Varie Il viaggio di Zell (titolo provvisorio)

Gydhan

FFVIII 4ever...
Ecco la sesta parte... lo so, ancora nn si capisce bene dove andrò a parare... datemi tempo e fiducia...

***Sesta parte***​

Rinoa era dietro quella porta, sorvegliata da tre persone.
Zell stava immobile davanti la soglia. Doveva agire in fretta, ma doveva anche escogitare un piano d’attacco. Se erano riusciti a sopraffare i poteri di strega di Rinoa, non erano guerrieri qualunque.
Zell provò di nuovo a concentrarsi, ma era troppo stanco. Percepiva chiaramente il potere di Ifrid e degli altri G.F. in suo possesso, ma sapeva che in quello stato avrebbe impiegato troppo tempo per invocarli.
-Tre avversari… tre avversari…- continuava a ripetersi.
Se erano armati era un problema. Zell poteva attaccarne uno, spiazzarne al tempo stesso un altro, ma il terzo lo avrebbe di certo colpito con facilità… a meno che…
Zell respirò a fondo. Era sfinito, ma per questo aveva ancora forza a sufficienza…
-Haste!- disse con forza, sottovoce.
Le pareti opache riflessero il bagliore scarlatto emanato da Zell.
-Fuoco alle polveri!- gridò, irrompendo nella stanza.
I tre uomini si mossero veloci, ma non quanto Zell.
Immediatamente fu davanti al primo uomo e gli assestò un gancio, deciso, potente. Sentì l’altro uomo, alle sue spalle, premere il grilletto della sua arma. Con uno scatto evitò il proiettile, poi si voltò e sferrò un calcio al braccio dell’uomo, che cadde a terra.
Il terzo uomo si fece avanti sguainando un Gunblade. Zell saltò, lo colpì con un calcio frontale al petto ed approfittando della spinta diede un nuovo calcio al secondo uomo, che stava tentando di rialzarsi.
A quel punto i tre rimasero al suolo mentre Zell li scavalcava per raggiungere Rinoa, rannicchiata sul pavimento.
-Rinoa… Rinoa… Dai, svegliati!-
Qualcosa non andava.
Le forze di Zell erano agli sgoccioli, ma il ragazzo si costrinse nuovamente a concentrarsi.
-Energiga!- sussurrò, poggiando il palmo della mano sulla spalla di Rinoa.
La ragazza rimase impassibile, ma intorno a lei strani simboli s’illuminarono, formando un cerchio.
-Dannazione… Energiga!- ripeté Zell.
Ancora una volta i segni brillarono, ma la magia non sortì effetto su Rinoa.
Zell sospirò osservando il misterioso cerchio. Con delicatezza prese Rinoa e la spostò in un altro angolo della stanza.
-Energ…Ah...-
Uno dei tre uomini si era rialzato. Il suo pugno aveva appena colpito Zell alle spalle.
Zell si riprese subito e si voltò verso l’uomo, il quale stava cercando d sfilare l’arma dalle mani dell’alleato ancora svenuto.
-Non ci provare!- esclamò Zell, spiccando un salto e colpendo l’uomo in pieno volto con una ginocchiata.
–Non si colpisce alle spalle…- aggiunse, mentre l’uomo cadeva lungo a terra.
Zell tornò da Rinoa e si chinò su di lei.
-Energiga!- ripeté ancora, e stavolta un bagliore bluastro avvolse il corpo della ragazza.
-Zell…- disse piano, aprendo gli occhi.
-Zell Dincth- disse una seconda voce, una voce maschile.
Zell rivolse lo sguardo alla porta.
Un ragazzo alto dai lunghi capelli candidi era immobile sulla soglia. I suoi tratti erano sottili, sottili come la lunga lama del Gunblade che portava legato dietro la schiena. La divisa bianco e argento si abbinava perfettamente alla carnagione chiara, mentre le lunghe ciocche che gli ricadevano sul viso portavano l’attenzione sugli occhi cristallini.
-Chi sei? Come conosci il mio nome?- chiese Zell, alzandosi.
-Sono Yulieh, Custode di Hyne. Conosco molto di più del tuo nome- rispose tranquillo Yulieh, come se la discussione fosse priva di qualsiasi tensione.
-Un Custode…?-
-…di Hyne. Del Dio Hyne. Io sono stato scelto per guidare quello che è un ordine nato nella notte dei tempi, fondato dallo stesso Hyne e da lui benedetto. Trema, di fronte al potere del Dio-
-Cosa vuoi da Rinoa?- continuò Zell. Stava cercando inutilmente di recuperare le forze, ma gli serviva più tempo.
-Strano che sia tu a chiederlo- disse Yulieh, accennando un sorriso.
-Non vuole me- intervenne Rinoa, alzandosi a sua volta. –Vuole te-
Zell si voltò a guardarla, stupito.
-Me?-
Rinoa alzò una mano.
-Non farlo, strega. Sai bene che i tuoi poteri non possono nulla su di me- disse Yulieh avanzando.
-Appunto- rispose Rinoa, poggiando la mano sul braccio di Zell. –Su di te-
Zell ebbe appena il tempo di spostare gli occhi dal viso concentrato di Rinoa allo sguardo tagliente di Yulieh, prima che un vortice accecante di piume bianche lo avvolgesse, facendolo sentire senza forma, senza colore, senza peso…

