Ciao! Torniamo finendo la parte di Corneo! (scusatemi ma ho avuto problemi alla connessione... infatti gli altri messaggi che ho inviato in questi giorni li ho inviati da un amico...)
La scena è divisa in due parti: nella prima i personaggi sono tutti “insieme”, nella seconda cominciano i casini (gente di qua, gente di là...)
La parte successiva (già pronta) non la posto ora perché in totale sarebbe un malloppo gigante, provvederemo tra poco
PURTROPPO ALCUNE PAROLACCE PRESENTI VERRANNO CENSURATE... SORRY!
Scena 14 - Corneo
Tifa stava esaminando la stanza, quando Cloud e Aeris entrarono. Era preparata a ricevere la visita di altre “aspiranti mogli”, conoscendo l'abitudine di Corneo di scegliere ogni volta fra tre ragazze. Tifa era stata istruita da Wriat sul come comportarsi, e studiò attentamente le nuove arrivate per capire se Corneo avesse potuto preferirle a lei. La ragazza bionda era talmente brutta che sarebbe certamente finita in pasto alle guardie, troppo ubriache per protestare. L'altra ragazza però avrebbe potuto creare problemi. “E pensare che Wriat aveva detto che avrebbe cercato solo donne poco appetibili per facilitare le cose!” pensò Tifa. Si stupì non poco nel vedere la ragazza bruna farsi vicino a lei e domandarle -Sei tu Tifa?- Prudente, le rispose -Sì, sono Tifa. Ma come fai a sapere...-
Aeris si lasciò sfuggire un leggero sorriso, e disse -Sai, Cloud mi ha parlato di te e...-
-Cloud?? Conosci Cloud???- disse Tifa spalancando gli occhi. Poi, come ricordando all'improvviso un'immagine sfocata, continuò: -Ma sì... tu eri con lui nel parco, no?-
Aeris annuì.
-Allora ci ho visto bene, non me lo ero sognato... E ora dov'è?-
-Beh, puoi chiedere tutto direttamente a lui, non credi?-
Ora Aeris non riusciva più a nascondere l'ampio sorriso. Aveva immaginato la scena molte volte, negli ultimi minuti, con un'infinità di varianti, tutte molto divertenti (a suo parere, naturalmente).
Tifa si voltò dubbiosa verso la ragazza bionda, che rimaneva a testa bassa spinta dalla vergogna. Finalmente Tifa capì, e urlò -Cloud!?! Dimmi che non l'hai fatto...!-
Cloud alzò il capo, vincendo il forte desiderio di sparire completamente dalla vista delle ragazze.
-Sì, sono io, Tifa. Mi sono conciato a questo modo per...- Ma era troppo tardi. Tifa era completamente shockata, e bastò un breve sguardo d'intesa con Aeris per farla sghignazzare per vari minuti. Infine dovette bloccarsi, controvoglia, per paura di rovinarsi il trucco con le lacrime.
Cloud restò passivo, reprimendo la rabbia. Ma infine decise che quel giorno ne aveva dovute sopportare davvero più di quelle che si meritava, così esplose con un -*****, Tifa! Vedi di piantarla di ridere come una cretina, che oggi non sono dell'umore giusto per queste idiozie. Ora torna seria, ti garantisco che non mi sto divertendo per niente!-
-Ma...-
-Non c'è nessun “ma”! Basta! Ora vi devo spiegare i dettagli del piano. Non guardarmi così, Tifa, ho parlato con Wriat e abbiamo ne abbiamo ideato un altro. Adesso ricomponetevi, non c'è molto tempo prima che vengano a chiamarci.-
Le due ragazze si guardarono leggermente turbate, e diventarono subito serie. Tifa comunque non riusciva a guardare in faccia Cloud senza mordersi il labbro per trattenere un sorriso.
