[Fan Fiction] Assassin's Creed Saga

vakkovich

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<<State tutti bene?>> gridai.
Ma un attimo dopo il giardino continuò a cadere.
<<E' finita>> pensai, ma dovetti ricredermi. La spada aveva agito di volontà propria e aveva creato una specie di bolla trasparente sotto il giardino. La caduta fu lo stesso violenta, ma ci salvammo. Mi rialzai e presi in mano la spada.
<<Altair!>> gridai <<La mela!>>
Gliela lanciai e lui la prese al volo. Come immaginavo Altair si moltiplicò e non gli ci volle molto per disfarsi di Al Mualim.
<<Ora ci credi Altair?>>
<<Si, ma cosa c'entro io con tutto questo?>>
Gli raccontammo tutta la storia e della profezia. Seguimmo Titor e io lo toccai sulla spalla. Lo stesso fecero gli altri. Girammo su noi stessi e finimmo in un'altra epoca. Mi guardai intorno e notai subito Villa Auditore. Eravamo finiti a Monteriggioni.
Controllai come sarebbe morto Ezio, ma non vidi nulla.
<<Allora?>>
<<Non vedo nulla. Ezio non morirà!>>
<<Come sarebbe a dire che non morirà?>>
<<Non morirà. Almeno non per morte causata da altri, ma di vecchiaia all'età di 97 anni.>>
In quel momento nella mia testa si accese una lampadina.
<<Non è che salvando Altair abbiamo automaticamente salvato Ezio?>>
<<Potrebbe essere. Coraggio! Dobbiamo portare Ezio nel presente.>>
 

vakkovich

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Ci recammo a Villa Auditore e raccontammo tutta la storia ad Ezio.
<<Coraggio! Dobbiamo tornare nel presente e sperare che la profezia si avveri.>>
Girammo nuovamente su noi stessi e ci ritrovammo a Seattle. Mi guardai intorno, ma non vidi nessun templare ad attendermi.
<<ATTENTO!>> urlò Altair mentre mi gettava di lato, appena in tempo per schivare una pallottola che seguì con lo sguardo.
<<Come diavolo hai fatto?>>
<<Anni e anni di allenamento per padroneggiare la vista dell'aquila.>>
Presi la mela dal sacco e la strinsi nel palmo della mano. Una bolla trasparente si estese su di noi per proteggerci. Avanzammo verso il punto in cui Altair aveva visto lo sparo. Continuavo a girarmi dietro per vedere se qualcuno ci stesse seguendo, ma nessuno ci pedinava.
<<FERMI!>>
Ci guardammo intorno per scoprire da dove venisse la voce, ma senza successo.
<<AVETE OLTREPASSATO IL LIMITE. LA SETTA DEGLI ASSASSINI MORIRA' CON I LORO GRANDI MAESTRI.>>
Io, Ezio ed Altair usammo la vista dell'aquila per vedere chi stesse parlando. Notammo in cima ad una montagna un uomo con una coppa in mano.
<<PORRO' FINE A QUESTA INUTILE GUERRA!>>
Si gettò contro di noi ad una velocità impressionante. Ci scostammo appena in tempo per vederlo schiantarsi al suolo. Notai la strana coppa che aveva in mano: era tempestata di rubini e portava una scritta INRI seguita da una croce.
Il templare si rialzò e volò nel cielo. Agitò la coppa e questa brillò. Il cielo si coprì di nuvoloni grigi. Un fulmine si abbatté contro la terra. Sapevamo cosa dovevamo fare. Unimmo i frutti dell'eden e ce li dividemmo. Ci sollevammo in aria e volammo contro il templare. Un fulmine si abbatté contro Altair in volo.
la fine si avvicina
 

vakkovich

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<<NO! ALTAIR!>>
Cadde per una ventina di metri prima di abbattersi al suolo. Il templare continuava a scagliarci fulmini e noi prontamente li evitavamo muovendoci a destra e a sinistra. Eravamo ad una decina di metri da lui. Ezio si slanciò verso il nemico e, con la lama estratta cercò di infilzarlo, ma senza successo. Il templare lo prese per la gola e lo folgorò. Lo lasciò cadere per poi colpirlo nuovamente con una saetta. Guardai il corpo di Ezio a terra privo di vita. Mi rigirai contro il templare ma vidi solo un flash. Un attimo dopo ero accasciato a terra con del fumo che usciva dal mio corpo.
<<DESMOND! NO!>>
Urla di dolore squarciarono l'aria. Con le ultime forze che mi rimanevano aprì gli occhi e vidi John andarsene con Lucy, Shaun e Rebecca.
<<Mi dispiace>> sussurrò prima di svanire.