***Fine sesta parte***​

Lionheart90, a qnt ho capito 6 il mio unico lettore fisso... se resisti, resisto anch'io... ripeto, finché anche uno solo legge sta storia, io la scrivo... la prox volta sapremi di più sul misterioso fratello di Zell... Oh, se diventa noiosa ditemelo...
:ffx04:
 

Gydhan

FFVIII 4ever...
Evvai, i lettori ci sono!Ed allora the show goes on!

***Settima parte***​

Il sole era ormai alto sulle pianure attorno a Deling city.
Zell e Rinoa avanzavano spediti. Mancava poco alle porte della città.
-A questo punto credo che dovresti dirmi qualcosa…- disse Rinoa.
Zell la guardò, imbarazzato. –Scusa… non avrei dovuto metterti in pericolo. Dovevo sbrigarmela da solo-
-Non intendevo questo- rispose Rinoa. –Non ho paura di combattere. In passato ci siamo trovati in situazioni peggiori di questa. Se siamo riusciti a cavarcela contro tre streghe, possiamo cavarcela anche ora!-
-Era diverso- disse Zell, con una punta di tristezza nella voce. –C’erano gli altri… c’era Squall… io non ne sarei venuto fuori da solo… anche questa notte, se tu non avessi usato i tuoi poteri per dislocarci, per farci uscire da quell’astronave… non ne sarei uscito vivo, probabilmente-
-Non parlare così!- disse Rinoa, bloccando l’amico. –C’eri anche tu quando abbiamo distrutto Artemisia! Anche tu sei un guerriero! Non avresti battuto Yulieh, è vero, ma solo perché lui ha dei poteri non umani… di sicuro ti saresti fatto strada lottando e saresti scappato anche da solo-
-Grazie- disse Zell, senza guardarla.
-Di cosa?- sorrise Rinoa.
-Un po’ di tutto!- rispose Zell alzando le spalle, sorridendo, e per un attimo Rinoa rivide il solito, vecchio Zell. –Sei venuta con me, hai rischiato la via, e mi hai persino salvato con il tuo potere… stai diventando brava, lo sai?-
-Sì- concesse Rinoa, riprendendo a camminare. –Riesco a controllarlo adesso. Sento quando posso usare i miei poteri, e come posso usarli… credo di star diventando davvero una strega-
Zell rise. –Per fortuna anche i Custodi erano diretti verso Deling city. Grazie al tuo trucchetto siamo ricomparsi proprio sotto la loro astronave, a pochi minuti dalla città-
Rinoa lo fermò di nuovo. –Zell, non è una coincidenza che anche i Custodi stessero andando a Deling city, e tu lo sai bene. Sapevano il tuo nome. Ti cercavano-
Zell si rabbuiò nuovamente, mordendosi il labbro inferiore.
-Parlami di tuo fratello- disse Rinoa con dolcezza, cercando lo sguardo dell’amico.
Zell emise un suono indistinto con la gola, poi parlò.
-Zack è mio fratello maggiore. E’ sempre stato il migliore, in tutto. Era bravo nei duelli, nello studio, con le magie, con le ragazze… era il figlio perfetto, l’amico perfetto, il guerriero perfetto…-
-Il fratello perfetto?- lo interruppe Rinoa.
Zell mosse appena il capo, mentre il suo pugno destro si stringeva.
-Non passavamo molto tempo insieme, io e Zack. Lui preferiva allenarsi da solo, il più delle volte. Tra noi c’era un po’ di… diciamo che c’era un pizzico della classica rivalità che c’è fra fratelli, tutto qui-
Rinoa mise una mano sulla spalla di Zell. Ricordava bene le immagini che aveva visto, i ricordi che per sbaglio aveva preso dalla sua mente.
