Doomrider
Guerriero della Luce
Parte 30 - Doomrider
Hikaru camminava lentamente nella periferia di Ur; stringeva ancora nelle mani il cofanetto che aveva preso dalla sua stanza, mentre si affrettava a raggiungere la sua destinazione.
Era bastato relativamente poco per sconvolgere la sua vita e disintegrare la reputazione che si era conquistata con mesi di gesta più o meno eroiche; ora dovunque volgesse gli occhi la Guerriera della Luce incrociava sguardi diffidenti, maliziosi, alcuni quasi ostili. La maggior parte della gente di Ur, già diffidente nei confronti degli stranieri, ora aveva cambiato idea anche nei confronti della responsabile -secondo il loro modo di vedere- degli ultimi eventi; praticamente tutti avevano dimenticato il fatto che quella stessa persona, ora mal sopportata, aveva permesso alla città e al mondo intero di non essere inghiottiti dal Chaos solo qualche anno prima.
La Guerriera della Luce capiva di essere sempre meno benaccetta dalla sua gente, ma non poteva farci un granchè; non aveva neanche tempo per risolvere questioni ridicole come la propria reputazione, quindi non si curò troppo degli sguardi di disapprovazione che incrociava e affrettò il passo.
Dopo una decina di minuti arrivò finalmente a destinazione: un edificio non tanto grande, con un'insegna in alto e una piccola porta di legno.
La ragazza in armatura bussò a quella porta e attese un paio di minuti. Siccome non ricevette risposta bussò di nuovo, più forte; alla terza volta picchiò entrambi i pugni sul legno, alla quarta diede colpi così vigorosi da attirare l'attenzione dei passanti, che si fermarono -a distanza- e iniziavano a commentare.
_Ma cosa vuole fare?_
_Vuole sfondare una bottega.. _
_Sempre usare la violenza?! Dovrebbero impedirglielo.. dov'è la legge quando serve?_
_Zitti! Avete visto cos'è successo alla casa del nuovo giudice? Non fatevi sentire, se tenete alla pelle_
Hikaru sentì un po' di quei commenti ma non ci fece caso. Continuò invece a bussare energicamente alla porta, perchè sapeva che il padrone di casa avrebbe avuto qualche difficoltà a sentirla. Dopo un po' si sentì una voce dall'interno sbraitare
****: Va bene, va bene, va bene @#£$%!!! Sto arrivando, che c...
Poi altri rumori di oggetti metallici che cadevano e infine la porta si aprì
****: SI PUO' sapere chi @#£$ è che.. ah ma sei tu. Che @#£$%& ti salta in mente, vuoi sfondarmi la porta?!?
Hikaru: Non ho tempo per queste stupidaggini, Cid. Fammi entrare.
Gli osservatori, ormai un gruppetto di almeno quindici persone, videro quindi entrare la guerriera della Luce e richiudere la porta.
_Roba da matti, l'ha fatta entrare!_
_Ah, ma vedete, se lei o uno dei suoi amici stranieri vengono a bussare così a casa mia.. li accoglierò con un bastone!_
_Dobbiamo difenderci, andiamo dal Governatore!_
Quella frase fu condivisa presto da tutti, che così iniziarono la marcia verso la casa del giudice.
Hikaru: Non sei cambiato, a quanto pare.. non potresti tenere più ordinata questa bottega?
Cid: Ordine?! @#£$, l'ordine non è per la gente che lavora. Ed è terribilmente da donne!
Hikaru: ..lasciamo perdere. Ho bisogno del tuo aiuto. Anzi, abbiamo bisogno del tuo aiuto, Cid.
Cid: Eh? E che può fare un ex pilota per la Guerriera della Luce e i suoi allegri amichetti che distruggono la città?
Hikaru: NON stanno distruggendo la città. Sono vittime, non carnefici.
Cid: Sarà.. vaglielo a raccontare alla casa del giudice. Ne avete fatto di casino là dentro!
Hikaru: Cid, non ho tempo da perdere. Dobbiamo raggiungere il castello di Cornelia il più in fretta possibile.
Cid: @#£$, aspetta un attimo! Per entrare in quel fo****to castello devi avere..
Solo in quel momento Hikaru mostrò il cofanetto che aveva in mano
Hikaru: Ce l'ho.
Cid: Occristo, vuoi dire che quello che hai in mano è QUEL cofanetto?! @#£$ cosa #$%& ti è passato per la mente di..
Hikaru: CID!! Basta! Non abbiamo tempo! Garland è tornato!!
Seguirono una ventina di parole poco carine di esclamazione, che potevano andare avanti all'infinito se la Guerriera della Luce non avesse estratto il contenuto del cofanetto: un cristallo di forma cilindrica, di colore rosso che sembrò accendersi e brillare di luce propria non appena lo ebbe toccato con la mano. Solo in quel modo la ragazza riuscì a richiamare sufficiente attenzione da parte del suo interlocutore
Hikaru: Ce l'hai ancora l'aeronave?
