BahamutdiFF8__Girl
DON'T TOUCH MY CLOUD
Un amica venuta da lontano
Cloud impiegò una manciata di minuti per rendersi conto che le intenzioni di Rachele erano reali; cercò di uscire più in fretta possibile, ma quel lasso di tempo era stato sufficiente alla ragazza per mettere almeno un centinaio di metri fra lei e il bar. Nonostante questo la prestanza fisica dell'ex-SOLDIER era decisamente superiore, per cui il vantaggio di Rachele venne presto ridotto a zero e la ragazza fu raggiunta.
_FERMATI!! FERMATI TI HO DETTO!!_
Cloud la afferrò per il braccio, stringendola esattamente come poco prima nel bar; dalla sua reazione Rachele potè notare che era preoccupato, ma il terrore era diventato più grande di qualsiasi altra cosa, per cui la ragazza iniziò a dimenarsi, obbligando Cloud a serrare sempre di più la presa. Fino al momento in cui una voce esterna si fece sentire
_Ehm.. Cloud, cosa stai facendo?_
Lo spadaccino smise di lottare, ma sempre mantenendo la presa forte su Rachele per non farla andare via
_Nanaki, aiutami!! Mi sta facendo maleee!!!!_
Il protettore di Cosmo Canyon, che aveva assistito a tutta la scena, si mise a due zampe, incrociando quelle anteriori.
_Dico Cloud, ti pare il modo di trattare una signorina?_
_Ecco, bravo, diglielo anche te.. aiuto! AIUTOO!!!!_
_Zitta! Smetti di urlare o attirerai l'attenzione dei Turks!!_ Cloud cercò di mettergli una mano sulla bocca, con l'unico risultato di terrorizzarla ancora di più. Con la forza della disperazione, perchè di tale sentimento ormai si trattava, Rachele riuscì a trovare il modo per svincolarsi: senza pensarci troppo la ragazza sferrò un deciso colpo di ginocchio sulle.. parti basse di Cloud, lasciandolo senza fiato. SOLDIER con Mako o no, Cloud era comunque un ragazzo, per cui vulnerabile a colpi nelle parti proibite; inoltre non si aspettava una reazione del genere, per cui la somma delle cose fu devastante: Cloud si accasciò a terra senza fiato, mentre Rachele iniziò a correre a perdifiato.
Red XIII rimase fermo, interdetto dall'epilogo della vicenda; non sapeva se rincorrere la ragazza o prestare soccorso al suo amico, che era in ginocchio dolorante. L'unica cosa che Cloud riuscì a dire fu:
_R..red... in..se...guila...!!_
Nel frattempo Rachele corse lungo le strade dei bassifondi di Edge e trovò un chocobo legato; in preda al panico, la ragazza decise di salire in groppa alla bestia e utilizzarla per allontanarsi il più possibile. Col fiatone slegò il chocobo e lo spronò alla partenza, mentre la voce di Nanaki alle sue spalle cercava di dissuaderla:
_Signorina!! Si fermi!! Stia attenta, i chocobo sono pericolosi da cavalcare se non si è più che esperti!!_
Rachele riprese un po' di fiato e prima di partire guardò indietro e urlò
_Non ti preoccupare Nanaki, cavalcavo cavalli sulla Terra.. questo è più facile!_
In fondo un po' le dispiaceva per Red, e anche un po' per Cloud ma.. era troppo spaventata ora per la diplomazia. Strinse le redini al chocobo e lo invitò a partire. L'animale si girò verso di lei, dopodichè con un “Wark!” iniziò a correre.
In sella al chocobo era molto più veloce che a piedi, così Rachele riuscì a raggiungere la piana di Midgar in pochi minuti; si addentrò nella pianura per una ventina di minuti buoni, raggiungendo quasi la palude dello Zolom. Dopo circa una mezzora di cavalcata nelle luci del mattino Rachele iniziò a sentire un'eco, un rumore di motore meccanico dietro di lei; lanciò uno sguardo indietro e vide la Fenrir, la moto di Cloud, all'orizzonte che la stava inseguendo.
“Oh caspita” pensò “Si è già ripreso..”
