Varie L.Quina's Serius Fiction

I Love Quina Quen

Texas Hold'em Player
Capitolo 5

Master sedeva in riva ad un torrente che tagliava a metà quel bosco, sovrappensiero. Erano ormai un paio d'ore che il gruppo si era fermato in quella foresta per riposare, ma entro poco tempo li avrebbe dovuti svegliare per riorganizzare le idee e ripartire. Sentì un fruscio alle sue spalle e subito si voltò, caricando il serbatoio magico fino al limite. Il brigante si stava avvicinando a lui con la sua solita aria provocatoria.
- Ehi, gorilla! Non sei a farti una dormita con gli altri?- chiese.
- Anche se volessi, non riuscirei a dormire. Tu, invece, che ci fai qui?-
- Me ne sono reso conto solo ora, ma in questo bosco c'è la base della mia banda- disse, alzando gli occhi al cielo - Qualcuno dovrà pur dare la brutta notizia-
Master non riusciva a capacitarsene, ma provava dolore per lui, dopotutto aveva perso il suo migliore amico quella notte. Gli tese la mano:- Verrò con te, se ti va. A proposito, io sono Master-
- Chiamami Star. Il mio vero nome è dimenticato come il mio passato.- rispose il ladro, stringendola - Andiamo-
I due si avviarono lungo un angusto sentiero che si inoltrava fino al centro del bosco. Camminarono per qualche minuto, fino a quando, superati un paio di immensi alberi, si trovarono di fronte ad un'enorme roccia con un'apertura.
- La chiamano Dito di Podron. Si dice che sia stata sparata via dal vulcano durante un'eruzione di qualche secolo fa. Ma, considerato che esso dista almeno 5 giorni di cammino, lo giudico poco probabile.- spiegò Star, sussurrando una parola d'ordine che annullò la barriera magica posta all'ingresso. Dopo aver sceso una breve scalinata si ritrovarono in una sala comune, dove c'erano tre uomini. Due erano talmente grossi che rispetto a loro Master (che aveva una mole non indifferente) assomigliava quasi ad un bambino. Due enormi mazze ferrate erano poggiate al muro ed essi giocavano a freccette con una foto che la guardia del corpo riconobbe per quella della sacerdotessa Meliel. Il terzo uomo era curvo su un enorme libro e scriveva freneticamente.
- Sono tornato!- annunciò, freddo, Star. Uno dei due bestioni lo fissò, vide che era solo, e scoppiò a piangere.
- Allora è vero?- chiese l'altro, con voce rotta dai singhiozzi.
- Ne siete già a conoscenza?- chiese l'esperto arciere.
L'uomo più piccolo alzò lo sguardo. Aveva un muso arcigno che poteva far pensare ad un avvoltoio. Scrutò un attimo Master, poi parlò:- Sai quella sfera che abbiamo rubato dieci giorni fa? Ho finalmente capito il suo utilizzo: può mostrarti che cosa sta accadendo in un altro luogo. La sua magia lo consente per un'ora al giorno circa. Ieri notte ho scrutato nei suoi meandri ed ho visto la battaglia che avete affrontato, oltre ai disordini accaduti ad Elmur.- spiegò.
- Allora, Musalx, saprai anche che l'attuale governo è caduto?- domandò Star, suscitando un barlume di comprensione nell'uomo.
- Ecco svelato il mistero: mi era parso strano che Hucker stesse in mezzo alla mischia a rischiare di rovinare il suo viso per i manifesti elettorali!-
- Non ti permettere di gettare fango sul signor Hucker!- esclamò, rabbioso, Master - Lui è una delle migliori cose capitate ad Elmur negli ultimi decenni!-
