Varie L'angelo di Jemko

Vexen91

Anomander Rake
Ecco il capitolo decimo.Buona lettura^^

L'angelo di Jemko(Sempre più grande^^)

Capitolo 10. Missione a pagamento

Caldo.
L’aria era calda,accogliente
La stanza lo era.
Era ad Ajath,nella sua vecchia casa
Al muro,il solito quadro,rovinato dall’umidità
La cornice dorata era tutta incrostata
Non l’aveva mai pulita,a dir la verità
Sulla finestra goccioline d’acqua scivolavano lentamente verso il basso
Pioveva
Il cielo era completamente coperto da nuvole,e anche se era pieno giorno,aveva avuto bisogno di accendere alcune candele
Ma non candele normali
Le fiammelle ondeggiavano emettendo un sottile filo di fumo
Erano candele profumate,quelle che piacevano Hyunie
Le spade giacevano in un angolo,gettate via,come se non volesse più impugnarle
BROOOOOOOOOOOM
Un tuono illuminò la stanza
Sulla parete davanti a lui si proiettò un’ombra
Un’ombra familiare
Il cuore gli si strinse in petto.Il respiro si fermò per qualche secondo
“Hyunie?”
Dietro di lui,la ragazza era vestita con una camicetta bianca e una gonnellina a pieghe.
Bagnata.Poichè veniva da fuori
La veste umida le si era attaccata addosso
Amarant non poté fare a meno di avere certi pensieri
Sorrise arrossendo
La ragazza sorrise dolcemente a sua volta,con le piccole labbra rosse,i grandi occhi.
Poteva passare un’eternità a guardarli.
“Sdraiati,Amarant”
Lui non protestò,e si adagiò sul divano col ventre appoggiato al freddo tessuto sintetico
Non lo vide,ma sentì che lei si toglieva la camicetta
Iniziò a sudare
Poi rise di se stesso,com’era ridicolo.
“Rilassati”disse dolcemente la ragazza,accarezzandogli la guancia
Quella carezza lo fece rabbrividire dalla testa ai piedi
La ragazza si mise sopra di lui
E gli tolse la maglietta,gettandola via
Lui fece per voltarsi ma lei lo fermò
“Non così presto…”
Poi sentì la sua pelle contro la sua
Appoggiò le piccole mani sulla sua schiena nuda
Calde
Amarant ebbe un fremito di piacere
Poi lei iniziò a massaggiarlo,lentamente
Le mani si muovevano sulle sue spalle e sulla sua schiena con sapienza
Provocandogli sensazioni mai provate
“Ti piace??”
Amarant sorrise
“Oh sì,è bellissimo,Hyunie…”
Lei continuò a massaggiarlo
Lui aveva il viso davanti a una candela
Si sentiva avvampare il volto,ma non credeva fosse il calore della candela
Sentiva i suoi battiti aumentare di frequenza
Il suo respiro muoveva la fiammella
E sudava.E sentiva anche le mani di lei sudate
Poi lei smise
Si abbassò e gli baciò il collo
“Ti amo,Hyunie” sussurrò lui
Lei non rispose.
Ricominciò a massaggiarlo
Ma sentì che le mani adesso erano appiccicose
Come se avesse della marmellata sopra
Lui cercò la mano di lei con la sua
Ancora quella roba appiccicosa
Ma che accidenti…
Si guardò la mano
Coperta di liquido scarlatto
Scarlatto
Si voltò di scatto
E ciò che vide lo raggelò
Sentì il sangue ghiacciarsi nelle vene
La ragazza non aveva più gli occhi,solo due profonde cavità nere.
La pelle era raggrinzita,putrefatta,decomposta
Dalle cavità uscivano lacrime.
Lacrime di sangue. Che colavano giù dalle guance,dalle braccia,fino alle mani,alla sua schiena
La sua bocca rugosa si aprì
Una voragine.Nera,buia.Profonda
Ed emise un grido che gli ferì le orecchie
“PERCHE’?????????????????”
E fu scossa da un singhiozzo terrificante
La mente di Amarant non ragionava più
Quella vista lo terrorizzava,eppure non riusciva a distogliere gli occhi da essa
“PERCHE’ MI HAI LASCIATA MORIRE????????PERCHE’?????????”
A ogni perché le lacrime della ragazza aumentavano
Ormai lui era coperto di sangue
E terrorizzato
Le mani,ormai scheletriche,si strinsero intorno al suo collo,mozzandogli il respiro
“IO TI ODIO AMARANT,TI ODIO!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!”
Ma Amarant ormai non la ascoltava più
Avrebbe potuto divincolarsi facilmente dalla sua stretta
Ma i muscoli non gli rispondevano
Rimaneva lì,imbambolato,mentre quel mostro gli urlava contro,ricoprendolo di sangue
Sentì le lacrime scendere,brucianti,sulle guance
Voleva gridare anche lui.Voleva gridare che l’amava
Che non doveva piangere
La bocca poi si allargò enormemente,e gridò un’ultima volta:
“PERCHEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEE’??????????????????????”
Si risvegliò di soprassalto
Le guance bagnate
Il respiro veloce.Il cuore che gli batteva forte nel petto
Una giovane infermiera si avvicinò a lui preoccupata
--Calmati…è stato solo un sogno…--
--No io devo…--
Appoggiò le braccia al lettino per alzarsi
Un dolore atroce gli perforò quello destro,facendolo ricadere sdraiato
Se lo toccò
E improvvisamente ricordò
Riku lo aveva colpito.
Stava per ucciderlo,quando Vexen gli aveva sparato al braccio,facendogli cadere la spada
E poi???
E poi era svenuto.La vista gli si era offuscata e aveva perso i sensi
--Vexen!!!Dov’è Vexen???—
L’infermiera sorrise
--Chi,il tuo amico biondo??E’ stato lui a portarti qui…eri gravemente ferito.Hai dormito per una settimana intera…e lui è venuto a trovarti spesso…--
Poi la ragazza sospirò
Amarant si ricordò anche dell’effetto che faceva Vexen,i suoi occhi in particolare,sulle ragazze
--Ti ha già portata a letto oppure ti sta lavorando “perbenino”,come dice lui??—
La ragazza arrossì alla battuta di Amarant
--Ecco lo sapevo, “chi ha tempo non aspetti tempo”,come dice sempre lui.Spero almeno che tu non sia fidanzata,va’—
Prima che la ragazza potesse ribattere,entrò Vexen
Al suo arrivò,metà reparto si voltò verso di lui.La maggior parte erano donne
Vexen sorrise salutandole con la mano
Amarant si coprì gli occhi per risparmiarsi quello spettacolo penoso
Poi l’ex colonnello si voltò verso il lettino
--Guarda un po’ chi si è svegliato!!—
Vexen prese una sedia su cui si stava sedendo un dottore,facendogli battere violentemente il sedere sul pavimento
Con noncuranza,l’avvicinò al lettino e si sedette,incrociando le gambe
--Come va fratello???—
--A parte il fatto che ho il braccio destro inutilizzabile??Benissimo!!—
--Ehi come mai hai gli occhi arrossati??—
--Boh,forse mi ci sono ficcato due dita dentro…--
Vexen rise
--Comunque questo posto è pieno di attrazioni,sai??—
--Sì,e ho notato che non hai esitato a provarle tutte…--
--A parte gli scherzi,c’è tutta la parte ovest del villaggio devastata…--
Sentendolo,tutti gli infermieri si dileguarono,compresa quella che si occupava di Amarant,che li lasciò soli con la scusa di andare a prendere dei medicinali
--Visto??Basta parlarne e se ne vanno tutti.Comunque penso che ci sia qualche demone nelle foreste qua vicino.Se lo facciamo fuori ci possiamo fare dare un premio succulento!!—
--Succulento come la figlia del capo villaggio??—
--Perché no??Ti serve una distrazione ogni tanto,no??—
Amarant ripensò a Hyunie,e al sogno che aveva appena fatto
--No…affatto.Appena mi rimetto,pigliamo le nostre cose e ci togliamo di ****…--
--Ma no,dai,perché…--
--In questo minuscolo villaggio non penso di trovare un modo per sconfiggere Jemko.Perciò tanto vale non fermarcisi troppo.Ti va bene come spiegazione??—
Vexen non sembrava parecchio convinto
Siccome non c’era nessuno a controllare,pensò bene di accendersi una sigaretta
Mentre aspirava guardando il soffitto,Amarant si guardò attorno
--Che c’è??—
--Le mie spade…??—
--Ah giusto…--
Vexen aprì la divisa estraendo le due spade,che luccicavano
--Le ho fatte lucidare.Ora sono molto più fiche,non trovi??—
Amarant gliele strappò di mano
--Sono molto più fiche sporche di sangue,non trovi??—
--Satanista…-- esclamò Vexen con una smorfia
Amarant fece per alzarsi,ma una fitta al braccio lo bloccò nuovamente
--Strano…di solito le ferite a questo braccio si curano più velocemente del normale…--
Vexen continuava a fumare tranquillo
--Beh,ricorda che non sei stato ferito da una spada normale…--
--Giusto…e purtroppo non posso curarmi trasformandomi poiché mi ha ferito proprio il braccio destro…--
Vexen sorrise
--Perché,non ti piacciono le cure della mia amica???—
--Ah,a proposito,fattela un po’ meno amica,ricorda che qui siamo di passaggio…non vorrai spezzarle il cuore…--
--Ommioddio non ricominciare con i tuoi discorsi moralistico/femministi,risparmiameli guarda,tanto sai che faccio sì con la testa e poi me ne sbatto.—
--Mi sembra che tu ti sbatti anche qualcos’altro,quando ne hai l’occasione…--
--Ascolta,vogliamo sindacare sui miei rapporti col genere femminile ancora per molto??—
--Beh,hai qualche argomento migliore??—
Vexen non rispose.Ma sorrise
In silenzio,i due iniziarono a fissarsi
L’angolino della bocca di Amarant si incrinò in un sorriso
Scattò di colpo afferrando la Hang con la sinistra,ovviamente
Saltò sull’altro letto e la puntò verso Vexen
Lui stava già roteando le pistole cariche
Non esitò un secondo
Iniziò a sparare a velocità pazzesca,bucherellando il muro dove prima c’era Amarant
Che si era gettato da una parte
I pazienti cominciarono ad urlare terrorizzati
Amarant si eccitò sentendo le grida
Vexen sembrava sul punto di scoppiare a ridere
Attaccò Vexen,ma lui trasformò il fucile in spada,parò il colpo e lo mandò in terra
--Smettiamola,dai…li stiamo facendo cagare addosso…poi tocca alla mia amica infermiera e ai suoi colleghi pulire…--
Entrambi scoppiarono a ridere
--Uffa però…io mi stavo divertendo…--
Vexen smise di ridacchiare quando vide tutti i dottori nella stanza
--Gran bella figura del *******…e adesso che gli dico??Mi avevan detto di non farlo muovere…--
Un dottore si mosse a passo svelto verso di lui
Un primario,di sicuro.Il camice candido svolazzava dietro di lui,aperto
Amarant annaspava a terra,cercando di alzarsi
Vexen fece l’ultimo tiro dalla sigaretta,gettandola in terra.Era pronto a farsi sbattere fuori
--Complimenti a entrambi!!!!Siete stati fantastici!!!—esclamò gioioso
Se Vexen avesse avuto ancora la sigaretta in bocca,sicuramente gli sarebbe caduta
Amarant perse nuovamente l’equilibrio schiantandosi a terra,imprecando
Alcune infermierine lo aiutarono ad alzarsi,ma appena fu in piedi se le scrollò di dosso,andandosi a sedere sul letto
Si gettò su di esso facendolo cigolare
--Grazie,sa,stiamo pensando di fare uno spettacolo itinerante…lei vuole fare quello che gira col cappello a chiedere soldi??—
Poi si mise sdraiato con le mani dietro la nuca
Vexen sorrise
Il medico lo ignorò e cominciò a parlare
--Vi abbiamo visti combattere…siete veloci,siete potenti…abbiamo visto che il ragazzo riesce a combattere divinamente anche con la mano sinistra…mentre lei ha un’abilità molto superiore alla sua,sicuramente…aiutato dall’arma superba che possiede…--
Amarant si alterò
--No aspetta chi è molto superiore a me???—
Vexen fece una linguaccia ad Amarant e lui gli tirò un calcio al gomito
Mentre il biondo guerriero si massaggiava il braccio,il medico continuò
--E non vogliamo neppure immaginare l’abilità del ragazzo con entrambe le braccia…siete i guerrieri migliori che questa città vede da anni!!!!—
Amarant cominciò a subodorare qualcosa…e non gli piaceva
--Siamo in grado di fornirle un medicinale che è in grado di riparare la sua ferita in tempo record…--
Vexen sentì il tono d’attesa nella voce del primario
--…ma??—
--ma dovete farci un piacere…--
Amarant si rizzò in piedi,incurante del dolore
--Non uccideremo alcun demone!!!!—
Il dottore si voltò di scatto verso di lui
Nella stanza calò il silenzio
--Non sono demoni…ma portano con loro devastazione terrore…--
L’uomo cadde in ginocchio scoppiando a piangere
Le mani giunte,i lineamenti tesi
--Ve lo chiedo in ginocchio…vi supplico…--
Vexen guardò Amarant
Anche lui sembrava turbato
--Dai…guarda come sono disperati…--
Amarant rifletté qualche secondo
--Beh in effetti fa davvero pena…--
Un sorriso incurvò la sua bocca
--Però me ne fotto.Non sono cazzi miei in fondo.—
Fece per alzarsi,ma Vexen lo bloccò
--E invece sono cazzi tuoi…hanno detto di avere un medicinale in grado di curare velocemente la tua ferita…e non possiamo ripartire con te conciato in quel modo,no??—
--Ah,chissà quante stro.nzate sono pronti a inventare pur di liberarsi di questi “devastatori”…--
--Oh no signore,guardi!!!—
Schioccò le dita in direzione di una delle infermiere
Lei portò vicino al lettino una valigetta
La aprì con cautela
Dentro vi era una boccetta parecchio piccola per una valigia così grande
Amarant la guardò poco convinto
--E va bene e va bene…buttatemi addosso quell’acqua di rubinetto e andiamo a fare questo lavoro…un po’ di moto mi farà bene…--
Il dottore non si indignò per le parole di Amarant.Anzi i suoi occhi si illuminarono
--Oh grazie,grazie mille!!—
E iniziò a baciargli la mano
Amarant la ritrasse disgustato
Poi prese le due spade e se le agganciò dietro