-Ti picchiava?- chiese esitante.
-NO!- rispose Zell, brusco, quasi offeso dalla domanda.
Si scostò da Rinoa e si voltò a guardarla. –Picchiarmi?... No, non l’ha mai fatto… quale fratello lo farebbe?... Noi mi picchiava affatto… assolutamente…-
-Zell…-
-…noi ci allenavamo! Non ci picchiavamo! Certo, io le prendevo, ma solo perché ero più debole… non era colpa di Zack… io sono debole, non sono un guerriero… non ho la sua forza, io… non sono… forte… non sono… lui…-
Senza accorgersene Zell aveva preso a tremare, i pugni stretti come in una morsa, gli occhi fissi, sul vuoto.
-Zell!- esclamò Rinoa con forza, scuotendolo.
Il ragazzo parve tornare in sé.
-Scusa… è che… c’è un legame forte, fra me e mio fratello-
-Capisco- sussurrò Rinoa, anche se era certa che in quel legame qualcosa non andasse. –Ma hai idea di cosa stesse facendo tuo fratello ultimamente? In che tipo di situazione sia coinvolto… c’è la possibilità che i Custodi cercassero lui-
Zell sembrò rifletterci su, anche se era ancora visibilmente scosso.
-Non so- disse infine, riprendendo la marcia. –E’ sempre stato immischiato in affari poco chiari… loschi, a volte… per un periodo è stato un cacciatore di taglie, poi un cacciatore di reliquie… non so cosa stesse facendo, ultimamente-
“Perché se n’è andato?Perché non ne parli mai?”; queste domande attraversarono i pensieri di Rinoa, ma lei ormai aveva capito che non sarebbe servito a nulla farle a Zell. Qualsiasi cosa fosse successa, doveva essere stata un grande shock per lui…
-Eccoci- disse Zell dopo qualche minuto.
Deling city si apriva davanti a loro, ricca di luci, ricca di colori…
-Mio fratello vive in un appartamento qui all’angolo. Forse non sarà ancora rientrato, però. Nella lettera diceva fra tre giorni…- spiegò Zell.
Arrivati sulla soglia dell’appartamento, bussò con forza.
-Che ti avevo detto? Non…-
La porta dell’appartamento si aprì di colpo.
-Zell!-
-Zack!-
Un attimo dopo i due fratelli si stavano abbracciando sulla soglia d’ingresso.
Rinoa scrutò la figura di Zack.
Era alto, appena poco più alto di Zell. I capelli, grigi come il ferro, gli scendevano mossi e confusi fino alle spalle. Aveva lo stesso viso di Zell, a parte il mento più pronunciato e lo sguardo più composto, più freddo, freddo come il ferro grigio, grigio come i suoi occhi.
Rinoa continuava a studiare il ragazzo, notando che le sue braccia non stringevano quanto quelle di Zell, che i suoi occhi non erano attraversati da alcuna luce.
-Chi è la tua amica?- chiese Zack, staccatosi dal fratello.
-Lei è Rinoa- rispose Zell.
-Gli amici di Zell sono miei amici- disse Zack accennando un inchino.
Rinoa sorrise forzatamente. La voce del ragazzo era rigida, severa. Era più la voce di un capo che la voce di un fratello.
-Entrate- disse Zack, guardandosi intorno. –Purtroppo la situazione è grave e non possiamo perdere tempo-
Zell e Rinoa non se lo fecero ripetere, e subito entrarono in quello che era un piccolo appartamento ombroso.
-Devi spiegarmi la situazione, fratello, o non potrem…-
Zell non finì la frase. Sentì un dolore improvviso, secco, alla nuca. Qualcosa, o qualcuno, lo aveva colpito.
L’ultima cosa che vide fu il pavimento scuro, poi il buio.

