Varie Ff7 Project

Dragondavis000

DAAAAAAAAAH!
NUOO! Come avete potuto togliere il "cagnolino da guardia" di Corneo?
Poi non mi pare tanto una forzatura, se c'era la botola ci doveva essere qualcosa, o sbaglio? o_O
Vabbè, fa niente... Aspetto la battaglia sul pilastro allora...
 

Cid89

Professional Burper
beh, non ci piaceva tanto... abbiamo preferito fare in modo che corneo puntasse sull'altezza della caduta per uccidere i nostri... o magari poteva anche non volerli uccidere, non ha molta importanza visto che tanto poi scappa

la battaglia sul pilastro c'è, ed è "particolare"... è dal punto di vista di un tizio a caso di Midgar 8siamo sperimentalisti :D )
 

Ibanez

Ero-Sennin!!
Di seguito posto i nuovi lavori "in release" :D

Scena 15 – Terra Promessa?
Tutto era buio. L'aria sferzava così violentemente sul viso di Aeris, che quasi non riusciva a respirare. Percepiva intorno a lei le altre tre persone, i loro pensieri. Paura, principalmente, la stessa che provava anche lei nello sprofondare nell'oscurità. Erano passati alcuni secondi dall'inizio della caduta: non sarebbero certo potuti sopravvivere, l'impatto con il fondo li avrebbe uccisi certamente. Mentre pensava queste cose, ebbe un sussulto, come se un dolce fulmine le avesse trapassato il cervello. Aeris si addormentò.
Quando aprì gli occhi, un'immensa distesa di verde l'avvolgeva. Non era un prato, o vegetazione, sembrava un gioco di luci verdi che turbinavano e contorcevano su se stesse. Aeris si accorse che sotto di sé c'era terra, umida. Fissò distrattamente i suoi piedi, e notò che erano scalzi, così come non aveva più i suoi vestiti abituali, ma solo una leggera tunica semi trasparente. Alzando gli occhi, notò che i turbini di colore stavano cessando, e si delineava uno splendido paesaggio idilliaco. A perdita d'occhio si estendeva un gigantesco prato in fiore, e un ruscello scorreva a pochi passi da lei, accompagnato da sontuosi alberi frondosi e animali benevoli di ogni tipo.
-Sono morta, e questo è l'aldilà. La Terra Promessa...- Aeris era sorpresa. Non tanto per il fatto di essere morta, ma perché aveva sempre immaginato che la Terra promessa fosse qualcosa di reale.
Una voce leggera e soave le rispose senza esporsi. -Quello che pensi di sapere sulla Terra Promessa non ha importanza, la vera conoscenza ti verrà offerta dal Pianeta quando esso lo riterrà necessario-
Aeris riconobbe la voce, e sussultò di gioia. -Madre!!! Dove sei? Non riesco a vederti...-
-Non capisci, Aeris? Tu non sei morta. Il tuo compito non è certo morire cadendo in una botola... No, hai un compito più alto-
-Quale compito, madre?-
-Il Pianeta soffre, è debole. Non riesce nemmeno più a comunicare con te come faceva un tempo. Per instaurare questo contatto ha dovuto usare molta della sua poca energia rimasta... Doveva avvertirti, dirti che non puoi permetterti di morire proprio ora. Sei l'essere vivente più importante del mondo, in questo momento, e devi raggiungere la maturazione necessaria prima di poter accogliere la conoscenza. A quel punto sarai abbastanza potente per poter ricongiungerti col Pianeta... Ma solo in quel momento.-
-Madre, non capisco-
-Ti ho già detto che non ha importanza, ora. Capirai-
-Ma come faccio a salvarmi dalla caduta?- chiese Aeris disperata.
-Tu sei una piccola parte del Pianeta. Usa una parte della sua energia per salvarti-
-Ma non so come...- disse Aeris scettica
-Sì che lo sai, sei un Cetra! Ora va'!- disse la voce più forte.
Tutto sparì velocemente, Aeris fece fatica ad accorgersene, e si ritrovò in volo nella stessa drammatica situazione di pochi minuti prima. Minuti? Come aveva fatto a sognare tutte quelle cose in un tempo pressoché nullo? Era stato davvero un sogno? E che ci faceva lì sua madre? Queste furono alcune delle tante domande che afflissero Aeris nelle ore successive. Ora non c'era tempo per pensare, doveva solamente agire, e in fretta... ma come?
-Madre!-


