Fu un sollievo per Cloud, che temeva ancora di essere smascherato da un momento all'altro. Aeris cercava di apparire disinvolta, Tifa invece stava seguendo controvoglia il consiglio di Cloud di mostrare con naturalezza quanto di meglio aveva da offrire.
-Don- disse Wriat -quella ragazza, quella più disinibita... Stando a quello che mi hanno detto, è una vera bomba, pare che sia devastante a letto. Quell'altra invece è più vecchia e meno formosa, e di certo non è esperta dell'arte come lo è la prima...-
In realtà Aeris aveva solo 22 anni, e solamente due in più di Tifa. Ma Corneo naturalmente non lo sapeva, e non ci rifletté molto su. Era come ipnotizzato dallo spettacolo offerto da Tifa.
-Mmm.. e sia, sceglierò la bomba sexy... Tu puoi pure prenderti l'altra, se vuoi. La bionda portala pure alle guardie-
-Grazie, Don-
Wriat tornò al suo posto, a lato della scrivania, e Corneo cominciò a parlare -Bene, ragazze, ho scelto chi sarà la mia compagna questa notte... Tu, bella fanciulla dal petto giovanile!- disse, indicando Tifa -Wriat invece si occuperà di voi due... Andate!-
Wriat uscì dalla stanza portandosi appresso Cloud e Aeris. Corneo disse -Andiamo, bella ragazza, sono ansioso di conoscerti meglio-
-Certo, Don...- rispose Tifa cercando di rimanere tranquilla. Ora non mostrava più il petto come prima. Che motivo ci sarebbe stato di farlo?

Scena 14 – Parte 2
Cloud fu portato nella stanza più grande del palazzo. Era colma di guardie e donne,ammucchiati in vari modi sui tavoli e sui divani. L'odore di alcol, mischiato ai fumi stagnanti e al sudore, era insopportabile. Wriat gli disse -Tranquillo, resisti solo 5 minuti. Tra poco arriverò con la tua spada-
-E i miei vestiti- aggiunse Cloud fermamente.
-Sì, certo- Dopodiché Wriat si chiuse la porta alle spalle, lasciando Cloud immerso nella bolgia. Wriat prese Aeris per la vita e la trascinò con sé nella sua stanza (aveva provveduto a trasferire lì tutto l'equipaggiamento).
Una volta soli, Wriat cominciò subito ad armeggiare con le proprie cose. Prese dall'armadio la sua pistola silenziata (non era affatto un possedimento clandestino: era anzi normale essere armati quando si era parte di un'organizzazione così pericolosa) e prese quante munizioni poté. Aeris lo fissava inorridita.
-Non crederai che io ti accompagni a fare un massacro del genere!- gli disse con gli occhi lucidi.
-Assolutamente no- ribatté calmo -ne abbiamo già parlato. Non vogliamo assolutamente che tu sia in pericolo, anzi. E poi, diavolo, sei stata tu a voler venire qui dentro! Tu non dovrai fare assolutamente niente. Ti ho solo “offerta” a Kotch e alle altre tre guardie presenti nel palazzo per attirarli qui, ma in realtà non ti vedranno nemmeno perché li eliminerò prima. Stanno già arrivando. Ora tu nasconditi sotto il letto, o dove preferisci, e non dire una parola-
Si sentirono passi e voci fuori dalla porta, che si aprì di scatto. -Allora, Wriat, ci hai lasciato un po' di spazio? Cos...?-