Cloud fu rapido nella spiegazione. Tifa inizialmente fu sorpresa: -E' proprio necessario uccidere tutta quella gente?-
Non sapeva che il giorno prima Aeris gli aveva chiesto la stessa cosa [nda:scena10-i fiori], infatti un brivido di irritazione percorse la schiena di Cloud. -Certo che è necessario- rispose secco -i morti non parlano-
-Sì, ma- disse Aeris -ci deve essere sicuramente un altro modo!-
-Aeris, ne abbiamo già parlato, no? Ci potrebbe anche essere, ma dovete capire che qui nessuno esiterà ad uccidere NOI-
-Ci sono stati popoli, nella storia, che hanno risolto i loro problemi con la non-violenza-
-In questa situazione questo ragionamento non funziona- ribatté Cloud duramente -se decidessimo di fare così, faremmo il gioco degli scagnozzi di Corneo e della Shinra, che ci ucciderebbero più facilmente. Aeris, ti assicuro che non c'è soluzione migliore, per la tua sicurezza. E anche per la tua, Tifa- si affrettò ad aggiungere.
Passarono pochi minuti, e finalmente la porta in cima alle scale si aprì, illuminando leggermente l'ambiente. Era Wriat. Accanto a lui c'era un altro uomo, Kotch. Era un altro collaboratore di Don Corneo, ed era responsabile di moltissimi allacci con piccoli spacciatori. Si può dire che nella gerarchia dell'organizzazione occupava un grado maggiore rispetto a Wriat, la cui funzione principale era gestire il traffico di sesso.
Kotch parlò con voce alta e tonante -Bellezze, salite, il Don vuole vedervi!-
Cloud e le due ragazze si scambiarono sguardi d'intesa, e si avviarono. Aeris guidava il gruppo, mentre Tifa, salendo le scale, chiese sottovoce a Cloud -Ma come fai a sapere che sceglierà proprio me? Il piano dipende da questo...-
-Wriat ha garantito che Corneo sceglierà te, possiamo solo sperare- rispose Cloud sussurrando -In ogni caso, faresti meglio ad esporre bene la mercanzia- continuò indicando con lo sguardo l'ampia scollatura di Tifa.
-Mercanzia?- chiese Tifa un po' turbata.
-Sì, insomma, quelle...-
Corneo era un personaggio molto singolare. Il suo viso rotondo e ampio era perfettamente rasato e regolare. A dispetto dell'età il volto non aveva minima traccia di rughe, ma il resto del corpo era inevitabilmente tipico di un cinquantenne. Pur essendo di statura piuttosto alta, infatti, la sua figura era chiaramente slanciata... ma verso il basso. Furono soprattutto i capelli ad attirare l'attenzione di Cloud e le ragazze: acconciati con un'improbabile cresta, erano di un colore così vivo (certamente artificiale) che quasi gli conferiva un'aura dorata. Sorrise ampiamente all'entrata delle ospiti e, secondo la sua abitudine ormai consolidata, si accomodò alla scrivania appoggiando morbidamente la schiena sulla poltrona.
-Salve ragazze, venite pure avanti!- disse con fare dolce. Tutte obbedirono. Kotch osservava le tre ragazze con parecchio interesse, specialmente nei riguardi di Aeris. La ragazza, per fortuna, non si accorse di essere guardata con così tanta insistenza, perché troppo concentrata su Corneo, che ora stava dicendo -Wriat, oggi hai davvero superato te stesso, mica male! Sarà più difficile scegliere, rispetto alle altre volte...-
-Proprio così, Don- rispose Wriat sorridendo -ma se permette dovrei dirle una cosa privata, prima che scelga-
Don Corneo gli fece con la mano gesto di avvicinarsi e parlargli all'orecchio. Wriat così bisbigliò sottovoce, mettendo la mano tra la sua bocca e le altre persone nella stanza.
-In realtà la bionda è bruttina, ma pensavo di lasciarla alle guardie, tanto saranno così ubriache che si accontenterebbero di una bambola gonfiabile-
-Lo pensavo anche io, Wriat- ma le altre due sono meravigliose, sono proprio indeciso...-
Prese ad esaminarle con cura. Fu un sollievo per Cloud, che temeva ancora di essere smascherato da un momento all'altro. Aeris cercava di apparire disinvolta, Tifa invece stava seguendo controvoglia il consiglio di Cloud di mostrare con naturalezza quanto di meglio aveva da offrire.
