Il futuro di Spira
Heluny scese tossendo dal motociclo. Il fumo sarebbe stato visibile da molte miglia. Era un disastro alla guida di quegli ordigni. Riusciva quasi a sentire le grida e i rimproveri di suo fratello. Ma per sua fortuna lui non era li e non aveva assistito al suo ridicolo incidente. Probabilmente però se non si fosse allontanata alla svelta avrebbe vissuto il disappunto fraterno personalmente e non solo con l’immaginazione. La sua vita era cambiata da quando aveva conosciuto quel ragazzo. Così tenace, così convinto della strada da seguire. Lei era rimasta davvero impressionata. Avevano parlato per ore durante i pochi giorni che avevano condiviso al Tempio di Djose, e si era sentita da subito legata a lui in modo ineluttabile. Ma soprattutto all’improvviso aveva capito che era assolutamente inadatta a seguire il cammino che la sua famiglia aveva scelto per lei. Era un’Albhed, si. Ma il sangue da solo non può decidere il destino di una persona. E poi da sempre era tormentata da quegli strani sogni.
Quella città così viva e tecnologica, cosi grande e piena di luci e colori. Zanarkand. Suo fratello rideva delle sue teorie sui sogni. Ma lei sapeva che avevano un significato. E anche se non aveva prove sapeva che quella del sogno era la Zanarkand del passato… eppure sentiva che faceva parte del futuro. Scosse la testa per liberarsi dai pensieri. Era tempo di mettersi in marcia. Doveva attraversare la piana dei Lampi e adesso era a piedi. Con un sospiro si mise in cammino. Lei odiava i Lampi, ne era terrorizzata. Però avrebbe seguito con coraggio qualsiasi strada, si disse…
proprio come Lui… Chissà se lo avrebbe raggiunto. Il suo viso fece capolino nella sua mente, lo sguardo deciso ma calmo. Poi un’altra visione la travolse. Acqua, e Scaglie enormi di una creatura disumana. Sin. E Lui era li in mezzo a quella furia distruttiva, sereno, deciso, pronto a fare il suo dovere di invocatore. Il fulmine colpì poco distante il terreno facendola tornare al presente. Quella era una visione del futuro ne era certa. Ma prima che quel futuro si compisse era decisa ad incontrarlo ancora. Era quello il suo destino adesso lo sapeva.
“Heluny ... forse ci incontreremo di nuovo … prima che tutto sia finito” Le aveva detto guardandola fermamente poco prima di partire dal tempio dove si erano incontrati per un caso che si era rivelato fatale.
E il suo nome pronunciato da lui le era sembrato infinitamente bello.
Un altro fulmine la fece saltare. Scegliere di passare per la Piana dei Lampi era stata una pessima idea, ma d’altronde lì sarebbe stato l’ultimo luogo in cui l’avrebbero cercata e poi… il suo istinto le diceva che quella era la strada giusta. Dopo ore di cammino vide finalmente la locanda del viaggiatore. Era rischioso fermarsi li. Rin l’avrebbe riconosciuta. Ma non l’avrebbe cacciata. Entrò e il suo cuore ebbe un sussulto. In piedi, fermo davanti ad una libreria, c’era Lui!!! Si era voltato sentendola entrare e il suo sguardo non sembrava sorpreso di vederla. Le sorrise come se l’avesse aspettata per molto tempo: “Heluny… avevo ragione… ci incontriamo di nuovo”.
Dovette fare uno sforzo per ricordarsi come si faceva a parlare poi rispose: “Volevo incontrarti… ti cercavo… ti ho
sempre cercato” Lui non rispose ma annuì come se capisse perfettamente e lei seppe di aver trovato la sua strada e il suo futuro in quell’istante. Un lungo silenzioso abbraccio lì unì. Poi un bacio, preludio di un amore che avrebbe cambiato la loro storia e la storia di Spira.
Molte sere dopo lungo le rive del lago di Macalania Heluny ebbe un’altra visione.
Con un sorriso capì il significato di quella visione e richiamò l’attenzione di Lui che camminava irrequieto lungo la riva per metterlo al corrente:
“Braska…”
Lui si fermò e come sempre le rivolse il suo sorriso più dolce e lei proseguì:
“Sono incinta”
Lui si avvicinò improvvisamente serio e le prese le mani:
“Regalerò al nostro bambino il più lungo Bonacciale di sempre” Nelle sue parole speranza e dolore…
Heluny strinse forte quelle mani quasi a volergli trasmettere la sua forza, la sua fiducia, il suo amore.
Gli sorrise e poi parlò di nuovo con sicurezza:
“Sarà una bambina … e sarà il futuro di Spira.”