Cloud non resisteva più. Wriat era appena uscito, ma sembrava che lì il tempo scorresse al contrario. Perché era dovuto venire in quel posto? Non poteva rimanere con Wriat e occuparsi con lui delle guardie, e poi di questi ubriaconi? Beh, certo, era ovvio che Wriat non doveva portarsi in camera due ragazze, avrebbe destato troppi sospetti. In fondo era già raro che se ne portasse una. Con due ragazze in camera, si sarebbe cominciato a sospettare qualcosa troppo presto.
-Biondona, ti va di fare un giochetto?-
La voce fece destare Cloud di soprassalto dai suoi pensieri. Doveva guadagnare tempo.
-Un giochetto?- disse, in falsetto.
-Sì, un bel gioco- l'uomo era sulla trentina, con capelli lunghi e sporchi. Probabilmente era uno dei più ubriachi in sala, dato che si reggeva a malapena in piedi.
-Che tipo di gioco?-
-Sì bella un gioco che si fa in due, di solito. Ma qui altri lo stanno facendo anche in sei, vedi quel tavolo?-
Cloud lo vedeva fin troppo bene. Corpi umani erano intrecciati e piegati in modi che per fortuna non aveva mai sperimentato.
-Vuoi fare con me un gioco così?-
-Sì che voglio farlo. Infatti ora ti togli i vestiti e cominciamo subito-
-Ma non credo che...-
-Pazienza, te li tolgo io allora-
"Wriat, o arrivi entro cinque secondi o li ammazzo tutti a mani nude"

-Don, è davvero buono questo vino-
-Sì Tifa! *hips!* Me lo procuro dai più grandi coltivatori del mondo, vale un mucchio di soldi, sai?-
-Ma davvero, Don?- disse Tifa con fare seducente -e cosa ti spinge a spendere tanti soldi per me?-
-Ah, Tifa! Per te farei qualunque cosa, sei la donna più bella che mi ricordo *hips* di aver visto nella mia vita!-
Probabilmente non stava mentendo, in fondo era così ubriaco che della sua vita non ricordava molte cose, in quel momento.
-Grazie, Don- cominciò ad accarezzargli il grasso torace -potresti anche salvarmi da Avalanche?-
-Avalanche!- Corneo scoppiò a ridere -Quei topi di fogna moriranno sì e no fra tre ore!-

Wriat non ebbe problemi, le quattro guardie entrarono nella stanza tutte insieme, e colte di sorpresa non poterono fare davvero niente. Non erano nemmeno armati, ovviamente... “L'unica arma che ci serve l'abbiamo nei pantaloni” aveva detto Kotch pochi secondi prima di ricevere due proiettili nel cuore. Wriat non si curò di nascondere i cadaveri, tanto ora tutte le persone del palazzo, ad eccezione di Corneo e Tifa, erano nella sala con Cloud. Prese la spada dell'ex Miliziano e parlò quasi a se stesso: -Ora andiamo a salvare Cloud prima che quei maniaci scoprano tutto- Aeris rimase seduta fissando muta i quattro cadaveri, mentre Wriat spalancava la porta e usciva a passo spedito verso la sala grande. Poi si cambiò in fretta gli scomodi vestiti che indossava con quelli abituali.

-Biondona! Stai ferma o ti faccio vedere io-
-Senti brutto cretino- e ora Cloud aveva smesso di fare attenzione all'acutezza della sua voce -mi stai disturbando. Se aspetti due minuti, dico solamente due, ti garantisco che ti faccio un servizio completo- poi, riavutosi dalla perdita di concentrazione, ricominciò a parlare con voce soave -Ora non sono ancora pronta, capisci, un attimo...-
-Ok, biondona, ti aspetto lì sul divano libero... Sei uno schianto!-

Pistola nella fondina, spada portata con entrambe le mani, Wriat diede un sonoro calcio alla porta ed entrò. Riconobbe subito Cloud, che aveva avuto l'accortezza di rimanere vicino all'entrata. Gli lanciò velocemente la spada e cominciò a sparare, partendo dalle guardie più sobrie che avevano già messo mano alle armi. Cloud massacrò facilmente chiunque lo fronteggiasse, e la decapitazione dell'uomo che lo aveva importunato in precedenza sembrò più leggera da sopportare, per la sua coscienza.
Tutti, uomini e donne, morirono: non ci doveva essere pericolo che qualcuno parlasse troppo.
-Vieni subito a cambiarti, poi raggiungiamo Tifa-
L'operazione richiese meno di un minuto. Dopo due Cloud, Wriat e Aeris erano muti e immobili davanti alla porta dello studio del Don. -Ora aspettiamo che Tifa esca-