***Fine settima parte***​

La prox parte è decisiva... il cuore della trama è tutto lì... grazie ancora per i complimenti

:ffx04:
 

Gydhan

FFVIII 4ever...
Il momento della verità... ecco il cuore della fic...

***Ottava parte***​

Zell aprì gli occhi. La testa gli scoppiava.
Ci volle qualche istante perché i suoi occhi mettessero a fuoco il luogo in cui si trovava.
Era una stanza grande, circolare. Gli alti muri di pietra antica erano in parte coperti dal verde dei muschi, delle piante rampicanti. Il pavimento, anche quello in pietra, era spezzato qua e là da robuste radici, che stranamente si estendevano fino al soffitto.
Il tutto era avvolto in una luce polverosa. Quella stanza era intrisa di secoli, forse di millenni…
Zell provò a muoversi, ma inutilmente. Era legato ad una spessa colonna grezza.
-Ti sei svegliato, finalmente- echeggiò una voce tra quelle mura. –E’ bastato poco per farti perdere conoscenza per diverse ore… non che mi aspettassi altro, da te-
Zack entrò lentamente nel campo visivo del fratello. Aveva fra le mani un oggetto aguzzo.
-Zack, sbrigati a liberarmi!- disse Zell, controllando, per quanto gli era possibile, che non vi fosse nessun altro nei paraggi.
-Liberarti?- chiese il fratello. Un guizzo divertito attraversò i suoi occhi. –E perché dovrei?-
Zell si bloccò.
-Ma davvero non l’hai ancora capito?- rise Zack. –Davvero non l’hai mai neanche sospettato per un istante? Zell… come diamine hai fatto a diventare un SeeD?!-
Zell tornò a guardare il fratello, con espressione indecifrabile.
-Perfino un bambino avrebbe temuto una trappola, ma tu No. Appena ti ho scritto, dopo dieci anni, tu ti sei precipitato senza fare domande… ad essere sinceri ne ero certo, altrimenti non ti avrei scritto. Il mio piano dipendeva unicamente da te, e per una volta, nella tua inutile vita, non mi hai deluso-
Le parole di Zack echeggiavano fra quelle antiche pietre, arrivando alle orecchie di Zell amplificate.
-Eppure avrei detto che dopo il modo in cui c’eravamo lasciati… mi hai perdonato così facilmente?-
Zack si fermò a scrutare il fratello, quasi divertito.
Zell provò nuovamente a muoversi, senza successo. Fredde catene lo tenevano ancorato alla colonna.
-Non so di cosa stai parlando- disse a denti stretti.
-Non lo sai?- ripeté Zack. –Non mi dire… l’hai dimenticato? Be’, è naturale, forse, dopo tutti i colpi che hai preso-
Nella mente di Zell si mosse qualcosa.
-Fa’ uno sforzo- continuò Zack. –Proprio non ricordi? La mia decisione di lasciare il Garden, il pianto di nostra madre, e poi la tua furia, quando hai scoperto che avevo preso i risparmi dei nostri genitori dalla cassaforte-
Zell rimase in silenzio. Qualcosa stava prendendo forma, fra i suoi ricordi… ricordava la pioggia… fitta, battente…
-Mi sei corso dietro e mi hai raggiunto. Volevi che ti restituissi i soldi, perché erano i risparmi di una vita. ‘Non hai il diritto di portarli via’ mi dicesti, ed io ti risposi…-
-‘E tu non hai la forza di riportarli indietro’- concluse Zell.
-Vedo che la memoria comincia a tornarti- disse Zack sorridendo. –Ciò che è successo dopo era scontato… sei stato tanto stupido d’attaccarmi ed io ho dovuto rispondere all’attacco. Dimmi, ti fa ancora male il ginocchio?-
Zell strinse i denti. Non era mai riuscito a ricordare come si era fratturato quel ginocchio che ancora, dopo anni, a volte lo torturava.
-Sapevo di essere stato un po’ duro, ma non pensavo di averti colpito così forte da fartelo dimenticare… in effetti non pensavo neanche che avresti più camminato… si vede che anche i migliori sbagliano, ma non importa. Non ora-
Zack si avvicinò al fratello, fino a trovarsi a mezzo metro da lui.