-Don- disse Wriat -quella ragazza, quella più disinibita... Stando a quello che mi hanno detto, è una vera bomba, pare che sia devastante a letto. Quell'altra invece è più vecchia e meno formosa, e di certo non è esperta dell'arte come lo è la prima...-
In realtà Aeris aveva solo 22 anni, e solamente due in più di Tifa. Ma Corneo naturalmente non lo sapeva, e non ci rifletté molto su. Era come ipnotizzato dallo spettacolo offerto da Tifa.
-Mmm.. e sia, sceglierò la bomba sexy... Tu puoi pure prenderti l'altra, se vuoi. La bionda portala pure alle guardie-
-Grazie, Don-
Wriat tornò al suo posto, a lato della scrivania, e Corneo cominciò a parlare -Bene, ragazze, ho scelto chi sarà la mia compagna questa notte... Tu, bella fanciulla dal petto giovanile!- disse, indicando Tifa -Wriat invece si occuperà di voi due... Andate!-
Wriat uscì dalla stanza portandosi appresso Cloud e Aeris. Corneo disse -Andiamo, bella ragazza, sono ansioso di conoscerti meglio-
-Certo, Don...- rispose Tifa cercando di rimanere tranquilla. Ora non mostrava più il petto come prima. Che motivo ci sarebbe stato di farlo?
Scena 14 – Parte 2
Cloud fu portato nella stanza più grande del palazzo. Era colma di guardie e donne,ammucchiati in vari modi sui tavoli e sui divani. L'odore di alcol, mischiato ai fumi stagnanti e al sudore, era insopportabile. Wriat gli disse -Tranquillo, resisti solo 5 minuti. Tra poco arriverò con la tua spada-
-E i miei vestiti- aggiunse Cloud fermamente.
-Sì, certo- Dopodiché Wriat si chiuse la porta alle spalle, lasciando Cloud immerso nella bolgia. Wriat prese Aeris per la vita e la trascinò con sé nella sua stanza (aveva provveduto a trasferire lì tutto l'equipaggiamento).
Una volta soli, Wriat cominciò subito ad armeggiare con le proprie cose. Prese dall'armadio la sua pistola silenziata (non era affatto un possedimento clandestino: era anzi normale essere armati quando si era parte di un'organizzazione così pericolosa) e prese quante munizioni poté. Aeris lo fissava inorridita.
-Non crederai che io ti accompagni a fare un massacro del genere!- gli disse con gli occhi lucidi.
-Assolutamente no- ribatté calmo -ne abbiamo già parlato. Non vogliamo assolutamente che tu sia in pericolo, anzi. E poi, diavolo, sei stata tu a voler venire qui dentro! Tu non dovrai fare assolutamente niente. Ti ho solo “offerta” a Kotch e alle altre tre guardie presenti nel palazzo per attirarli qui, ma in realtà non ti vedranno nemmeno perché li eliminerò prima. Stanno già arrivando. Ora tu nasconditi sotto il letto, o dove preferisci, e non dire una parola-
Si sentirono passi e voci fuori dalla porta, che si aprì di scatto. -Allora, Wriat, ci hai lasciato un po' di spazio? Cos...?-
Cloud non resisteva più. Wriat era appena uscito, ma sembrava che lì il tempo scorresse al contrario. Perché era dovuto venire in quel posto? Non poteva rimanere con Wriat e occuparsi con lui delle guardie, e poi di questi ubriaconi? Beh, certo, era ovvio che Wriat non doveva portarsi in camera due ragazze, avrebbe destato troppi sospetti. In fondo era già raro che se ne portasse una. Con due ragazze in camera, si sarebbe cominciato a sospettare qualcosa troppo presto.
-Biondona, ti va di fare un giochetto?-
La voce fece destare Cloud di soprassalto dai suoi pensieri. Doveva guadagnare tempo.
-Un giochetto?- disse, in falsetto.
