"Siddharta" di Herman Hesse. Per la scuola. Che dire... è particolare...
shreder ha detto:sto leggendo "le città invisibili" italo calvino, devo dire che è un libro abbastanza strano
bello, bello bello, mi era piaciuto davvero molto, ricordo che per leggerlo fermai la lettura di "così parlò Zarathustra", che ero arrivato a quasi metà del primo volume. Che dire, una ricerca continua, e il finale mi aveva preso davvero molto e anche particolarmente toccato.
Già, all'inizio mi sembrava complesso, ma in fondo abbastanza interessante.
Ma avevo appena iniziato, ora sono andato avanti (non l'ho finito, ho veramente poco tempo per leggere...) e devo dire che mi piace sempre di più. Ora non lo leggo più per la scuola, lo leggo per conto mio.
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Già, all'inizio mi sembrava complesso, ma in fondo abbastanza interessante.
Ma avevo appena iniziato, ora sono andato avanti (non l'ho finito, ho veramente poco tempo per leggere...) e devo dire che mi piace sempre di più. Ora non lo leggo più per la scuola, lo leggo per conto mio.
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Maddai, Calvino è scorrevolissimo, si legge velocemente...
eheh, quando ti fanno leggere cose per la scuola (parlo del liceo in particolare e per mia esperienza), ti cadono letteralmente le palle.
poi è inutile far leggere Don Chicote o anche un qualunque libro di calvino (per fare due esempi) in prima è seconda superiore, perché nella maggioranza dei casi sei troppo piccolo per capirli e non li apprezzi.
Ma io parlavo di Siddharta, di Heman Hesse...
sto leggendo l'ulisse di joyce, ma è bello pesante, se si considera anche che prima ho dovuto leggere una guida alla lettura di 150 pagine lol