Scena 16 – Fogne
Parte 1

L’impatto era stato forte, e Cloud aveva battuto di nuovo la schiena nel giro di un giorno.
Il guerriero sentì subito l’acqua putrida che contraddistingue una fogna passargli tra i vestiti. Era vivo! Non riusciva a crederci. Fortunatamente Aeris aveva lanciato una magia, gli sembrava che per un attimo la gravità si fosse attenuata, come se stesse usando un paracadute. C'era stato un grande bagliore di elettricità che era provenuto dalla ragazza, che ora giaceva a terra svenuta.
Si alzò e cercò di svegliarla, ma vide che Tifa si era già ristabilita ed era inginocchiata presso Wriat.
Osservando bene, Cloud notò che il collo della spia di Avalanche era girato in una posizione del tutto innaturale; e subito capì la sorte che si era avventata sull’uomo: probabilmente era caduto a testa in giù, battendo con il capo; il collo non aveva retto al peso del resto del corpo, spezzandosi.
Si avvicinò a Tifa: lei stava piangendo.
Cloud non seppe cosa fare: raramente aveva visto Tifa piangere; avrebbe voluto dirle qualcosa ma al tempo stesso credeva che ogni cosa lui avesse fatto avrebbe ferito la ragazza.
Alla fine ne uscì la frase più fredda e insensibile verso la memoria di Wriat che potesse dire in quel momento –Stai bene?-
Tifa si calmò e si asciugò le lacrime –U-un tuo compagno è morto… e tu non te ne interessi nemmeno?-
Cloud aveva conosciuto Wriat solo quella sera e non aveva certo avuto modo di entrare in amicizia con lui durante i concitati eventi.
Lui la conosceva, la morte: ricordava di aver visto i suoi compagni morire uno dopo l’altro durante alcune missioni: avrebbe voluto fermarsi di fronte a tanta violenza, ma sapeva bene che se voleva inseguire i sogni di gloria che si era prefissato, doveva stringere i denti e inghiottire il boccone amaro.
Per questo rispose a Tifa –Ho visto tante volte la morte in faccia, ed ho pianto tanti compagni scomparsi. Posso capire cosa provi, Tifa, ma non possiamo fermarci di fronte ad una perdita, per quanto grave che sia: guarda in che posto siamo finiti! E se stiamo qui a piangere per la morte di uno, non potremo impedire il crollo del settore 7, e così dovremo piangere anche Barret, Biggs, Wedge, Jessie, Marlene, e tutti gli altri!-
Tifa guardò gli occhi sbarrati di Wriat –Ma… che ne facciamo? Non possiamo dargli una sepoltura?-
Cloud si guardò intorno: l’ambiente parlava da solo riguardo a una possibile sepoltura decente per l’ ex spia: pareti sporchissime e piatte, illuminazione scarsa, con un neon che rimandava una luce sbiadita ogni cinquanta metri, due piccoli “marciapiedi” ai bordi del canale di spazzatura stagnante della fogna. In pratica, l’unico posto dove Wriat poteva essere lasciato era lì dove stava.
Cloud fece una faccia eloquente e Tifa rispose –Capisco-
Si abbassò sul cadavere e gli chiuse gli occhi con un leggero tocco delle dita; poi rimise il collo in una posizione normale e portò le mani dell’uomo in posa di preghiera.
Aeris si era svegliata da poco e, capendo subito la situazione, cominciò a recitare una specie di litania incomprensibile. C'era riuscita, aveva salvato se stessa e gli altri. Ma per Wriat non aveva potuto fare niente. Come avrebbe potuto adempire il “grande compito” di cui parlava sua madre, se non riusciva nemmeno a salvare un singolo uomo? Trattenne una lacrima, impedendole di scivolarle sul viso.
