Varie I Limiti di Europa (fan-fic fantascientifica)

DarkVincent

Ta'Veren
Very good.... adesso vado anche a postare un altro episodio della mia, devo solo fare Ctrl+V e mettere un po' a posto.... Finalmente si inizia a comprendere la trama... brava....
 

merlin@

aDreamIsOnlyADream..
ehm già...ora si inizia a capire la vera trama e purtroppo è quasi finita la storia, causa mancanza di idee per continuarla decentemente:(...


SETTIMA PARTE

“Questo corpo celeste nulla può contro Europa, la superiorità di razza è conclamata, presto cesserà d’esistere questa Terra, e sorgerà un nuovo impero di eletti…”

Più la donna andava avanti nel suo discorso più Mayr si rendeva conto dell’atrocità dell’accaduto e del peso che tali parole avevano su un mondo ancora distrutto da morte e terrore. Gli stessi ideali perpretati dai nazisti venivano ora rievocati da un’entità ultraterrena ed extra-terrestre.
La sua scoperta avrebbe potuto cambiare il mondo, ma non aveva considerato l’ipotesi che avrebbe potuto distruggerlo. Se Europa non avesse attaccato come prediceva quella donna, probabilmente l’eco delle sue parole sarebbe stato ascoltato da un nuovo Hilter, e la terribile storia si sarebbe ripetuta. Quanto ancora a lungo l’umanità avrebbe dovuto sopportare e pagare per quell’imperdonabile errore?

No. Mayr non avrebbe mai potuto permettere tutto ciò; non se lo sarebbe perdonato, nessuno mai l’avrebbe perdonato.
Per un istante avrebbe preferito diventare egoista a tal punto da dar la precedenza alla sua scoperta e alla sua fama piuttosto che al mondo. Ma a cosa sarebbe servita la fama senza un mondo con cui celebrarla? Il suo cuore e la sua mente vacillarono per un istante entrambi preda di gloria e vergogna.
Tra breve avrebbe deciso del suo futuro, tra breve avrebbe scelto per l’intera umanità. Come è potente l’egoismo dell’uomo di fronte alla propria felicità! Miles non aveva la certezza di cosa sarebbe successo, ma non esitò ugualmente.
Sorrise.
Aveva fatto la sua scelta, e per questo avrebbe pagato...
 

DarkVincent

Ta'Veren
hmmm... corta..... comunque, se non ti vengono idee, fai come me, temporeggia, io posto gli episodi in periodi di 1-2-5 giorni..... (5 solo l'ultimo, che ho visto e rivisto, ma non lo farò mai mai più)....... brava..... tieni così con il fiato sospeso fino alla fine lol....
 

merlin@

aDreamIsOnlyADream..
OTTAVA PARTE

In un balzo sovraumano si tuffò verso la scatola e istintivamente la richiuse, sigillando in essa i suoi ideali e il suo futuro.
Il cielo tornò naturalmente color tenebra, la donna sparì.


Passarono giorni dall’accaduto. Tornato a Ginevra Mayr era venuto a conoscenza che quella notte erano morte centinaia persone nel raggio di chilometri dal luogo in cui lui aveva vissuto quella verità. Aveva fatto la scelta migliore, la più umana.
Un sorriso maligno si stampò inconsciamente sulle sue labbra, simbolo di un sentimento ancora sconosciuto.

A passi lenti salì le scale della sua dimora, ora vuota, per andare in soffitta.
Chiuse la porta dietro di sé e fissò a lungo il tavolo dove giaceva ancora la sua scoperta: il suo futuro, il passato di una civiltà.
Sapeva cosa doveva fare, ma non trovava il coraggio per farlo. Nel suo profondo desiderava ancora aprire quella scatola e di essere ricordato come il più importante scienziato del mondo. Si perse per qualche istante nella fantasia per evocare il Miles che sarebbe stato: un uomo geniale, apprezzato da tutto e da tutti, stimato dai nobel del suo tempo.

Ma sapeva che ciò sarebbe rimasto solo un sogno.
Controllò la tasca per assicurarsi che il biglietto per Londra fosse al suo posto. Con il cuore in gola aveva deciso di prendere il primo volo per l’Inghilterra. Il luogo in cui quella follia era iniziata doveva anche essere il luogo in cui sarebbe finita.
Aprì la ventiquattrore in pelle nera dove avrebbe riposto l’antico manufatto. Avrebbe gettato la scatola per non incappare nella trappola che la sua brama di sapere avrebbe potuto tendergli. Aveva deciso di dimenticare.


