Bene dato che sono diventato Famoso su forum ufficiale della ubisoft con queste storie credo sia opportuno metterle anche qui.
NB: TUTTE LE STORIE SONO PROTETTE DA COPYRIGHT. E' VIETATA LA COPIA E/O LA MODIFICA DI OGNI SINGOLA PARTE DELLA STORIA. CHIUNQUE VIOLI IL COPYRIGHT VERRA' PERSEGUITO A NORMA DI LEGGE
Assassin's Creed 3
Troppo tardi mi resi conto che l'auto templare era diretta contro di noi. Venimmo tutti abbagliati dai fari della vettura. Mi aggrappai al sedile, ma venni lo stesso sbalzato fuori dalla macchina.
<<Desmond, attenzione!>>
Un flash, poi più niente. Ero intontito, sicuramente sotto l'effetto di qualche sedativo. Intorno a me vedevo delle ombre, sentivo delle voci. Tutto ad un tratto mi ritrovai a Monteriggioni. Ero nella mia camera, alla villa. Mi rilassavo con Caterina.
<<È tutto pronto?>>
<<Non c'è bisogno di chiederlo...>>
<<Il libero arbitrio non andrebbe mai vietato...>>
Stavo per baciarla, ma mi fermai. Dall'esterno provenivano strani rumori. <<Cos'è stato?>>
<<Probabilmente gli addestramenti.>>
Avrei voluto avere ragione. Dalla finestra piombò una palla di cannone che sfasciò, in pochi istanti, tutta la camera.
<<Dannazione!>>
Mi rialzai in tutta fretta. Non avevo tempo per rimettermi la tunica. Presi solo la lama e mi misi la maglia.
<<Devo trovare Mario e radunare le truppe!>>
Corsi verso la finestra e saltai di sotto. La città, la tranquilla città di Monteriggioni, era in subbuglio. Scesi le scale che portavano sulla strada principale ed incontrai mio zio. Segnato sul viso dal tempo che avanza mi disse:
<<Sono i Borgia!>>
<<Come abbiamo fatto a non accorgercene?>> <<Devono essersi riuniti ad est durante la notte. Dobbiamo tenerli a bada mentre i cittadini si mettono in salvo!>>
<<Ci penso io!>>
Una palla di cannone sfondò l'entrata principale della villa.
<<Usa i cannoni sui bastioni. Ho intenzione di sferrare un attacco frontale!>>
<<Pensi di farcela?>>
<<I Borgia non dovranno superare le mura prima che la gente non si sarà messa al riparo. Insieme per la vittoria.>>
Tese la mano. La presi e la strinsi.
<<Insieme! Zio fa' attenzione!>>
<<Lo farò!>>
Svanì nella folla. Saltai sulla gradinata principale e mi gettai sul cavallo. Mi guardai intorno. Migliaia e migliaia di fiorini usati per ristrutturare Monteriggioni, andati persi per sempre. Mi diressi ad ovest. Ovunque persone in preda al panico che cercavano qualche rifugio. Una cannonata mi sfiorò e caddi da cavallo. Mi rialzai e notai che ero caduto proprio vicino le mura della città. Cercai una scala per riuscire a salire, ma era impossibile trovarne una con tutto quel caos. Mi misi a scalare le mura.
<<Messer Auditore, finalmente è qui!>>
<<Caricate il cannone!>>
Impugnai il cannone e sparai contro una delle torri di controllo fuori la città. La scena era spaventosa. Miliardi di templari che si accingevano ad entrare nella città in qualunque modo. Mi guardai intorno e vidi un macchinario con dentro altri templari. Erano riusciti ad entrare. Mi vedevo costretto a respingere i templari. Usa un montacarichi e volai sopra la torre.
Mi gettai a capofitto su un templare attirando l'attenzione degli altri. Erano in pochi e non erano molto abili con la spada. Ne feci fuori due in un colpo solo. Le mura tremarono. Guardai la porta principale della città e vidi del fumo nero uscire da essa. Mio zio spuntò dalle macerie. Era stravolto. Cadde a terra. Probabilmente era ferito.
<<ZIO!>>
Dietro di lui c'era un uomo, Cesare Borgia.