- Immagino che tu sia una delle sue guardie del corpo... ebbene sappi che potrei gettare tanto di quel fango su Hucker da farlo sembrare un maiale- controbattè Musalx - A proposito, Star, da quando ti sei alleato con il nemico?-
Star scrutò un secondo Master, che aveva deciso però di consumare la sua rabbia in silenzio, poi rispose: - Da quel poco che ho potuto conoscere del nuovo governo, Hucker sembrava un agnellino ed ero in pericolo di vita, ho scelto il male minore. Ma, sinceramente, qualcos'altro mi ha colpito: nonostante Meliel abbia preso il potere, sua nipote è fuggita con noi.-
- Davvero?- domandò Musalx - E perchè mai l'avrebbe fatto?-
- Non ne ho la più pallida idea, nemmeno Hucker ha avuto modo di scoprirlo. Per questo chiedo il permesso di unirmi al loro gruppo, senza che lo consideriate un tradimento- Le sue parole mutarono il viso di Musalx: non c'era traccia di rabbia, era solo incuriosito per motivazione data da Star.
- Ricorda che hai fatto un giuramento- lo ammonì l'uomo, poi si sedette e ricominciò a scrivere - Se non tradirai la nostra fiducia e la nostra legge, sei libero di andare. Ti consideriamo in missione. Se questa è la tua decisione, non abbiamo altro da dirci- concluse Musalx, facendo un cenno di congedo al suo interlocutore. Star salutò tutti ed i due omoni gli risposero con un sentitissimo:- Non morire anche tu!- poi i due uscirono.
Star fissò Master che lo ricambiò, livido di rabbia. Tutte le emozioni che aveva trattenuto si riversarono in quell'istante.
- VERME! Lurido verme! Come osa, come osa criticare uno degli uomini verso cui Elmur è più in debito? Che diavolo di banda siete? Voi luridi criminali non sapete proprio apprezzare gli sforzi che si fanno per il popolo!?- urlò.
Star non rispose, dopotutto capiva quella rabbia. Master, guardia del corpo, collaboratore fidato del presidente, non poteva avere idea di cosa avesse provocato la linea politica del suo asssistito ai villaggi circostanti Elmur ed alle persone come lui, perseguitati per un crimine di cui non avevano colpa.
- PARLAMI! Perchè diavolo sei entrato in un'organizzazione simile? E di che giuramento parlava?- insistè l'uomo.
Star comprese ancora meglio il suo stato d'animo: la rabbia era derivata dalla confusione che risiedeva nel suo animo, la stessa che anni prima era risieduta anche nello stesso Star. Il brigante notò, dopotutto, un'apertura mentale molto buona per un uomo che probabilmente era cresciuto nella dorata borghesia di Elmur. Purtroppo non poteva ancora dargli le risposte che cercava, un po' perchè non era ancora pronto ed un po' perchè la tortura psicologica che stava infliggendo ad Hucker sarebbe finita se egli avesse capito l'identità di colui con cui stava viaggiando.
- Sono entrato in questa banda per motivi di cui non mi va di parlare con il primo che passa. Il giuramento consiste nell'essere completamente a-politici ed un giorno ti rivelerò perchè ho acconsentito a pronunciarlo. Purtroppo quel giorno non è oggi e non potresti capirmi- disse Star.
Poco dopo tornarono alla radura, svegliarono gli altri e si misero a discutere riguardo cosa fare in futuro. Master non li ascoltava: in poche ore due persone gli avevano detto che non era in grado di comprenderle e lui trovava questa cosa molto seccante.