I due raggiunsero la parte devastata del villaggio
Amarant scrutò le rovine
Un incendio,di sicuro.
Un drago,forse??
Vide arrivare un uomo tarchiato.Sorrideva gioviale ai due
Vexen non l’aveva neppure visto,stava parlando con l’infermierina
--Vex,per favore,stai attento…--
--Non ti preoccupare piccola…starò attento a non morire…per rivederti ancora…--
--Oh Vexen…--
Lei l’abbracciò.Per un lungo istante si fissarono languidi
Poi la baciò
L’uomo tarchiato porse la mano ingioiellata ad Amarant
--Sono il governatore di Irme…sono felice che abbiate acconsentito alla mia richiesta…--
Amarant annuì con la testa
La ferita si era già richiusa e gli faceva meno male
Era di nuovo in grado di trasformarsi in Dark Amarant,sfruttando i poteri curativi della mutazione
Vexen si divise dalla giovinetta e si mise di fianco ad Amarant,fissando l’orizzonte
Il fucile argentato in una mano,la balestra nell’altra
Le due pistole nelle fondine,pronte ad essere estratte in un lampo
--Un drago,vero??—
Vexen scosse la testa
--No…sono esseri umani…li chiamano “I cinque della tempesta”…--
--Umani??Ma un proiettile in mezzo agli occhi no,eh??—
--Ascolta amico,dubito che in questo villaggio ci sia niente di più nocivo di una siringa…oltre all’ospedale,l’unico altro grande edificio è il municipio…--
--Un paio di anelli in meno e una caserma in più??—
--Uhm…sono un popolo pacifico…non tollererebbero una cosa del genere.Forse è anche per questo che i cinque li hanno presi di mira…--
--Presi di mira??Allora non è la prima volta che attaccano…--
--No.Attaccano una volta al mese circa.Oggi ci dovrebbe essere un nuovo attacco…--
--Sanno già quando li aggrediranno??Allora perché non prendono qualcuno che li ammazzi??—
--Beh…quel qualcuno siamo noi…--
--Lo supponevo…--sbuffò Amarant
Un rombo scosse la valle
Le persone raccolte lì cominciarono a urlare e fuggire
Un rombo molto simile a un tuono
Amarant estrasse le due spade mettendosi in guardia
--Arrivano—esclamò Vexen

FINE CAPITOLO 10
 

Dragondavis000

DAAAAAAAAAH!
Mmm... non ho capito bene la scena del duello, sembra una forzatura per collegare entrambe le parti, forse con un po' di attesa o una deviazione su una rissa, magari di vex, contro un passante avrebbe aiutato di più la scelta del dottore... Nel complesso però non ti sei smentito, continua ad intrigarmi la storia, aspetto una continuazione, vai avanti così... Voglio vedere Vex e Amarant che rompono il *bip* ai cinque della tempesta... :D
 

Vexen91

Anomander Rake
Capitolo undicesimooooooooooooo^^

L’angelo di Jemko

Capitolo 11. I cinque della Tempesta

BROOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOM
Un rombare potente si diffondeva nella piana
Vexen buttò giù cercando di diminuire la tensione
Amarant disegnava per terra con la punta della Must,tranquillo
Click
Vexen caricò le pistole e il fucile
Le due pistole,che aveva modificato lui stesso,potevano tenere nel caricatore ben venti proiettili
Inoltre aveva modificato la rigatura della canna aumentando la velocità di rotazione della pallottola
Questo gli permetteva di sparare in tutto quaranta proiettili prima di dover ricaricare
E ad una velocità pazzesca.
Ed erano abbastanza per seccare qualunque avversario umano
Umano appunto.E quel rumor non aveva nulla di umano
Eppure era piuttosto familiare
Il fucile invece
Era argentato,e valeva qualche milione di monete d’oro
Soprattutto per le modifiche che aveva apportato anche ad esso
Aveva inserito una lama affilatissima nella canna,così da poterlo usare anche per il corpo a corpo
Questo però rallentava parecchio la corsa del proiettile
Così aveva aumentato la propulsione del colpo,collegando il grilletto ad un piccolo ordigno a bassa potenza
La piccola esplosione non intaccava la durissima lega di cui era fatto il fucile,e dava al colpo una spinta inverosimile
Un proiettile di quel fucile a distanza ravvicinata perforava una porta blindata
Su un essere umano faceva molto di peggio
Purtroppo l’esplosione aveva bisogno di uno sfiato,che era posizionato subito dietro alla canna
Quindi quando sparava stava bene attento a non avere il corpo nella linea d’uscita dell’esplosione
Ovviamente,aveva dovuto modificare anche il proiettile,che si sarebbe sciolto per l’eccessivo calore
Difatti ne aveva rinforzati diversi ricoprendoli di un sottile strato della stessa durissima lega di cui era composto il fucile
Era famosissimo per quell’arma
Durante un’imboscata a uno dei capi della malavita di Ajath,il boss e i suoi scagnozzi si erano nascosti in un bunker
Poveri stolti
Vexen e la sua squadra speciale erano entrati nella loro base operativa arrestando soltanto i pesci piccoli che non erano riusciti a fuggire
“Non voglio sopravvissuti” aveva detto
Poi aveva estratto le pistole e li aveva uccisi tutti
Tranne l’amante del boss
Era una donna dai capelli biondi,né bella né brutta.
Il viso era rigato dalle lacrime che le portavano via il trucco
Decise di non ucciderla
La prese per i capelli e la portò in una stanza
Lo sguardo di Vexen faceva pensare al peggio
Invece lui la fece sedere e le parlò,con la sua voce profonda,calma
“Ascolta,vuoi salvarti,non è vero??”
Lei annuì singhiozzando
“Bene…allora devi farmi un piacere.Devi portarmi dove si sono nascosti il boss e i suoi amici,d’accordo?”
Lei rifletté un secondo.Non aveva altra scelta in fondo.
Lo portò dunque al bunker
Lui si inginocchiò vicino al bunker chiuso,come ascoltando l’aria
I suoi compagni lo guardavano dubbioso
Poi le fece segno di parlare
Lei li chiamò e chiese loro di farla entrare
Quelli risposero che sapevano che non era sola
Vexen si alzò di scatto e sparò quattro colpi col fucile perforando la porta
La ragazza saltò via impaurita
Pure i soldati con lui indietreggiarono sorpresi
Vexen rimise il fucile al suo posto
Gli artificieri fecero saltare la porta senza far crollare il resto
Lui entrò,e quando il polverone si fu diradato,i soldati e la donna rimasero stupiti
Il boss e i suoi tre scagnozzi giacevano a terra in una pozza di sangue.
Tutti con un proiettile in mezzo agli occhi
Aveva mirato al punto da cui veniva la voce
E così era nata la leggenda
BROOOOOOOOOOOOOOOOOOM
Il rombo,più forte di prima,lo riscosse dai suoi pensieri
Amarant stava seduto e continuava a disegnare,senza alzare gli occhi
Vexen iniziò a roteare le pistole in entrambe le mani
Il capo del villaggio e i pochi rimasti a guardare rimasero affascinati guardando l’uomo che faceva girare con maestria le pistole
BROOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOM
Sempre più vicini
Amarant alzò finalmente gli occhi
Poi si sollevo lentamente,come se le gambe lo reggessero appena
E guardò Vexen
--Tutto bene??—
--Boh sai,è che non penso di aver fatto un buon affare a mischiarmi in questa faccenda…--
--Ehi io l’avevo detto fin dall’inizio!!!—
Vexen guardò per terra
C’era un volto femminile disegnato rudemente
E sotto c’era scritto “I love Hyu”
Vexen sorrise al gioco di parole
Guardò Amarant
Era girato verso il punto da cui veniva il rumore
Un polverone si alzava all’orizzonte
--Facciamo così.Se vediamo che le cose si mettono male ce ne andiamo.D’accordo Vex??—
Amarant stringeva forte le due spade
Tanto che le nocche gli erano diventate bianche
--Uhm…aspetta un secondo—
Vexen si avviò verso il capo villaggio
Le pistole ancora in mano
--Senta,capo villaggio…per caso lei ha una figlia??—
Il rombo continuò
E il polverone si avvicinava
Con loro anche un nuvolone nero
Il cielo si oscurò lentamente
Amarant era in ginocchio
Vexen lo guardò dubbioso con le due pistole in mano
--Stai pregando??—
Il ragazzo alzò la mano facendogli segno di tacere
--Li sento…stanno arrivando…sono cinque…--
--Ah grazie mille!!!Non avrei mai immaginato che i “cinque della Tempesta” fossero cinque,sai??—
--Vaffanc.ulo Vex stai zitto!!!!—
Vexen ammutolì.Sembrava davvero concentrato
Ed eccoli
Erano davvero cinque,in formazione.
Erano messi a triangolo rovesciato.
Cinque motociclisti,su delle moto rombanti
Frenarono a pochi metri dai due
Amarant non alzò lo sguardo e continuò a stare inginocchiato
Vexen invece li guardò con determinazione
--Siete voi i cinque della Tempesta??—
Parlò quello più a destra.Aveva dei lunghi capelli rossi,che ricadevano sul giubbotto di pelle
Una cicatrice gli solcava l’occhio sinistro
--Sì siamo noi…e tu???Chi sei??—
Prima che Vexen potesse formulare una risposta a tono parlò quello più a sinistra
Aveva dei capelli corti ribelli,e la pelle olivastra.Sopra il prominente naso aquilino,due piccoli occhi neri,che lanciavano frecciate ovunque guardasse
--Chi vuoi che sia,Cloud???Quei bas.tardi del villaggio hanno preso degli assassini professionisti!!!!!Ma noi li uccideremo,*******!!!!!!—
E scosse la mano chiusa in un pugno a sottolineare che non scherzava
Amarant continuava a stare in ginocchio,guardando il terreno
Ed ecco che l’uomo in fondo,presumibilmente il capo del gruppo parlò
--Calma,Thunder…hai forse paura??—
Vexen rimase qualche secondo stupefatto
La voce di quell’uomo era…era strana.Profonda,calma.Non era sguaiata e rabbiosa come tipico dei motociclisti
Aveva lunghi capelli biondi,divisi in mezzo da una striscia bianca,che davano un’aria più vecchia al suo aspetto
Aveva due occhi azzurri,profondi.
Poi si voltò verso Vexen.
--Hai davvero intenzione di sfidarci???Cosa ne guadagni???—
--Beh a quanto pare il capo villaggio ha una figlia parecchio attraente!—
Tutti i motociclisti scoppiarono a ridere
--Oh bene…allora facciamo un patto,tra uomini d’onore…ci stai??—
Vexen storse il naso
--Quanto vale la parola di un delinquente???—
Il capo dei cinque non si scompose
--Quanto vale la parola di un uomo…delinquente…delinquente è chi va contro la legge,non è vero???Ebbene,chi è più delinquente,colui che va contro la legge per la propria vita,o chi lo fa per i soldi???—
--E’ un delinquente chiunque osi rovinare la vita a delle persone che non gli hanno fatto alcun male…--
Il centauro rise
--E tu chi sei per giudicare???—
--Io non giudico nessuno…mi pagano e io vi ammazzo.Punto.—
Una luce brillò negli occhi del motociclista
--Ecco come stanno le cose allora!!!Sei solo un povero sicario…ti avevo dato troppa importanza…--
--Dunque…nessun patto??—
Il motociclista sorrise nuovamente
--Quanto vale la parola di un uomo morto??—
Vexen strinse con più rabbia le pistole
Il capo scosse la moto dando gas
Così fecero anche Cloud e Thunder
E così fecero anche gli altri due motociclisti
Uno aveva dei capelli neri legati in una coda di cavallo,e cinque orecchini per orecchio
L’altro era pelato e di colore.Aveva un piercing al naso e un sorriso sdentato
L’uomo parlò ancora
--Il rosso si chiama Cloud…il rabbioso è Thunder…il capellone è Squall…e il nero è Wind…--
Vexen sorrise beffardo
--Uhm…che bei nomi che vi siete scelti…Nube…Tuono…Burrasca…Vento…perfetti per i cinque della tempesta…complimenti…se mi fate entrare posso fare la pozzanghera??—
I motociclisti risero.E rise anche Vexen
Amarant continuava a stare inginocchiato,ma nessuno l’aveva degnato più di uno sguardo.
--Beh se proprio dobbiamo fare le presentazioni…io sono Vexen…che non vuol dire proprio un bel niente ed è un peccato perché così non posso creare un gruppo di simpaticoni amanti della motocicletta…--
Storm sorrise ancora
Era davvero carismatico,pensò Vexen
--Simpaticoni amanti della motocicletta…questa non me l’aveva mai detta nessuno…--
Una risata scosse la piana,cogliendo tutti di sorpresa
Amarant rideva forte tenendosi la pancia
Poi si alzò.Aveva lo sguardo più minaccioso che Vexen avesse mai visto fare ad Amarant dalla battaglia nel vecchio tribunale ad Ajath.
--Dunque…sareste voi i terribili devastatori???Un branco di assatanati in motocicletta???—
Prese un sasso in mano
--Cioè,tutto questo casino per un gruppetto di sfigati??—
Ecco,questa non ci voleva.Amarant s’era incazzato
Lanciò il sasso contro la moto di Cloud spaccandogli il fanalino
Quello si piegò in avanti come se gli avesse tirato un calcio nelle palle
--Ehi Storm, mi ha spaccato la luce!!!!—
Amarant gli puntò il dito contro
--Stai attento che non ti spacchi qualcos’altro amico!!—
Questa volta fu Vexen a scoppiare a ridere
--Storm???Tempesta???Ehi amico,mi eri sembrato uno serio!!!!!—
Il sorriso scomparve dal volto di Storm
--Quello è il mio vero nome…--
Vexen smise di ridere
Poi guardò la moto di Thunder con ammirazione
--Ehi senti,che gomme sono quelle??—
Thunder le guardò come per controllare poi sorrise
--Sono Snake X-122 GZ,fratello!!!—
Vexen scosse la testa e fece no col dito come se stesse parlando con un bambino
--Sbagliato…--
E con la pistola e sparò un colpo alla ruota della moto.
Questa si afflosciò lentamente…come…come…come qualcosa di afflosciato insomma
--è una Snake X-122 GZ sgonfia!!—
Amarant scoppiò a ridere mentre Thunder fumava d’ira
Storm sorrise
--Siete dei duri,eh???...ma anche noi lo siamo!!!!Cloud,Squall!!!!Attaccate!!—
Le due moto partirono quasi immediatamente
Vexen e Amarant si lanciarono da una parte per non farsi investire
Entrambe le moto dietro di loro,contemporaneamente,deraparono frenando sonoramente.Un paio di centimetri di gomma in meno.
Thunder mise un piede sul manubrio e tirò fuori una mitraglietta e iniziò a tempestare i due di colpi
--*****!!—gridò Amarant gettandosi dietro un cassonetto esploso
I proiettili bucherellarono il cassonetto e poi si concentrarono su Vexen,intento a scansare i colpi di pistola di Cloud e Squall
Storm guardava la battaglia interessato
Era affascinato dalla bravura di Vexen nello schivare i proiettili.Mai visto niente del genere
E quell’altro nascosto…non gli piaceva…aveva il sentore che fosse molto più forte di quello biondo
Wind si massaggiava le mani nervoso,scoccando sguardi pietosi a Storm
Lui scosse la testa.Non era ancora il momento
Vexen si abbassò scansando una scarica di mitraglietta e sparò un colpo alla ruota della moto di Cloud
Questa scartò da una parte e volò per terra
Cloud cadde con essa,ma si rialzò subito e andò a combattere corpo a corpo con Vexen
Tirò fuori un coltello a serramanico e si avvicinò con cautela a Vexen,che tra una raffica di pallottole e l’altra cercava di mirare al serbatoio della moto di Squall col fucile argentato
Amarant scattò da dietro il cassonetto sopra la moto di Squall
Stava per piantargli la Must nella schiena quando quello si girò e parò il colpo con il braccio destro
Amarant scoprì con stupore che era un braccio meccanico
Squall mise di sparare e si mise in piedi sulla moto per combattere contro Amarant
La moto andava avanti da sola,senza controllo
Storm e Wind si spostarono quasi con noncuranza facendola passare
I paesani guardavano il combattimento stupiti.
Nessuno era mai durato così tanto contro i cinque della tempesta
I più pessimisti però dicevano che ancora Storm non aveva acceso la moto,e che quindi non era ancora detta l’ultima parola
La Must si fermò contro il braccio,mentre Squall si abbassava per scansare la Hang
Chinandosi sferrò un pugno allo stomaco di Amarant.Che sarebbe stato un po’ meno doloroso,se Squall avesse messo il tirapugni
Il guerriero si piegò in avanti perdendo l’equilibrio
Vide l’espressione soddisfatta di Squall
Cadendo si aggrappò al manubrio,e con un colpo di reni si tirò su passando dietro al motociclista
Poi lo bloccò con un braccio intorno al collo e gli puntò la Hang alla gola
--E adesso che ******* fai sbruffone??—