<<Lo so che sei lì, Ezio! Il papa mi ha detto tutto su di te e della tua banda di assassini...>>
In preda all'ira mi gettai dalle mura. Atterrai su un tetto di una casa ancora intatta.
<<...e di questo!>>
Tirò fuori dalla tasca un frutto dell'eden. Come era entrato in possesso della mela?
<<È stato già versato troppo sangue,ma verrà il tempo delle abluzioni.>>
Correvo per i tetti di Monteriggioni. Cercavo in tutti i modi di raggiungerlo il più veloce possibile.
<<Così consideralo un invito dalla mia famiglia....alla tua!>>
Puntò il fucile contro mio zio. Si sentì il rimbombo di uno sparo. Una fitta alla spalla sinistra. Qualcuno mi aveva colpito. Scivolai e caddi dal palazzo.
<<Basta. Tiratelo fuori!>>
Sentivo una voce. Era una voce conosciuta.
<<Fatemi parlare con lui in privato.>>
Vidic! Riconoscerei la sua voce tra mille. Ma cosa diavolo ci facevo all'Abstergo?
I miei occhi fecero fatica ad abituarsi alla troppa luce. Mi alzai piano, ma urtai lo stesso contro il visore dell'Animus.
<<*****!>>
<<Ben ritrovato signor Miles. Come vede, lei ci serve ancora.>>
<<Bastardi! Cosa volete ancora da me? La mappa dei frutti dell'eden ce l'avete.>>
<<No signor Miles, si sbaglia. Riprenderemo dove lei e la signorina Stillman avete interrotto. La storia di Ezio Auditore non finisce nel 1499. Ora si vada a riposare. L'attende un giorno molto impegnativo.>>
<<Dov'è Lucy?>>
<< L'abbiamo rinchiusa, ma non si preoccupi per lei, ma per la sua vita.>>
Mi rinchiusero nella mia stanza. Mi guardai intorno con la vista dell'aquila e rividi le scritte lasciate dal soggetto 16. Cercai di analizzarle, ma non avevano senso. C'era scritta solo una data 21/12/2012.
<<Desmond! Desmond!>>
<<Non può sentirci Lucy!>>
Eravamo bloccati. I templari ci avevano rinchiuso in una cella minuscola.
<<Rebecca spostati. Sto soffocando!>>
<<Zitti! Arriva qualcuno!>>
Sentimmo il rumore di passi, ma non era solo una persona.
La porta si aprì e vedemmo Vidic con affianco un uomo.
<<Vidic cosa vuoi da noi? Lasciaci andare!>>
<<Non ne sarei così sicuro! Ah dimenticavo, signorina Stillman si ricorda di Adrian?>>
<<Il soggetto 16. Impossibile lui è morto!>>
Non riuscivo a credere ai miei occhi. Come poteva essere ancora vivo?
<<Si sbaglia ancora una volta signorina. Il nostro caro soggetto 16 è ancora vivo! Ora, collaborerete con noi? O preferite la morte?>> << Adrian era morto. Questo è quello che ci hanno fatto credere, o meglio mi ha fatto credere, ma l'impo....che hai Desmond?>>
Senza rendermene conto mi stavo contorcendo, avevo delle visioni, ma sembravano così reali. Eppure non ero dentro l'Animus.
<<Altair, finalmente sei qui.>>
<< Perchè mi avete convocato Malik?>>
<<Il frutto dell'eden, dammelo.>>
<<Non posso, ho giurato sulla mia stessa vita che avrei protetto questi frutti fino alla morte.>>
<<Ma non vedi che quei frutti ti stanno consumando l'anima?>>
Mi guardai le mani, il marchio degli assassini non c'era più. E sul petto avevo incisa una strana croce rossa.
Mi risvegliai e subito Vidic mi piombò addosso.
<<Cos'hai visto?PARLA!>>
<<Altair, era un templare.>>
Ansimavo, come se aver vissuto quel ricordo mi fosse costato una fatica enorme.
