da "Il Signore degli Anelli", "La Compagnia dell'Anello" di J.R.R. Tolkien:
Non tutto quel ch'è oro brilla,
Ne gli erranti sono perduti;
Il vecchio ch'è forte non s'aggrinza
Le radici profonde non gelano.
Dalle ceneri rinascerà un fuoco,
L'ombra sprigionerà una scintilla;
Nuova sarà la lama ora rotta,
E re quel ch'è senza corona
da "Il Piccolo Principe" di Antoine de Saint-Exupèry:
<<Guarderai le stelle la notte. E' troppo piccolo da me perchè ti possa mostrare dove si trova la mia stella. E' meglio così. La mia stella sarà per te una delle stelle. Allora, tutte le stelle, ti piacerà guardarle... tutte, saranno tue amiche. E poi ti voglio fare un regalo...>>
Rise ancora.
<<Ah! ometto, ometto mio, mi piace sentire questo riso!>>
<<E sarà proprio questo il mio regalo... sarà come per l'acqua...>>
<<Che vuoi dire?>>
<<Gli uomini hanno delle stelle che non sono le stesse. Per gli uni, quelli che viaggiano, le stelle sono delle guide. Per gli altri non sono che delle piccole luci. Per altri, che sono dei sapienti, sono dei problemi. Per il mio uomo d'affari erano dell'oro. Ma tutte queste stelle stanno zitte. Tu, tu avrai delle stelle che nessuno ha...>>
<<Che cosa vuoi dire?>>
<<Quando tu guarderai il cielo, la notte, visto che io abiterò in una di esse, visto che io riderò in una di esse, allora sarà per te come se tutte le stelle ridessero. Tu avrai, tu solo, delle stelle che sanno ridere!>>
E rise ancora.
<<E quando ti sarai consolato (ci si consola sempre), sarai contento di avermi conosciuto. Sarai sempre il mio amico. Avrai voglia di ridere con me. E aprirai a volte la finestra, così, per il piacere... E i tuoi amici saranno stupiti di vederti ridere guardando il cielo. Allora tu dirai: "Si, le stelle mi fanno sempre ridere"" e ti crederanno pazzo.
<<T'avro fatto un brutto scherzo...>>
E rise ancora.
<<Sarà come se t'avessi dato, invece delle stelle, mucchi di sonagli che sanno ridere...>>
da "Il Ritratto di Dorian Gray" di Oscar Wilde
<<Andiamo a sederci all'ombra,>> disse Lord Enrico <<Parker ha portato da bere e, se restate ancora nel riverbero, vi sciuperete, e Basilio non vi ritrarrà più. Non dovete davvero lasciarvi abbronzare dal sole: non stareste bene.>>
<<E che importerebbe?>> esclamò ridendo Dorian Gray; e sedette sulla panchina in fondo al giardino.
<<Potrebbe essere della massima importanza per voi, signor Gray>>
Perchè?>>
<<Perchè possedete una splendida giovinezza, e la giovinezza è l'unica cosa degna di esser posseduta>>
<<Non mi sembra, Lord Enrico>>
<<Non vi sembra adesso. Ma un giorno, quando sarete vecchio, rugoso e brutto, quando il meditare vi avrà scavato nella fronte i suoi solchi, e le passioni avranno marcato le vostre labbra col loro orribile fuoco, vi sembrerà, e vi apparirà terribile. Ora, Dovunque andiate portate con voi la gioia. Ma sarà sempre così?... avete un volto meraviglioso, signor Gray, non accigliatevi: lo avete. E la bellezza è un aspetto del genio, è la più alta, anzi, del genio, perchè non richiede spiegazioni. E' una delle grandi cose del mondo, come la luce del sole, o la primavera, o il riflesso nell'acqua cupa di quella conchiglia d'argento che chiamano luna. Su di essa non si può discutere: ha un divino diritto alla sovranità, rende principi coloro che la possiedono. Sorridete? Non sorriderete quando l'avrete perduta... Si dice spesso che la bellezza è la meraviglia sovrana. Solo la gente mediocre non giudica dalle apparenze: il vero mistero del mondo è il visibile, non l'invisibile. Si, Signor Gray, gli dei sono stati benigni con voi, ma gli dei non indugiano a riprendersi quello che danno. Avete solo pochi anni per vivere realmente, perfettamente e pienamente. Quando la gioventù vi abbandonerà, la bellezza si affretterà a seguirla, e allora vi accorgerete a un tratto che non vi sono più trionfi che il ricordo del vostro passato renderà amari più che disfatte. Ogni mese vi avvicina, scomparendo, a qualche cosa di terribile; il tempo è geloso di voi e fa guerra ai vostri gigli e alle vostre rose. Si spegneranno i vostri colori, le vostre guance si incaveranno, gli occhi perderanno il loro lampo; e soffrirete tremendamente... Ah! godete la giovinezza finchè la possedete, non sprecate l'oro dei vostri giorni dando ascolto a gente noiosa, cercando di sostenere fallimenti senza speranza, gettando la vostra vita agli ignoranti, ai mediocri, ai volgari.[...] Nulla di voi deve andar perso. Cercate sensazioni sempre nuove, non abbiate paura di nulla... Un nuovo edonismo: ecco ciò che manca al nostro secolo. E voi potete esserne il simbolo visibile. [...]gli umili fiori di campo di campo appassiscono, ma tornano poi a fiorire; il prossimo giugno l'avorno sarà dorato come adesso; tra un mese questa clematide sarà coperta di stelle purpuree e di anno in anno la verde notte delle sue foglie racchiuderà quelle stelle di porpora. Ma la nostra gioventù non torna mai indietro, il palpito di gioia che batte in noi a vent'anni si fa torbido, si indeboliscono le nostre membra, i sensi si corrompono. E noi degeneriamo in ripugnanti fantocci ossessionati dal ricordo di passioni di cui avremmo troppa paura e di tentazioni squisite a cui non osammo abbandonarci. Gioventù! Gioventù! Nulla v'è al mondo che la valga la gioventù.>>