Intanto Vexen aveva deciso di smettere di difendersi
Scansò un’altra raffica e, nel brevissimo tempo di carica tra una raffica e l’altra,scattò verso Cloud che si avvicinava
Quello, preso alla sprovvista,menò un fendente di risposta
Ma Vexen gli bloccò il braccio e glielo storse dietro la schiena
Stava per strangolarlo quando sentì il clac .Thunder aveva finito di caricare la mitraglietta
--Accidenti…--
Si spostò di scatto ma era troppo tardi
Un paio di proiettili gli attraversarono il polpaccio mandandolo a terra
Vexen perse l’equilibrio e stramazzò a terra
Sentì le risate malvagie di Thunder e Cloud che gli si avvicinavano dietro

Squall tirò una gomitata all’addome di Amarant,che piegato in due rischi nuovamente di perdere l’equilibrio
Non era certamente abituato a combattere su di una moto
E inoltre aveva capito che le spade gli erano d’intralcio,visto lo spazio minimo dove si svolgeva il combattimento
Gli sferrò un pugno alla mascella,e cercò di spaccargli la rotula con un calcio
Quello però salto e si mise in piedi sulle mani tenendosi al sellino
Poi con una capriola arrivò dietro ad Amarant
Evidentemente era addestrato a combattere sopra alla moto
Amarant si abbassò scansando un pugno e si rialzò di scatto colpendo con la testa il mento di Squall,che cadde giù dalla moto
Amarant gridò di gioia e prese il controllo della moto
Frenò e vide Vexen cadere a terra con in un fiotto si sangue
--Non posso lasciarlo mai solo—
Poi diede gas e ripartì a tutta velocità verso Storm e i suoi

Vexen sentì lo scatto del coltello a serramanico
Si girò e li vide entrambi
Avevano un ghigno malefico che non prometteva nulla di buono
Thunder lo prese per il colletto con la mano libera tirando su senza fatica il peso inerte
--Adesso non fai più lo sborone,vero,stronzetto??—
Cloud sorrise puntandogli il coltello alla gola
--Le tue ultime parole??—
Vexen fece una smorfia
Poi sputò in faccia a Thunder
Quello gridò rabbioso e gli puntò la mitraglietta al petto
Stava per fare fuoco
Vexen chiuse gli occhi
E vide il sorriso di Rose
“Ti amo” disse
Thunder esitò un secondo
--Che cosa??—
E quel secondo salvò la vita a Vexen
Un sasso si abbatté sulla testa di Thunder mandandolo a terra
Cloud si voltò stupito
Amarant arrivò come un razzo sulla moto di Squall,prese Vexen e lo fece salire sulla moto
Vexen si asciugò la fronte col dorso della mano
--Accidenti amico,c’è mancato un pelo!!!!Mi hai salvato la vita!!—
Amarant sorrise sarcastico
--Bene,ora rendimi il piacere e salva la mia di vita…spiegami come ******* si frena con quest’affare!!!—
Vexen strabuzzò gli occhi stupito
Amarant sorrise,ma in realtà era abbastanza preoccupato
--Non sai guidare una moto?????????????—
--Beh no…è un problema???—
--Non lo sarebbe…se non fossimo sopra una moto accidenti a te!!!!!!!—
Vexen si sporse in avanti e prese i freni
La moto frenò di scatto e Amarant rischiò di finire sbalzato in avanti
Quegli altri correvano alle moto per cavalcarle e correre verso di loro
Amarant guardò la gamba sanguinante
--Tutto a posto,Vex,ce la fai??—
Lui sorrise e tirò fuori un coltellino,cercando di estrarre le due pallottole
Amarant invece scese dalla moto,mettendosi in posizione con le due spade
Adesso che non era impedito dalla vicinanza con l’avversario,era un combattente temibile
Sorrise vedendo Cloud correre verso di lui,Thunder seduto dietro non avendo più la moto utilizzabile
Storm allora capì
E urlò qualcosa ai due motociclisti,che non lo ascoltarono
Amarant scattò in avanti
Thunder imbracciò il mitra e cominciò tempestarlo di proiettili.
Cloud estrasse la Glock e iniziò a sparare anche lui
Amarant li scansò con facilità deviandoli con le spade
Poi con un balzo fu accanto alla moto
Vide il misto di stupore e rabbia nei loro volti
E sorrise malvagio
Le due spade trapassarono il serbatoio
La moto continuò la sua corsa per qualche metro,prima di provocare un’esplosione assordante
Amarant fu sbalzato a terra dall’onda d’urto
Sentì i boati di gioia dei paesani che assistevano nascosti
Amarant si rialzò per guardarli
Aveva uno strano presentimento
Senza pensarci,si abbassò girando su sè stesso,appena in tempo per scansare la raffica di proiettili del mitra di Thunder
Poi col piatto della Hang parò il coltello di Cloud,e poi gli tirò un calcio nel viso,mandandolo a terra
Thunder gli lanciò contro con rabbia il mitra e tirò fuori una daga
Amarant non lo temette neppure un secondo
Attaccò con vigore spingendo indietro l’avversario
Thunder gli sorrise con i denti gialli e sussurrò
“Ricorda che io non sono da solo…”
Prima che Amarant potesse capire,gli arrivò un colpo da dietro che lo buttò a terra e quasi gli fece perdere i sensi
Con la vista annebbiata,vide Squall in sella alla sua moto
Mentre ancora Thunder e Squall ridevano,Amarant scattò iroso
Le due spade attraversarono i motociclisti,uccidendoli sul colpo
Squall si piegò sulla motocicletta,inondandola di sangue
Poi Amarant estrasse la spada dall’addome di Thunder e con un calcio alla nuca lo mandò a terra
Cloud giaceva a terra privo di sensi
Ci penso Vexen a sparargli una freccia alla nuca
Aveva fasciato la gamba con un pezzo di manica strappato
Amarant fece segno col mento verso i paesani
--Vai dall’infermiera a farti rimettere a posto,ci penso io agli ultimi due…--
--E ti lascio il divertimento di far fuori quello svitato di Storm???Scherzi???—
--Ah fai quello che vuoi,accidenti a te!!!!—
Poi entrambi si voltarono di scatto
Wind correva verso di loro in sella alla sua moto
Vexen puntò il fucile verso di lui,mirando alla ruota
Poi sparò
Il colpo era di una precisione incredibile,e Wind se ne accorse
E scartò con la moto,rischiando per un secondo di cadere
--Come ha fatto a non cadere,accidenti!!!!!??!!—
Wind sembrava volerli investire e entrambi si prepararono a scansarlo
Invece quello mise la moto di traverso e frenò
Scese lentamente dalla moto ed estrasse una lunga spada
Era lunga poco più di mezzo metro,ed era sottile e affilata
La fece roteare in aria ad alta velocità
Amarant fece lo stesso con una spada per mano
Ci fu uno sguardo che significava mille parole,mille sensazioni,mille sfide
Poi entrambi scattarono nello stesso momento uno verso l’altro
Le spade si incrociarono
Amarant parò con la Hang e colpì con la Must,ma quello era già scomparso
Lui di riflesso mise una spada dietro la schiena,parando infatti la spadata di Wind
Girò su sé stesso con la spada,che si fermò contro quella di Wind
Quello lo spinse indietro e saltò in aria
Amarant saltò dietro di lui e iniziò a tempestarlo di colpi
Ma quello già non era più lì
Wind ora combatteva qualche metro più in basso contro Vexen
Amarant atterrò e scattò verso la schiena di Wind
Quando era a qualche centimetro da lui,quello scomparve e lui rischiò di colpire Vexen,che sveglio parò il colpo di Amarant
--Ehm…scusa Vex…--
Poi gli mise una mano sulla testa e gliela tirò giù,risparmiandogli di ricevere un fendente dalla spada di Wind
Amarant provò a colpire ma quello se n’era già andato
Cominciava ad innervosirsi
Ora capiva il suo soprannome.Era veloce come il vento.E c’è un solo modo per combattere il vento.Essere veloce come lui
In qualche secondo individuò il guerriero a qualche metro da lui e scattò
Vexen si stupì ancora una volta di quanto veloce fosse il suo compagno
E anche Wind fu piuttosto soddisfatto di trovare un avversario al proprio livello
Amarant cercò di metterlo in difficoltà usando anche i calci oltre che alle spade
Quello scansava ogni colpo come se l’avesse già previsto
Amarant ci ripenso un secondo
Già previsto…
Lui era rimasto per buona parte della battaglia vicino a Storm,guardando lui e Vex combattere
Ma certo,come aveva fatto a non capire!!
Wind aveva memorizzato il suo stile di combattimento,e,anche se probabilmente non poteva prevedere ogni singola mossa,poteva immaginare cosa avrebbe seguito un suo tipico colpo
Quindi gli bastava cambiare strategia
Si allontanò da Wind con un salto
E corse verso Vexen
I due iniziarono a confabulare
--Ehi,ragazzo,che c’è, devi fare il riposino???—
Amarant si voltò di scatto e sorrise.A Wind quel sorriso non piacque affatto
Poi Amarant scattò nuovamente verso di lui
Wind non si sorprese affatto,l’assalto era sempre lo stesso
Con la spinta della gamba destra faceva un salto in lungo,e apriva le braccia per spingersi,poi appoggiava il piede sinistro e si dava un’altra piccola spinta.
Infine iniziava a correre,ma aveva già percorso una mezza dozzina di metri
Wind parò l’assalto,e con la gamba cercò di fargli lo sgambetto
Quello saltò e girò su sé stesso
Wind mise la spada di lato attendendo il colpo di spada
Invece Amarant si inarcò all’indietro facendo una capriola e gli puntò la pistola in viso
Prima che potesse accorgersi di cosa stava succedendo,il suo volto era una maschera di sangue
L’ultima cosa che vide fu il sorriso beffardo di Amarant,che gli sussurrava,con parole che non riusciva a sentire, “Ti ho fregato”
Amarant atterrò.E con lui il corpo inerte di Wind
Si passò una mano fra i capelli,riaggiustandoseli
Sputò per terra.Poi lanciò la pistola a Vexen,che la prese al volo.Lo ringraziò con un gesto della mano
Poi puntò la spada verso Storm.
--Tu sei il prossimo!!!!!!!!!!!—
Storm partì con la moto,verso di loro
Lentamente,per quanto fosse possibile per una moto da corsa
La motocicletta rossa passò accanto ai paesani,che indietreggiarono
Lui salutò la figlia del capo villaggio con un gesto della mano
Lei si nascose dietro al padre,che lo guardava minaccioso
Poi arrivò a una decina di metri da loro,frenò e scese dal veicolo
Non mise il cavalletto,e la lasciò cadere a terra
Poi tirò fuori due pistole.Erano delle semplici Glock,come quella di Cloud
Ne puntò una verso ciascuno dei due
Iniziò rivolgendosi ad Amarant
--Complimenti ragazzo…diventerai un grande guerriero,ne sono certo…--
Una folata di vento scosse i capelli biondi e bianchi
Poi si voltò verso Vexen
--Ma io voglio te…dimostrami che sei un uomo d’onore…--
--Certo che te lo dimostro…il proiettile lo vuoi in mezzo agli occhi o nei coglioni??—
Storm sorrise
--No…faremo una sfida d’onore…schiena contro schiena…dieci passi,poi ci voltiamo e spariamo…chi vince prende la figlia del capo villaggio…sei d’accordo??—
Gli occhi verdi di Vexen brillarono
--La figlia del capo villaggio non è un premio da vincere…però se vinci tu prendila pure…se vinco io deciderò se averla o meno…--
Storm sorrise nuovamente
--Sapevo che non mi avresti deluso…--
Poi caricò la Glock
Vexen roteò le due pistole e le mise nelle fondine,avvicinandosi al suo avversario
Saettò Amarant con lo sguardo,facendogli capire che non doveva intervenire
--Tsk…deficienti…--mormorò l’ex-sicario
I due avversari si misero schiena contro schiena
L’aria era elettrica
Un passo…
La tensione era palpabile,Amarant sentiva i peli delle braccia ritti
Due passi…tre passi…
I paesani guardavano rapiti,quella sfida avrebbe deciso il futuro del villaggio
Quattro…cinque passi…
La ragazza si stringeva al braccio del padre,terrorizzata
Sei passi…
Non doveva avere più di diciassette anni.Aveva una paura terribile di Storm
Sette passi…
L’infermiera si mordeva le unghie nervosamente,il primario dietro di lui ansimava per la tensione
Otto passi…nove passi…
Nove.Amarant sentiva l’adrenalina scorrergli nelle vene.Non si sentiva così da tempo
Dieci passi.
Vexen appoggiò appena il piede a terra,perché uso l’altro come perno per voltarsi e sparare
Ma Storm si era già voltato e gli puntava le due Glock
Sparò per primo,con entrambe
L’infermiera gridò terrorizzata,in lacrime
Altri due spari.Lei chiuse gli occhi,per non vedere il suo amore che periva
Il primario la costrinse ad aprirli
E ciò che la vide la fece piangere di gioia
Anche Vexen aveva sparato,e con i suoi proiettili aveva deviato quelli di Storm
Entrambi avevano le pistole puntate
Sedici.Sedici erano i colpi che contenevano in tutto le due Glock cariche.Ora ne aveva sparati due,perciò ne rimanevano quattordici.Lui ne aveva trentotto in entrambe le pistole.
Se andava tutto bene glieli avrebbe deviati tutti.
Ma purtroppo non andò tutto bene…
Storm scattò verso Vexen e i due iniziarono a spararsi
In un primo tempo Vexen era in vantaggio,per il motivo del numero di pallottole
Solo che Storm aveva una tecnica particolare,perché non sparava direttamente all’avversario,ma faceva rimbalzare le pallottole in modo che lo colpissero
E a Vexen non rimaneva che scansarle
Inoltre alla velocità con cui sparava doveva averle già finite,invece non aveva ancora ricaricato
--Che pistole sono quelle???—
Storm si fermò a guardarle,come per controllare
--Glock,non si vede???Modificate però…possono contenere fino a venticinque proiettili ciascuna…--
Vexen strabuzzò gli occhi.In tutto erano dieci in più di quanti non potesse spararne lui!!
Quindi avrebbe dovuto ricaricare mentre quell’altro sparava,trovandosi in svantaggio
Però lui aveva anche il fucile
Lo tirò fuori e lo trasformò in spada
E poi corse verso l’avversario
Storm non fece una piega,come sempre,e scansò il primo fendente,mollando un pugno a Vexen
Al colonnello mancò il respiro.Quel pugno era strano,era come se…
Poi vide la giacca.Era bruciata nel punto in cui aveva ricevuto il pugno.
Ma non fece in tempo a capire quale fosse la causa che quell’altro decise di scaricare le Glock modificate su di lui
Lui scansò i colpi con alcune capriole
Poi Vexen iniziò a ragionare
Quando era in difficoltà finalmente accendeva il cervello,e spesso riusciva a sorprendere il nemico con tattiche inventate all’ultimo minuto
Si concentrò su Storm,continuando a scansare i proiettili
Ripensò al suo modo di sparare,alla sfida,a tutto…
E allora capì
La sua sicurezza…la sua bravura…ma certo…
Le sue pistole
Lui doveva aver in qualche modo capito che Vexen sapeva maneggiare una spada,e che forse ne aveva una
Perciò aveva evitato in tutti i modi di ingaggiare uno scontro corpo a corpo
Infatti quando Vexen ne aveva avuto l’occasione,aveva visto che Storm non era riuscito a preparare una risposta netta,riuscendo soltanto a tirargli quello strano,ma abbastanza impreciso e debole pugno
Perciò iniziò a correre verso Storm
Ovviamente lui si preparò a parare la spada con la pistola,e a sferrare un altro pugno
Ma Vexen prese la ricorsa e appoggiandosi ad una lamiera si diede la spinta saltando oltre Storm
Poi atterrò dietro di lui e gli si spinse contro
Entrambi caddero a terra e ingaggiarono una furiosa rissa
I calci e i pugni di Storm erano ovviamente deboli,come Vexen aveva immaginato
Gli sferrò un pugno in viso e gli puntò la pistola in fronte
Storm vide arrivare anche Amarant,che sorrideva
Il motociclista ringhiò di rabbia
--Ma che ******* siete????Majos,forse???Demoni???—
Vexen sorrise sarcastico
--No…sono solo un “povero sicario”,ricordi???—
Amarant rise
Anche Storm scoppiò a ridere.
Una risata forte,col cuore.
--Oh no,ragazzi miei…voi non sapete con chi avete a che fare…nessun essere umano può sconfiggermi!!!—
E Vexen vide quello che temeva
Scintille elettriche attraversarono il corpo di Storm
Quello gridò e attraverso la pistola attaccata alla fronte Vexen ricevette una scarica elettrica potentissima
Cadde all’indietro privo di sensi
Amarant sguainò la Must,ma Storm era già fuggito
Era in sella alla sua moto
--Ci rivedremo,Vexen!!!!E faremo un altro scontro tra uomini d’onore!!!—
Poi diede gas e sfrecciò via seguito da un polverone
Ci fu un momento di silenzio rotto solo dal rombare della motocicletta
Poi scoppiò un boato di gioia e i paesani corsero per portare in trionfo i due eroi
L’infermierina si avvicinò al suo amato e gli sentì il polso
--Va tutto bene??—chiese Amarant
--Sì…è soltanto svenuto…--
Poi fece segno a dei barellasti che portarono via il corpo di Vexen
Poi la ragazza gli sorrise
--Grazie…a entrambi…--
Lui si massaggiò la nuca e sorrise di rimando
--Oh di niente…diciamo normale amministrazione—
La ragazza ridacchiò,seguendo la barella del biondo pistolero
Amarant si voltò verso il punto in cui era scomparso Storm
--Interessante…quindi ci sono altri esseri umani con poteri sovrannaturali…--