Dopo che il funerale improvvisato di Wriat fu terminato, era venuto il momento di decidere in che modo sarebbero usciti da quel postaccio.
Aeris propose una soluzione –Potremmo seguire la corrente della fogna-
Cloud si oppose –E con quale criterio?-
-Perché a Midgar il sistema fognario va dal centro verso la periferia. Se noi seguiamo la corrente, prima o poi troveremo una scala che ci farà uscire in un tombino sicuro-
L’idea non faceva una piega, ma così Cloud annuì –Ottima idea, Aeris. Allora seguiremo la corrente-
I tre salirono sul piccolo marciapiede di servizio e andarono seguendo la corrente; Cloud in testa, seguito da Aeris e infine da Tifa, che prima di partire rivolse un ultimo sguardo commosso al corpo di Wriat.
Durante il tragitto, il tempo sembrava essersi dilatato: la galleria era sempre uguale e l'odore era talmente forte e cattivo che faceva venire il mal di testa.
Dopo un po’, Cloud ruppe il silenzio con una domanda ad Aeris –Aeris, quella magia che hai fatto quando siamo caduti, come ti è riuscita? Hai della Materia?-
-Sì, ne ho una, ma non l'ho usata. Quella “magia”, come l'hai definita, è solo il frutto di un mio contatto con l'energia del Pianeta…-
-Non è possibile fare magie senza usare Materia- ribatté Tifa -l'energia per poter essere usata deve essere concentrata. Nella Materia è così, ma senza di essa è impossibile.-
-E perché, Tifa?- disse Aeris.
-Il mio maestro Zangan mi insegnava che “se voglio trovare cento api, è meglio cercare l'alveare piuttosto che speare di trovare delle api in aperta campagna”- rispose Tifa.
-Ho capito l'analogia- disse Aeris -ma non funziona, perché io ho appena scoperto di essere in grado di trovare le api quando voglio-
Cloud si intromise circospetto -Questo tuo potere ha a che fare con gli Antichi? Il Turk ti aveva definito così. E ora capisco perché fai gola a quella gente... Hai grandi poteri-
-Sì, rispose Aeris chinando il capo -sono un Antico. O Cetra, se preferite, è il vero nome del mio popolo. I Cetra hanno capito la vera essenza del Pianeta, e ascoltandolo, parlandogli hanno appreso molte altre cose. Ad esempio, hanno imparato a usare la sua energia-
-Ma allora- intervenne Tifa rinvigorita -puoi distruggere tutti i reattori con la sola forza del Pianeta!-
-No... non è così semplice. Usando l'energia del Pianeta, io accelero la sua morte. Per salvare le nostre tre vite, ho speso un enorme quantità di energia... se ne usassi di più provocherei danni irreparabili al Pianeta!-
-Ma allora- disse Tifa -anche la Materia...-
-Sì, anche lei. E' per questo che usare la Materia è molto pericoloso, anche se nessuno lo sa. Va usata solo in caso di necessità estrema, così come ora ho usato l'energia del Pianeta per salvare noi-
Cloud era rimasto perplesso a causa di una frase precedente, tanto che quasi non aveva ascoltato le parole successive –P-parlare al pianeta? Tu, essendo un Antico, riesci a parlare al Pianeta? Cosa vuol dire?-
-Ehm… è un po’ difficile da spiegare: vedi, noi Antichi riusciamo a percepire lo “stato” in cui si trova il Pianeta parlando con esso-
-Ma cosa significa? Non mi hai risposto-
-Insomma, non capisci? Il Pianeta è un essere vivente!-