-Cosa diavolo vuoi da me?- ringhiò Zell.
-Per quanto possa sembrare strano, fratello, mi servi- rispose Zack, gli occhi fissi sullo strumento fra le sue mani; era una lancia a doppia lama, finemente ornata.
-Cos’è quella?- chiese Zell, accennando all’arma.
-Questa è la chiave di tutto- disse Zack, lentamente. –Anche se è più conosciuta come chiave di Hyne-
Zell spostò gli occhi sull’oggetto.
-Questo è il motivo per il quale i Custodi di Hyne mi danno la caccia. L’ordine dei Custodi ha tra i suoi compiti quello di tenere al sicuro questa antica reliquia, e ti assicuro che i Custodi sanno essere assai poco amichevoli-
-Ho avuto modo di vederlo da me, grazie- rispose Zell.
-Ah… li hai incontrati? Di certo gli sarebbe piaciuto estorcerti qualche informazione sul tuo caro fratello, anche se avresti avuto ben poco da raccontare, No?-
-Ma che accidenti stai combinando?- disse Zell; la rabbia pulsava in ogni sua sillaba.
-Sto solo seguendo il mio destino- rispose Zack, voltandogli le spalle ed allontanandosi.
-E quale sarebbe?-
-Il potere... ma tu non puoi capire... sei sempre stato un debole-
Zack si posizionò dietro una roccia squadrata, simile ad un altare. Alzò la chiave di Hyne e la conficcò in una sottile fessura, sulla superficie della roccia, in modo che una delle lame sparisse inghiottita dalla pietra, lasciando l’altra dritta, rivolta verso il soffitto.
-Sai dove siamo?- disse Zack. I suoi occhi avevano una luce folle.
Zell non rispose. Si sentiva tramortito. Non riusciva a pensare a nulla, non riusciva a formulare un solo pensiero… sentiva ancora la pioggia battere sul terreno sporco del suo sangue…
-Siamo in una stanza sotterranea delle rovine di Centra- continuò Zack. –La colonna alla quale sei legato è al centro del sigillo di Hyne, il sigillo che detiene tutto il potere del dio, e che solo la chiave può aprire-
Zell si costrinse a reagire, e con uno sforzo enorme tornò a concentrarsi sulle parole del fratello.
-E allora cosa vuoi da me? Hai il sigillo… hai la chiave… cosa vuoi da me?-
-La chiave libera il potere di Hyne- spiegò Zack. –ma per essere attivata necessita di un tributo di sangue. Il potere di Hyne è stato sigillato col sangue, e col sangue dev’essere liberato-
-Il mio sangue?- chiese Zell.
-Il tuo sangue?- ripeté Zack, scoppiando in una risata senza ombra di gioia. –No, no, no… il tuo sangue non ha la forza di aprire il sigillo, non ha il potere di farlo. Occorre sangue di strega, o sangue di una persona predisposta alla magia. Nostra madre non te l’ha mai detto? Ogni primogenito Dincht ha il dono… ha il potere… è per questo che me ne sono andato. Quando mi è stata rivelata la mia natura, ho capito. Non potevo restare a Balamb, in quel Garden… Io che avevo nelle vene la magia, la capacità di piegare gli altri al mio volere… dovevo solo trovare un modo per ottenere il potere che per diritto mi apparteneva!-
Ormai Zack parlava più con sé stesso che con Zell.
-DIMMI COSA VUOI DA ME!- urlò quest’ultimo, cercando per l’ennesima volta di liberarsi dalla stretta delle catene.
Zack tornò a guardarlo.
-E’ semplice, fratello. Mi serviva un SeeD, e mi serviva vivo. Catturare un SeeD in battaglia è impossibile per una sola persona, ma attirare mio fratello in una trappola… sarebbe stato uno scherzo…-
-Ma perché?- disse Zell con forza, stringendo i pugni.
-Il potere di Hyne è più di quanto un essere umano possa sopportare. Nessun uomo può contenerlo. Nessuna strega. Serve uno spirito per potersene servire. Uno spirito potente-
Gli occhi di Zack saettarono dalla chiave a Zell. Il suo volto era il ritratto della follia.
-Serve un Guardian Force-

