Ragazzi,dato che non avevo molto da fare sono andata avanti e metto un altra parte ^^:
-M***a! Saix,che ci fai qui?!- esclamò Roxas mettendosi sulla difensiva.
-Ah,ecco qua il trio felice,due traditori e una stupida ragazzina,cosa credete di fare?- disse Saix schernendoci. Axel si mise davanti a me e a Roxas.
-Cosa diavolo vuoi fare?!- esclamai io.
-Te e Roxas andate avanti,a lui ci penso io- rispose il rosso facendo comparire i chakram.
-Ma sei impazzito!- esclamò Roxas- Noi non ti lasciamo da solo!-
-Zitto e cammina,su di corsa!- esclamò Axel voltandosi verso il suo amico. Roxas iniziò a correre verso la prossima stanza. Saix fece comparire un arma gigantesca e dall’aspetto minaccioso. Io ero rimasta immobile,non ce l’avrebbe mai fatta….
-Muoviti Karen!- esclamò Roxas arrabbiato.
-Ma…-
-niente ma! Ormai quel testardo ha deciso e non cambia idea!-
Mi voltai guardando la figura di Axel che si stagliava davanti a Saix sprezzante del pericolo. Aveva ragione Roxas,non sarei mai riuscita a far cambiare idea a un testardo come quello. Seguii Roxas e entrambi varcammo la soglia che portava alla stanza seguente. Intanto il combattimento tra i due stava per iniziare.
-Bene,bene. Avevo una voglia matta di combattere contro di te,lunatico- disse Axel ironico.
-Beh,il pensiero è reciproco!-
I due partirono contemporaneamente. Axel lanciò entrambi Chakram che vennero parati dall’arma di Saix. Il ceruleo partì alla carica. La Alzò sopra la testa e la abbassò verso Axel,però con un veloce movimento riuscì a schivare in parte il colpo,infatti venne colpito al fianco uscendone con un taglio di piccole dimensioni.
-Fiù,c’è mancato poco!-
-Mai distrarsi!- esclamò Saix.
L’uomo era ormai vicinissimo ad Axel,che prontamente richiamò i Chakram a se,facendoli ritornare nelle proprie mani. I due erano a pochi centimetri di distanza l’uno dall’altro.
Io e Roxas continuavamo a correre. Improvvisamente sentii una fitta al petto e una strana sensazione. Mi fermai sui gradini della scalinata.
-Karen,ti senti bene?- chiese Roxas venendomi incontro.
-Ho un brutto presentimento….-
-che genere di presentimento?-
Mi preoccupai seriamente,il mio sesto senso in genere non falliva mai,era terribilmente preciso. Preferivo non pensarci.
-Bene,muoviamoci- dissi io alzandomi.
-allora,me lo vuoi dire si o no?-
-Lascia perdere. Andiamo?-
-…? Va bene,andiamo!-
Ricominciammo a camminare. Avevamo deciso di fermarci al piano dove c’erano i panelli,Axel mi aveva detto anche il nome della stanza,un nome strano per creature che come i miei due amici non esistevano: “La prova dell’esistenza”.
Axel era disteso con la schiena contro il muro,aveva diverse ferite su tutto il corpo. Sulla fronte c’era un po’ di sangue che usciva da una ferita di piccola entità. Non riusciva nemmeno ad alzarsi da quanto era indebolito,le gambe gli dolevano terribilmente. Che stupido. Certo che la testardaggine è una brutta qualità. Cercava con tutte le forze di rialzarsi ma non ce la faceva. Saix era davanti al suo avversario e lo guardava con disprezzo.
-E così cercavi di fare l’eroe. Beh,ti è andata male,mi dispiace,intanto io raggiungo i tuo amichetti se non ti dispiace-
-Sei una carogna,ti piace così tanto stare sotto i comandi di quello stupido?!- esclamò Axel. Saix fece uno strano sorriso e poi tirò un pugno allo stomaco dell’avversario. Il ragazzo si piegò in due dal dolore.
-Vedi di tenere a freno la lingua!- disse il ceruleo con disprezzo- Io ho da fare,appena avrò finito con quei due toccherà a te,intanto ti lascio qui a riflettere-
L’uomo aprì un varco e vi entrò dentro. Nel frattempo Axel,che si era ripreso dal colpo,si appoggiò nuovamente al muro con la schiena. Guardò le ferite,certo che si era proprio conciato male. Con le poche forze che aveva riuscì finalmente ad alzarsi. Zoppicava,anche le gambe ne avevano risentito. Sputò a terra,dopodiché aprì un varco.
-Ehehehe,ti credi tanto furbo eh signor “amo la luna”?-
Il rosso,anche se debole entrò dentro il varco,accompagnato dal suo solito sorrisetto,anche se in quella situazione non c’era assolutamente niente da ridere.
Io e Roxas eravamo finalmente arrivati alla prova dell’esistenza. Era una stanza particolare,aveva un che di malinconico. Mi misi a sedere accanto a Roxas.
-Ma axel è sempre stato così?- chiesi io.