Cid: Sì, certo. bisognerà sfrattare la legione di ratti che ci vive dentro, eliminare un po' di ragnatele e sarà come ai vecchi tempi!
Hikaru: cosa?!
Cid: Eh ragazza, che ti pretendi! E' un po' che non vola, senza dover scarrozzare in giro i Guerrieri della Luce a destra e a manca per inseguire i cattivi ho mandato lo Shera in pensione!
Hikaru: Shera? Non si chiamava Highwind?
Cid: @#$, io sono il capitano. Io gli dò il nome. Mi sono rotto di usare il mio nome per dare il nome a un condominio per ratti, quindi gli ho cambiato nome.
Hikaru: Va beh.. Senti Cid. Ho bisogno della tua risposta subito. Sei disposto a trasportarci fino al Castello Cornelia?
Cid: Non sia mai detto che Cid Highwind rifiuti un aiuto alla sua migliore amica. EHI un attimo, hai detto 'accompagnarCI'?!
Hikaru: Sì. Vengono tutti con me.
Cid: ..hai intenzione di portarti dietro quelli che..
Hikaru: ESATTO. Zack, Gidan, Cloud e Layle. Non accetterò compromessi.
Cid: Va bene, va bene. Ma spero bene che tu usi i tuoi poteri da donna per tenerli buoni, o giuro sui tuoi @#£$ di cristalli che li scaravento giù da 10000 piedi di altezza!
Hikaru: Non ti preoccupare, si comporteranno bene.
Fece una piccola pausa, poi tirò un grande sospiro e aggiunse
Hikaru: Grazie.
Cid fece l'occhiolino, a cui seguì un grande sorriso
Cid: Prego mia cara. Sempre al servizio di una dolce ragazza.. soprattutto se è figa come te!
Hikaru: Sorvolerò sull'ultima frase..
Cid: Ah ah ah! Ma dai, sto scherzando!
L'ex pilota tirò una pacca sulle spalle della Guerriera della Luce, poi scese le scale di corsa. Hikaru girò intorno al tavolo e sentì la voce da sotto
Cid: Vado all'hangar. Dammi una mezzoretta per sfrattare i ratti e ti vengo a prendere direttamente a casa, ok?!
Hikaru: D'accordo. Spero che nel frattempo Cloud e Layle siano arrivati..
Senza perdere ulteriore tempo, la Guerriera della Luce ripose il cristallo nel cofanetto e uscì. Riprese la via di casa, non senza chiedersi per quale motivo ora la strada era deserta.
...
Irvine e Zell uscirono abbastanza rapidamente dalla loro stanza, più per allontanarsi dal punto in cui era comparsa Artemisia che per evitare di far attendere Seifer.
L'ex SeeD li aspettava appoggiato al muro, facendo penzolare passivamente il gunblade fra le sue gambe.
Zell: Possiamo andare
Irvine: E dove?! Quale grande illuminazione ci porterà Seifer?
Seifer: Dobbiamo cercare Laguna. L'ultima volta è stato visto nei paraggi della caverna di fuoco.
Zell: Caverna di fuoco?! Ma c'è Ifrit là dentro!!
Seifer: I Guardian Force non sono più quelli che erano. Ora sono diventati incontrollabili, per tutti.
Irvine: Ma roba da matti!!! e noi dovremmo fidarci di seguire questo galoppino della strega, per andarci a ficcare in un trappolone evidente come una trappola per topi con su un chilo di formaggio!!!
Seifer: Non direi che è una trappola. Perfino Artemisia non riuscirebbe a controllare un Guardian Force adesso.
Irvine: Eh certo, il controllo del tempo non può nulla contro una fiammata in faccia.. e se anche fosse come dici, perchè Laguna dovrebbe essere sopravvissuto?
Zell: Non importa, Irvine. Non abbiamo molta scelta; Ifrit è forte ma non imbattibile. E comunque preferisco battermi ancora contro un Guardian Force che contro Artemisia. Almeno fino a quando non ritroveremo Squall
Irvine si mise una mano nei capelli. Fece un respiro profondo e poi accettò
la logica di Zell, anche se scarseggiava di senso. Alla sua ultima obiezione, quella inerente al fatto che sia lui che Zell non avevano armi, Seifer rispose estraendo quasi dal nulla un gunblade e porgendolo al SeeD. Quando Irvine l'ebbe preso e constatato che era perfettamente funzionante, Seifer commentò
Seifer: Adesso anche tu sei pronto per la corte marziale. Zell.. tu te la cavi anche senza armi, vero?
Zell strinse il pugno della mano destra con la sinistra e annuì
Zell: Non ti preoccupare. Muoviamoci.