Fine capitolo 5

Sinceramente speravo in qualche lettore in più, a parte GG (grazie carissimo), mi pare che non la stia seguendo nessuno...

Comunque la parte 6 slitta a Maggio causa gita scolastica.
 

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Texas Hold'em Player
Capitolo 6 (ritorna l'estate e la voglia di scrivere)

Star, Hucker, Rose, Biggs e Wedge erano seduti in cerchio per terra e contemplavano una cartina appoggiata su un ceppo in mezzo a loro, mentre gli altri erano andati a cercare del cibo per il viaggio che li aspettava.
- Bene, e ora che si fa capitano?- chiese Wedge.
- Credo che dovremmo trovare un accordo sulla prossima destinazione, siamo deboli se divisi, oltretutto ho il presentimento che Sonal abbia mandato uno dei suoi fratelli a darci la caccia- rispose Rose.
- E come faresti a saperlo?- domandò Star, perplesso.
- Sono cresciuta con Meliel, conosco le tattiche che adotta contro i nemici, mi stupirei se entro un paio di giorni non incontrassimo nessun suo scagnozzo. Per fortuna abbiamo quella... come si chiama-
- Edera di Humb- mugugnò Hucker, mentre fissava sospettoso il bandito seduto di fronte a lui, ancora nel tentativo vano di coglierne l'identità, ma questa gli sfuggiva, come quando ci si sveglia ed i ricordi del sogno passato diventano sempre più nebulosi.
- Esatto, almeno possiamo recuperare in fretta le forze. Comunque io proporrei Commow come prossima meta- concluse Rose, puntando il dito sul paesino montano di confine.
- Scusi, capitano, non dovremmo arrivare nel territorio di Ubur per essere al sicuro?- contestò Biggs.
- Biggs, Wedge, chiamate gli altri, c'è qualcosa d'importante che dobbiamo discutere, purtroppo è già arrivato il momento di scegliere- dichiarò la donna, poi calò il silenzio per 10 minuti buoni, quando i due tornarono con il resto della compagnia.
- Conoscete tutti la leggenda dell'arma di mia zia Meliel, vero?- iniziò, un po' titubante.
- Certo- si prese la briga di rispondere Hucker - L'Asta del Martire è il più potente serbatoio di energia magica esistente al mondo ed i suoi poteri sono praticamente illimitati, per questo per 500 anni è stata rinchiusa nella grotta di Bursh, a Commow, in attesa della persona degna di sfruttarne il potere. Pensi di trovare il modo di distruggerla visitando quella grotta, Rose?-
- Veramente lo conosco già: bisogna trovare, come dice l'antica iscrizione, "un uomo dal sangue felino, la cui stirpe imperversa sui campi di battaglia dall'alba di questa sventurata civiltà" e condurlo al Monolite sacro, sulla cima del monte Ubur- spiegò la donna.
- Stai parlando di un Nurok?- chiese Star, incredulo.
- Non necessariamente, sai che è da millenni che esistono mescolanze tra le due razze in quella zona, comunque lo vedremo quando saremo arrivati, ma potremmo non avere il tempo di passare il confine incolumi: mia zia ci sta già cercando e ci dubito che passerà troppo tempo prima che dissemini di guardie i confini. Quindi, la decisione da prendere è la seguente: tentare di distruggere la fonte del potere di zia Meliel e salvare Elmur oppure mettersi in salvo. Non temete, non vi giudicherò male per la vostra decisione, anche perchè non ha senso portarci dietro persone non risolute. Decidete, dunque- concluse Rose, facendo calare un altro lungo silenzio, rotto da Star, che accettò la proposta, dicendo che così avrebbe potuto vendicare i suoi compagni. Anche Master mostrò il suo assenso senza nemmeno consultarsi con il suo ex-capo, che comunque accettò poco dopo. Biggs, Wedge e gli altri sembravano invece riluttanti e rimasero muti ancora per qualche minuto, per poi annunciare: - Capitano, ci dispiace ma noi ci tiriamo indietro, sono già caduti troppi nostri compagn... AAAARGH!-
Intorno a loro la foresta era in fiamme, ogni singola foglia bruciava in maniera innaturale, amplificata, presagio di un fuoco magico di grande potenza e, da una lingua più piccola, sbucarono i tre compagni di Star, con un'orribile espressione sul volto.
- CHI DI VOI HA OSATO!- urlò Musalx, il tipo arcigno, con tono quasi isterico.
- Non siamo stati noi, ci stanno attaccando!- cercò di calmarlo, con scarso successo, Star. Però quello continuava a sbraitare maledicendo qualunque cosa gli venisse in mente, così uno dei due corpulenti banditi lo stese con una botta in testa, poi si girò e disse, con voce roca: - Scusate, non è un mostro in combattimento e va nel panico subito, comunque, con chi abbiamo a che fare?-
- Un simpatico stregone di nome Gubert e le sue divisioni- esclamò Rose, mentre tutti si riparavano dietro lo scudo magico di Hucker e Master ed estraevano le armi per affrontare i numerosi guerrieri che sbucavano dalle fiamme.