***Fine ottava parte***​

Ora che siamo arrivati alla trama vera e propria... che ne dite???
:ffx04:
 

Lionheart90

Con chi tu l'ha'?
Gydhan,sei un grande!La trama è letteralmente geniale,mi hai stupito!Sono proprio curioso di vedere come va a finire!
 

Gydhan

FFVIII 4ever...
Grazie ancora dei complimenti... sn contento... ed allora vai con la nona parte...

***Nona parte***​

Rinoa si guardò attorno, stranita.
Conosceva bene quel luogo, le rovine di Centra. C’era già stata con Squall.
Le rovine avevano un fascino sinistro. Ovunque si posasse lo sguardo c’erano pietre, resti di colonne, scalinate ripide… tutto stretto dall’abbraccio di mille rami, che con il loro verde cingevano i muri, risalivano le scale, si mischiavano al grigiore dei resti di una città.
Rinoa si guardò per un attimo alle spalle, dove si trovava l’aliante nel quale si era risvegliata. Si portò una mano alla testa, nel punto dove qualcuno l’aveva colpita prima che perdesse i sensi.
Non aveva il minimo dubbio su chi fosse stato.
Mosse alcuni passi, incerti. Non sapeva dove andare. Non sapeva cosa cercare.
Provò a concentrarsi nella speranza di percepire la presenza di Zell da qualche parte.
Poteva sentire il vento muoversi attorno a lei. Sentiva l’impercettibile crescere delle piante. Avvertiva diverse forme di vita; insetti… uccelli… altri piccoli animali…
Rinoa alzò di scatto il capo verso una delle scalinate. Qualcuno stava per scendere. Un essere umano, o forse più esseri umani.
Senza perdere tempo, Rinoa si nascose dietro una colonna spezzata.
Passarono pochi istanti e si udirono dei passi scendere i gradini di pietra.
-Non c’è nessuno fra queste rovine- disse una voce maschile.
-Gli ordini sono ordini- rispose una seconda voce.
-Sarà, ma io continuo a dire che non ha senso. E’ da questa notte che continuiamo a pattugliare-
-A proposito, dobbiamo andare a fare rapporto-
-Rapporto?! E su che? Non è successo praticamente nulla di... cos’è quello?-
I passi dei due si bloccarono.
Rinoa ebbe un sussulto; avevano visto l’aliante. Se si fossero avvicinati all’aliante l’avrebbero di certo scoperta…
-Avvicinati con cautela. Non si sa mai…- disse una delle voci.
Rinoa aspettò di sentire i passi accostarsi alla colonna, poi uscì allo scoperto, correndo verso ciò che restava di un antico arco.
-Spara!- gridò una voce. Un attimo dopo Rinoa senti esplodere qualcosa dietro di lei, vicino al suo piede.
-Sparale!Sparale!- ripeteva la voce, mentre piccole esplosioni si susseguivano veloci attorno a Rinoa.
Lei continuò ad evitarle e a correre. Non aveva tempo di lottare, non doveva sprecare energie. Non sapeva ancora cosa avrebbe dovuto affrontare per ritrovare Zell. Di certo si sarebbe trovata di fronte Zack, forse anche Yulieh… forse i due erano d’accordo.
Rinoa continuò a correre, schivando i colpi, scavalcando rocce muschiate e antichi resti. Cambiava direzione di continuo, nascondendosi dietro le alte colonne delle rovine.