FINE CAPITOLO 11

Fine primo atto

Qui finisce la prima delle quattro parti della storia.Vi prego come sempre di farmi notare eventuali errori o di farmi critiche sulla trama o quant'altro,farò quello che posso.Ah,sottolineo che i nomi di Squall e Cloud finiscono tra i "cinque" perchè fenomeni atmosferici,non hanno alcun riferimento nè fisico nè psicologico ai relativi personaggi finalfantasiani.
 

Cid89

Professional Burper
poffarbacco! mi piace!
avevo visto un errore di grammatica ma ora non lo trovo più, perciò probabilmente me lo sono sognato :D
 

Cid89

Professional Burper
comunque, vexen, credo che le parti migliori dei tuoi racconti siano le dispute filosofiche tra amarant e vexen sulla dignità femminile :D troppo :lol: (cmq ha ragione vexen :D)
 

Vexen91

Anomander Rake
Seconda parte

Cobra

Capitolo 12. Un nuovo nemico

Pioveva
Le strade della metropoli erano disseminate di pozzanghere
Ai lati dei vecchi marciapiedi,piccoli fiumiciattoli putridi di acqua piovana correvano velocemente facendosi spazio tra i rifiuti rovesciati
L’aria era sporca quasi quanto le strade
L’inquinamento selvaggio aveva costretto molti degli abitanti nelle loro case,i quali potevano uscire solo a ore precise
Posto di *****,insomma
Il cielo era completamente coperto da nuvoloni neri,minacciosi,che scaricavano sulla città pioggia acida
Lui non si sarebbe stupito se bevendola si fosse avvelenato
Camminava in mezzo alla strada
Non vi erano auto che potevano investirlo,perché dopo il provvedimento per tenerli chiusi in casa,avevan fatto anche quello per diminuire il traffico
Ipocriti,poi mettevano quelle ***** di fabbriche a riempire l’aria di *****
Ovviamente la gente non era stupida,si era subito ribellata
Contestazioni,manifestazioni,bandiere bruciate.
Poi i Majos si erano fatti vedere ad una delle tante manifestazioni,qualche mese prima
Nessuno sapeva esattamente cosa fosse successo,fatto sta che da quel giorno non vi furono più manifestazioni
E sempre da quel giorno un aria di leggenda avvolgeva i Majos
Anche se l’unica aria che lui sentiva era inquinata da far schifo,più che altro
I capelli neri bagnati appiccicati alla testa
Un impermeabile nero che teneva chiuso con le braccia incrociate,davanti al petto
Gli stivali che schizzavano qua e là l’acqua quando pestava le pozzanghere
Amarant tremava di freddo
Vedeva solo fino a qualche metro dal suo naso,poi la coltre di nebbia non gli permetteva di scrutare oltre
Le fredde lame delle sue spade gli battevano contro la schiena
Gli occhi gialli erano freddi,come tutto il resto,e minacciosi
Sembravano aspettarsi un assalto da un momento all’altro
E in effetti Amarant non aveva torto a preoccuparsene
I banditi,poveracci senza un soldo,armati soltanto della propria disperazione,attaccavano spesso i viandanti solitari
E quelli erano i più pericolosi,Amarant lo sapeva bene
Perché non avevano proprio niente da perdere
Certo,attaccavano i viandanti solitari
Peccato che questo viandante non fosse affatto solitario.
Infatti aveva l’allegra compagnia di due spade potentissime e di una pistola a nove colpi
L’aveva presa da un paio di mesi
Vexen l’aveva assillato giorno e notte perché si procurasse un’arma da fuoco
Amarant non ne vedeva l’utilità,ma visto che era molto vicino all’harakiri per lo stress,aveva deciso di prendersi una semplice nove colpi
Niente di speciale.
Vexen gli aveva detto che un giorno gli avrebbe sicuramente fatto comodo saper maneggiare un arma da fuoco
“Speriamo” disse Amarant,che ancora non si era molto abituato ad usarla
La pioggia batteva forte
A lui piaceva la pioggia
Da piccolo quando pioveva usciva sempre a giocare
Da solo,ovviamente,ma questo non lo disturbava
Gli altri bambini non erano intelligenti come lui,non capivano i suoi giochi
Svoltò a destra
Un barbone dormiva all’angolo,insieme al suo cane,un vecchio alano malato
Ed eccolo
A una trentina di metri da lui,c’era ciò che cercava,ciò per cui era uscito sotto la pioggia
Era passato circa un anno da quella che lui e Vexen chiamavano “La faccenda di Storm”
Avevano viaggiato ed erano usciti dall’Ajattun
Alla dogana avevano avuto problemi,perché sapevano di non potere uccidere i guardiani,o avrebbero scatenato un putiferio,con conseguente allerta delle forze armate
Così avevano dovuto passare per le montagne
Un viaggio faticoso,durato più di un mese,ma che li aveva portati nella vicina regione di Guten
Là avevano interrogato tutte le persone che avevano incontrato,cercando però di non dare nell’occhio
O Jemko avrebbe saputo dov’erano
Difatti lui sembrava essersi dimenticato di loro
Riku non li aveva più aggrediti,e come sempre,questo rendeva nervoso Amarant
Vexen diceva spesso che non aveva mai visto Amarant tranquillo
Sempre nervoso,corrucciato,incazzato
Amarant rideva,ma a volte aveva dovuto resistere alla tentazione di provare la sua nuova pistola su di lui
Insomma,domandando,erano venuti a sapere di quest’altra biblioteca
Ma non era come quella di Hertian.
Era la più grande del regno
Ed era almeno 4 volte quella di Hertian
Ovviamente aveva anche il quadruplo della protezione,ma quello non era un problema
Vexen era riuscito a fargli avere un permesso
Amarant guardò il cartellino,stando attento a non bagnarlo
L’aveva rubato??Era falso??
Non gli importava
Contava soltanto che non avesse problemi a entrare.
Se fosse successo,avrebbe dovuto fare una strage
E questo non rientrava affatto nei piani
Raggiunse la scalinata davanti all’enorme edificio
Era imponente,e stette qualche secondo ad ammirarlo,col piede sul primo scalino
Poi cominciò a salire lentamente la scalinata di marmo
Su ogni scalino era inciso il nome di un grande studioso o autore le cui opere erano custodite dentro la biblioteca
Un brivido gli percorse la schiena
Forse lì dentro avrebbe trovato la soluzione per uccidere Jemko
Arrivò davanti alle guardie
Misero tutte mano alle pistole,mentre una si avvicinava
--Identificazione??--
Amarant gli porse il cartellino
Quello lo prese di fretta,temendo che potesse essere una trappola
Amarant sorrise.Erano piuttosto sveglie queste guardie…
Quello guardò il cartellino in controluce,poi strofinò le dita contro di esso
Amarant cominciò a sudare freddo
Poi la guardia gli rese il cartellino con un sorriso accomodante
--Può entrare,il pass è valido.Buona consultazione—
Amarant sorrise di rimando e bofonchiò qualcosa di simile a grazie
Poi varcò l’enorme portone,spinto a fatica da due guardie
Entrò dentro
E l’aria della biblioteca lo aggredì
Aveva l’odore dello studio,dell’impegno
Puzzava anche un po’ di chiuso,a dirla tutta
C’erano poche persone a consultarla a quell’ora della notte
Un paio di majos chini su alcuni rapporti
Li riconobbe per le divise rosse
E una mezza dozzina di studiosi vari
Amarant cercò con gli occhi il bibliotecario
E lo trovò
Stava in un angolo,dietro ad una scrivania,fissando il monitor di un computer
Sul piano del tavolo erano sparsi fogli e schede varie in disordine
Era un uomo di mezz’età,il cranio nudo per la calvizie incipiente,degli occhiali con le lenti rettangolari sulla punta del naso
I piccoli occhietti si muovevano avanti e indietro,leggendo qualcosa sul computer
Amarant batté col dito sulla scrivania,cercando di richiamare l’attenzione del bibliotecario
Invano
Allora tossicchiò,ma cominciava già ad innervosirsi
Il bibliotecario alzò finalmente lo sguardo,un po’ scocciato
“Che faccia da topo”pensò Amarant guardandolo torvo
--Desidera????—
Amarant si chinò,abbassando la voce
--Cerco un documento di nome “Il guerriero nero”—
Il bibliotecario strabuzzò gli occhi
--Lo sa che quelli sono documenti riservati??—
--Sì…ho qui l’autorizzazione…--
E gli passò un foglio
Lui lo lesse con attenzione più di una volta
Poi glielo rese,iniziando a ticchettare velocemente sulla tastiera del computer
Poi si rivolse nuovamente ad Amarant
--Può andare…--
Amarant però non si allontanò.In quella frase c’era un tono d’attesa.Doveva aggiungere qualcos’altro
Infatti continuò
Gli porse un fogliettino su cui scarabocchiò velocemente alcuni numeri
--Questo è il punto dove trova lo scritto…ma le do un consiglio,se permette…--
Poi si fermò un secondo per umettarsi le labbra con la lingua
--Non si metta in cerca di ciò che leggerà in quel libro…troverà solo guai…--
Amarant sorrise
--Non si preoccupi per me…sono adulto e so quando è il momento di tirarsi indietro…--
Poi guardò il foglietto
Accidenti,era piuttosto in fondo
Beh,non c’era tempo da perdere
Mise il foglietto in tasca e salutò il bibliotecario con un cenno della mano
Poi si avviò nelle profondità della biblioteca
L’enorme braccio muscoloso si abbatté sul tavolo facendolo traballare
Il legno scricchiolò per il colpo
Un grido di giubilo si alzò nel pub
Vexen sorrise al suo avversario
I boccali di birra tintinnarono scontrandosi mentre gli uomini brindavano
Un boccale arrivò davanti a Vexen
Lui prese la sigaretta che aveva appoggiato da una parte e se la rimise in bocca
--Ho vinto un’altra volta,non puoi sconfiggermi a braccio di ferro,bestione!!—
Si alzò scolando il boccale senza prendere fiato
Poi lo schiantò sul tavolo completamente vuoto
Attraversò il pub,tutti gli occhi che lo seguivano.
Poi si sedette in un tavolo da solo,mostrando in modo evidente di non voler essere disturbato
Fece un ultimo tiro dalla sigaretta e la spense nel portacenere
Poi mise le gambe sul tavolo,riflettendo
Stavolta Amarant non aveva di che biasimarlo
Mentre il suo compagno raccoglieva informazioni sulla biblioteca,lui aveva cercato un modo per farlo entrare
E l’aveva trovato
Aveva sedotto la moglie di un Majos,e dopo essere andato a casa sua,aveva preso il suo pass per la biblioteca
Il marito era in missione,non sarebbe tornato prima di un mese
Dopo aver fatto perdere le sue tracce,in modo che la donna non lo ritrovasse rischiando di metterlo in pericolo.
Poi si era messo una delle uniformi del Majos cornificato,ed aveva ottenuto anche il permesso di consultare le aree riservate della biblioteca
Sicuramente Amarant non avrebbe avuto problemi
Con l’uniforme indosso,si era sentito come un anno e mezzo prima,quando era ancora il Colonnello Vexen
