Gioco finito (col finale speciale) e tutte le missioni extra completate.
Allora...onestamente non comprendo molte di queste asserzioni che molti di voi hanno fatto.
Quando si crea un gioco la produzione pensa sempre al tipo di utenza a cui lo stesso è rivolto.
Nel caso in questione di FFVII
oC il gioco è stato prettamente concepito per gli appassionati di FFVII (e si presuppone dunque anche patiti di RPG), con lo scopo di mettere in luce alcuni avvenimenti poco chiariti dell'originale FFVII (tutta la sottotrama di Vincent), ed al contempo aggiungerne altri che arricchissero il plot (la vicenda Deepground, Chaos ed Omega, Genesis).
Avendo Vincent come protagonista assoluto, mi è sembrato giustissimo creare un concept ludico di tipo Action/FPS (non è solo un FPS, come lo sono Halo o Killzone, ma è concepito ANCHE come Action a la Devil May Cry), con semplici ma efficaci elementi ruolistici.
Quello che ne risulta è un IBRIDO ottimo, qualcosa che non era mai stato pensato prima. E' ovvio a questo punto che esistano FPS migliori (se preso solamente come FPS), o Action migliori (se preso solo come Action).
Ma l'efficacia di DoC sta nel suo essere "unico" e sperimentale.
Come lo erano altri interessanti progetti del passato Square, come Parasite Eve, un ibrido fra un'Adventure (stile Resident Evil) ed RPG, oppure Vagrant Story, ibrido fra un'Adventure in terza persona ed un RPG strategico, o persino un Racing Lagoon, particolarissimo ibrido fra un RPG ed un Racing Game. Non solo...la Square aveva già concepito in passato giochi d'azione 3D come Soukagi, picchiaduro vari (Ergheiz, Bushido Blade, Tobal) e persino uno sparattutto puro (bellissimo peraltro) come Ejnhander.
Nel suo essere ibrido si adatta molto bene sul come sfruttare la figura di Vincent, in tutto, la struttura Action in terza persona (che ricorda un pò l'impostazione di un DMC) dispiega scenari relativamente lineari (come è giusto che sia in un gioco del genere) che però ti danno la possibilità di scovare molti bonus nascosti, missioni secondarie all'interno delle singole quest (peraltro sempre molto varie ed interessanti), interazione semplice con l'ambiente ma perfettamente funzionale (in molti casi ci si può sbarazzare dei nemici in modi interessanti ma non necessari, come le torrette mitragliatrici o distruggendo i barili o facendoli rotolare addosso ai nemici ecc), la scelta di cambiare in qualunque momento visuale, da una in terza persona ad un altra in soggettiva (come un FPS dunque...elemento questo che mi ha ricordato The Suffering), poi ancora gli elementi ruolistici legati allo sviluppo del personaggio e delle armi, con la possibilità di decidere di sviluppare con bilanciamenti diversi la propria costituzione e le proprie armi.
Su queste ultime vorrei spendere alcune parole.
Ho letto qui le lamentele di molti, sul fatto che le armi siano poche...
io non so cosa avete giocato, ma un gioco che mi permette di configuare la mia arma in tanti modi diversi, con effetti diversissimi peraltro non mi sembra una pochezza. Esistono tre telai diversi di arma, la pistola, il fucile ed il mitra (ampiamente upgradabili peraltro con sviluppi diversi), ai quali posso aggiungere tre diversi tipi di canne (la scelta è determinante sul tipo di scontro che si vuole affrontare), anche queste riccamente upgradabili, poi aggiungiamo i diversi accessori, materie (non necessarie ma utili, specie con le guardie con lo Shield attivato) di tre tipologie specifiche (attacco singolo, attacco d'area, attacco multiplo), ed altri strumenti che si possono inserire (da quelli che alleggeriscono l'arma, e dunque i movimenti, a quelli che potenziano le materie ecc), e molti di questi oggetti pure upgradabili!
Non mi sembra che il sistema di potenziamento sia banale eh!