fine
 

vakkovich

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anteprima the john titor's returnes

Assassin’s Creed: The John Titor’s Returnes

Ci dirigemmo verso il templare. Non doveva essere lontano. Ma ci arrestammo dopo aver percorso pochi metri. Un gruppo di persone girò su sé stesso e si mostrarono. Eravamo noi, almeno non tutti, mancavano Ezio, Altair ed io.
<<Fermi!>> gridò John.
<<Veniamo da un futuro vicinissimo. Non andate oltre quella collina. Ad attendervi c'è un templare con un frutto dell'eden potentissimo. Vi ucciderà.>> e ci indicò.
<<Tornate indietro, nelle vostre case. Lasciate che ce ne occupiamo noi. Se farete quello che vi sto dicendo tra pochi secondi Ezio, Altair e Desmond si materializzeranno affianco a noi.>>
Prendemmo una decisione.
<<Ok. Faremo come ci avete suggerito.>>
Un secondo dopo comparimmo affianco a John. Aveva ragione.
<<Cosa ci è successo?>> dissi guardandomi le mani incredulo.
 

vakkovich

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vakkovich

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ASSASSIN'S CREED: THE SUBJECT 16
Tremavo, ansimavo, sudavo. Sognavo o ero sveglio? Ero in uno strano posto, diverso dall'Italia. Sentivo delle voci lontane che non mi erano familiari. Tutto si fece opaco e le immagini sparirono. Ero seduto su una specie di divano di metallo. Mi guardai intorno e vidi una stanza semi vuota con alcuune poltrone bianche sparse qua e là, di sicuro non mi trovavo più a Roma. Una ragazza mi si avvicinò ed iniziò a parlare inglese, ma io a stento riuscivo a capirla.
<<Si sieda per favore!>> disse la ragazza bionda spingendomi giù con la mano.
La assecondai e mi sdraiai sul letto di metallo. Una visiera mi scivolò da una parte all'altra della mia testa e tutto divenne opaco una seconda volta. Cominciai a pensare che mi stessero drogando per farmi qualche test.
Venni catapultato in un'altra epoca, me ne accorsi perchè vidi delle persone con vestiti assurdi. Mi avevano messo in uno strano machinario che ti porta indietro nel tempo? Riconobbi Firenze dopo aver visto Palazzo della Signoria, ma la visione non durò a lungo. Divenne tutto nero e mi tirarono fuori dal macchinario. Questa volta mi si avvicinò una ragazza mora davvero molto carina. Anche lei era italiana e mi rivelò il suo nome: Leila Marino.
Mi alzai dal macchinario e la ragazza bionda parlò di nuovo:
<<Welcome to Abstergo. A pharmaceutical company willing to develop new science!>>
Leila mi traduceva simultaneamente ciò che la ragazza che si faceva chiamare Lucy mi diceva.
<<Benvenuto all'Abstergo. Una società farmaceutica pronta a studiare nuove scienze!>>
<<Ma cosa volete da me?>> dissi spostando lo sguardo da Lucy a Leila. Quest'ultima mi si avvicinò dicendomi di tacere e che mi avrebbe spiegato tutto dopo.
Mi portarono in una stanza rettangolare con al centro un letto. Mi poggiai alla scrivania ed ebbi dei giramenti di testa. La stanza cominciò a girarmi intorno. Le gambe mi cedettero e sbattei la testa al suolo. Vidi uno strano uomo con una sacca legata alla spalla e una strana polsiera. Era accompagnato da molti uomini e si stava dirigendo verso uno strano edificio. Tirava un vento gelido. La strada era deserta.
 

AkA

Get Happy
Scusate ma più che una discussione mi pare una chattata in due. Non che sia colpa vostra per carità ma mi rivolgo soprattutto a Donato621: NON puoi fare post continui tipo "bello!" "ancora!" e bon.

Se questa discussione continua ad essere seguita solo da voi dure la devo chiudere, dato che comunque in questo modo vi beccate anche dei punti
 
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