PARTE 4
Uno spettacolo orripilante si presentava dinnanzi ai due Ex-SOLDIER.
La cittadina in fiamme, case tranciate a metà, immensi crateri nel terreno con evidenti squarci e tagli. C'era stato uno scontro immenso.
Videro cadaveri, una quarantina di cadaveri, uno dei quali di colore e uno strano braccio meccanico.
Notarono sul terreno, tracce di zoccoli di cavallo e una stranissima andatura. Sembravano più cavalli, una coppia forse.
Seguirono quelle tracce per 10 minuti finchè non trovarono le macerie di una costruzione in pietra e due corpi.
Li riconobbero subito, Il Seed Squall Leonhart e il SOLDIER Cloud Strife.
Corsero verso di loro per accertarsi delle loro condizioni. Erano in fin di vita, ormai rantolavano entrambi. Lanciati gli incantesimi di cura, i due guerrieri si ripresero e subito raccontarono ciò che era successo.
Angeal con rammarico raccontò della città, di come era ridotta.
Cloud si mise le mani nei capelli e si guardò intorno urlando, mentre Squall esclamò:
Squall <Come distrutta? Mia moglie, mio FIGLIO???>
Angeal <C'erano molti cadaveri, alcuni carbonizzati dalle fiamme, altri uccisi a colpi di spada o schiacciati dalle macerie.>
Squall <Mio figlio...dio no....>
Dalla sommità del monte sotto cui erano stanziati i 4 amici, un cavaliere partì al galoppo, scendendo dalla montagna. Frenò bruscamente il suo destriero ed esclamò:
????? <O non preoccuparti per il tuo figliolo...>
Squall <Odino brutto basta**o! Che ne hai fatto di lui???>
Odino indicò con lo sguardo una sacca marrone (ormai aveva assunto un colore marrone scuro, era intrisa di sangue). Rovistò dentro e prese con la sua mano destra, la testa di un ragazzo.
Odino <Oh tranquillo. Ha perso un pò la testa ma è ancora un bravo ragazzo!!> Con una risata terribile Odino scandì la sua battuta "ha perso la testa!".
Squall, padre di una famiglia felice, era in ginocchio con il volto in lacrime. Non aveva espressione in viso, completamente assorto com'era si girò verso quel cavaliere e con parole di ghiaccio disse:
Squall <Mi hai distrutto una vita...e quella dei miei amici...ma ti giuro sul mio onore e l'anima di mio figlio che ti ucciderò prima di morire!>
Si mise a correre ed Odino esclamò:
Odino <Stupido Idio*a! Farai compagnia a tuo figlio!!!>
Fece per estrarre la leggendaria spada, la Zantetsuken, ma Angeal e Cloud si gettarono sul suo braccio bloccandolo. Mentre Genesis teneva fermo come poteva il cavallo, Squall rotolò di lato fino ad essere un palmo dal muso del cavallo.
Alzò la mano ed urlò:
Squall <Via ragazzi! FLARE!!!!!!!!!>
I suoi amici si gettarono di lato mentre il Flare disintegrava il cavallo. Da quell'incantesimo, era uscita una magia talmente potente da disarcionare lo stesso Odino dal suo (se così si poteva definire cavallo). Ancora zampettava quell'immenso cavallo ma la metà superiore del suo corpo non c'era più. Al suo posto, un buco di carne gocciolante e pulsante stava scuotendosi.
La metà di quel cavallo si accasciò esanime sul terreno.
Odino furibondo disse:
Odino <Dopo questo giorno, voi avete iniziato una guerra che nemmeno potete immaginare! Non siete in grado di competere con me, nè con i miei compagni. Addio umani, non vi ammazzo solo per un mio capriccio.>
Con un gesto del mantello e un onda d'urto improvvisa, Odino si teletrasportò altrove.
Subito il Seed corse verso le macerie di Winhill in cerca di sua moglie e di suo figlio.
Con un urlo di rabbia, il Seed annunciò di aver trovato i corpi che cercava.
Subito anche Cloud trovò i suoi amici, avevano combattuto ma non ce l'avevano fatta.
Mentre Cloud tornava da Genesis e Angeal, Squall rovistava tra le macerie.
I tre parlavano sul davarsi, dovevano trovare un successore. Loro ormai potevano fare poco, al massimo tenere testa a qualche Demone ma non di certo a Odino o Ghilgamesh.
Udirono però passi veloci. Era Squall che tornava dalle macerie della città. Teneva in braccio, due grosse scatole nere.
Le posò ai piedi degli altri 3 e le aprì.
In una, una splendida spada argentata, il Revolver, mentre nell'altra la leggendaria Buster Sword.
Angeal chiese il permesso a Cloud e subito impugnò la sua vecchia spada, che era costata tanti sacrifici a suo padre.
Cloud non voleva riportagliela via, così si doveva arrangiare per ritrovare un'altra spada.
Squall <Invocala come fai sempre...>
Cloud <Non posso e lo sai..come tu evochi la LionHeart dal Revolver io posso evocare L'Ultima solo da una spada..e ho notato che dev'essere una spada leggendaria non con spade semplici.>
Genesis <Nemmeno io posseggo una spada...me l'ha spazzata via Ghilgamesh>
Squall <Mi ricordo anche di lui...se non sbaglio dato che la Zantestuken ce l'ha Odino, lui ha 3 Spade, la Masamune (subitò precisò che non si trattava di quella di Sephiroth) L'Excalibur, e l'Excalibur ossidata.
Lo uccideremo io e Angeal, voi due ci darete una mano, anche se disarmati, troveremo un modo. Poi ci prendiamo le spade e le diamo a voi due, inoltre sono pure spade leggendarie e non avrete bisogno di manutenzione o paura che si danneggino.>
Angeal <Torniamo a Banora...l'ultima volta era lì...>
Cloud <Poi se questo piano dovesse riuscire, andiamo ad Alexandria. Dobbiamo parlare con Gidan e gli altri>
Genesis <Dobbiamo batterlo quel basta**o...vendichiamo la mia spada.
Squall <Bene allora è deciso....a Banora per ammazzare quel traditore di Ghilgamesh!>
Mentre salivano sulla barca, Squall sentì (o forse si immagino) un cane che dalla montagna gli osservava.
CONCLUSIONE PARTE 4