Un brivido di paura la scosse ancora, e spronò il chocobo ad accelerare
_Vai, vai! Ti prego, accelera!!_
Il chocobo rispose con un “Wark! Wark!” e fece del suo meglio per aumentare la velocità, ma la Fenrir di Cloud era più veloce e guadagnava terreno ogni secondo che passava. Rachele continuava a invitare il chocobo ad accelerare, ma il povero pennuto giallo era arrivato al limite delle sue forze e non ce la faceva più. Arrivati nei pressi di una grossa quercia, uno dei rarissimi alberi che erano spuntati e cresciuti a vista d'occhio sul Pianeta dopo il Great Gospel seguente la sconfitta di Kadaj, la Fenrir di Cloud aveva guadagnato così tanto terreno da permettere al ragazzo in sella di attivare una materia viola; mentre la luce dell'Esca Chocobo iniziava a brillare, Rachele sentì la voce di Cloud che ordinava
_Chocobo! Vieni qua! Fermati!_
Sotto l'azione magica, il chocobo si voltò indietro; si distrasse e inciampò in una grossa roccia, scaraventando Rachele a terra, facendole tra l'altro molto male.
Rialzatasi a fatica ma sotto l'energia della disperazione, con le lacrime agli occhi, la ragazza vide e seguì l'unica via di fuga che vedeva possibile: il tronco dell'albero. Mentre Cloud frenava e parcheggiava la sua moto nelle vicinanze, Rachele riuscì ad arrampicarsi come uno scoiattolo e a scomparire in mezzo alla folta chioma di quell'albero mistico.
_FERMATI!! EHI!! RACHELE!!!_
La ragazza non prestò attenzione alle concitate richieste di Cloud e si addentrò sempre di più fra i rami; raggiunse un angolo sufficientemente grande per potersi accovacciare e si appoggiò con la schiena sul tronco, mettendo la testa contro le ginocchia, in lacrime.
_Dove.. dove sei andata? Dai, scendi! Non capisci che sei in pericolo?_ urlava Cloud, ma Rachele di tutta risposta urlò disperata
_NO!! Mi fai paura!! Vai via, non ho nessuna intenzione di scendere! Vai al diavolo te e questo dannato Pianeta!!!_
Cloud rimase interdetto a quelle parole e smise di chiamarla; in effetti, non poteva darle torto: una ragazza di un altro pianeta dispersa in un ambiente completamente nuovo.. anche se diceva di conoscerlo perfettamente, una cosa era vederlo da fuori, una cosa era viverci. Cloud aveva capito tutto, soprattutto di avere probabilmente peggiorato le cose col suo comportamento brusco e manesco; la cosa migliore sarebbe stata lasciare Rachele sull'albero e mandare qualcun altro a cercare di farle passare la paura. Era evidente che Cloud avrebbe fatto solo peggio, e se ne era reso perfettamente conto.
Il ragazzo fece per riaccendere la moto, ma un moto interiore, una forza derivante dal Lifestream stesso intervenne e lo fermò.
Non puoi andare via ora
_Cos..? Zack?_
Quella ragazza conosce solo te sul Pianeta. Si fida solo di te. Non puoi abbandonarla
_Ma.. l'hai sentita, no? Faccio solo peggio a stare qui.._
Faresti MOLTO peggio ad andartene. Se le capitasse qualcosa non te lo potresti mai perdonare
Come sempre Zack Fair aveva ragione. Difficilmente il SOLDIER di prima classe, quello vero, aveva consigliato male e anche questa volta aveva pienamente ragione: Cloud non poteva lasciare Rachele al suo destino, sarebbe stato troppo pericoloso lasciarla sola per anche solo un'ora.
_..già... non me lo potrei perdonare.._ concluse lo spadaccino, quindi decise di spegnere il motore e aspettare. Guardò in alto, verso le fronde, indeciso sul da farsi. Voleva arrampicarsi e raggiungerla, ma Zack lo fermò ancora una volta
Non farlo. E' terrorizzata, la spaventeresti ancora di più e potrebbe fare una sciocchezza.
_E allora cosa faccio?!_
Aspetta. Rachele è comunque al sicuro su quell'albero. Devi solo evitare che qualcuno si avvicini all'albero.
Non c'era niente da fare. Un SOLDIER di prima classe sapeva perfettamente come comportarsi in queste situazioni, era parte del suo addestramento. E Cloud ringraziò il cielo di avere ancora al suo fianco l'indimenticato – e indimenticabile- Zack.
Rachele nel frattempo era all'oscuro di questa conversazione mistica fra Cloud e lo spirito del suo amico; rimaneva con la testa sulle ginocchia, piangendo. L'unica cosa che riusciva a pensare era che era bloccata, sola, a chissà quanti anni luce dalla Terra.. una luce improvvisa la obbligò ad alzare lo sguardo; una brezza lieve diventò presto un forte vento, mentre da una grande macchia luminosa Rachele intravide una figura nota.. una voce altrettanto nota raggiunse le sue orecchie, trasportata dal vento.