-Sì, un bel gioco- l'uomo era sulla trentina, con capelli lunghi e sporchi. Probabilmente era uno dei più ubriachi in sala, dato che si reggeva a malapena in piedi.
-Che tipo di gioco?-
-Sì bella un gioco che si fa in due, di solito. Ma qui altri lo stanno facendo anche in sei, vedi quel tavolo?-
Cloud lo vedeva fin troppo bene. Corpi umani erano intrecciati e piegati in modi che per fortuna non aveva mai sperimentato.
-Vuoi fare con me un gioco così?-
-Sì che voglio farlo. Infatti ora ti togli i vestiti e cominciamo subito-
-Ma non credo che...-
-Pazienza, te li tolgo io allora-
"Wriat, o arrivi entro cinque secondi o li ammazzo tutti a mani nude"
-Don, è davvero buono questo vino-
-Sì Tifa! *hips!* Me lo procuro dai più grandi coltivatori del mondo, vale un mucchio di soldi, sai?-
-Ma davvero, Don?- disse Tifa con fare seducente -e cosa ti spinge a spendere tanti soldi per me?-
-Ah, Tifa! Per te farei qualunque cosa, sei la donna più bella che mi ricordo *hips* di aver visto nella mia vita!-
Probabilmente non stava mentendo, in fondo era così ubriaco che della sua vita non ricordava molte cose, in quel momento.
-Grazie, Don- cominciò ad accarezzargli il grasso torace -potresti anche salvarmi da Avalanche?-
-Avalanche!- Corneo scoppiò a ridere -Quei topi di fogna moriranno sì e no fra tre ore!-
Wriat non ebbe problemi, le quattro guardie entrarono nella stanza tutte insieme, e colte di sorpresa non poterono fare davvero niente. Non erano nemmeno armati, ovviamente... “L'unica arma che ci serve l'abbiamo nei pantaloni” aveva detto Kotch pochi secondi prima di ricevere due proiettili nel cuore. Wriat non si curò di nascondere i cadaveri, tanto ora tutte le persone del palazzo, ad eccezione di Corneo e Tifa, erano nella sala con Cloud. Prese la spada dell'ex Miliziano e parlò quasi a se stesso: -Ora andiamo a salvare Cloud prima che quei maniaci scoprano tutto- Aeris rimase seduta fissando muta i quattro cadaveri, mentre Wriat spalancava la porta e usciva a passo spedito verso la sala grande. Poi si cambiò in fretta gli scomodi vestiti che indossava con quelli abituali.
-Biondona! Stai ferma o ti faccio vedere io-
-Senti brutto cretino- e ora Cloud aveva smesso di fare attenzione all'acutezza della sua voce -mi stai disturbando. Se aspetti due minuti, dico solamente due, ti garantisco che ti faccio un servizio completo- poi, riavutosi dalla perdita di concentrazione, ricominciò a parlare con voce soave -Ora non sono ancora pronta, capisci, un attimo...-
-Ok, biondona, ti aspetto lì sul divano libero... Sei uno schianto!-
Pistola nella fondina, spada portata con entrambe le mani, Wriat diede un sonoro calcio alla porta ed entrò. Riconobbe subito Cloud, che aveva avuto l'accortezza di rimanere vicino all'entrata. Gli lanciò velocemente la spada e cominciò a sparare, partendo dalle guardie più sobrie che avevano già messo mano alle armi. Cloud massacrò facilmente chiunque lo fronteggiasse, e la decapitazione dell'uomo che lo aveva importunato in precedenza sembrò più leggera da sopportare, per la sua coscienza.
Tutti, uomini e donne, morirono: non ci doveva essere pericolo che qualcuno parlasse troppo.
-Vieni subito a cambiarti, poi raggiungiamo Tifa-
L'operazione richiese meno di un minuto. Dopo due Cloud, Wriat e Aeris erano muti e immobili davanti alla porta dello studio del Don. -Ora aspettiamo che Tifa esca-
Tifa era rimasta gelata. Morti? Era solo un delirio di un ubriaco? O c'era sotto qualcosa di molto più pericoloso?
