Quello di Pissio potrebbe essere un ragionamento corretto se non fosse per un piccolo, insignificante dettaglio. Capitolo 566, pagina 5: Sengoku ordina ai due boia di procedere con l'esecuzione (ho menzionato 'sto particolare pure nel post precedente, ma voi eravate distratti perché stavate chiacchierando, domani voglio parlare con i vostri genitori ;P). È dunque lo stesso Oda a bocciare la possibilità che la Marina stia temporeggiando per paura che la situazione le sfugga di mano.
Basta fare 2 + 2. Cosa sarebbe successo se Crocodile non fosse intervenuto? Che Ace ci avrebbe lasciato le penne, no? Quindi alla Marina di scatenare l'ira funesta di chicchessia non gliene può fregare di meno, è convintissima di vincere in ogni caso e quell'episodio esclude aprioristicamente la vostra interpretazione.
La domanda resta la stessa: cosa diavolo stanno aspettando?
Inoltre, Kaos, dire che la Marina se ne frega di Ace lo trovo azzardato (per non dire inesatto).
Nel contesto delle motivazioni Oda ha scelto di attribuire maggiore importanza alla paternità di Ace piuttosto che all'eliminazione di Barbabianca, e lo ha fatto non con due parole in croce e amen ma enfatizzando il tutto oltremodo, piazzando la "grande rivelazione" a inizio battaglia e menandola con pagine e pagine di squilli di trombe. Addirittura Sengoku dichiarerà che la guerra non è che una conseguenza da pagare ben volentieri pur di cancellare dalla faccia della terra il sangue impuro del re dei pirati. Un rischio calcolato, dunque.
È vero che quando seppi dell'esecuzione pensai subito anch'io che il vero obiettivo del Governo Mondiale fosse la testa di Barbabianca (era una cosa scontatissima), ma non vedo per quale ragione dovrei pensarlo ancora, soprattutto alla luce dei capitoli 550 e 551.