Non avere paura..
Cloud impiegò una manciata di minuti per rendersi conto che le intenzioni di Rachele erano reali; cercò di uscire più in fretta possibile, ma quel lasso di tempo era stato sufficiente alla ragazza per mettere almeno un centinaio di metri fra lei e il bar. Nonostante questo la prestanza fisica dell'ex-SOLDIER era decisamente superiore, per cui il vantaggio di Rachele venne presto ridotto a zero e la ragazza fu raggiunta.
_FERMATI!! FERMATI TI HO DETTO!!_
Cloud la afferrò per il braccio, stringendola esattamente come poco prima nel bar; dalla sua reazione Rachele potè notare che era preoccupato, ma il terrore era diventato più grande di qualsiasi altra cosa, per cui la ragazza iniziò a dimenarsi, obbligando Cloud a serrare sempre di più la presa. Fino al momento in cui una voce esterna si fece sentire
_Ehm.. Cloud, cosa stai facendo?_
Lo spadaccino smise di lottare, ma sempre mantenendo la presa forte su Rachele per non farla andare via
_Nanaki, aiutami!! Mi sta facendo maleee!!!!_
Il protettore di Cosmo Canyon, che aveva assistito a tutta la scena, si mise a due zampe, incrociando quelle anteriori.
_Dico Cloud, ti pare il modo di trattare una signorina?_
_Ecco, bravo, diglielo anche te.. aiuto! AIUTOO!!!!_
_Zitta! Smetti di urlare o attirerai l'attenzione dei Turks!!_ Cloud cercò di mettergli una mano sulla bocca, con l'unico risultato di terrorizzarla ancora di più. Con la forza della disperazione, perchè di tale sentimento ormai si trattava, Rachele riuscì a trovare il modo per svincolarsi: senza pensarci troppo la ragazza sferrò un deciso colpo di ginocchio sulle.. parti basse di Cloud, lasciandolo senza fiato. SOLDIER con Mako o no, Cloud era comunque un ragazzo, per cui vulnerabile a colpi nelle parti proibite; inoltre non si aspettava una reazione del genere, per cui la somma delle cose fu devastante: Cloud si accasciò a terra senza fiato, mentre Rachele iniziò a correre a perdifiato.
Red XIII rimase fermo, interdetto dall'epilogo della vicenda; non sapeva se rincorrere la ragazza o prestare soccorso al suo amico, che era in ginocchio dolorante. L'unica cosa che Cloud riuscì a dire fu:
_R..red... in..se...guila...!!_
Nel frattempo Rachele corse lungo le strade dei bassifondi di Edge e trovò un chocobo legato; in preda al panico, la ragazza decise di salire in groppa alla bestia e utilizzarla per allontanarsi il più possibile. Col fiatone slegò il chocobo e lo spronò alla partenza, mentre la voce di Nanaki alle sue spalle cercava di dissuaderla:
_Signorina!! Si fermi!! Stia attenta, i chocobo sono pericolosi da cavalcare se non si è più che esperti!!_
Rachele riprese un po' di fiato e prima di partire guardò indietro e urlò
_Non ti preoccupare Nanaki, cavalcavo cavalli sulla Terra.. questo è più facile!_
In fondo un po' le dispiaceva per Red, e anche un po' per Cloud ma.. era troppo spaventata ora per la diplomazia. Strinse le redini al chocobo e lo invitò a partire. L'animale si girò verso di lei, dopodichè con un “Wark!” iniziò a correre.
In sella al chocobo era molto più veloce che a piedi, così Rachele riuscì a raggiungere la piana di Midgar in pochi minuti; si addentrò nella pianura per una ventina di minuti buoni, raggiungendo quasi la palude dello Zolom. Dopo circa una mezzora di cavalcata nelle luci del mattino Rachele iniziò a sentire un'eco, un rumore di motore meccanico dietro di lei; lanciò uno sguardo indietro e vide la Fenrir, la moto di Cloud, all'orizzonte che la stava inseguendo.
“Oh caspita” pensò “Si è già ripreso..”
