Qui mi pare che ne fate una questione troppo semplice invece a mio avviso il discorso è molto più complesso: innanzitutto perché ci si deve confrontare con una definizione piu ristretta o più ampia del termine "videogame", che è gia differente da cio che noi consideriamo "esperienza videoludica".
Cominciamo col dire che i videogame sono partiti come un passatempo di nicchia, infinitamente criticati fin da subito come qualsiasi passione semplicemente non compresa, sconosciuta o di quelle di cui se ne viene a sapere solo per sentito dire.
Forse erano qualcosa di differente da oggi, ci si divertiva con quel poco che però sembrava già così tanto, era facile stupirsi con una sgranatissima esplosione accompagnata da un effetto sonoro simile a quello di uno sciacquone del cesso piuttosto che al boato di un una vera esplosione, ma le aspettative erano diverse.
E siamo oggi a confrontarci con un dilemma che riguarda il modo in cui il videogame e l'esperienza videoludica si siano evoluti o involuti, a seconda dei punti di vista.
Prima di tutto è evidente come il mercato si sia diversificato, ormai di quello passato non c'è più veramente nulla. Prima bastava un programmatore che con un buon di sano impegno si mettesse nel progettare un gioco mentre ora, invece, ci vogliono architetti, fisici, tecnici per il suono, attori, doppiatori, un'intera team che confrontati a quelli su di un set per un colossal di hollywood è praticamente nulla. Sta di fatto che il videogame ormai ha un mercato di massa.
A prescindere dal fatto che, in base ai gusti di ognuno, un videogame migliore non esiste, è d'obbligo sottolineare il fatto che non è così legittimo dare il titolo di "migliori giochi" a quelli che semplicemente hanno fatto incetta di consensi tra le masse, di che videogame stiamo parlando? L'evoluzione è quella che li ha portati tra le masse oppure quella che li ha resi , indipendentemente da tutto, "belli"? E bellezza di cosa poi? Ecco che entriamo nel merito dell'esperienza videoludica: ci sono tante cose che la rendono differente per ognuno di noi, gia il background stesso rappresenta una base emotiva che rende più o meno facile lo stimolo di determinate emozioni che possono portare al divertimento o alla noia: tutto cio è ASSOLUTAMENTE soggettivo, molto più di quanto si vorrebbe credere.
L'errore sta nel voler a tutti i costi lasciar intendere che sia semplice capire come divertirsi perché in realtà ognuno di noi intende il divertimento in una maniera differente.
A che scopo volete continuare a paragonare i giochi di oggi con quelli di ieri? Per me non ha senso e non se ne ottiene nulla. Io oggi ricevo emozioni diverse da quelle che vivevo con i giochi di una volta: DIVERSE non MIGLIORI! E' chiaro il concetto? Spero di si