Scena 16 - Parte 2
Cloud vide finalmente una scala in lontananza, che usciva verso l’alto.
Il gruppo accolse con gioia l’idea di uscire fuori da quella topaia e iniziò a risalire per i pochi metri che li separavano dalla superficie.
La scala era arrugginita dall’umidità del luogo e questo diede un po’ di difficoltà nella risalita; il tombino sembrava che non fosse stato aperto per anni, infatti era incrostato in più punti. Cloud con un violento strattone verso l’altro fece saltare fuori il tombino con un clangore metallico.
Quando furono usciti fuori si ritrovarono davanti ad uno scenario scarsamente illuminato: duecento metri ed oltre di rottami di vecchie locomotive e vagoni.
Cloud si grattò la testa –Mmmhh… E adesso?-
Aeris disse –Non so cosa dirti, Cloud, non sono mai stata in questo posto… Forse è meglio se torniamo là dentro e cerchiamo un’altra uscita-
Intervenne Tifa, che aveva parlato pochissimo da quando avevano lasciato Wriat –No, non c’è bisogno di tornare là dentro: questo è il Cimitero dei treni, vi lascio intuire perché si chiama così; comunque questo posto non è neanche a un chilometro di distanza dalle abitazioni del settore 7. Penso che sia meglio proseguire in superficie che vagare ancora in dei tunnel puzzolenti-
-Bene, allora non ci resta che oltrepassare questi ammassi di ferraglia…- fece Cloud.
Detto questo, si avviò verso i rottami, seguito da Tifa e Aeris.
L’ambiente intorno a loro era buio e disabitato, per certi versi spettrale per il silenzio innaturale che c’era: i tre parvero accorgersene e cercarono di fare meno rumore possibile, come se fossero stati spiati da un’entità nascosta nel buio.
Il percorso non era affatto agevole: i vagoni semidistrutti erano ammassati tra loro come spaghetti; inoltre, Cloud,Tifa e Aeris riuscivano a fare al massimo una ventina di metri di strada senza arrampicarsi da qualche parte: a volte arrivavano in dei punti ciechi ed erano costretti a cercare un’altra strada.
Per scacciare l’inquietudine che quel luogo incuteva, Tifa disse –Allora, Cloud, come agiremo per evitare il crollo del settore 7?-
Il guerriero rispose –Prima di tutto, dovremo andare ad allertare gli altri, che sicuramente a quest’ora staranno dormendo; poi andremo sul luogo dove provocheranno il crollo: la colonna portante del settore: poi dovremo stabilire dei piani di difesa- si fermò per aiutare Tifa ed Aeris ad arrampicarsi, poi proseguì –Barret è utilissimo col suo braccio Gatling per respingere gli attacchi dall’alto: elicotteri o paracadutisti o quant’altro; io potrei respingere gli attacchi da terra, come i soldati; tu, Tifa, dovrai affrontare i soldati col corpo a corpo e tu, Aeris, dovresti cercare di far evacuare la zona se la situazione dovesse degenerare. Penso che sia stato chiaro-.
Avanzarono ancora per qualche minuto tra gli scheletri dei treni fino a quando varcarono il cancello e uscirono da quell’area. Cloud noto che sul cancello c’era un cartello che recitava “Area manutenzione”, ed ebbe il dubbio che la Shinra avesse tagliato leggermente gli incentivi sul personale di manutenzione delle infrastrutture.
Si ritrovarono dietro la stazione del settore 7, che a quell’ora era deserta, come tutto il quartiere, del resto.
Attraversarono i binari e si lanciarono di corsa, a gran velocità, verso il “Settimo Cielo”.
Era giunto il momento di salvare Avalanche e gli abitanti del settore 7 dalla follia della Shinra.
 

Dragondavis000

DAAAAAAAAAH!
Nuoo! APS!! sigh...

Vabbè, la storia che non c'è APS non mi garba, ma tutte le parti scritte, soprattutto quella con la morte di Wriat, mi sembrano ottimamente progettate. Avete sopperito bene U_U
Scherzo, naturalmente :D Va benissimo così com'è, avanti!
 

Cid89

Professional Burper
:p

La parte della visione di Aeris forse non è venuta granché bene, ma era necessaria, altrimenti avrebbe fatto una magia così sbucando dal nulla senza motivo. (Poi mi piace un casino scrivere cose deliranti :D)

La parte prossima, quella della caduta della piattaforma, è un lavoraccio, ci sono ancora sopra. E' molto particolare come stile di narrazione, perciò è allo stesso tempo pericoloso ma divertente.... speriamo che venga bene

a presto ;-)
 
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