Fine Capitolo 6

Ho fatto passare 1 po' più di tempo ma l'ho continuata, grazie a chi la leggerà
 

andxel

Zero Shift
Dai che non è affatto brutta.Poi voglio dire,gareggi contro Link,il mr fan service,il che è uno svantaggio :\
 

GatlingGun

Cogl*one. #5
bella, ma non batterai GG che presto tornerà alla ribalta :D
Ovviamente scherzo, dopo tanto tempo senza scrivere, mi verrà un crampo alla prima riga lol.
Ma ora che hai messo Wedge e Biggs, voglio anche un tipo che dica "io mi chiamo tojo, e faccio quel che voio(voglio, ma se metto giusto non ci sta la rima lol)"
 

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Texas Hold'em Player
Chi non muore si rivede

Capitolo 7

Lo stregone Gubert aprì gli occhi, avvolto in un'estasi che solamente la completa immersione nel suo elemento, il fuoco, gli poteva regalare ed utilizzò la sua capacità di osservare attraverso fumo e fiamme per individuare l'obiettivo: quei due folli, Hucker e la guardia, avevano edificato un efficace scudo contro le fiamme, anche se non riusciva a bloccare i suoi uomini, che però venivano tranquillamente respinti ed uccisi da due giganti armati di mazze ferrate, i quali parevano combattere quasi in maniera svogliata, come se la battaglia fosse un'inezia.
- Quanti ne hanno già fatti fuori?- chiese al suo assistente, completamente immerso in una tuta ignifuga, come tutte le sue divisioni, del resto.
- Una cinquantina, stando all'ultimo rapporto- decretò questi, spezzando il collo ad un soldato ferito che aveva commesso l'errore di chiedergli pietà.
Gubert scrocchiò le nocche ed esplose in una risata talmente sonora che sembrava finta, mentre l'assistente lo fissava, bramoso di sangue.
- Il momento della nostra entrata in scena è giunto quindi, signore?- chiese felice.
- Direi che l'antipasto è finito, ora gli farò capire con chi hanno realmente a che fare!- gli rispose Gubert, che chiamò un paio dei suoi uomini con uno schiocco di dita - Le bestie!- esclamò, facendoli allontanare con aria spaventata e sorpresa allo stesso tempo. Lo stregone li capiva, dopotutto erano una decina d'anni che non utilizzava quegli abomini in battaglia, esattamente da quando aveva deciso di abbandonare la vita da mercenario ed aveva deciso di ritirarsi ad Elmur per accrescere i suoi poteri. Un ruggito gli aguzzò i sensi, e voltandosi le vide: tre creature orrende, alte più di due metri con una testa simile ai leoni, corpo squamoso ed una lunga e letale coda talmente irta di punte da far invidia alle mazze ferrate dei due nemici.
- Salta su!- urlò all'assistente, che dopo essere salito trovò un soldato con il coraggio di montare in groppa all'ultima bestia.
- Sarà un piacere ucciderli tutti!- commentò quest'ultimo.
