Poh, secondo me l'intervista è stata del tutto esauriente, e tende a far scadere tutte le accuse di immoralità e storpiatura verso l'opera magna.
La Divina Commedia loro l'han letta, ma han deciso che, in necessità dell'impronta action che doveva avere il gioco, essa doveva essere pesantemente rivista, soprattutto riguardo il protagonista.
Neppure io digerisco quel "gratuito" nerd donato verso l'Alighieri, ma, detto da un americano, nativo del purgatorio e paradiso dei nerd, poco mi tange.
Condivido la visione di marketing e ristrutturazione che han dovuto apportare, soprattutto, ben chiarendo, che il gioco non intende essere didattico, e, che se qualcuno ricerca la vera Divina Commedia nel videogioco, beh, è ben più stupido di quanto lui possa mai dare agli sviluppatori.
Tralasciando la parte etica della cosa (il lancio delle croci si è visto ben prima con Castlevania), che il gioco in sé fosse una scopiazzatura/mix di Devil May Cry, God of War, Heavenly Sword e affini ben si sapeva, e tutti gli action game ormai tendono a seguire questo path già scritto, battuto e sicuro; quindi non vedo il problema.
Ah, è che il gioco fa pena? Beh, quello è tutto un altro discorso =P