<< E aveva un frutto dell'eden, però non era la mela che aveva sottratto ad Al Mualim, era un altro frutto, quello di Adamo ed Eva. >>
<<Quei nomi.....Minerva....Adamo.....Eva...aaahhhhh.....Desmond......la fine del mondo.....è vicina.....>>
fine parte 1
NB: TUTTE LE STORIE SONO PROTETTE DA COPYRIGHT. E' VIETATA LA COPIA E/O LA MODIFICA DI OGNI SINGOLA PARTE DELLA STORIA. CHIUNQUE VIOLI IL COPYRIGHT VERRA' PERSEGUITO A NORMA DI LEGGE
Assassin's Creed 3
Troppo tardi mi resi conto che l'auto templare era diretta contro di noi. Venimmo tutti abbagliati dai fari della vettura. Mi aggrappai al sedile, ma venni lo stesso sbalzato fuori dalla macchina.
<<Desmond, attenzione!>>
Un flash, poi più niente. Ero intontito, sicuramente sotto l'effetto di qualche sedativo. Intorno a me vedevo delle ombre, sentivo delle voci. Tutto ad un tratto mi ritrovai a Monteriggioni. Ero nella mia camera, alla villa. Mi rilassavo con Caterina.
<<È tutto pronto?>>
<<Non c'è bisogno di chiederlo...>>
<<Il libero arbitrio non andrebbe mai vietato...>>
Stavo per baciarla, ma mi fermai. Dall'esterno provenivano strani rumori. <<Cos'è stato?>>
<<Probabilmente gli addestramenti.>>
Avrei voluto avere ragione. Dalla finestra piombò una palla di cannone che sfasciò, in pochi istanti, tutta la camera.
<<Dannazione!>>
Mi rialzai in tutta fretta. Non avevo tempo per rimettermi la tunica. Presi solo la lama e mi misi la maglia.
<<Devo trovare Mario e radunare le truppe!>>
Corsi verso la finestra e saltai di sotto. La città, la tranquilla città di Monteriggioni, era in subbuglio. Scesi le scale che portavano sulla strada principale ed incontrai mio zio. Segnato sul viso dal tempo che avanza mi disse:
<<Sono i Borgia!>>
<<Come abbiamo fatto a non accorgercene?>> <<Devono essersi riuniti ad est durante la notte. Dobbiamo tenerli a bada mentre i cittadini si mettono in salvo!>>
<<Ci penso io!>>
Una palla di cannone sfondò l'entrata principale della villa.
<<Usa i cannoni sui bastioni. Ho intenzione di sferrare un attacco frontale!>>
<<Pensi di farcela?>>
<<I Borgia non dovranno superare le mura prima che la gente non si sarà messa al riparo. Insieme per la vittoria.>>
Tese la mano. La presi e la strinsi.
<<Insieme! Zio fa' attenzione!>>
<<Lo farò!>>
Svanì nella folla. Saltai sulla gradinata principale e mi gettai sul cavallo. Mi guardai intorno. Migliaia e migliaia di fiorini usati per ristrutturare Monteriggioni, andati persi per sempre. Mi diressi ad ovest. Ovunque persone in preda al panico che cercavano qualche rifugio. Una cannonata mi sfiorò e caddi da cavallo. Mi rialzai e notai che ero caduto proprio vicino le mura della città. Cercai una scala per riuscire a salire, ma era impossibile trovarne una con tutto quel caos. Mi misi a scalare le mura.
<<Messer Auditore, finalmente è qui!>>
<<Caricate il cannone!>>
Impugnai il cannone e sparai contro una delle torri di controllo fuori la città. La scena era spaventosa. Miliardi di templari che si accingevano ad entrare nella città in qualunque modo. Mi guardai intorno e vidi un macchinario con dentro altri templari. Erano riusciti ad entrare. Mi vedevo costretto a respingere i templari. Usa un montacarichi e volai sopra la torre.
Mi gettai a capofitto su un templare attirando l'attenzione degli altri. Erano in pochi e non erano molto abili con la spada. Ne feci fuori due in un colpo solo. Le mura tremarono. Guardai la porta principale della città e vidi del fumo nero uscire da essa. Mio zio spuntò dalle macerie. Era stravolto. Cadde a terra. Probabilmente era ferito.
<<ZIO!>>
Dietro di lui c'era un uomo, Cesare Borgia.
