Vi racconto la storia del mio preferito in FF8:
L’epopea di Gilgamesh fu scritta nel 2900 a. E. C. in Mesopotamia. Narra la storia di un eroe che viaggia, passa territori diversi per recarsi nelle lontane terre d’Occidente dove gli è stato detto si nasconda il segreto dell’immortalità. Gilgalmesh si crede troppo forte per la sua città. Vuole conoscere e imporsi anche nelle terre lontane. Nel suo lungo viaggio, l’eroe perde il suo seguito, e il suo compagno Endiku viene ucciso. Gilgamesh arriva finalmente all’estremo limite del mondo (l’occidente) ma, stanco, si addormenta la notte in cui dovrebbe vegliare, e così perde la possibilità di conquistare l’immortalità. Le esperienze, i dolori, del viaggio lo hanno reso più saggio. Così ce lo descrive, alla fine, il poema:
“L’uomo a cui erano note tutte le cose, il re che conobbe i paesi del mondo. Era saggio; vide misteri e cose segrete; un racconto egli ci recò dei giorni del Diluvio. Fece un lungo viaggio, fu esausto, consunto dalla fatica; quando ritornò si riposò, su una pietra l’intera storia incise.”