Quando ancora non conosceva Amarant
Quando ancora era il suo nemico
E quando Hyunie era ancora viva
Quante cose erano successe da quel giorno,nel vecchio tribunale
Chissà come se la passava Modou…
Probabilmente aveva preso il suo posto
Se lo meritava,poverina,l’aveva sempre trattata come uno zerbino
Sorrise,pensando questo
Uno sbattere di porte lo risvegliò dai suoi ricordi
Un uomo con un impermeabile nero era entrato nel pub
Si incamminò lentamente nel locale diventato improvvisamente silenzioso
Lo sconosciuto avventore catturava la curiosità di tutti
Il cappello gli nascondeva il viso
Vexen sentiva un brivido percorrergli la schiena guardandolo
Aveva un brutto presentimento riguardo a lui
Quasi come se gli avesse letto nel pensiero,l’uomo si voltò di scatto verso Vexen
Lui s’irrigidì sulla sedia e mise mano alle pistole
Quello però ricominciò a camminare
Arrivato al bancone,chiamò la barista
Era una donna di mezz’età,formosa,con i lunghi capelli biondo platino legati in una coda
Aveva piccoli occhietti verdi che scattavano qua e là controllando che nessuno rubasse roba mentre era disattenta
--Desidera??—esclamò rivolgendosi all’avventore come se non le incutesse alcun timore
In realtà Vexen vedeva che le tremavano le mani,mentre teneva un boccale sporco e lo straccio con cui lo stava pulendo
L’uomo si chinò lentamente e sussurrò alcune parole alla donna
Lei annuì in silenzio
--Riku?Dice il ragazzo coi capelli argentati?Abita dalle parti di Malean…--
Vexen strabuzzò gli occhi
Poteva giurare di aver sentito la parola “Riku”
Che rapporti aveva quell’uomo con il ragazzo che li aveva aggrediti per strada dopo la fuga da Hertian?
Non lo sapeva,e in parte non gli importava
Riku non li aveva più assaliti da quel giorno.
Jemko doveva essersi completamente dimenticato di Amarant
E questo era un bene,perché permetteva loro di agire in completa libertà senza aver paura di venire assaliti da qualche potente demone infernale
Un particolare dell’uomo catturò la sua attenzione
La mano
Era solcata da alcune vene color violaceo,che spuntavano quasi fuori dalla pelle
L’uomo si allontanò ringraziando la barista
--ehi tu!!Non puoi uscire senza consumare!!—
Poi la barista si mise una mano sulla bocca quasi volesse ritirare quello che aveva detto
Poi puntò la mano coperta di vene verso Vexen
--D’accordo…allora serva un boccale di birra a quell’uomo là nell’angolo…offro io…--
E poi lanciò un paio di monete dentro un boccale vuoto
Qualcuno accennò un applauso per la mira
Poi uscì,scomparendo nella pioggia
Lasciando dietro di sé soltanto alcune pozze d’acqua
Ora tutti si voltarono verso Vexen
Molti si chiedevano perché gli avesse offerto da bere
Altri si chiedevano invece chi fosse quell’uomo
Ma i più si chiedevano in che modo Vexen fosse legato a quello strano essere
Ed era anche la domanda che attanagliava la mente di Vexen
Era forse qualcuno che conosceva??
Si accese una sigaretta velocemente,come sempre quando era nervoso
Riku…voleva forse dirgli qualcosa tramite quell’uomo??
Forse voleva sfidarlo per avere la rivincita dopo la ritirata strategica che il mezzo-dio aveva dovuto fare dopo lo scatto d’ira dell’ex-militare
Ma lui sapeva benissimo che non era così
In primo tempo,Riku odiava molto di più Amarant,l’aveva capito subito
Tra i due doveva esserci una specie di rivalità
In secondo tempo,se avesse voluto una rivincita non avrebbe atteso così tanto
Non dicendo niente,pian piano gli altri clienti del pub persero interesse,ritornando ai loro discorsi precedenti
Due iniziarono subito a fare a botte,appena in tempo per essere sbattuti fuori dal gorilla
La barista gli portò il boccale di birra
Poi gli diede un biglietto
--Me l’ha portato un altro uomo,bianco,coi capelli neri lunghi fino alle spalle…--
Amarant,probabilmente
--Questa è proprio la giornata dei tipi strani!!—esclamò la barista allontanandosi
Eh già,era proprio la giornata dei tipi assurdi
Vexen sorseggiò la birra,anche se non aveva sete
Dimenticando l’uomo che era uscito poco prima,aprì il biglietto di Amarant
E cominciò a leggere
Il guerriero nero voltandosi gridò con voce tonante
“Eccoti dunque,assassino della mia gente,massacratore della mia genia…tu che mandasti nell’oltretomba i migliori guerrieri del mio angusto villaggio,tu che hai distrutto la mia breve e misera esistenza…pagherai per ciò che hai fatto,mi costasse la vita!!”
Una possente risata scosse il crudele divino
Mathryl l’imperioso,dio della violenza e della rabbia,rispose con voce veemente
“Chi sei tu dunque per provocarmi?Cosa arguisci di fare nella tua mente contorta,viscido umano??Noi dei vi abbiamo generato nel principio dei giorni,e noialtri possiamo distruggervi!!Non scatenare la mia ira,giovane essere umano,e torna da dove sei venuto!!”
Un scarica scosse l’intero corpo del truce guerriero
“Voi dei che regnate sul mondo con la vostra atroce giustizia,che salva i malvagi e fa penare i deboli,che giustifica le azioni dei potenti e schiaccia i deboli sotto lo zoccolo del toro dell’ingiustizia,non fate che alimentare la mia voglia selvaggia di farvi a brandelli,e di spiccare la testa dal vostro collo portarla in trionfo per le vie del regno!!”
Una risata incurvò le pallide labbra del dio Mathryl
“E dunque pensi di sconfiggermi con simil barbaro ferro??Temi per la tua vita,guerriero nero,famoso in tutti gli angoli del mondo per l’abilità con la spada,prima che io te la porti via!!!”
Due lame si materializzarono nelle mani rabbiose del divino
“Saluta adesso la Must e la Hang,le due lame gemelle!!!Ricorderai per sempre queste spade,guerriero nero.Queste lame che ti hanno tolto la vita e ti hanno lacerato il petto!!”
Allora fu il forte e coraggioso guerriero a ridere
“Oh,qual’ignoranza prende possesso della tua incredibile mente,oh divino!Pensi forse che quelle spade leggendarie,generate dal fabbro degli dei,sorelle di sei spade,massacratrici di uomini e di dei,possano competere con l’arma suprema??”
Gli occhi neri del dio brillarono di genuino stupore
“Quale arma suprema?Tu brandisci soltanto una misera spada di ferro,guerriero nero,non sfidare la mia pazienza…ti concedo ancora una volta la mia grazia:fuggi,finchè puoi,e pentiti della tua impertinenza!!”
“In questo mondo l’unico a pentirsi sarai tu,divino Mathryl…guarda,ecco la Terribile!!”
E il muscoloso braccio del guerriero alzò l’arma suprema
Vedendola il terrore si impadronì del divino
“Oh no…padre degli dei,aiutami,quell’uomo possiede l’arma!!”
Il guerriero nero sorrise beffardo
“Non sei più così sicuro di te,non è vero,divino Mathryl??”
Una luce avvolse il guerriero
“Saluta dunque l’Hemerik,l’arma suprema!!!!”
L’Hemerik,regina di tutti i poteri,è l’arma più potente dell’universo
Solo con essa un essere umano può sperare di sconfiggere un dio
Ma essa si mostra solo ai puri di cuore,a coloro che non temono di guardarsi dentro e di riconoscere i propri errori
Chi possiede l’Hemerik ha un animo puro come quello di una vergine,come quello di una dea del fiume,come quello di un bimbetto in fasce
La luce accecò il dio che,terrorizzato,cadde temendo la morte
Ed essa arrivò subito
Il guerriero nero sollevò la grande spada di ferro,prima tanto disprezzata dal divino,adesso pregna del potere dell’Hemerik
E la piantò nel petto del dio,che mai aveva conosciuto ferita,che mai aveva conosciuto dolore
Il dio si piegò su sé stesso,gemendo di dolore.Adesso aveva perso tutta la sua imperiosità
Il guerriero nero guardò il corpo del dio scomparire sotto di lui
E sorrise,poiché aveva placato la sua sete di vendetta
Amarant leggeva attentamente
Dunque questo Hemerik era in grado di dare il potere ad un essere umano di sconfiggere un dio…
Forse aveva trovato un modo per uccidere Jemko
Un modo per vendicare Hyunie
E placare la sua sete di vendetta,come il guerriero nero
Guardò l’orologio.Erano le dieci passate
Nel biglietto che aveva fatto recapitare a Vexen aveva scritto che sarebbe arrivato alle dieci e mezzo
Per quel giorno aveva già letto abbastanza
Stava per alzarsi quando vide tremare la fiamma di una delle torce dietro di lui
Una folata di vento,pensò
Poi ci ripensò un secondo.Era nelle profondità della libreria,lì non c’era neppure una finestra
Da dove era arrivata l’aria??
Non era aria,ovviamente
C’era qualcuno con lui,in quella biblioteca
E se quel qualcuno esitava a mostrare la propria presenza,voleva dire che non aveva buone intenzioni
Si alzò,mettendo mano alle spade
Chiuse il libro e lo mise da una parte sul vecchio tavolo
Prima che potesse voltarsi,quel qualcuno lo aggredì
Scattò verso di lui e lo spinse con violenza contro la libreria,facendo cadere diversi libri
Aprì gli occhi riprendendosi dallo schianto
Appena in tempo per schivare un pugno che buttò giù tutta la libreria
Rabbrividì.Ci voleva una forza sovrumana per spostare quella libreria.
E quell’uomo con un pugno l’aveva buttata giù??
L’uomo non attaccò
Si voltò verso Amarant
Aveva gli occhi grigi,inespressivi
Un sorriso incurvava la sua bocca raggrinzita
Era vestito abbastanza malamente.Aveva dei pantaloni stracciati in vari punti,e una larga maglia che gli dava libertà nei movimenti
I capelli bianco candido ricadevano lunghi all’indietro
--Sei tu Amarant??—
Amarant rimase stupito del fatto che conoscesse il suo nome,ma non troppo
Probabilmente era un altro sicario del Maqueintoor,pensò
--Come,prima cerchi di ammazzarmi e poi fai le domande??—
L’uomo fece un rumore con le unghie che fece rabbrividire Amarant
--Se fossi morto con quell’attacco,allora non eri la persona che cercavo…--
--Ah sono contento che tu non mi consideri un combattente scarso,non ci sono abituato,sai…--
L’uomo strinse i pugni e scattò verso di lui
Amarant strabuzzò gli occhi
Quell’uomo aveva una velocità spaventosa,perfino superiore alla sua
Scansò buttandosi da una parte il pugno dell’avversario,andando a sbattere contro una libreria
Uno scaffale invece cadde sotto il colpo non andato a segno dell’aggressore
--Ehi,non ti presenti,neppure??Non è molto educato,lo sai??—
L’uomo sollevò gli occhi guardando il ragazzo con aria truce
--Il mio nome…il mio nome è Python…--

