Ritornata
Dopo tanto tempo aggiungo un altra parte ^__^
Però ero troppo presa da quel discorso,non potevo resistere,avevo il diritto di saperne di più.
-In che senso?!-
-nel senso- disse Roxas – Che non abbiamo un cuore,è come se non esistessimo-
-Mi stai prendendo in giro?!-esclamai io furiosa -Certo che esistete,sto parlando con voi proprio adesso!-
-Quando una persona con un cuore particolarmente forte perde quest’ultimo a causa dell’oscurità si crea un Nessuno- spiegò Axel –Quelli che hanno anche una grande forza di volontà riescono a mantenere il loro aspetto,anche se con qualche cambiamento-
Rimasi ancora in silenzio. Parlavo con delle persone senza un cuore,la cosa più importante per una persona,indispensabile per definirsi un essere umano. Mi sembrò impossibile,non volevo crederci,pensai addirittura a uno scherzo ma bastava guardarli negli occhi per rendermi conto di ciò che stava accadendo. Ero terribilmente triste,non avevo voglia di parlare,preferii di gran lunga il silenzio.
- Ma la cosa peggiore del non avere un cuore è il non poter provare sentimenti- disse Roxas.
Persone senza sentimenti,che stupidaggine pensai. Anche questo era impossibile ma riguardai nuovamente i due negli occhi,era l’unico modo per rendermene realmente conto. Erano esseri senza cuore e sentimenti,non l’avrei mai pensato,nemmeno lontanamente ma questa a quanto pareva era la realtà seppure dura e orribile. Il silenzio cadde nuovamente nella stanza ma fù subito rotto dalla voce di Axel.
-Su,ora smettiamola di deprimerci,mi è venuta un idea-
- Di cosa si tratta?-chiese Roxas.
-Che ne dite di andare sulla torre della stazione a mangiare un gelato?- propose il rosso.
-Io ci stò- affermò Roxas convinto.
-come sulla torre?-chiesi io perplessa.
-Vedi,la torre della stazione è dove andiamo sempre io e Roxas per riposarci,poi c’è anche una bella vista,ti va bene?-
-Si- dissi io ancora un po’ perplessa- ma come ci arriviamo lassù?-
-Tsk,un gioco da ragazzi!-
Axel aprì il palmo della mano e fece comparire un portale di oscurità. Entrammo tutti e tre. Quando ne uscimmo eravamo sulla cima della torre simile al big ben. Mi voltai,e rimasi senza fiato,c’era un tramonto stupendo,di colori accesi che non avevo mai visto.
-Che bellezza!- esclamai sorpresa.
-ti piace?- chiese Roxas.
-Si,nel mio mondo non avevo mai visto niente del genere-
Ci mettemmo a sedere. Guardai in basso,certo che eravamo proprio in alto. A un tratto Axel prese tre gelati di uno strano colore azzurro e me ne dette uno.
-che gelato strano- dissi io guardandolo diffidente.
-Non hai mai mangiato un gelato al sale marino?- mi chiese Roxas sorpreso.
-No,ma c’è sempre una prima volta- dissi io convinta. Detti un morso al gelato. Inizialmente sembrava salato ma poi diventava dolce. Era buonissimo. Una volta finito presi il bastoncino di legno e iniziai a mordicchiarlo.
-Meno male che non ti piaceva,eh?- disse Axel
-Io non ho mai detto che non mi piaceva,ho detto solo che era strano,da dove vengo io una cosa del genere non esiste-
-Aspetta,ora che ci penso è da un bel po’ che sei con noi ma non ti abbiamo ancora chiesto come ti chiami- disse Axel un po’ perplesso.
-Il mio nome è Karen-
Parlammo a lungo. Gli parlai del mio mondo,della scuola,della famiglia. Mentre parlavo con loro pensavo ai miei genitori,chissà come stavano,cosa pensavano. Ero più preoccupata per gli altri che per me stessa. Sarei mai tornata casa sana e salva,o meglio,volevo davvero tornare? Anche se li conoscevo da poco sapevo che tra non molto ci saremmo dovuti separare,forse per sempre,ma preferivo non pensarci. Continuai parlandogli di tutto ciò che sapevo e che riguardasse il luogo da cui venivo. Erano incuriositi da quei discorsi strani ma interessanti.
Ps:lo sò,zero suspance
.