Non mi aveva convinto già al Gamescom un anno fa e rivedere lo stesso gioco a distanza di un anno senza troppe migliorie mi ha comunque sconfortato.
È un gioco dove puoi stare fermo in attesa che gli altri bot facciano il loro lavoro. Un gioco che rappresenta un'accozzaglia di altri generi e che a livello di sparatutto lascia molto a desiderare. I vetri che non si infrangono, l'ambiente che non risponde, quindi interazione zero che è fondamentale in questi casi. Con CoD Modern Warfare 2 se volevi colpire qualcuno attraverso un vetro facevi un buco in un preciso punto e lo colpivi: qui i vetri sono infrangibili, non riportano nemmeno il segno del colpo.
È un esempio banale, ma spiega le piccole imperfezioni sparse qui e lì in Brink, un gioco che non consiglierei. L'ho detto anche alla radio martedì sera quando mi è stato chiesto "cosa ne pensi di Brink? Sta andando tantissima pubblicità in tv" - "Tutto fumo e niente arrosto: se cercate uno sparatutto guardate altrove perché non offre nulla e quel che offre l'hanno già offerto meglio gli altri".