Bè se parliamo di quella italiana allora direi che possa considerarsi una delle opere letterarie più grandi e forse anche la più grande poichè come ho già detto nel suo formato penso proprio che sia unica! Io comunque, pur non essendo una gran lettrice (preferisco la matematica, che ci volete fare sono così), prediligo altre opere, tra cui l'orlando furioso, il decamerone, ecc...kairi91 ha detto:su questo ti do ragione...le letteratura straniera ha dato da offrire e a me piace molto ^^ io più che altro direi di parlare allora di quella italiana..sarebbe più giusto
ma che li hai letti questi libri????? miiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiitico! un filosofo nel forum!Teocida ha detto:Ho votato no...preferisco le opere omeriche, in particolare l'Iliade..
Se poi facciamo rientrare nella definizione "opere letterarie" anche la saggistica varia..allora ci sarebbero svariati libri che, sempre a mio parere, le sono superiori..tipo la "Seconda Guerra Mondiale" di Churchill o altre opere di filosofi quali Kant, Hegel...
Nulla di tutto ciò toglie che la Divina Commedia sia un'opera assolutamente stupenda, comunque.
fzxp ha detto:Certo
la divina commedia è per antonomasia(si scrive così?)l'opera italiana più famosa all'estero vorrei sapere il perkè dei 2 no
doppio post scusate.Leonhart Laguna ha detto:Bhe... la domanda era proprio quella quindi il motivo non era manco da specificare . Per il discorso successivo hai perfettamente ragione ma, almeno personalmente nn credo di aver dimenticato gli stranieri... ammetto che di Baudelaire ho letto solo una poesia dei Fleurs du mal (che non ricordo nemmeno, scusate... penso che dopo sta cosa mi verrà voglia di riconsiderarlo, vedo che piace a molti ma non so: i temi trattati proprio non fanno per me) ma anche pensado agli stessi Shakespeare, Omero (che esista o no), Virgilio e Wilde non sono riuscito a pensare qualcosa di meglio. Ma questo dipende da ciò che è stato letto dei vari autori e anche dai gusti (che, volenti o nolenti, influiscono sempre su una scelta del genere)...
Folken89 ha detto:doppio post scusate.
Dante ha copiato molto, bisogna glorificarli lo stile, il resto è stato un cute and paste da molte altre opere visto che la sua opera doveva essere una sottospecie di enorme poema dedicato al sapere del suo tempo, i riferimenti e tutto bisogna guardarli per quel che sono riferimenti, solo la lingua è farina del suo sacco e qualche invettiva.
Shakespeare è un grandissimo poeta e grandissimo dramaturgo, è grandioso la sua poesia e la sua ricerca del carattere umano basti pensare a quanto moderno sia l'Amleto o quanto siano coevi a noi i suoi problemi. Shakespeare è al di sopra di Dante per il semplice motivo perchè può avere diverse interpretazioni in base alle diverse epoche in cui si trova, mentre dante bisogna leggerla con la mente di un uomo medioevale del 1200/1300 quando la conoscenza non andava al di là di certi limiti.
Dante è un grandissimo poeta ma bisogna darci un'interpretazione prettamente legata alla realtà oggettiva in cui si trovava, mentre l'amleto con il soliloqui To be or not Be da da riflettere ancora oggi, basti pensare che i problemi enumerati dal principe danese sono attuali e condivisibili da tutto credenti o non. Dante però ha dato grande ispirazione all'estero senza Dante non ci sarebbe la letteratura straniera, questo è un punto a favore di Dante, ma il poeta fiorentino è piuttosto limitato^_^
L'intento primario era quello di fare una raccolta del sapere dell'epoca se noti la divina commedia è colma di riferimenti che vanno dall'antichità miti compresi e bibbia, fino al medioevo, non era un'ignorante dante.Knukle ha detto:No Folken... non è proprio così... Dante scrisse la commedia sotto altri intenti. Dalla sua esperienza di esule vedeva il mondo come corrotto e oscuro. lui voleva il ritorno di un imperatore ma questo se ne sbatteva altamente. la chiesa invece di perseguire il fine della salvezza delle anime pensava solo alla potenza terrena. scrivendo la commedia dante ritiene di essere stato investito da Dio della missione di indicare all'umanità la via della salvezza. per questo, obbedendo alla volontà divina deve compiere il viaggio nei tre regni dell'oltretomba (inferno, purgatorio e paradiso). esplorare e sondare tutto il male che si concentra nell'inferno, trovare la via dell'espiazione e della purificazione nel purgatorio, ascendere di cielo in cielo sino alla visione diretta di Dio. Tutto quanto apprendera in questo viaggio miracoloso, tornato sulla terra dovrà ripeterlo agli uomini mediante il suo poema così che gli uomini possa vedere la "diritta via". quindi non era stata stilata come somma del sapere fino ad allora. se fosse così non avrebbe senso. inoltre tu insisti nella sua non innavatività. e invece anche qui ti sbagli lui la chiama commedia, nonostante le commedie fino ad allora fossero opere leggere e frivole (e la commedia non mi sembra tale), l'appellativo divina gli verrà dato più avanti. poi, lui usa vari generei. usa la commedia, lepica, il dramma, ecc.ecc. (in un contetso che vuole tutti i generi letterari ben distinti lui li fonde in un'opera sola) inoltre utilizza anche stili diversi. uno basso per l'inferno, uno alto per il purgatorio, e uno sublime per il paradiso. e anche lo stile prima doveva essere unico... e dante invece lo cambia. poi... innovazione più grande. Dante disdegna il latino e predilige il volgare di firenze (se l'opera doveva essere letta dagli uomini per ridimersi, doveva esere scritta in una lingua del volgo, del popolo).
Folken89 ha detto:L'intento primario era quello di fare una raccolta del sapere dell'epoca se noti la divina commedia è colma di riferimenti che vanno dall'antichità miti compresi e bibbia, fino al medioevo, non era un'ignorante dante.
De vulgari eloquentia dice l'opposto, il latino era una lingua superiore al volgare ma non era nata per volontà di Dio, dante la definisce artificiale.
Sborone è dir poco... si mette in compagnia di Omero, Virgilio, Lucano, Ovidio e Orazio (credo siano questi e che nn manhi nessuno...)Knukle ha detto:in ogni caso Dante stesso nel poema ammette di essere, diciamo, sborone XD
Folken89 ha detto:Shakespeare è al di sopra di Dante per il semplice motivo perchè può avere diverse interpretazioni in base alle diverse epoche in cui si trova, mentre dante bisogna leggerla con la mente di un uomo medioevale del 1200/1300 quando la conoscenza non andava al di là di certi limiti.
giovannali3103 ha detto:ma che li hai letti questi libri?????