FINE CAPITOLO 12
 

Vexen91

Anomander Rake
Oramai mi scordo troppo spesso di passare dal forum per postare i capitoli.Prego i Mod di chiudere il 3ad.Grazie a tutti coloro che hanno postato i loro commenti.Alla prossima.
 

Vexen91

Anomander Rake
Non ci crederete...ma ho continuato la storia.Dunque,che aspettare??dopo 2 mesi e mezzo di pausa,ritorna l'ANGELO DI JEMKO!!!
(urla isteriche,ragazze che svengono)

L'angelo di Jemko

Cobra
Capitolo 13. Sfida con sé stessi

Pioggia
Le gocce battevano contro i vetri delle finestre,generando un fastidioso ticchettio
Il giardino era deserto.Non c’erano i soliti uccellini a cinguettare allegramente
Che poi non aveva ancora capito cosa c’era da essere tanto allegri
Le piante si piegavano sotto la forza della pioggia incessante
Il laghetto era scosso dalla pioggia,e i pesci si rifugiavano sul fondo
Era buio.E pioveva,quindi non c’era neppure la luce della luna a rischiarare quell’oscurità
Solo alcune lucciole ronzavano vicino alla finestra
Riku colpì il vetro con la punta delle dita,facendole scappare
Una donna dormiva e gemeva nel sonno avvolta nelle lenzuola,dietro di lui
Aveva ancora i capelli argentei scompigliati
Ma ormai le donne non gli davano più emozioni.Gli umani erano tutti uguali
Vivevano nella loro eterna disperazione,con la consapevolezza di dover un giorno o l’altro andarsene da questo mondo.E la verità li distruggeva,rendendoli deboli.
Perciò si rinchiudevano in quel loro mondo di futili ricchezze,esili fili d’erba nell’enorme prato dell’immenso universo,effimere gocce d’acqua nel lungo fiume del tempo
E questo lui non riusciva a capirlo,dall’alto della sua divinità
E’ vero,in un certo senso anche lui era umano,per metà
Sua madre era una giovane donna,bella e dolce,raccontava suo padre
Era morta durante il parto.
Bella e dolce.Lui non l’aveva mai vista,neanche in fotografia.E né intendeva cercarne informazioni
Lei rappresentava il suo punto debole,la parte debole di lui
No,non voleva affatto che qualcuno collegasse lui e quella donna umana
Aveva passato anni a cancellare dalla propria mente l’idea di essere in parte umano
Lui era un dio,e nient’altro.Lui era immortale
Un fulmine tagliò a metà il cielo nero
Quel cielo oscuro non gli piaceva
Sentiva un brivido percorrergli la schiena ogni volta che ci faceva caso
Le nuvole nere,in cielo,là dove avrebbe dovuto esserci la luna,disegnavano una sagoma inquietante
Il viso di un demone,con occhi neri come l’oscurità della notte,e con le sopracciglia aggrottate in una smorfia grottesca
Brutto presagio,pensò Riku
Si passò una mano fra i capelli,riflettendo
C’era qualcosa che aveva dimenticato
Sì,qualcosa di molto importante,di cui aveva completamente perso il ricordo
Un particolare sostanziale,per ricostruire quello che stava per succedere
Qualunque cosa fosse
Si voltò a guardare la ragazza assopita
Era raggomitolata nelle lenzuola,gli occhi chiusi
Dormiva profondamente
I bellissimi boccoli castani ricadevano sul cuscino,fluenti
Non si ricordava neppure dove l’avesse trovata quella ragazza
Era bellissima
Forse,anche sua madre era così.Una donna bellissima quanto tenera
Ma scostò questi pensieri dalla mente
L’amore è una prerogativa degli umani
Gli dei non possono permettersi di amare.E suo padre gliel’aveva insegnato a proprie spese
Guardò languidamente quella donna.Ecco,se c’era una cosa che gli piaceva degli umani,ma una sola,era l’impegno e la passione che mettevano in ogni piccola cosa
Quella donna,ad esempio
L’aveva conosciuta quella sera stessa,ma in quei minuti aveva messo una passione che aveva stupito perfino Riku
Sorrise.Come sarebbe stato fortunato l’uomo che l’avrebbe sposata
Poi si tirò uno schiaffo
Stupido,si stava facendo riprendere dai sentimenti.
Poi ricordò
Il presagio.Doveva fare subito andar via quella ragazza.Era così giovane,non meritava di morire
Si avvicinò alla fanciulla e la scosse tenendola per la spalla
La ragazza schiuse gli occhi lentamente,sbadigliando assonnata
--Ciao Riku…che c’è,è già mattino??—
--No piccola…devi andartene però.Non devi restare qui,è pericoloso…--
La ragazza sgranò gli occhi
--Perché,cosa c’è??Oh no Riku,non voglio che ti succeda nulla…--
Lui sorrise tranquillo e la accarezzò,guardandole i profondi occhi neri
Era in quei momenti che rimpiangeva di non poter dare pieno sfogo ai propri sentimenti
--Non preoccuparti…so difendermi…ma tu devi andare,non posso garantirti la mia protezione…--
La ragazza annuì in silenzio senza discutere oltre
Iniziò a rivestirsi,mentre Riku tornò a guardare fuori dalla finestra
Un forte vento aveva cominciato a scuotere la chioma degli alti alberi del giardino
Era piuttosto impetuoso,e soffiava da est
Strano,a est vi erano dei monti,da lì non poteva arrivare nessun vento
Si irrigidì di colpo
Quel vento non era un vento normale,non c’era dubbio
Le nuvole iniziarono ad andarsene spinte da quel forte vento
Tese un braccio verso la stanza,senza voltarsi
Dalla parete sopra il caminetto,sulla quale attaccate ai ganci vi erano due spade,si staccò la Bunt,e volò in mano a Riku
La ragazza si bloccò di colpo
--Ma come…sei forse…un demone????—
Riku si voltò di scatto
--Sei ancora qui?????—le gridò contro
La ragazza si rintanò dietro al letto piagnucolando
Riku si accorse che era nervoso
Non doveva farsi prendere dal terrore.Magari era semplicemente vento,niente di speciale
Forse si era auto-suggestionato e aveva visto cose che non c’erano
Si avvicinò alla ragazza impaurita
--Scusami…no,non sono un demone,sono figlio di un deuskyhr…--
La ragazza sgranò gli occhi e si gettò per terra inchinandosi
--Oh che vergogna…perdonatemi,per favore,io non meritavo neppure di giacere con voi…--
Il ragazzo sbuffò
Si chinò e le prese il mento,rivolgendo a sé ancora una volta quel bellissimo viso
--Sono in grado di decidere chi merita e chi no…però adesso non parliamo di questo…vattene,per piacere,non voglio metterti in pericolo…--
La ragazza annuì.Poi si sporse in avanti e lo baciò ancora una volta
Il ragazzo si abbandonò a quel momento di piacere
Jemko dall’altra parte della stanza sorrise.
“Non puoi rimanere qui,è pericoloso”
L’aveva già sentita una frase del genere.
Da Amarant.
Per quanto quello stolido cercasse di differenziarsi dalla feccia umana,alla fine ricadeva nelle stesse identiche debolezze
Poi la fanciulla prese le sue cose e uscì dalla villa
Riku si passò una mano tra i capelli
--Salve.Che bello ricevere una tua visita.Qual buon vento ti porta qui??—
Riku sorrise.
Si era accorto che non era Jemko a provocare quel vento,visto che lui era lì e il vento fuori soffiava sempre più forte
Anche Jemko sorrise perché aveva capito l’allusione
--Non mi interessa chi ti stia venendo a trovare,ma vedi di non farti uccidere,d’accordo??—
Riku rimase sbalordito.
Jemko non aveva mai messo in dubbio la sua forza.Se lo faceva c’era un buon motivo
Si voltò verso di lui
No,non scherzava
Colui che stava arrivando era molto,molto più forte di chiunque avesse mai sfidato
Sperò soltanto che non fosse Amarant,perché questo gli rendeva le cose più difficili
--Allora perché sei venuto,divino??—
--Semplice,Riku.Ho aspettato fin troppo.Sei sollevato dall’incarico.Non hai più il permesso di attaccare Amarant,o lo considererò un insulto alla mia persona!!!—
Riku si infiammò
--Che coooooosa?????????Non ti permettere sai!!!!!!Io combatto con chi mi pare e piace,non starò certo ad ascoltare i tuoi ordini!!!!—
--Fai parte del Maquein,Riku,e lo sai questo che cosa significa?!??—
Riku ringhiò brandendo la Bunt
--Sì che lo so!!!Significa che io non faccio più parte del Maquein!!!—
Ci fu un secondo in cui Riku attese la risposta di Jemko
Ma questo inaspettatamente scoppiò a ridere
--Oh beh,avevo contato di perderti…visto ciò che sta arrivando…--
Riku si morse un labbro
Jemko sapeva davvero che cosa stava per aggredirlo???
--Ehi Jemko,stai bluffando,non è vero???—
--Beh…sta a te deciderlo…--
Riku strinse gli occhi a fessura cercando di capire ciò che Jemko non gli aveva detto
Ma il dio aveva un viso disteso,imperscrutabile.
--Ti odio quando fai così,Jemko…--
--E io ti detesto quando non segui i miei ordini,d’accordo??—
Riku sbuffò nuovamente
Poi si gettò sul letto disfatto
--Continui a andare a letto con le umane,Riku??—
Riku si accese una sigaretta
--Così pare.Non posso??Chi sei tu,mio padre??—
Jemko sorrise
--No,no…fai quello che preferisci…ma ricorda quello che è successo alla donna di Amarant…vedi di non affezionarti,o i nemici ti avranno in pugno…--
--Tu prova a toccare la ragazza che è appena uscita dalla villa e io ti uccido.Nè più né meno.—
--Vedi??Già sei disposto a rischiare la tua vita per lei.Non è bene che tu ti innamori di un’umana,questo te lo direbbe anche tuo padre…--
--Cosa deve dirmi mio padre,che s’è scopato un’umana,accidenti!!!!!!!!!!!!!!—
La sigaretta si incenerì tra le dita di Riku
--D’accordo,vedo che non hai voglia di parlare…sappi che io sarò qua attorno per vedere lo scontro.Mostrami che sei degno di essere il nuovo angelo di Jemko,Riku…--
Ma Riku lo ascoltava appena
--Tu prova a torcerle un capello e ti spacco le ossa,Jemko.Anzi,prima spacco le ossa a questo misterioso avventore,e poi le spacco a te…--
Riku prese fiato,continuando a parlare
---…e quando mi chiederai pietà,io ti griderò “no!!” e ti trapasserò il cranio con la mia spada.Anzi prima ti ucciderò,e poi ti griderò “no!!”—
Jemko scoppiò a ridere
Riku accennò appena un sorriso
--Come vuoi tu…--
Una nube violacea avvolse Jemko,facendolo scomparire
Riku tirò un respiro di sollievo
Non doveva temere
Probabilmente era solo un bluff.Non sarebbe stata una sorpresa da Jemko
Il vento soffiò più forte
Arrivava
Riku si buttò per terra senza aspettare di vedere l’avversario
Infatti questo ruppe la finestra e sfiorò a pelo Riku con la sua lama
Riku con un colpo di reni tornò in piedi parando il velocissimo fendente dell’avversario
Non ce la faceva,non aveva neppure visto in volto il nemico
Con la mano creò una sfera di energia che piantò nell’addome dell’aggressore
Un’esplosione immensa schiantò il nemico contro il muro,che si sfondò
Riku si scostò i capelli argentati da davanti agli occhi
Aveva rischiato colpendo così da vicino l’avversario
Alzò gli occhi
Davanti a lui stava in piedi sorridendo un uomo di mezz’età
Aveva i capelli brizzolati striati di bianco
Dal polso partiva una lunga lama,che era quella che aveva cercato di colpirlo
Il braccio con la lama era inoltre coperto di grosse vene gonfie
--Chi sei??Che vuoi??Perchè sei qui??—
L’uomo sorrise con i denti gialli
--Vuoi conoscere troppe cose figliuolo…--
E lo aggredì nuovamente
Questa volta però Riku non si fece cogliere impreparato
Scattò di lato e appoggiò una mano sulla nuca dell’uomo,spingendolo a terra
Quello cadde e rotolò tornando in piedi con un salto
Poi con una capriola all’indietro puntò i piedi contro il muro e si sparò contro l’avversario
Riku,si spostò ancora una volta piegandosi sulle ginocchia,schivando abilmente la lama
L’uomo non si arrese e atterrando scattò ancora una volta
Riku si voltò su se stesso e gli piantò un pugno nel viso
L’uomo cadde rovinosamente a terra
Riku si morse il labbro
Ma non per il dolore causato dal pugno
Bensì per la preoccupazione
Chi era quel guerriero così abile??
Il guerriero si rialzò pulendosi il sangue che usciva dal naso rotto con il dorso della mano
--Dimmi chi sei,o mi in*****. Punto.—
--D’accordo,ragazzo…ma non essere precipitoso…--
L’uomo si voltò di scatto sorridendo malvagiamente
--Il mio nome…è Anakondar…--
--Bel nome…peccato che non sappia assolutamente chi tu sia…--
Riku dette un colpo al mantello facendolo smuovere
Poi indicò la finestra distrutta
--Però so che mi hai sfasciato una finestra.Quindi o paghi i danni…oppure ti faccio pagare io…--
Anakondar rise
--Dovrei aver paura di te,moscerino??—
--Moscerino??Quanti moscerini ti hanno spaccato il naso prima d’ora??—
Anakondar rise nuovamente
Poi si appoggiò una mano sul naso sanguinante
Riku vide le vene pulsare
Quando tolse la mano il naso era a posto
--Quale naso rotto,moscerino??—
Riku cercò di calmarsi
Lui era un mezzo dio,quello probabilmente era soltanto uno stregone particolarmente abile
--Complimenti,bel trucchetto…ora ti mostro qualcosa io…--
Riku rinfoderò la Bunt e aprì le braccia
Le sedie e i mobili cominciarono a tremare
Riku chiuse gli occhi concentrandosi
Per un secondo il sorriso beffardo scomparve dal viso pallido di Anakondar
Prima che lui potesse fare qualunque cosa,un’onda di energia distruttiva si propagò dal corpo di Riku
Un bagliore di terrore attraversò lo sguardo di Anakondar