-Così come?-
-Testardo-
-Ah. Si,è sempre stato un tipo un po’ impulsivo,quando decide cosa fare non c’è modo di fargli cambiare idea- disse Roxas sorridendo.
-In effetti l’ho notato- dissi io. Guardai per un po’ il soffitto. Iniziai a guardare i pannelli. Il mio occhio scivolò su uno che era metà rosso e metà azzurro.
-Chissà a chi appartiene-
Mi alzai e andai ad esaminarlo. C’erano sopra disegnati due Chakram. Diventai pallida come un fantasma. Questo voleva dire solo una cosa. Axel era in fin di vita e aveva bisogno di aiuto. Roxas aveva notato il mio cambiamento di umore e si avvicinò a me di corsa.
-Karen,è tutto appo…..!-
Anche Roxas aveva notato il pannello. Era decisamente preoccupato,ma non avendo un cuore non poteva dimostrare cosa realmente provava.
-Dobbiamo andare,Muoviti Roxas!-
Iniziai a correre verso l’uscita della stanza ma un globo oscuro mi bloccò la strada. Ne uscì Saix che con una spinta mi fece cadere a terra.
-Dov’è Axel?!- esclamò Roxas rabbioso facendo comparire i keyblade.
-Axel è al piano inferiore. Chissà se è ancora vivo,quando l’ho lasciato era ridotto piuttosto male,non riusciva nemmeno ad alzarsi-
-SMETTILA!- gridai io puntando l’Holyheart verso l’uomo-piantala!,sei solo un brutto bastardo!-
Mi lanciai contro di lui ma fece comparire la sua arma parando il colpo.
-Però,allora sai anche combattere?-
Non risposi neanche,avevo le lacrime agli occhi dalla rabbia. Improvvisamente si innalzò un muro invisibile che mi separò da Roxas.
-Le cose diventano più facili se vi gestisco uno per uno no?-
-Chiudi quella boccaccia!-
Tentavo di colpire Saix ma non ci riuscivo,parava tutti i colpi con la sua arma gigantesca. A un tratto il Nessuno abbassò la guardia e con un colpo fulmineo riuscii a colpirlo alla spalla destra. Saix indietreggiò,per poi guardare la spalla divertito.
-Ehehe,mi hai fatto male-
Improvvisamente con un colpo mi scaraventò da un lato,facendomi cadere a terra. Dal fianco usciva un po’ di sangue,ma era una ferita superficiale,niente di pericoloso. Davanti a me si stagliava la figura di Saix.
-E adesso che ne dici di finirla?-
Alzò l’arma sopra la testa. Chiusi gli occhi. Ormai era finita,cosa potevo fare? Non riuscivo a muovermi per il dolore. Improvvisamente un urlo ruppe il silenzio. Saix era accasciato a terra,stava iniziando a scomparire. L’oscurità mi impediva di vedere chi si nascondeva dietro. Quando la nube scomparve del tutto vidi chi c’era,ero estremamente felice di rivederlo,più di ogni altra volta.
-Non sono mica uno sprovveduto io. Got it memorized?-
Corsi velocemente verso di lui. Stavo per abbracciarlo dalla felicitò ma prima che lo raggiungessi cadde a terra. Lo presi tra le braccia tenendo il torso sollevato da terra. Il muro scomparve e Roxas mi raggiunse. Appena vide il suo migliore amico ridotto in quello stato divenne bianco. Aveva diverse ferite su tutto il corpo e dalla bocca usciva un po’ di sangue.
-A-Axel? Parla ti prego!- esclamai.
-Ehehehe, sono o non sono un tipo testardo?- disse lui sorridendo.
-tu non sei un testardo,tu sei uno stupido!- esclamò Roxas arrabbiato.
-Che scoperta che hai fatto- disse Axel con un filo di voce.
-Dai Axel,tieni duro,abbiamo bisogno anche di te per sconfiggere Xemnas!- esclamai io.
-Mi sa che dovrete fare da soli- disse lui sempre con quel suo sorriso stampato sulla faccia. Riusciva a sorridere perfino in una situazione come quella.
-NO! Ci devi essere pure tu! Non puoi andartene così!- esclamò Roxas disperato- Sei il mio migliore amico!-
L’Holyheart era al mio fianco a terra. Iniziai a piangere. Non era vero. Non poteva essere la realtà. Appoggiai la testa sul petto dell’amico in fin di vita.Era buffo non sentire nessun suono provenire dal suo interno. Cosa diavolo potevo fare? Era tutta colpa mia,avrei dovuto insistere,non avrei dovuto lasciarlo in balia di quell’uomo. Roxas si voltò verso i pannelli. Quello di Axel era ormai quasi del tutto rosso.
-Perché piangi?- mi chiese il rosso.
-E me lo chiedi anche?!- esclamai. Il mio viso si era arrossato e avevo gli occhi gonfi.
-Dai,smettila,così non mi aiuti- disse lui. Sorrideva ancora. Chiuse gli occhi .Improvvisamente,non so nemmeno cosa mi saltò nella testa,lo strinsi forte al petto.
-Axel,sei uno dei migliori amici che abbia mai avuto,ti prego non andare!-
Sorry,altra parte chilometrica ^^'.