- ******! La ragazza deve restare viva, se vuoi rimanerlo tu!- urlò in risposta Gubert, mentre con uno schiaffo faceva partire di gran carriera il mostro che stava cavalcando, il quale abbattè un paio di alberi come fossero fuscelli e lo guidò nella zona di battaglia, seguito a ruota dagli altri due. Lo stregone vide subito le reazioni del nemico: erano tutti inorriditi, il che dava un vantaggio alle sue truppe, che infatti uccisero alcuni degli avversari, ovviamente prima che i due bestioni riacquisissero fiducia nella barriera magica di Hucker e ricominciassero a fracassere decine di ossa, cosa che convinse Gubert e fare quello che gli era venuto in mente: non aveva più bisogno di uomini così deboli. Stava per ordinare di far fluire le vampe di fuoco dalle bestie quando un avvenimento lo lasciò interdetto per un attimo: una freccia volò tra le fiamme, irrobustita da un incantesimo, e si conficcò nel cervello di una delle tre creature, che disarcionò il soldato che aveva in groppa, prima di cadergli addosso ed ucciderlo. Per un secondo tutto sembrò congelarsi, poi la furia dello stregone si sprigionò come un fiume in piena. Battè sulla testa del suo mostro, seguito dall'assistente, e quello emise una vampata di fuoco talmente potente che neppure lui, nonostante la sua vista, poteva scorgere cosa stava succedendo. Poi, d'un tratto, finì; era la sua carta vincente, mai nulla si era mai salvato da quell'attacco, capace di fondere anche l'acciaio. Sbattè le palpebre e fissò il punto dove prima c'erano i suoi avversari, credendo di vedere solo cenere, ma non era così. La sorpresa fu talmente grande che perse il controllo sul suo precedente incantesimo, facendo così cessare il fuoco magico che aveva ormai completamente distrutto il bosco; niente e nessuno (a parte l'assistente e la sua bestia) era sopravvissuto, a parte Rose, che non aveva riportato alcun danno e che lo fissava sprezzante.
- E così alcune centinaia di vite sono tornate ai Divini Fratelli, sarai felice adesso- gli disse, fredda.
- Oh la piccola Rosy si è arrabbiata! Erano i miei soldati, Sonal me ne affiderà altri, dopotutto sono anni che dico che Elmur è una città sovrappopolata!- le rispose con la sua risata talmente sonora da parere finta.
- Allora, quei cosi sanno fare altro a parte qualche fiammetta?- chiese lei, ridendo a sua volta, sebbene quella risata fosse visibilmente falsa.
- Ovviamente, ma vorrei chiederti come diavolo hai fatto a sopravvivere alle "fiammette", come le chiami tu- ribattè lo stegone.
- Oh, non me ne prendo tutto il merito, però direi che potrai comprenderlo guardando il tuo assistente!- esclamò lei fissandolo.
Egli si guardava intorno terrorizzato, dopotutto non aveva mai avuto una grande tempra morale.
- Calmati, sta solamente bluff...- mentre cerava di finire la frase, da un mucchio di cenere alle spalle della bestia cavalcata dall'assistente spuntarono sette sagome che si avventarono come una furia sul mostro, colpendolo con una foga mai vista. La coda venne fissata al suolo con una magia, le gambe si spezzarono sotto i colpi di due enormi mazze ferrate, mentre la testa venne ripetutamente pugnalata dall'uomo che aveva scagliato la freccia che aveva ucciso la prima bestia. In quanto all'assistente, prima di capire quanto fosse successo si ritrovò due lance conficcate nel costato.