Non mi serve chiaramente fare un paragone diretto con un FPS puro, nè con altri Action, perchè come ho detto questo gioco si pone su un piano diverso, avere dunque altre armi (peraltro esistono altri modelli di pistola, mitra e fucili nascosti ed interessanti, oltre ovviamente all'arma finale Death Penalty) non serve e soprattutto non c'entra! Me lo dite come si potrebbe concepire un Vincent con un bazooza o con granate per esempio? Semplicemente tu usi le armi che gli si addicono (tutte armi ad uno mano, perchè l'altra la si usa soprattutto per i combattimenti corpo a corpo), come del resto era nell'originale FFVII.
Poi...il sistema di controllo è ottimo, complesso ma ottimo, dopo un pò avevo la totale gestione del mio personaggio ed ero capace di fare combo anche in volo (ah...peraltro...l'idea delle combo che si "potenziano" è fantastica!). La varietà di gioco non gli manca, intesa come situazioni, approccio nemico ecc, non mi sembra che sia così limitato come level design, certo non è un DMC o un God Of War, ma loro come ripetevo prima solo solo giochi di azione e basta...
Riassumendo dunque un'ottima giocabilità (il discorso longevità è ridicolo, non mi è parso corto, anche dinanzi ad altri action, poi si consideri la rigiocabilità che in questo titolo è fortemente consigliata), NON eccellente o eccezionale, ma molto buona.
Poi il discorso tecnico e stilistico su grafica e musiche...
La grafica mi è parsa ottima, un pò povera di dettagli scenografici a volte, tendezialmente non molto diversificata all'interno di ogni singolo scenario, alcune animazioni non brillanti (vedi Reeve), ma nel complesso ottima in tutto (è inutile dire che le sequenze in CG siano invece meravigliose!), anche nelle atmosfere, nel character design, monster design ed ambienti.
Sulle musiche ho invece trovato delle limitazioni.
Musiche ben composte ed eseguite (in molti pezzi c'è una vera orchestra), ma poco incisive e coinvolgenti, soprattutto per un gioco del genere.
Ma tutto è dovuto probabilmente ad un Masashi Hamauzu (Saga Frontier II, FFX, FFXIII) il cui stile elegante, pacato e talvolta jazzato, non si sposava sin dall'inizio con un concept come questo (che in sè ha persino delle venature gotiche). Io c'avrei visto meglio (in mancanza del geniale Uematsu) una Yoko Shimomura (Front Mission, Legend Of Mana, Kindom Hearts, FFVersusXIII), che scrive pezzi molto più diretti ed emozionanti (l'ideale secondo me sarebbe stata la presenza -"impossibile ovviamente"- di una Michiru Yamane, della serie Castlevania!). Nel complesso buone le musiche dunque, d'atmosfera, ma si poteva fare certamente di meglio (parliamo di un gioco Square, e soprattutto di un FF!). Buoni anche gli effetti, eccellente il doppiaggio (tranne Hojo, che nel suo parlare da "scienziato pazzo" mi è sembrato banale e stereotipato).
Per concludere questa lunghissima analisi...
FFVII DoC mi è sembrato un ottimo gioco, divertente ed appassionante, con un'ottima storia, complessa, intensa e ricca di dettagli, anche se forse un pò complicata nell'intreccio (in ogni caso sono pochi i giochi di questo tipo che gli si possono paragonare in termini di profondità e spessore...sempre se volessimo fare dei paragoni, visto che ho premesso che è bene non farne...), e dei personaggi veramente interessanti, compreso un Vincent Valentine caratterizzato ed approfondito alla PERFEZIONE (imho).
Non è un gioco per tutti, bisogna amare profondamente FFVII ed al tempo stesso avere l'ampiezza di vedute di concepire uno spinoff diverso dal solito, che mescola sapientemente (ma con parsimonia) elementi diversi, e per questo unico ed inconfrontabile con chiunque (come lo erano gli "esperimenti" Square che ho citato prima). Porlo sullo stesso piano di un Devil May Cry o di un Halo (giusto per citarne due fra i due generi), non ha molto senso, dal momento che come ho detto e ripetuto il gioco non vuole essere il nuovo Action o FPS di riferimento.
Detto tutto...uff...scusate per la lunghezza estrema di questo commento....ehehe!