Hikaru camminava lentamente nella periferia di Ur; stringeva ancora nelle mani il cofanetto che aveva preso dalla sua stanza, mentre si affrettava a raggiungere la sua destinazione.
Era bastato relativamente poco per sconvolgere la sua vita e disintegrare la reputazione che si era conquistata con mesi di gesta più o meno eroiche; ora dovunque volgesse gli occhi la Guerriera della Luce incrociava sguardi diffidenti, maliziosi, alcuni quasi ostili. La maggior parte della gente di Ur, già diffidente nei confronti degli stranieri, ora aveva cambiato idea anche nei confronti della responsabile -secondo il loro modo di vedere- degli ultimi eventi; praticamente tutti avevano dimenticato il fatto che quella stessa persona, ora mal sopportata, aveva permesso alla città e al mondo intero di non essere inghiottiti dal Chaos solo qualche anno prima.
La Guerriera della Luce capiva di essere sempre meno benaccetta dalla sua gente, ma non poteva farci un granchè; non aveva neanche tempo per risolvere questioni ridicole come la propria reputazione, quindi non si curò troppo degli sguardi di disapprovazione che incrociava e affrettò il passo.
Dopo una decina di minuti arrivò finalmente a destinazione: un edificio non tanto grande, con un'insegna in alto e una piccola porta di legno.
La ragazza in armatura bussò a quella porta e attese un paio di minuti. Siccome non ricevette risposta bussò di nuovo, più forte; alla terza volta picchiò entrambi i pugni sul legno, alla quarta diede colpi così vigorosi da attirare l'attenzione dei passanti, che si fermarono -a distanza- e iniziavano a commentare.
_Ma cosa vuole fare?_
_Vuole sfondare una bottega.. _
_Sempre usare la violenza?! Dovrebbero impedirglielo.. dov'è la legge quando serve?_
_Zitti! Avete visto cos'è successo alla casa del nuovo giudice? Non fatevi sentire, se tenete alla pelle_
Hikaru sentì un po' di quei commenti ma non ci fece caso. Continuò invece a bussare energicamente alla porta, perchè sapeva che il padrone di casa avrebbe avuto qualche difficoltà a sentirla. Dopo un po' si sentì una voce dall'interno sbraitare
****: Va bene, va bene, va bene @#£$%!!! Sto arrivando, che c...
Poi altri rumori di oggetti metallici che cadevano e infine la porta si aprì
****: SI PUO' sapere chi @#£$ è che.. ah ma sei tu. Che @#£$%& ti salta in mente, vuoi sfondarmi la porta?!?
Hikaru: Non ho tempo per queste stupidaggini, Cid. Fammi entrare.
Gli osservatori, ormai un gruppetto di almeno quindici persone, videro quindi entrare la guerriera della Luce e richiudere la porta.
_Roba da matti, l'ha fatta entrare!_
_Ah, ma vedete, se lei o uno dei suoi amici stranieri vengono a bussare così a casa mia.. li accoglierò con un bastone!_
_Dobbiamo difenderci, andiamo dal Governatore!_
Quella frase fu condivisa presto da tutti, che così iniziarono la marcia verso la casa del giudice.
Hikaru: Non sei cambiato, a quanto pare.. non potresti tenere più ordinata questa bottega?
Cid: Ordine?! @#£$, l'ordine non è per la gente che lavora. Ed è terribilmente da donne!
Hikaru: ..lasciamo perdere. Ho bisogno del tuo aiuto. Anzi, abbiamo bisogno del tuo aiuto, Cid.
Cid: Eh? E che può fare un ex pilota per la Guerriera della Luce e i suoi allegri amichetti che distruggono la città?
Hikaru: NON stanno distruggendo la città. Sono vittime, non carnefici.
Cid: Sarà.. vaglielo a raccontare alla casa del giudice. Ne avete fatto di casino là dentro!
Hikaru: Cid, non ho tempo da perdere. Dobbiamo raggiungere il castello di Cornelia il più in fretta possibile.
Cid: @#£$, aspetta un attimo! Per entrare in quel fo****to castello devi avere..
Solo in quel momento Hikaru mostrò il cofanetto che aveva in mano
Hikaru: Ce l'ho.
Cid: Occristo, vuoi dire che quello che hai in mano è QUEL cofanetto?! @#£$ cosa #$%& ti è passato per la mente di..
Hikaru: CID!! Basta! Non abbiamo tempo! Garland è tornato!!
Seguirono una ventina di parole poco carine di esclamazione, che potevano andare avanti all'infinito se la Guerriera della Luce non avesse estratto il contenuto del cofanetto: un cristallo di forma cilindrica, di colore rosso che sembrò accendersi e brillare di luce propria non appena lo ebbe toccato con la mano. Solo in quel modo la ragazza riuscì a richiamare sufficiente attenzione da parte del suo interlocutore
Hikaru: Ce l'hai ancora l'aeronave?