-Lo dici perché il Presidente Shinra ha deciso di usare la Milizia?-
-No, figuriamoci- Corneo continuava a ridere -quelli da soli non *hips* farebbero niente! Stanno per morire perché ho informato il Presidente... gli ho detto che hanno la base nel Settore 7...-
Non era possibile! Tifa restò immobile a fissarlo a bocca aperta. Non riusciva a dire niente. Per sua fortuna Corneo, bevuta un'altra sorsata dalla bottiglia di vino, continuò a parlare a ruota libera: -Così la Shinra per essere sicura di ucciderli tutti farà crollare la Piattaforma...-
-COSA?!-
-Sì, metteranno tra poche ore una bomba in cima alla torre di supporto, mi hanno detto... meno male che qui al Settore 6 siamo al sicuro... Ma ora mi sono stufato di parlare, voglio far parlare il paparino, Tifa... lo vuoi conoscere?-
-NO!- urlò Tifa balzando in piedi dal letto con uno scatto incredibile. Corneo rimase lì confuso per qualche secondo, ma presto lo stupore mutò in rabbia selvaggia. -Brutta *****, vieni qui subito o ti farò scopare questa stessa notte da tutti i 30 uomini del palazzo!- urlò alla ragazza. Ma Tifa era già uscita dalla stanza, trovando Cloud, Wriat e Aeris. Aeris le porse in silenzio i suoi vestiti, e Tifa, uscita in fretta dalla stanza, si cambiò in un attimo. -Non potevo mica andare in giro in quel modo per sempre, non sono vestiti molto comodi-
-Don, ora credo che tu debba morire- disse Wriat -e non provare a inventare idiozie del tipo “voglio un equo processo”, perché un cane come te non lo merita... Hai mandato alla morte un milione di persone. Sei il più sporco criminale del mondo, dopo quelli della Shinra-
Wriat alzò la sua pistola verso Corneo, pronto a premere il grilletto.
-Mio caro Wriat, che motivo c'è di essere così precipitosi?- disse Corneo parlando fluentemente e senza incertezze -Sai bene che ciò che so sulla Shinra va oltre quanto voi di Avalanche possiate immaginare-
-Stai forse cercando di corrompermi?-
-No, naturalmente. Tu sei un gentiluomo, Wriat- rispose il Don rilassandosi ulteriormente -Non avrei successo. Io ti propongo una collaborazione-
Wriat abbassò l'arma. Stava parlando con un verme, una canaglia, ma questa canaglia poteva offrire ad Avalanche la vittoria contro la Shinra. Era una situazione da gestire attentamente.
-Wriat- disse Tifa -non farti fregare!! Cosa credi di ricavare da un tipo così? Non ci voglio avere niente a che fare!-
Wriat si voltò lentamente verso Cloud, cercando conforto nel suo sguardo. Ma il biondo guerriero sembrò leggergli nel pensiero, infatti rispose -Gli affari futuri di Avalanche non mi riguardano, sono solo un mercenario. La scelta spetta a te e a Tifa, io e Aeris non c'entriamo-
-Invece sì, Cloud- disse Aeris -non è una cosa da prendere alla leggera. Non puoi lasciare che tutti i fatti ti scorrano sopra come se tu non possa farci niente! Devi essere tu a creare il tuo futuro, non puoi sperare che gli altri ti indichino sempre la via!-
Corno sorrise tra sé, constatando che le quattro persone davanti al suo letto avevano cominciato a parlare tra di loro mettendolo in disparte. Ormai era salvo... non appena Wriat si fosse avvicinato di più agli altri, avrebbe potuto agire...
Non appena lo pensò, Wriat fece un passo. Gli occhi di Corneo brillarono... ora! Senza che gli altri se ne accorgessero, la sua mano scivolò dietro il comodino, e premette un piccolo pulsante nascosto. Scattò immediatamente un meccanismo che fece aprire una grande botola, proprio davanti al letto. Wriat, Cloud, Aeris e Tifa caddero nel vuoto.
-Che stupidi!-