La ragazza correva via,allontanandosi dalla villa
Era buio e poche auto passavano avanti e indietro per le vie di campagna
Poi vide una luce dietro di sé
Si voltò di scatto
Un bagliore usciva dalla villa del ragazzo
“RIKU!!!!!!!!!!!!!” gridò affranta
L’esplosione arrivò inaspettata
L’onda di energia distruttiva si propagò velocemente distruggendo tutto quello che incontrava
La ragazza incominciò a fuggire velocemente
Ma l’onda si fermò,ed esplose ancora una volta verso l’alto formando una colonna di luce
Poi tutto tornò normale e silenzioso,a parte il fumo che copriva l’area devastata dal colpo
Poi il fumo si diradò
E lei vide
Il potere distruttivo dell’energia aveva distrutto tutto
L’intero giardino era incenerito
Dopo qualche momento di stupore,si ricoprì il capo con il velo e ricominciò a fuggire

Riku sorrise,non ansimava neppure
Quei colpi devastanti erano la sua specialità
Non erano tra i suoi più forti,ma facevano paura all’avversario
Si guardò intorno.Sarebbe costato parecchio ricostruire ogni cosa
--Me ne sbatto…--mormorò,concentrandosi nella ricerca di Anakondar
Si guardò attorno fra le macerie
Non lo trovò
Probabilmente l’aveva incenerito
Era questo il terribile nemico?Jemko aveva bluffato come sempre
Un pugno lo colpì alla nuca schiantandolo una ventina di metri più avanti
Anakondar tirò fuori la lingua
--Pensavi di avermi sconfitto nanetto??—
Riku si alzò
--Devo ammettere…che ne ero convinto…--
Puntò due dita verso l’avversario
Era la sua mossa segreta
Con quel semplice gesto esaminava l’avversario
In pochi secondi conosceva la potenza,la tecnica e i punti deboli di colui che aveva davanti
E agiva di conseguenza
Non aveva mai combattuto per più di una mezz’ora
“Potenza 600,tecnica 420.Punti deboli nessuno”
Riku sorrise
La sua potenza e tecnica erano più del triplo
Non aveva bisogno di punti deboli,quello era una schiappa
Dalle stesse due dita partì un raggio che colpì Anakondar,provocando un’enorme esplosione
Riku roteò la Bunt e scattò dentro l’onda d’urto

La ragazza,di nome Lorena,si allontanava senza voltarsi
Ogni tanto qualche esplosione smuoveva l’aria dietro di lei
Poi una figura apparve nell’ombra davanti al suo sguardo
Riconobbe i bicipiti forti,i capelli lunghi
La postura
“Riku!!!”
Il ragazzo aprì le braccia senza dire una parola
La ragazza corse da lui gettandosi nel suo abbraccio

Il fumo si diradò
Riku annusò l’aria,cercando l’odore inconfondibile di acqua putrida dell’avversario
Poi lo trovò,a qualche metro alla sua destra
--Sei veloce,complimenti…--
--Più di quanto tu creda…--
La lama scattò al collo di Riku nel momento stesso in cui finì la frase
Accidenti,era stato più veloce del suono della propria voce,che era arrivato un centesimo di secondo dopo,quando Anakondar l’aveva colpito
Riku scansò velocemente il colpo e menò un fendente,che il guerriero scansò con un salto
Saltando girò su sé stesso cercando di mollargli un calcio
Ma Riku fece una capriola all’indietro
Appena atterrò sparò due colpi con la Bunt trasformata in fucile,prima di ritrasmutarla in spada per parare la lama di Anakondar
Spinse all’indietro e scattò con una velocità che stupì il suo avversario
Il quale però si scansò a pelo,riportando comunque un grosso taglio sulla spalla
Prima che Riku potesse concludere l’attacco Anakondar saltò a una ventina di metri da lui
Poi con un sorriso beffardo si toccò la spalla ferita
Le vene pulsarono nuovamente
E la spalla si ritrovò senza neppure un graffio
Quello era un problema,pensò Riku
Non poteva prenderlo per stanchezza,quell’essere si rigenerava in continuazione
Sbuffando per la noia puntò entrambe le mani verso Anakondar
Una piccola luce si formò nei due palmi
E una mitragliata di sfere di energia iniziarono a colpire l’avversario
Lorena si stringeva forte al suo amato
Con la testa appoggiata al suo petto,sentiva il suo cuore battere forte
Lo amava,lo sapeva,eppure lui era sempre così distaccato
Tranne adesso
Stentava a credere che fosse lui
Alzò gli occhi verso di lui per baciarlo
E incontrò i suoi occhi
Non erano verdi
Erano grigi
Prima che potesse scappare,perché aveva capito,lui la strinse a sé
Poi la lasciò,ma prima che potesse fare un qualunque movimento le tirò un forte pugno in testa
La vista le si annebbiò mentre le ginocchia le cedevano e si afflosciava a terra

Riku allungò la Bunt di colpo,ma Anakondar scomparve
Riku si guardò attorno,ben attento a scovarlo
Poi lo vide,a pochi metri da lui
Una ragazza giaceva ai suoi piedi
Lorena
Riku sentì il sangue ribollirgli nelle vene
--Che ***** le hai fatto ********?????Lei cosa c’entra???Sono io il tuo avversario!!!—
Anakondar tirò su la ragazza svenuta per i capelli ridendo
Un colpo gli perforò la mano
Poi Riku ritrasformò la Bunt-pistola in spada
--Toccala un’altra volta e ti perforo il cervello,*******…--
Anakondar sorrise
--Ehi tu dimentichi chi assiste alla nostra battaglia…--
Ah giusto
Jemko
Era là nei dintorni e osservava compiaciuto Riku che cedeva al proprio lato umano
Riku sorrise di rimando
--Non me ne importa un accidente.Tu lascia fuori la ragazza—
Anakondar sorrise malvagio e mollò un violento calcio alla ragazza,che rotolò da un lato tossendo sangue
Si era ripresa,pensò Riku
--Tu vuoi morire non è vero??—
L’avversario lo scrutò dubbioso
--Non necessariamente…insomma…non è che lo desidero…--
Tirò fuori un pugnale e lo puntò verso la ragazza
Riku scattò in avanti prima che la uccidesse
--E’ che non posso farne a meno…--
Un schizzo di sangue bagnò il terreno devastato
Riku atterrò pesantemente a terra
Anakondar fu sbalzato qualche metro più indietro
Lorena si alzò lentamente guardandosi attorno
E vide Riku riverso a terra che perdeva sangue dalla spalla,perforata da un pugnale
Si alzò per soccorrerlo,quando Anakondar si parò davanti a lei
--Addio,donna,non mi servi più…--
Alzò il braccio per trafiggerla,quando la relativa spalla fu attraversata da una spada
Sopra la sua spalla fece capolino Riku
--I giochi sono finiti Anakondar.Torna da dove sei venuto.—
E allargò di colpo la lama,tagliandolo a metà all’altezza dello sterno
La ragazza si coprì gli occhi cercando di non vomitare
L’uomo si accasciò a terra,mentre intorno a lui si allargava una pozza
D’acqua
--Interessante…--mormorò Riku
Un applauso lo sorprese da dietro
Vide Jemko che sorrideva sarcastico
--Ma che cavaliere…i miei complimenti,hai sacrificato una spalla per la tua damigella…--
Riku estrasse il coltello e lo lanciò contro il dio,che lo deviò distrattamente con due dita
--Sapevo che non mi saresti più servito,Riku…--
Si coprì col mantello prima di mormorare
--…sei sollevato dal tuo incarico,Riku.Non sei più il mio angelo…--
Riku sorrise puntandogli il dito contro
--Non lo sono mai stato!!—
Jemko si bloccò,poi lasciò andare il mantello scoprendosi nuovamente
Prima che il dio potesse replicare Riku gli gridò
--Dimmi,Jemko,che cosa volevi provare con quell’essere???Il fatto che non sono un dio??—
--No,Riku.Quel nemico non dipende da me.Non voglio immischiarmi nei tuoi problemi,Riku.—
Stavolta la nube viola lo avvolse
Se ne stava andando
Prima di andarsene aggiunse
--Quella spada Riku.Liberatene.Non sei al loro livello—
E poi scomparve
--tsk…non sono al loro livello…ne ho ucciso uno con una ferita alla spalla…--
Poi rifletté un secondo
Dunque era quello che volevano
La spada.La Bunt,l’arma mutaforma.
Era una spada leggendaria.Come essa ce ne erano poche altre al mondo.Ma quella era unica nel suo genere
Tra quelle poche c’era la Mustang,l’arma scomponibile
Inoltre ve ne erano altre,che lui conosceva poco.
Ad un certo punto un lampo gli attraversò la mente
Se quegli esseri cercavano la spada leggendaria
Cercavano anche Amarant
E quell’imbecille non avrebbe mai sconfitto uno di loro
No,non poteva permettere che loro facessero il suo lavoro
--Lorena…--
--Sì?—mormorò la ragazza spaventata
--Corri a casa.E non temere,non ti aggredirà più nessuno,ora devo andare.—
Le diede un leggero bacio sulle labbra gelate e poi scattò via,verso la luna piena
Lorena lo guardò allontanarsi per qualche secondo
Lo amava davvero??Quel ragazzo era pericoloso
Valeva la pena di frequentarlo?
Non lo sapeva.Ma come le aveva insegnato sua madre,quando non si sa che decisione prendere,bisogna lasciar scegliere al cuore
Prese la sua giacchetta e si strinse le braccia intorno al petto,allontanandosi velocemente

In quel momento,Python aggrediva Amarant schiantandolo contro lo scaffale della biblioteca




FINE CAPITOLO 13​
 

Dragondavis000

DAAAAAAAAAH!
Fiiiiiiiischiaaaa!

Bellissima, devo dire che è il migliore che io abbia letto finora, senza offesa, trovo che tu sia migliorato tantissimo.
La storia si fa emozionante e trovo ce il coinvoglimento salga. Complimentoni, non ho altro da aggiungere...
 