<<Lo so che sei lì, Ezio! Il papa mi ha detto tutto su di te e della tua banda di assassini...>>
In preda all'ira mi gettai dalle mura. Atterrai su un tetto di una casa ancora intatta.
<<...e di questo!>>
Tirò fuori dalla tasca un frutto dell'eden. Come era entrato in possesso della mela?
<<È stato già versato troppo sangue,ma verrà il tempo delle abluzioni.>>
Correvo per i tetti di Monteriggioni. Cercavo in tutti i modi di raggiungerlo il più veloce possibile.
<<Così consideralo un invito dalla mia famiglia....alla tua!>>
Puntò il fucile contro mio zio. Si sentì il rimbombo di uno sparo. Una fitta alla spalla sinistra. Qualcuno mi aveva colpito. Scivolai e caddi dal palazzo.
<<Basta. Tiratelo fuori!>>
Sentivo una voce. Era una voce conosciuta.
<<Fatemi parlare con lui in privato.>>
Vidic! Riconoscerei la sua voce tra mille. Ma cosa diavolo ci facevo all'Abstergo?
I miei occhi fecero fatica ad abituarsi alla troppa luce. Mi alzai piano, ma urtai lo stesso contro il visore dell'Animus.
<<*****!>>
<<Ben ritrovato signor Miles. Come vede, lei ci serve ancora.>>
<<Bastardi! Cosa volete ancora da me? La mappa dei frutti dell'eden ce l'avete.>>
<<No signor Miles, si sbaglia. Riprenderemo dove lei e la signorina Stillman avete interrotto. La storia di Ezio Auditore non finisce nel 1499. Ora si vada a riposare. L'attende un giorno molto impegnativo.>>
<<Dov'è Lucy?>>
<< L'abbiamo rinchiusa, ma non si preoccupi per lei, ma per la sua vita.>>
Mi rinchiusero nella mia stanza. Mi guardai intorno con la vista dell'aquila e rividi le scritte lasciate dal soggetto 16. Cercai di analizzarle, ma non avevano senso. C'era scritta solo una data 21/12/2012.
<<Desmond! Desmond!>>
<<Non può sentirci Lucy!>>
Eravamo bloccati. I templari ci avevano rinchiuso in una cella minuscola.
<<Rebecca spostati. Sto soffocando!>>
<<Zitti! Arriva qualcuno!>>
Sentimmo il rumore di passi, ma non era solo una persona.
La porta si aprì e vedemmo Vidic con affianco un uomo.
<<Vidic cosa vuoi da noi? Lasciaci andare!>>
<<Non ne sarei così sicuro! Ah dimenticavo, signorina Stillman si ricorda di Adrian?>>
<<Il soggetto 16. Impossibile lui è morto!>>
Non riuscivo a credere ai miei occhi. Come poteva essere ancora vivo?
<<Si sbaglia ancora una volta signorina. Il nostro caro soggetto 16 è ancora vivo! Ora, collaborerete con noi? O preferite la morte?>> << Adrian era morto. Questo è quello che ci hanno fatto credere, o meglio mi ha fatto credere, ma l'impo....che hai Desmond?>>
Senza rendermene conto mi stavo contorcendo, avevo delle visioni, ma sembravano così reali. Eppure non ero dentro l'Animus.
<<Altair, finalmente sei qui.>>
<< Perchè mi avete convocato Malik?>>
<<Il frutto dell'eden, dammelo.>>
<<Non posso, ho giurato sulla mia stessa vita che avrei protetto questi frutti fino alla morte.>>
<<Ma non vedi che quei frutti ti stanno consumando l'anima?>>
Mi guardai le mani, il marchio degli assassini non c'era più. E sul petto avevo incisa una strana croce rossa.
Mi risvegliai e subito Vidic mi piombò addosso.
<<Cos'hai visto?PARLA!>>
<<Altair, era un templare.>>
Ansimavo, come se aver vissuto quel ricordo mi fosse costato una fatica enorme.
<< E aveva un frutto dell'eden, però non era la mela che aveva sottratto ad Al Mualim, era un altro frutto, quello di Adamo ed Eva. >>
<<Quei nomi.....Minerva....Adamo.....Eva...aaahhhhh.....Desmond......la fine del mondo.....è vicina.....>>
fine parte 1