-Dannazione, prendila!- gridava uno dei due uomini.
Rinoa risalì di corsa una scalinata, ma uno dei gradini cedette.
-Aaaaaaaaaaaaaah…-
Sentì la roccia sgretolarsi sotto i suoi piedi. Perse l’equilibrio e cadde oltre la scalinata, nel vuoto.
Cadde per diversi metri prima dell’atterraggio morbido, fra due braccia conosciute.
-Rinoa!- disse il ragazzo che l’aveva afferrata, stupito. Aveva un bel viso, sfregiato da una cicatrice che gli attraversava la fronte. I ciuffi castani gli cadevano davanti allo sguardo corrucciato.
-Squall!- esclamò Rinoa, gettandogli le braccia al collo.
-Che ci fai qui? Come ci sei arrivata?- chiese il ragazzo, lasciandola rimettersi in piedi.
-E’ una storia lunga e non c’è tempo. Zell è nei guai, ed è qui da qualche parte-
-Lo immaginavamo, strega- s’intromise una voce fin troppo familiare.
Fu un attimo. La lama del Gunblade di Squall scattò al collo di Yulieh, che restò immobile.
-Non chiamarla strega- disse lentamente Squall.
-E’ quello che è- rispose Yulieh, per nulla intimorito.
-Come vi conoscete?- chiese Squall, rivolto a Rinoa; la lama ferma al collo di Yulieh.
-Ha attaccato me e Zell- spiegò la ragazza. –Fa parte dei Custodi di Hyne-
-Lo sa chi sono, strega- disse Yulieh. –I SeeD stanno lottando al fianco dei Custodi-
-Ti ho detto di non chiamarla strega- mormorò Squall minaccioso, senza accennare ad abbassare il Gunblade.
-Non importa, Squall- disse Rinoa. -E poi non serve a niente. Ti avrebbe già disarmato, se avesse voluto-
-Vedo che ricordi le mie capacità di guerriero, strega-
Squall lo scrutò torvo per un attimo, poi abbassò la lama della sua arma.
-E’ questa la missione per la quale siete partiti? Aiutare i Custodi?- chiese Rinoa a Squall.
-Sì- confermò il ragazzo, mantenendo lo sguardo su Yulieh.
-Ma loro hanno attaccato me e Zell! Hanno cercato di costringermi a parlare con la forza!-
-Sei stata tu ad attaccare per prima- la interruppe Yulieh. –Io ho solo reagito. Quanto a Zell Dincht, quando abbiamo saputo che il nostro obbiettivo era suo fratello, abbiamo cercato di contattarlo. Purtroppo aveva già lasciato il Garden, insieme a te-
-Perché cercate suo fratello?- chiese Rinoa.
-Zackary Dincht è venuto a conoscenza dell’ubicazione del sigillo di Hyne, ed è riuscito ad impossessarsi della chiave di Hyne. La chiave dà accesso ad un potere illimitato, al potere del Dio. Se la chiave viene usata per rompere il sigillo, il potere viene liberato, e nessuno, nessuno, tranne chi ha rotto il sigillo, può nuovamente rinchiudere in esso il potere di Hyne-
-Dove si trova il sigillo?- chiese Rinoa, temendo la risposta.
-Qui. Sotto le rovine di Centra-
-Ma è assurdo…- sussurrò Rinoa. –Perché non avete messo delle guardie al sigillo? Perché non lo avete distrutto, se sapevate che Zack poteva romperlo?-