Cid: Sì, certo. bisognerà sfrattare la legione di ratti che ci vive dentro, eliminare un po' di ragnatele e sarà come ai vecchi tempi!
Hikaru: cosa?!
Cid: Eh ragazza, che ti pretendi! E' un po' che non vola, senza dover scarrozzare in giro i Guerrieri della Luce a destra e a manca per inseguire i cattivi ho mandato lo Shera in pensione!
Hikaru: Shera? Non si chiamava Highwind?
Cid: @#$, io sono il capitano. Io gli dò il nome. Mi sono rotto di usare il mio nome per dare il nome a un condominio per ratti, quindi gli ho cambiato nome.
Hikaru: Va beh.. Senti Cid. Ho bisogno della tua risposta subito. Sei disposto a trasportarci fino al Castello Cornelia?
Cid: Non sia mai detto che Cid Highwind rifiuti un aiuto alla sua migliore amica. EHI un attimo, hai detto 'accompagnarCI'?!
Hikaru: Sì. Vengono tutti con me.
Cid: ..hai intenzione di portarti dietro quelli che..
Hikaru: ESATTO. Zack, Gidan, Cloud e Layle. Non accetterò compromessi.
Cid: Va bene, va bene. Ma spero bene che tu usi i tuoi poteri da donna per tenerli buoni, o giuro sui tuoi @#£$ di cristalli che li scaravento giù da 10000 piedi di altezza!
Hikaru: Non ti preoccupare, si comporteranno bene.
Fece una piccola pausa, poi tirò un grande sospiro e aggiunse
Hikaru: Grazie.
Cid fece l'occhiolino, a cui seguì un grande sorriso
Cid: Prego mia cara. Sempre al servizio di una dolce ragazza.. soprattutto se è figa come te!
Hikaru: Sorvolerò sull'ultima frase..
Cid: Ah ah ah! Ma dai, sto scherzando!
L'ex pilota tirò una pacca sulle spalle della Guerriera della Luce, poi scese le scale di corsa. Hikaru girò intorno al tavolo e sentì la voce da sotto
Cid: Vado all'hangar. Dammi una mezzoretta per sfrattare i ratti e ti vengo a prendere direttamente a casa, ok?!
Hikaru: D'accordo. Spero che nel frattempo Cloud e Layle siano arrivati..
Senza perdere ulteriore tempo, la Guerriera della Luce ripose il cristallo nel cofanetto e uscì. Riprese la via di casa, non senza chiedersi per quale motivo ora la strada era deserta.
...
Irvine e Zell uscirono abbastanza rapidamente dalla loro stanza, più per allontanarsi dal punto in cui era comparsa Artemisia che per evitare di far attendere Seifer.
L'ex SeeD li aspettava appoggiato al muro, facendo penzolare passivamente il gunblade fra le sue gambe.
Zell: Possiamo andare
Irvine: E dove?! Quale grande illuminazione ci porterà Seifer?
Seifer: Dobbiamo cercare Laguna. L'ultima volta è stato visto nei paraggi della caverna di fuoco.
Zell: Caverna di fuoco?! Ma c'è Ifrit là dentro!!
Seifer: I Guardian Force non sono più quelli che erano. Ora sono diventati incontrollabili, per tutti.
Irvine: Ma roba da matti!!! e noi dovremmo fidarci di seguire questo galoppino della strega, per andarci a ficcare in un trappolone evidente come una trappola per topi con su un chilo di formaggio!!!
Seifer: Non direi che è una trappola. Perfino Artemisia non riuscirebbe a controllare un Guardian Force adesso.
Irvine: Eh certo, il controllo del tempo non può nulla contro una fiammata in faccia.. e se anche fosse come dici, perchè Laguna dovrebbe essere sopravvissuto?
Zell: Non importa, Irvine. Non abbiamo molta scelta; Ifrit è forte ma non imbattibile. E comunque preferisco battermi ancora contro un Guardian Force che contro Artemisia. Almeno fino a quando non ritroveremo Squall
Irvine si mise una mano nei capelli. Fece un respiro profondo e poi accettò
la logica di Zell, anche se scarseggiava di senso. Alla sua ultima obiezione, quella inerente al fatto che sia lui che Zell non avevano armi, Seifer rispose estraendo quasi dal nulla un gunblade e porgendolo al SeeD. Quando Irvine l'ebbe preso e constatato che era perfettamente funzionante, Seifer commentò
Seifer: Adesso anche tu sei pronto per la corte marziale. Zell.. tu te la cavi anche senza armi, vero?
Zell strinse il pugno della mano destra con la sinistra e annuì
Zell: Non ti preoccupare. Muoviamoci.