Non ho notato se è stato pubblicato anche sul cartaceo, ma ieri la stampa.it ha pubblicato un'intervista con Jonathan King, produttore esecutivo di EA's Inferno.
Di seguito:
Jonathan Knight è il produttore esecutivo di Dante’s Inferno, videogioco basato sull’Inferno della Divina Commedia che, non ancora uscito, sta già provocando innumerevoli polemiche. Jonathan Knight, che parlerà domani a View Conference,
VIEW Conference 2009 | 10th Edition | Digital Cinema, Virtual Reality, Computer Graphics, (3D) Animation, Video Games & Visual Effects, si è prestato a un’intervista da bolgia e con spirito ci ha raccontato il suo personale inferno tanto vessato, in un anno in cui la cultura italiana irrompe nei blockbuster dell’intrattenimento elettronico.
Di recente ho assistito all’anteprima di Assassin's Creed II, ambientato in Italia, soprattutto in Toscana, durante gli storici eventi della “Congiura dei Pazzi” del 1478. Dante’s Inferno ha preso spunto da un testo fondamentale della nostra letteratura.
Come ti spieghi questo grosso interesse per la storia e la letteratura italiana da parte dell’intrattenimento elettronico?
Cosa posso dire, riconosciamo l’Arte quando la vediamo.
Citando le tue parole, In questo momento, Dante Alighieri starà ridendo oppure si starà rivoltando nella tomba?
Ah, sono convinto che si stia sganasciando dalle risate. Chi non vorrebbe essere ricordato dopo settecento anni? Chi non vorrebbe che il mezzo di intrattenimento più eccitante e all’avanguardia esplori e rielabori la sua opera magna dopo tutto questo tempo? Considerate che Dante Alighieri fu tanto audace da scrivere in volgare, non in latino, probabilmente perché desiderava che la sua opera fosse fruibile al “mercato di massa”. Il nostro videogioco non vuole sostituirsi alla Divina Commedia e sono contento d’affermare che pare l’esatto contrario. Ogni settimana sento persone dirmi che Dante’s Inferno ha acceso in loro l’interesse per l’opera originale. Persone che mai si sarebbero avvicinate all’opera di Dante, ora si sentono coinvolte.
Dante’s Inferno ritorna spesso nella cultura pop americana, il nome del club del film “Dal tramonto all’alba”, nel film “Seven”… come videogame era già stato proposto nel 1986, da Beyond, su Commodore 64. Perché gli americani trovano così affascinate L’inferno della Divina Commedia?
Mi piacerebbe che la Divina Commedia avesse un ruolo maggiore nella cultura americana. Quest’anno ho visto nel museo di Dante a Firenze un libro per bambini intitolato “Dante’s Hell”. Usando il fumetto la storia diventa accessibile anche ai più piccoli, questo è qualcosa che in America non potrete mai vedere. Ma penso che qualsiasi persona sia affascinata dalla morte e dall’aldilà. Dante è riuscito, nientemeno, che a progettare l’idea dell’inferno, dandogli una struttura e un ordine, questo è un concetto universalmente affascinate.
Ho sempre pensato che l’Inferno fosse un archetipo di videogame, la struttura a livelli, l’espiazione, i demoni. Quanto del reale immaginario dantesco è stato conservato nel gioco?
É proprio la mappa, intesa come cartina, che ci è venuta in mente all’inizio e che ci ha convinti a realizzare il videogioco. Nella Commedia Dante è così preciso nel descrivere l’Inferno, il “mondo fisico” che lo circonda, con i suoi dannati, i demoni, le foreste, i dirupi, i fiumi ecc… Abbiamo cercato di essere il più fedeli possibile nel ricreare la geografia così come Dante l’aveva immaginata, dalle paludi dello Stige alla selva dei suicidi, dalla landa di sabbia infuocata alla città di Dite. Lo stesso vale per i personaggi principali. Nel poema quasi tutti i gironi hanno il proprio “boss” e abbiamo voluto inserirli quasi tutti nel gioco, anche se ci siamo presi delle libertà nella loro trasposizione. Caronte invece di essere un vecchio traghettatore è un gigante mezzo uomo, mezzo barca, che trasporta centinai di dannati. Il re Minosse è riportato fedelmente come il gigante dalla coda di serpente che assegna i dannati ai vari gironi. Nel gioco appaiono anche molti dei personaggi secondari, sia amici che rivali di Dante, senza tralasciare figure storiche e mitologiche.
Lo sai che per un Italiano vedere Dante a torso nudo, con il nasone e tutti quei muscoli, è decisamente traumatico?
Credo lo sia, so che la figura storica di Dante non è quella dell’eroe d’azione, anzi era abbastanza “nerd”, un pensatore, un politico, un poeta e forse anche uno che praticava lo “stalking” nei confronti di Beatrice. Ma per il gioco avevamo bisogno di un eroe d’azione così l’abbiamo ri-elaborato come un potente guerriero in grado di superare i nove gironi infernali. Abbiamo comunque lasciato alcuni legami fra l’eroe del gioco e la reale biografia del Sommo Poeta, spero che i dantisti apprezzino questi rimandi.
Nella nostra letteratura Beatrice è la donna angelicata per eccellenza, tanto da condurre Dante nel Paradiso. Voi invece la fate sedurre da Lucifero. Non pensi che potresti confondere i nostri studenti?
Il gioco non vuole essere didattico, spero e credo che gli studenti faranno riferimento al testo originale. Per quanto riguarda Beatrice è vero, nel videogame le viene assegnato un ruolo da protagonista, al contrario di quello che avviene nell’Inferno della Divina Commedia. Nel poema Dante la colloca in vetta al monte Purgatorio prima dell’ingresso al Paradiso. Tuttavia anche nella storia originale la presenza di Beatrice aleggia ovunque, viene citata svariate volte ed è chiaro che Dante stia compiendo un pellegrinaggio per raggiungerla. Considerato il significato del personaggio storico di Beatrice Portinari nella biografia dantesca, penso che lei sia la figura centrale della storia. Beatrice è “l’obbiettivo” di Dante, è l’idea che lo fa proseguire nonostante la disperazione, quindi abbiamo pensato di esaltare questa relazione nel gioco.
Un un’ultima domanda. Conosci i Promessi Sposi di Alessandro Manzoni? Le vicende narrate potrebbero essere un ottimo spunto per un futuro videogioco.
Non l’ho letto, ma l’ho appena aggiunto nella lista dei desideri di Amazon. Sembra essere un classico.
La nostra chiacchierata è giunta al termine, desidera dire qualcosa direttamente al pubblico italiano?
Volevo aggiungere che per Dante’s Inferno ho ricevuto un grandissimo sostegno da parte dalla comunità videoludica italiana. È molto gratificante vedere come voi vi siate appassionati al progetto ancora in fase di sviluppo. Ci siamo concessi delle libertà, ma spero che tutti, alla fine, concordino che il nostro lavoro è un’autentica celebrazione del Sommo Poeta.
Fonte
Madonna ce ne sarebbe da dire, specie su quel nerd sparato un po' così.
Ma son troppo devastato da quella cosa mezzo-barca mezzo-gigante mezzo-uomo mezzo-cazzata che è Caronte.
Ah già, poteva dedicarsi subito a farlo sui Promessi Sposi. Magari l'avrebbe migliorato lol