Lo prese. Sollevò il braccio e aprì la mano. Fissò per un’ultima volta la scatola. Era come la prima volta che l’aveva vista: potente e meravigliosa. Chiuse gli occhi e la lasciò cadere. Con un leggero suono essa piombò tra le morbide pieghe della sua valigetta, perdendosi nell’infinità di un ricordo.

Mayr voltò le spalle e si avviò verso la cucina.
Aveva deciso: al suo ritorno a Ginevra, dopo la visita ai megaliti, avrebbe convocato una conferenza. Sapeva di essere un buon scienziato e avrebbe resto il mondo testimone della sua nuova scoperta.
L’improvviso suono del campanello non lo infastidì, Miles continuò non curante a fare quello che stava facendo. Il rumore dovette ripetersi tre volte prima che il professore realizzasse realmente che il buon vecchio Sami non sarebbe più andato ad aprire quella porta. Intristito da tale pensiero si affrettò all’uscio.
Toccò la maniglia e in una presa forte e sicura fece scattare la serratura.
La sua espressione si mutò in orrore misto stupore quando aprì la porta e si rese conto di chi lo attendeva fuori.

< E’ così che si salutano gli amici Miles?!>.

< Scusa, ma ero convinto fossi morto…> rispose per la prima volta balbettante Mayr, facendo cenno all’uomo di accomodarsi in casa.

< Sono qui per gustare il buon tè delle tue piantagioni Miles>.

< Sei il benvenuto come sempre Ban>.

Mayr poggiò la valigetta nera in un angolo dell’ingresso. Il manufatto avrebbe atteso.
Si, avrebbe aspettato, e sarebbe stato meglio così.
Ban era tornato a fargli visita. Avrebbero preso una buona tazza di tè inglese insieme e discusso come sempre del più e del meno…
Miles dimenticò momentaneamente degli eventi dell’ultimo periodo per concentrarsi sul vecchio amico, sparito misteriosamente anni addietro, e per un maledetto istante desiderò rendere partecipe il suo vecchio professore di astronomia della sua vita e rivivere con lui la realtà di Europa…
 

merlin@

aDreamIsOnlyADream..
NONA E ULTIMA (???) PARTE

< Allora cosa è successo?> domandò Ban compostamente seduto sul sofà ottocentesco del suo ospite.
< Come mai pensavi fossi morto?> il tono del vecchio professore era sarcastico e ironico.
< Mah, niente di particolare, solo fatti di cronaca e un funerale…> Miles rispose altrettanto ironicamente, contento di vedere che il suo amico fosse ancora vivo.
Ban scoppiò in una fragorosa e grossolana risata, sicuramente non adatta al personaggio che sembrava figurare.
Mayr ripensò agli ultimi anni. Non gli importava come potesse essere reale tutto ciò, per il momento si accontentava della compagnia del suo amico e professore. Sapeva che il momento delle domande sarebbe giunto dopo.

I due uomini continuarono a chiacchierare e a bere il loro tè, complici dello stesso amore per le stelle, mentre all’esterno una nuova tempesta si avvicinava da nord.

Era finita, quella lunga ma piacevole giornata era giunta al termine. Miles guardò la valigetta in pelle nera mentre l’amico si riavviava rapidamente verso l’auto.
Sorrise.
Si, era realmente finita.
 

DarkVincent

Ta'Veren
Ehm.... vuoi lasciare un alone di mistero o sono io duro di comprendonio (de coccio, per capirci)?? comunque brava per il resto, appena capirò la fine ti dirò anche per questa....

sponsor spoiler:(ps, ho postato un pezzo della mia una settimana fa, commentino? che ci ho messo una vita a farlo?... prima o poi posterò il prossimo, ma non questa settimana)
 

merlin@

aDreamIsOnlyADream..
ehm...teoricamente sarebbe il finale, anzi, mi correggo, E' il finale...poi certo, lascio spazio all'immaginazione e a un possibile, ma improbabile seguito...ma ufficialmente la fan fic è finita!!....^^' mi dispiace se non era abbastanza chiaro...
ps: se e solo SE prima o poi mi verrà in mente un seguito degno, riprenderò la fan fic da qui, ma le parole "si, era realmente finita" dovevano lasciare intendere che l'avventura si era conclusa lì ^^'...
 
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