Tifa era rimasta gelata. Morti? Era solo un delirio di un ubriaco? O c'era sotto qualcosa di molto più pericoloso?
-Lo dici perché il Presidente Shinra ha deciso di usare la Milizia?-
-No, figuriamoci- Corneo continuava a ridere -quelli da soli non *hips* farebbero niente! Stanno per morire perché ho informato il Presidente... gli ho detto che hanno la base nel Settore 7...-
Non era possibile! Tifa restò immobile a fissarlo a bocca aperta. Non riusciva a dire niente. Per sua fortuna Corneo, bevuta un'altra sorsata dalla bottiglia di vino, continuò a parlare a ruota libera: -Così la Shinra per essere sicura di ucciderli tutti farà crollare la Piattaforma...-
-COSA?!-
-Sì, metteranno tra poche ore una bomba in cima alla torre di supporto, mi hanno detto... meno male che qui al Settore 6 siamo al sicuro... Ma ora mi sono stufato di parlare, voglio far parlare il paparino, Tifa... lo vuoi conoscere?-
-NO!- urlò Tifa balzando in piedi dal letto con uno scatto incredibile. Corneo rimase lì confuso per qualche secondo, ma presto lo stupore mutò in rabbia selvaggia. -Brutta *****, vieni qui subito o ti farò scopare questa stessa notte da tutti i 30 uomini del palazzo!- urlò alla ragazza. Ma Tifa era già uscita dalla stanza, trovando Cloud, Wriat e Aeris. Aeris le porse in silenzio i suoi vestiti, e Tifa, uscita in fretta dalla stanza, si cambiò in un attimo. -Non potevo mica andare in giro in quel modo per sempre, non sono vestiti molto comodi-

-Don, ora credo che tu debba morire- disse Wriat -e non provare a inventare idiozie del tipo “voglio un equo processo”, perché un cane come te non lo merita... Hai mandato alla morte un milione di persone. Sei il più sporco criminale del mondo, dopo quelli della Shinra-
Wriat alzò la sua pistola verso Corneo, pronto a premere il grilletto.
-Mio caro Wriat, che motivo c'è di essere così precipitosi?- disse Corneo parlando fluentemente e senza incertezze -Sai bene che ciò che so sulla Shinra va oltre quanto voi di Avalanche possiate immaginare-
-Stai forse cercando di corrompermi?-
-No, naturalmente. Tu sei un gentiluomo, Wriat- rispose il Don rilassandosi ulteriormente -Non avrei successo. Io ti propongo una collaborazione-
Wriat abbassò l'arma. Stava parlando con un verme, una canaglia, ma questa canaglia poteva offrire ad Avalanche la vittoria contro la Shinra. Era una situazione da gestire attentamente.
-Wriat- disse Tifa -non farti fregare!! Cosa credi di ricavare da un tipo così? Non ci voglio avere niente a che fare!-
Wriat si voltò lentamente verso Cloud, cercando conforto nel suo sguardo. Ma il biondo guerriero sembrò leggergli nel pensiero, infatti rispose -Gli affari futuri di Avalanche non mi riguardano, sono solo un mercenario. La scelta spetta a te e a Tifa, io e Aeris non c'entriamo-
-Invece sì, Cloud- disse Aeris -non è una cosa da prendere alla leggera. Non puoi lasciare che tutti i fatti ti scorrano sopra come se tu non possa farci niente! Devi essere tu a creare il tuo futuro, non puoi sperare che gli altri ti indichino sempre la via!-
Corno sorrise tra sé, constatando che le quattro persone davanti al suo letto avevano cominciato a parlare tra di loro mettendolo in disparte. Ormai era salvo... non appena Wriat si fosse avvicinato di più agli altri, avrebbe potuto agire...
Non appena lo pensò, Wriat fece un passo. Gli occhi di Corneo brillarono... ora! Senza che gli altri se ne accorgessero, la sua mano scivolò dietro il comodino, e premette un piccolo pulsante nascosto. Scattò immediatamente un meccanismo che fece aprire una grande botola, proprio davanti al letto. Wriat, Cloud, Aeris e Tifa caddero nel vuoto.
-Che stupidi!-
 

Cid89

Professional Burper
grazie :D
acc mi sa che rimarrai deluso, perché... lo abbiamo eliminato! ci sembrava una forzatura monotona...
ma speriamo che la nostra versione piacerà lo stesso :D
 
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