Gubert osservò la scena esterrefatto, preparandosi a contrattaccare in caso di aggressione anche nei suoi confronti, ma i nemici si riunirono a Rose nel fronteggiarlo fianco a fianco.
- Capitano- esclamò Biggs - Per quanto mi riguarda ho cambiato idea, se Elmur cade nelle mani di individui come questo potrebbe essere la fine del mondo, quindi sono con lei, che ne dici, Wedge?-
- Sicuro, amico. In guerra è un crimine grave non curarsi di quanta gente si manda a morire invano, ma annientare il proprio esercito per uccidere un manipolo di persone sinceramente è troppo oltre il limite perchè un Lanciere possa chiudere un occhio, andiamo, capitano!- disse quest'ultimo.
- Oho! E così quelli di voi che ho incenerito erano gli ultimi Lancieri eh? Bene, così ho portato a termine il compito affidatomi, o meglio, mi mancate solo voi due!- rispose Gubert, che aveva ritrovato la sua folle felicità.
- Hai ucciso i Lancieri?- chiese Rose, con le prime tracce di una furia selvaggia sul volto - Quelli che hanno rifiutato di prendere parte al golpe?-
-Proprio loro. Beh, mica è mia la colpa se solamente poco più della metà di voi ha voluto unirsi alla causa della Sacerdotessa! Sai com'è: o con me, o contro di me. E comunque è stato un vero piacere vederli bruciare, uno ad uno, senza poter far altro che urlare il tuo nome. Ah se solo non avessi disertato a quest'ora saremmo alleati ed i Lancieri sarebbero ancora di questa terra!- Esclamò, crogiolandosi nella gioia che gli dava tormentare psicologicamente il proprio avversario.
Rose sembrava sul punto di esplodere, poi parlò, con la voce più calma, ma allo stesso tempo innaturale che chiunque avesse mai sentito - Biggs, Wedge, con me. Voi altri- disse, voltandosi verso il resto del gruppo - Statene fuori. Questa non è la vostra battaglia, in realtà non è nemmeno la mia. Questa è la battaglia di tutti coloro che hanno dato la vita per evitare che Elmur cadesse nel caos, di tutti coloro che hanno creduto nella città e nella sua gente, proteggendola da guerre intestine ed esterne per tutto il periodo dell'ormai defunta repubblica, di tutti coloro che hanno trovato la morte solamente per non aver tradito i propri ideali, questa è la battaglia dei Lancieri!-
Senza farselo dire due volte, tutti si spostarono alcuni metri più in là, uno dei due giganti con l'incosciente Musalx sule spalle, raccolto poco prima da terra, lasciando a fronteggiarsi Gubert, in sella all'orrida creatura, e Biggs, Wedge e Rose, che avevano un disumano bagliore negli occhi, il baglione della risolutezza.
- Per i compagni caduti!- urlò Rose.
- PER I COMPAGNI CADUTI!- gli fecero eco Biggs e Wedge, pronti allo scontro.
Fine capitolo 7