-La chiave non dà accesso solo al potere racchiuso dal sigillo- spiegò Yulieh. –La chiave è anche l’unico modo di accedere alla stanza del sigillo, nonché l’unica mappa che ne mostri l’ubicazione-
-Ma voi la conoscerete!- sbottò Rinoa esasperata.
-Il nostro compito è custodire, non utilizzare. Nessun Custode ha mai visto la stanza del sigillo, né il suo ingresso-
Rinoa pestò un piede per terra.
-Ma Zell è nei guai! E’ con Zack! E’ in pericolo!- gridò.
-Calmati Rinoa- sussurrò Squall, posando le mani sulle spalle di lei. –Andrà tutto bene… lo salveremo…-
-Ma come lo trov…?-
Rinoa lasciò la frase incompleta, scostandosi da Squall.
-Che succede?- chiese il ragazzo.
-Qualcosa- rispose Rinoa. –La terra… sta gridando…-
...TRRrrrRRrRrrRrrRrrrRRRrrr...
Ogni singola pietra delle rovine di Centra prese a tremare.
-Cos’è?- chiese Squall.
Le rovine tremarono più forte, spezzandosi. Un’enorme voragine si aprì tra le macerie, inghiottendo pietre e piante. Una colonna di luce si levò dal profondo della terra, oscurando anche il sole.
-Hyne- sussurrò Yulieh.
Una figura colossale prese forma da quella luce. Una bestia dalle forme umane, con peli lucenti su tutto il corpo, emerse dal chiarore, sbattendo forte le ali piumate, che sembravano anch’esse fatte di pura luce.
La colonna tremò appena, mentre la bestia usciva completamente dal bagliore accecante, mostrando il ringhio minaccioso, le corna perlacee.
La terra tremò ancora, ed altre due figure vennero fuori dalla colonna di luce, prima che questa si spegnesse.
Una delle due figure saettò in alto mentre l’altra cadde al suolo, contro una roccia.
La bestia intanto aveva già preso quota; ora appariva come un punto indistinto nel cielo limpido.
-Zell!- gridò Rinoa, riconoscendo il corpo abbandonato sulla roccia.
La ragazza corse dall’amico, seguita da Squall e Yulieh.
-Zack…- disse debolmente Zell, indicando l'altra figura, sospesa ad una decina di metri dal suolo.
Rinoa e gli altri si voltarono a guardare.
La figura aveva vesti candide, come la sua chioma. Da quella distanza però non si vedeva granché. Spiccavano solo due grandi ali piumate, grigie come il ferro.
-Ha preso Ifrid- mormorò Zell. –Ha preso il potere di Hyne… è finita…-

***Fine nona parte***​

Si avvicina la fine... E per la prox parte? Tutti contro il super cattivo o uno scontro fra fratelli?... naturalmente non ve lo dico... aspetto commenti e alla prox!
Grazie ancora dei complimenti e grazie di leggere questa fanfic (così io posso scriverla)!
:ffx04:
 

Silver_Auron92

signore dei fulmini
wow tu si che 6 bravo!!! ci starebbe un premio alla letteratura......(se uqlcuno dice che lo sto prendendo in giro gli tiro addosso un thundaga a forza 255 perche questa storia è bellissiam davvero) se io fossi un editore questa storia la pubblicherei all'istante *_*. te farai lo scrittore e avrai pure successo te lo dico io .



6Bravissimooooooooo
 
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