Mi piace la piega che prende la discussione. Posso parlare male di Tery Brooks un'altra volta ^^
Allora il fatto di plagio/copia non si basa solo su personaggi/ambiente, ma sulla trama stessa.
Tolkien, da grande conoscitore delle saghe nordiche, ne ha preso SPUNTI vedi ad esempio la maledizione dell'oro maledetto del Reno, che in Tolkien è diventato un anello del potere. Oppure i tesori dei draghi, molto usati nella mitologia nordica, vengono ripresi da Tolkien, che usa draghi sia nel Silmarillion (Glaurund che giace sui tesori di Nargothrond), sia ne Lo Hobbit (Smaug nella Montagna Solitaria). Tutti elementi insomma già visti, ma ripresi e mescolati con fantasia dall'autore. Al punto che bisogna un po' conoscere l'autore stesso per risalire alle sue fonti.
Terry Brooks cosa ha fatto? ha preso un spada magica, ha dato a due contadinotti il compito di sistemare tutto, li uniti a un re/guerriero spodestato e a un mago un po' misterioso. E siamo soli ai personaggi principali, stranamente uguali rispettivamente a Frodo e Sam, Aragorn e Gandalf. Non contento, ha creato una compagnia di nove membri, che a un certo punto si separerà e toccherà ai più deboli compiere la missione più importante. Non ancora soddisfatto, ha fatto in modo che il re tornasse sul suo trono.
Questo non è rivisitazione, questo è copiare. Perfino il contesto è uguale! Almeno Paolini, pure avendo avuto una chiara ispirazione a Star Wars, specialmente in Eragon, ne ha cambiato il contesto (ma fino a un certo punto, non scordiamoci che Lucas ha inserito una quantità immensa di elementi Fantasy).