scusate ma una scrittrice può essere libera di reinterpretare????perchè dovrebbe essere legata a certi canoni???poi ho detto che la tradizione dei vampiri è talmente ampia e vasta che pochi...e ripeto pochi film...l'unico forse il dracula di Stroeker,si avvicina a quello....e sottolineo si avvicina....nemmeno Buffy a mio parere è così esaltante eh.....poi non possiamo mica mettere la mano sul fuoco che i vampiri fossero così...come dice stroeker o come in twilight....è pura interpretazione....uno scrittore è leibero di reinventare ogni cosa a suo piacimento io penso....per i sensibili a questo genere di cose consiglio di non vedere o leggere più libri inerenti all'argomento....altrimenti starete a valutare solo i difetti e non vi godrete la lettura o la visione.... :/ mia modesta opinione
Non ho nulla contro la reinterpretazione, e come hai detto tu il mito del vampiro è vasto.
Varia molto, nelle cose che possono fermarlo, ai poteri che può avere, al modo in cui nascono ulteriori vampiri (solo il morso, o essere quasi dissanguati e poi bere il sangue del vampiro, per fare degli esempi). Ci sono i vampiri decadenti aristocratici, e quelli più bestie che esseri senzienti.
Già altre opere hanno cambiato la figura, promuovendone una più soft: i vampiri di Trinity Blood, molto longevi, che non invecchiano, che devono bere sangue... ma con sentimenti e una struttura sociale umanissima, e non è ben chiaro se siano o meno dannati.
In Tsubasa Reservoir Chronicle i vampiri sono tali solo perchè devono bere sangue.
In Darren Shan i vampiri sono chiaramente una versione rimaneggiata per ragazzi, eppure sono molto più credibili di quelli di Twilight.
Quindi perchè tanto astio verso la Meyer?
Per prima cosa la Meyer non ha saputo bilanciare i pregi e i difetti.
Quando crei un personaggio, o una razza, bisogna saper mettere sia dei bonus che dei malus.
I vampiri della Meyer, oltre a non avere nulla dei vampiri tranne la sete di sangue, non hanno alcun difetto.
Sono bellissimi. Sono agilissimi. Sono affascinantissimi. Sono fortissimi. Hanno poteri speciali. Non hanno limitazione alcuna, visto che in luoghi strategici possono stare in giro di giorno. Sono in grado di tenere a bada la sete.
Sanno fare tutto, e lo sanno fare meglio di tutti.
Non sono bilanciati né al loro interno né con le razze di contorno: gli umani non servono per lo scontato ma bel paragone tra una razza immutabile ed eterna e una dalla natura mutevole e mortale, ma servono per mostrare come e quanto i vampiri siano meglio, quanto la natura umana sia superficiale e vuota al confronto.
A Bella nemmeno importa che Edward sia un vampiro, non è qualcosa che deve superare. E in effetti, in Twilight, cosa c'è da superare? Il prolema più grande di Bella è che in confronto alla superlativa bellezza di Edward lei è insignificante.
Con queste premesse, sentire Edward blaterare che lui è pericoloso, e che non può fare a Bella una cosa così orribile come vampirizzarla diventa francamente ridicolo.
Come seconda cosa c'è il fatto che la Meyer i vampiri non li ha inventati, e quando ti attieni ad un modello già esistente per quanto rimaneggi, alcune cose base le devi mantenere. Altrimenti ti crei una razza nuova e la fai finita lì.
Quale che sia il mito del vampiro che si sceglie di seguire, ci sono alcuni tratti obbligatori, per così dire, che servono a identificare la creatura come "vampiro" e non come "ci ho scritto vampiro sopra per attirare l'attenzione".
Ade esempio il sole gli crea danni. Magari non gli uccide, ma bene non gli fa.
Solo i vampiri molto potenti possono stare fuori di giorno, e a 107 anni un vampiro non è molto potente, è nella media.
Fare un vampiro che al sole si ricopre di glitter non aiuta la dignità del personaggio, né quella della razza.
Ma sopratutto, quello che tutti i vampiri hanno a seconda della versione, è l'alone oscuro. L'essere creature dannate, che ammirano una mortalità che ormai non hanno più, una purezza che non possono toccare se non macchiandola.
I vampiri sono non-morti. A cavallo tra due mondi, non potendone avere nessuno, in una dimensione che non appartiene a questa realtà, e quindi ovviamente in conflitto.
Se non ci metti questo, se neanche ci provi... allora scrivi una storia tra due adolescenti e basta, perchè manca ciò che rende affascinante la figura del vampiro.
Tanto più che la Meyer, per sua stessa ammissione, ha detto di non conoscere molto i vampiri e di non essersi informata.
In effetti pare che si sia fatta raccontare le regole base del gioco di ruolo e Underworld, per scrivere il suo pastrocchio.