Un brivido di paura la scosse ancora, e spronò il chocobo ad accelerare
_Vai, vai! Ti prego, accelera!!_
Il chocobo rispose con un “Wark! Wark!” e fece del suo meglio per aumentare la velocità, ma la Fenrir di Cloud era più veloce e guadagnava terreno ogni secondo che passava. Rachele continuava a invitare il chocobo ad accelerare, ma il povero pennuto giallo era arrivato al limite delle sue forze e non ce la faceva più. Arrivati nei pressi di una grossa quercia, uno dei rarissimi alberi che erano spuntati e cresciuti a vista d'occhio sul Pianeta dopo il Great Gospel seguente la sconfitta di Kadaj, la Fenrir di Cloud aveva guadagnato così tanto terreno da permettere al ragazzo in sella di attivare una materia viola; mentre la luce dell'Esca Chocobo iniziava a brillare, Rachele sentì la voce di Cloud che ordinava
_Chocobo! Vieni qua! Fermati!_
Sotto l'azione magica, il chocobo si voltò indietro; si distrasse e inciampò in una grossa roccia, scaraventando Rachele a terra, facendole tra l'altro molto male.
Rialzatasi a fatica ma sotto l'energia della disperazione, con le lacrime agli occhi, la ragazza vide e seguì l'unica via di fuga che vedeva possibile: il tronco dell'albero. Mentre Cloud frenava e parcheggiava la sua moto nelle vicinanze, Rachele riuscì ad arrampicarsi come uno scoiattolo e a scomparire in mezzo alla folta chioma di quell'albero mistico.
_FERMATI!! EHI!! RACHELE!!!_
La ragazza non prestò attenzione alle concitate richieste di Cloud e si addentrò sempre di più fra i rami; raggiunse un angolo sufficientemente grande per potersi accovacciare e si appoggiò con la schiena sul tronco, mettendo la testa contro le ginocchia, in lacrime.
_Dove.. dove sei andata? Dai, scendi! Non capisci che sei in pericolo?_ urlava Cloud, ma Rachele di tutta risposta urlò disperata
_NO!! Mi fai paura!! Vai via, non ho nessuna intenzione di scendere! Vai al diavolo te e questo dannato Pianeta!!!_
Cloud rimase interdetto a quelle parole e smise di chiamarla; in effetti, non poteva darle torto: una ragazza di un altro pianeta dispersa in un ambiente completamente nuovo.. anche se diceva di conoscerlo perfettamente, una cosa era vederlo da fuori, una cosa era viverci. Cloud aveva capito tutto, soprattutto di avere probabilmente peggiorato le cose col suo comportamento brusco e manesco; la cosa migliore sarebbe stata lasciare Rachele sull'albero e mandare qualcun altro a cercare di farle passare la paura. Era evidente che Cloud avrebbe fatto solo peggio, e se ne era reso perfettamente conto.
Il ragazzo fece per riaccendere la moto, ma un moto interiore, una forza derivante dal Lifestream stesso intervenne e lo fermò.
Non puoi andare via ora
_Cos..? Zack?_
Quella ragazza conosce solo te sul Pianeta. Si fida solo di te. Non puoi abbandonarla
_Ma.. l'hai sentita, no? Faccio solo peggio a stare qui.._
Faresti MOLTO peggio ad andartene. Se le capitasse qualcosa non te lo potresti mai perdonare
Come sempre Zack Fair aveva ragione. Difficilmente il SOLDIER di prima classe, quello vero, aveva consigliato male e anche questa volta aveva pienamente ragione: Cloud non poteva lasciare Rachele al suo destino, sarebbe stato troppo pericoloso lasciarla sola per anche solo un'ora.
_..già... non me lo potrei perdonare.._ concluse lo spadaccino, quindi decise di spegnere il motore e aspettare. Guardò in alto, verso le fronde, indeciso sul da farsi. Voleva arrampicarsi e raggiungerla, ma Zack lo fermò ancora una volta
Non farlo. E' terrorizzata, la spaventeresti ancora di più e potrebbe fare una sciocchezza.
_E allora cosa faccio?!_
Aspetta. Rachele è comunque al sicuro su quell'albero. Devi solo evitare che qualcuno si avvicini all'albero.
Non c'era niente da fare. Un SOLDIER di prima classe sapeva perfettamente come comportarsi in queste situazioni, era parte del suo addestramento. E Cloud ringraziò il cielo di avere ancora al suo fianco l'indimenticato – e indimenticabile- Zack.
Rachele nel frattempo era all'oscuro di questa conversazione mistica fra Cloud e lo spirito del suo amico; rimaneva con la testa sulle ginocchia, piangendo. L'unica cosa che riusciva a pensare era che era bloccata, sola, a chissà quanti anni luce dalla Terra.. una luce improvvisa la obbligò ad alzare lo sguardo; una brezza lieve diventò presto un forte vento, mentre da una grande macchia luminosa Rachele intravide una figura nota.. una voce altrettanto nota raggiunse le sue orecchie, trasportata dal vento.
Non avere paura..