Ne è passato di tempo eh? beh ho deciso che vado avanti quanto ne ho voglia, quindi se volete commentate questa parte e aspettate (con pazienza) la prossima
 

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Fico il clone di Axel

Ah è uscito fuori simile ad Axel? Beh perdonatemi la scopiazzatura ma non è stata per nulla intenzionale, anche perchè avendo lasciato perdere KH2 subito dopo l'inizio, non conosco poi così bene il personaggio.

(Perchè ho l'impressione che il boss mi farà fare una brutta fine dopo questo post?)
 

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Ringrazio di nuovo GG per essere assiduamente mio lettore e mi scuso anticipatamente se andrà di nuovo alla deriva, prevalentemente per mancanza di tempo utile (l'ispirazione mi viene solo di notte purtroppo :()

Capitolo 8

Rose estrasse le sue scimitarre, ne alzò una in aria come segnale di attacco e si lanciò dietro i suoi due soldati rimasti. Gubert saltò giù dalla bestia, ormai sfinita perchè la vampata di fuoco aveva consumato quasi tutte le sue energie ed incominciò a lanciare dalle mani sfere di fuoco incandescenti, opportunamente contrastate però dal contrattacco ghiacciato del capitano dei Lancieri. Avendo capito che tutto ciò era inutile, lo stregone evocò due lame infuocate e si preparò ad affrontare il nemico in un corpo a corpo, ma Biggs e Wedge scartarono di lato una volta arrivati ad un paio di metri da lui lasciandolo a fronteggiare Rose, che iniziò il duello furiosamente, mentre gli altri due stavano all'erta, le lance puntate, caricando al massimo il serbatoio magico. Tutti coloro che assistevano allo scambio di fendenti erano basiti di fronte a tanta abilità, era praticamente impossibile seguire i movimenti fulminei dei combattenti ed a tutti fu subito chiaro che, se mai fossero sopravvissuti per raccontare l'accaduto, quella battaglia sarebbe di certo stata annoverata tra gli scontri epici che Elmur si tramandava ormai da millenni. In quanto a Gubert, la foga della sua avversaria lo divertiva, perchè aveva il sentore di averla in pugno: le schivate, i colpi e le parate della donna erano piuttosto lente, inoltre non si era premurata di ghiacciare le scimitarre, magia che le avrebbe donato molte più possibilità di vittoria. Dopo una decina di minuti di quell'andazzo, comunque, si rese conto che era meglio darci un taglio, poichè rischiava di indebolirsi a tal punto da avere difficoltà a liquidare gli altri due, che, a proposito, se ne stavano lì senza far nulla. Subito si chiese se avessero in serbo qualcosa, poi però si convinse che molto probabilmente avevano fatto avanzare il proprio capitano perchè non erano assolutamente in grado di competere con lui. Chissà, forse per questa manifestazione di inferiorità gli avrebbe dinato qualche secondo di vita in più...
Si riscosse dai suoi pensieri, parò un colpo poco convinto di Rose e la spedì lontano una decina di metri con un fendente incrociato, perforandole la corazza ed infierendole una ferita a forma di X sul ventre. Nello stesso istante però, evocò una barriera di fiamme, per proteggersi da eventuali colpi magici dei Lancieri. Incantesimi, che, come previsto, arrivarono da entrambe le parti, senza tuttavia nemmeno scalfire la sua protezione. Rose si alzò, inorridita, fissandolo, cosa che lo incoraggiò a dire -Tutto qui quello che siete in grado di fare? Nemmeno scalfire una semplice barriera? Nemmeno riuscire a sfiorarmi con una lama? Ah, che delusione, Lancieri! Che immensa delusione! Meritate davvero di raggiungere i vostri colleghi nell'aldilà!-
Al che Biggs e Wedge, aprirono gli occhi, rimasti sigillati dal momento in cui avevano lanciato la magia sincronizzata ed urlarono - CRIO MASSIMO!-
In un'esplosione di luce bianca, le lance mutarono in raggi ghiacciati che frantumarono la barriera e si conficcarono nelle braccia dello stregone, ghiacciandole completamente. Nello stesso momento Rose scattò in avanti e gli conficcò le scimitarre nel petto, lasciandolo a terra, morente.
- Ebbene Capitano? Abbiamo calmato i suoi bollenti spiriti?- esclamò Biggs, suscitando l'ilarità generale. Il loro primo grande ostacolo verso la salvezza di Elmur era stato abbattuto e tutti corsero ad ammirare il frutto di tanta fatica. Gubert era a terra, cosparso di sangue, ormai più morto che vivo.
- Come avete fatto?- esclamò con voce spezzata.
- Mai sottovalutare il proprio avversario- rispose Rose, fredda - è il principio basilare che si insegna ad ogni soldato. Un falso senso di sicurezza può essere letale, soprattutto quando il tuo avversario conosce perfettamente le tue manie di grandezza, Gubert! Ora i miei soldati potranno riposare in pace, ed anche i tuoi, perchè hanno avuto la loro vendetta-
Ansimando, lo stregone gli rispose:- Sono stato un emerito ******... correte a Commow, Meliel ha ordinato a noi Nobili Fratelli di raderlo al suolo- poi piegò la testa e perse i sensi.
- Beh, direi che se non è morto ora non sopravviverà a lungo con queste ferite e se si risveglia ha diritto ad una dolorosa agonia per tutto il male che ha procurato, potete pure riprendervi le vostre armi, ragazzi- ordinò Rose, ed i soldati obbedirono all'istante.
- Ehi, Bestione! Mettimi giù- urlò Musalx, appena rinvenuto. Fu subito accontetato e guardandosi intorno chiese:- Dove diavolo è finita la foresta?-
- Quel coso l'ha bruciata, completamente- esclamò Star, indicando l'animale a terra, stramazzante.
- Perchè non lo avete ancora ucciso, allora?- Domandò, terrorizzato.
- Non può farvi nulla ora, e guardate come lo controllavano!- disse uno dei giganti, che armeggiava chino sull'animale, fino ad estrarre un immenso collare ornato di spine d'acciaio - Appartiene alla razza degli Infauti, arriva dalle terre vulcaniche dell'est. Contrariamente a quanto possiate pensare, allo stato brado è un animale erbivoro e tendenzialmente molto mansueto-
- E tu come lo sai?- domandò Hucker.
Quello non rispose alla domanda, ma chiese a Star di avvicinarsi con lo zaino che aveva salvato portandolo sulle spalle e gli chiese un po' di Edera di Humb, che fece mangiare con dolcezza alla bestia. Quella si alzò, malferma sulle gambe, e si fece accarezzare dall'omone, con evidente soddisfazione.
- Lui è Hess, il nostro esperto di animali- Spiegò Musalx - Mentre questi - Disse facendo un cenno al gigante dietro di lui - è il suo gemello Mutt, specializzato nel riconoscimento di ogni tipo di pianta e credo che tutti abbiate avuto modo di conoscere Star, il più esperto dell'organizzazione S quando si tratta di combattere. Uhm, invece voi altri... allora abbiamo il capitano disertore dei Lancieri con un paio dei suoi tirapiedi, il gorilla del presidente ed ovviamente il buon vecchio Hucker stesso; che bella combricola!- commentò, sarcastico.
- Si può sapere da dove proviene tutto il tuo odio nei nostri confronti?- Esclamò, Master, rabbioso.
- Di certo non vengo a dirlo a te, ma stai tranquillo che non sono ragioni futili. Tornando a noi, direi che ora che non abbiamo più una base e siamo ricercati- Star lo guardò stupito - Oh sì, la megera lo verrà a sapere da chi è stato decimato il suo esercito. Beh direi che sia meglio scegliere il male minore, quindi potremmo unirci a voi fino al territorio di Ubur, sempre che non consideriate degradante viaggiare con gente della nostra risma- concluse, fissando i presenti.
Master era furioso ed Hucker rimase interdetto per un attimo, cercando ancora di capire l'identità di quegli individui... organizzazione S, probabilmente doveva stare per Sopravvivenza, dato che avevano in mente solo quello, oppure per...
La verità gli rovinò addosso, penetrandogli in corpo come gas venefico, impedendogli di parlare dal momento in cui decisero di mettersi in viaggio per Commow, accompagnati anche dall'Infaute, ribattezzato Humb, come l'edere che lo aveva salvato. Per ore nessuno sentì più la voce dell'ex presidente, infine fu solamente quando decisero di fermarsi per la notte, sulla cima di un colle, e tutti tranne lui e Musalx si furono allontanati a cercare cibo che gli rivolse la parola - E così sono arrivato alla resa dei conti, Musalx, o dovrei chiamarti Lamus?-
- Bene, sono contento che vent'anni dopo che tu, Meliel e Pontifex avete rovinato la vita ad un intero villaggio ti ricordi ancora di me, mio caro "Presidente"- Commentò l'altro, con ogni fibra del corpo che pulsava di rabbia.

Fine capitolo 8


Beh pensavo che sarebbe andata peggio, non sono mai stato un maestro nel caratterizzare tanti personaggi insieme ( e pensavo solo a 4-5 personaggi principali, invece qui siamo già a 9 :D), però sta venendo fuori una cosa alla FFVI. Volevo sapere soprattutto se è coinvolgente il frequente cambio di focalizzazione.
 
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