Cid89

Professional Burper
che gradito ritorno :D

quoto dragondavis... solo non mi sono piaciute alcune espressioni un po' frettolose, ma io si sa sono un rompipalle :D

anche io e soci torneremo alla grande... e sarà pianto e stridore di denti :D
 

Vexen91

Anomander Rake
Scusate,sono un idi.ota,mi è passato completamente di testa di postare il capitolo dopo,e dire che sono andato avanti di brutto :D
Li posterò comunque distanziati per mantenere la suspence...(lol)

Dedico questo capitolo a Ladysephiroth che ammira la nostra piccola,minuscola cricca degli scrittori seriosi :D Siamo pochi ma ci siamo^_^ (ma poi che c'hai da ammirà,questa storia è un macello)

Cobra


Capitolo 14.Salvataggio inaspettato



--Il mio nome…il mio nome è Python…--
Amarant tremava dalla testa ai piedi
Non per la paura,ovviamente
Per l’adrenalina
Non lo vedeva neppure spostarsi
Si buttava da una parte appena lo vedeva fare un gesto improvviso
--Ah bene,io sono Amarant…--
--So chi sei…--
Scrocchiò le nocche sorridendo
--…più di quanto non sappia tu…--
Amarant roteò le spade davanti a sé incrociandole
--Intrigante…--
Python scattò in avanti col pugno verso il ragazzo
Quello si piegò di lato e fece per tagliargli il braccio
Lui però fu più veloce e gli mollò un calcio nello stomaco schiantandolo qualche metro più in là
Amarant non poté nemmeno rendersi conto del dolore,perché Python gli mollò un altro calcio in viso prima che riprendesse l’equilibrio
Amarant s’inarcò all’indietro pronto a fare una capriola e scattare in contropiede
Python però lo cinse con le braccia e lo schiantò contro il pavimento,sfondandolo
Il ragazzo gemette di dolore,ma l’uomo non ebbe pietà di lui
Lo prese per i capelli e lo tirò su
Salutandolo con uno dei suoi peggiori sorrisi,iniziò a tempestarlo di pugni e calci
Amarant non aveva mai provato così tanto dolore,e desiderò di morire
Python lo lanciò in aria e gli mollò un calcio a girare,schiantandolo ancora una volta in terra
L’ex-sicario rotolò lentamente,tossendo sangue
L’uomo si avvicinò a passi lenti,che risuonavano per la biblioteca devastata
--Ehi…quando pensi di iniziare a combattere??—
Amarant si alzò lentamente
--Sei un bravo combattente…ma c’è una cosa che non hai previsto…--
--Cosa?—chiese Python quasi divertito
--Questa!!—gridò di rimando tirando fuori la pistola
Sparò tre colpi e poi si gettò a terra,sparandone altri due
L’essere scansò i primi e fermò con l’indice e il medio gli altri due
--Sei lento,ragazzo…--
--Trovi?—
La voce però non proveniva dal punto dove lui vedeva il ragazzo
Veniva da dietro
Una botta violenta schiantò il guerriero a terra
Prima che potesse rialzarsi,Amarant gli saltò addosso e gli piantò entrambe le spade nel petto,inchiodandolo a terra
--Chi è lento,scusami??—
E rigirò le lame nella carne
Il suo avversario non si scompose neppure
Era inquietante
--Sì,forse ti ho giudicato male…--
E sorrise ancora
--Smetti di sorridere,che ******* hai da ridere accidenti a te??—
Python non gli rispose
Gli scivolò sotto in modo innaturale e fece per mozzargli la testa con un coltello
Amarant scattò da un lato,ma colpito da una fitta di dolore perse l’equilibrio e scivolò
Non si era ancora ripreso dai colpi che aveva ricevuto poco prima
Python si rialzò e lo guardò sanguinando
Poi si toccò le due enormi ferite
Uno strano liquido le bagnò e queste in pochi secondi scomparvero
Amarant non credeva ai suoi occhi
--Impressionante eh??--
L’uomo tirò fuori un secondo coltello e si avventò su di lui
Iniziarono una furiosa battaglia,nella quale Amarant vide piano piano aumentare i coltelli
Alla fine ne vorticavano almeno cinque
Era incredibile la velocità con cui li maneggiava
E lui non era riuscito ancora a graffiarlo con quelle due spade
Impossibile.
Digrignò i denti e provò a fare un affondo
Python non sembrava aspettare altro
Uno dei coltelli scattò dalla sua mano al ventre di Amarant
Lui era troppo sbilanciato per scansarlo,e ne fu trafitto.
La lama entrò fino al manico,mentre un’altra fitta di dolore scuoteva le sue membra
L’avversario fece per infilzarne un altro nel fianco
Ma Amarant non si fece cogliere di sorpresa
Scattò da un lato,qualche metro più in là mentre Python gli lanciava il coltello
Lui prese un libro caduto da una libreria rovesciata e lo lanciò contro deviando il coltello
Fece appena in tempo a estrarre la lama per usarla per disarmare l’avversario
Un impeto d’ira muoveva il ragazzo
Python si allontanò a sua volta,fino a quando non ci furono una quindicina di metri fra loro
Poi gettò a terra i coltelli,che caddero a terra con un fastidioso tintinnio
Era un chiaro segno che voleva parlare,e che gettava le armi per dimostrare che non aveva cattive intenzioni
Per qualche minuto
Cosa doveva fare?
Aveva visto che quell’uomo era abbastanza veloce da raccogliere i coltelli e trafiggerlo prima di finire la prima parola
Non sapeva cosa fare,ma di una cosa era certo
Non poteva fidarsi di lui
Gettò a terra solo una spada,con un gesto solenne
Poi sorrise sarcastico a Python
Anche quell’altro sorrise.Aveva capito che Amarant non era un imbecille
Almeno la battaglia sarebbe stata più stimolante delle altre
E la ricompensa migliore
Si leccò le labbra con la lingua per l’eccitazione,ricordando ad Amarant un serpente
Amarant si passò una mano fra i capelli,lentamente,assaporando il gesto,prendendosi il tempo di sentire i capelli corvini passare tra le dita
Poi si mise una mano in tasca e puntò l’altra,armata, verso Python
Era una mossa poco intelligente,visto che così avrebbe avuto ancora meno tempo per recuperare la spada in terra
O almeno così avrebbe ragionato una persona qualunque
Chi poteva immaginare che tenesse un medaglione Futsuru in tasca?
Era l’ultimo rimasto dalla sua partenza da Ajath
Questa era un’ottima occasione per usarlo
--Cosa vuoi,Python?—
L’uomo incrociò le braccia al petto
--Mettiamola così Amarant,sei bravo.No sul serio,ti ammiro.Sei forte moralmente quanto fisicamente.Non voglio che tu muoia,sarebbe uno spreco.Dammi ciò che voglio e facciamola finita—
--Tsk…e cos’è che vorresti??Se desideri un calcio in viso quello te lo posso dare…--
Python puntò il dito alla lama in terra
--La Mustang,ragazzo,voglio la tua spada…--
--Ehm,quella è solo un pezzo…--
--Ah giusto…la spada componibile…--
--E comunque non se ne fa niente,queste spade sono un regalo di mio padre…valgono troppo –
--Ma cosa mi racconti fandonie,ragazzo…--
La bocca raggrinzita di Python s’incurvò in un beffardo sorriso
--…tu non ce l’hai un padre…--
Amarant s’irrigidì di colpo
Chi era quell’uomo?
Lo conosceva??
Un dubbio si insinuò nella mente di Amarant
E se fosse stato…
--Jemko??—
--Mai sentito nominare…--
--Strano.Se sai tante cose di me dovresti anche sapere che ho lavorato per lui…--
--Ah giusto,ora ricordo…tu lo chiami ancora Jemko…--
--Come scusa??—
Amarant capì che aveva bluffato per distrarlo
Nel momento esatto in cui un coltello gli entrò nella coscia
Parò l’altro con la Must,mentre recuperava la Hang a terra
Ricominciarono a combattere ad alta velocità,senza sosta
Col coltello recise quasi completamente la mano di Python,e mentre lui la curava con quell’arcana tecnica magica,lo colpiva con l’altra mano
Python tirò un calcio volante ad Amarant,che lo parò col piatto della Must
La spinta fu così forte da scaraventarlo contro un altro scaffale
L’avversario saltò da uno scaffale all’altro volandogli contro
Amarant gli mollò un calcio nello stomaco e cercò di tagliargli la testa con un fendente mancino
Python fermò la lama prendendola di piatto con i palmi delle mani
Poi fece un salto all’indietro strappandogli di mano la Hang
--E una…--fece rimirando la lama,che brillava alla luce delle torcie
Amarant non si scompose
--Finchè non hai l’altra non puoi fare proprio niente…--
--Invece sì…posso impedirti di unire le spade…--
L’ex-sicario imprecò sottovoce
Si era completamente dimenticato che poteva fondere le due spade
A dir la verità non aveva neppure avuto tempo…
Python roteò la spada con un’abilità incredibile
--Ricominciamo??—
--Io sono nato pronto,Python…--
Le spade si incrociarono un secondo dopo
Alcune scintille uscirono per lo schianto violento
Per un attimo i loro sguardi si incontrarono
Python lo vide

Vexen correva sotto la pioggia,caricando le pistole e il fucile
Bestemmiava in continuazione
Perché accidenti Amarant non si era presentato?
Odiava quando uno dei suoi machiavellici piani non funzionava
Gli stivali facevano esplodere le pozzanghere che calpestava,schizzando acqua sull’orlo dei pantaloni
Erano blu,della divisa che aveva rubato
La cintura con gli anelli per le bombe a mano tintinnava contro i suoi fianchi
I capelli biondi seguivano la sua testa come un’onda
Sentì scattare le pistole.Ora erano cariche
Le roteò continuando a correre e le infilò nelle fondine
Correva verso un’enorme palazzo
Era la biblioteca nazionale di Guten
La più antica del paese,la biblioteca nazionale di Guten (BNG) era utilizzata da studiosi di tutto il mondo per compiere ricerche sugli argomenti più disparati.Uomini di Moole,di Relamia,di tutti i luoghi rappresentabili su una cartina geografica si riferivano alla BNG parlando della biblioteca,se non più grande,almeno più fornita di Zandrakan.
Solo un’altra,quella di Kamuran era più grande,ma i documenti erano riservatissimi e l’entrata era blindata e si apriva solo con una password nella retina dell’occhio o con un pugno di un dio.
Siccome gli dei però erano onnisapienti,avevano ben poco da imparare dai documenti a Kamuran,e perciò non avevano mai sentito il bisogno di sfondare l’entrata con la forza per consultarli.
Perciò la maggior parte degli utenti della biblioteca di Kamuran erano persone di alto livello,comandanti militari,nobili e studiosi di fama mondiale,i quali grazie alla loro retina particolarmente dotata potevano accedere ai documenti contenuti in essa.
Amarant,non essendo né un dio né avendo a portata di mano la retina di qualche nobile,era stato costretto quindi a rivolgersi alla seconda biblioteca più importante,la BNG
Vexen si era adoperato perché tutto andasse alla perfezione
E quell’imbecille ovviamente aveva rovinato ogni cosa
Frenò di colpo la sua corsa,per non finire sotto un taxi che gli sfrecciò davanti
Poi ricominciò a correre verso l’edificio
Ad un certo punto vide una figura passargli accanto,qualche metro alla sua destra
Non la riconobbe,era velocissima
Brandiva una qualche arma a lama lunga,che non seppe identificare
Gli sparò un colpo per fermarlo
Ma quello era già scomparso
Si fermò un secondo a riflettere
Era forse uno di quegli esseri la causa del ritardo di Amarant
Non poteva rischiare di avere ragione
Si voltò di scatto verso la biblioteca e partì in corsa
Sperando di non essere già in ritardo

Amarant parò la Hang col piatto della Must
Con un calcio colpì l’addome dell’avversario,mentre scattava all’indietro per evitare il contrattacco
Python si piegò in avanti assorbendo il colpo
Poi con una capriola atterrò e lanciò una sfera di energia verso Amarant
Questo la parò col braccio destro
La sfera scomparve inghiottita dai ghirigori del suo tatuaggio
Sorrise beffardo all’avversario
Python rimase un secondo esterrefatto
--Mai visto niente del genere…sei un avversario coi fiocchi,devo ammetterlo…--
Amarant scoppiò a ridere
--E ancora non hai visto niente…--
Puntò il braccio verso Python
Dalla mano aperta uscì un colpo energetico devastante
Che colpì in pieno Python mandandolo contro uno scaffale
Poi saltò in aria,si agganciò roteando ad una lampada e si lanciò contro l’avversario a terra
Tirò un fendente che l’avrebbe tagliato in due,ma quello lo parò con un coltello,che gli cadde a terra con la lama piegata,mentre lui veniva sbalzato indietro
Amarant scattò ancora e per un momento gli fu sopra mentre scivolava
Gli puntò il braccio in viso e scaricò tutto il potere rimasto
Un’esplosione devastante scosse la biblioteca
Amarant atterrò e si riaggiustò i capelli con una mano
Intorno a lui aleggiava il polverone dell’esplosione
Tremava tutto per l’adrenalina,gli dispiaceva che fosse già finito
Dal polverone però uscì Python,che lo colpì in faccia con un poderoso diretto
Amarant si inarcò all’indietro e cadde a terra
Aprì gli occhi appena in tempo per vedere Python che dall’alto calava su di lui
Parò i coltelli e lo spinse da una parte
Allora cominciò a sentire la stanchezza
Aveva il fiatone,la battaglia era più lunga del previsto
Python del resto non stava meglio.
Era riuscito ad avere una delle sue spade,ma aveva metà viso devastato dal colpo energetico di prima
Amarant decise.Ora iniziava il gioco duro
Python d’altro canto pensava ancora a quella piccola collana di corallo rosso,a forma di drago
Per un secondo aveva luccicato di un bagliore etereo,poi Amarant aveva sfoderato una rabbia,una potenza devastante
Nessuno era mai riuscito a procuragli una ferita così profonda,non era in grado di curarla
Sorrise col pezzo di bocca che ancora riusciva a muovere
Anche Amarant sorrise.Ora sapeva che Python avrebbe cominciato a fare sul serio
L’uomo allargò le braccia,e queste divennero improvvisamente molli,come se non avessero ossa
Amarant era sconvolto
Python iniziò a scivolare verso di lui,e prima che se ne accorgesse,le braccia gli cinsero il collo nelle loro “spire”
Amarant cominciò a boccheggiare cercando di liberarsi dalla morsa,ma sentiva che la forza lo lasciava piano piano
La vista si annebbiava,i rumori si attutivano,come se li sentisse attraverso un muro invisibile
La Must gli cadde di mano,mentre tutto intorno a lui perdeva consistenza
--Hyunie,sto per raggiungerti…--

Un botto lo fece rinsavire dalla sua debolezza
Sentì la stretta allentarsi,e l’aria,fresca,dolce,entrargli nei polmoni
Cadde in ginocchio tenendosi il collo,e sbatteva gli occhi cercando di capire cosa stava accadendo
Poi le orecchie cominciarono a funzionare
E vide Python che sussultava in piedi,contorcendosi
Mentre Vexen lo crivellava di proiettili
Tossì –Grazie,Vex,c’è mancato un pelo…--
Vexen sbuffò
--Accidenti,non posso lasciarti un attimo da solo che ti ritrovo in stato di soffocamento per colpa di ‘sta specie di uomo chewing-gum!!—
I clac delle pistole lo avvertirono che necessitavano di proiettili
Ma non le ricaricò
Con un solo,fluido movimento,infilò le due Glock nelle fondine e tirò fuori il fucile argentato
E piantò un proiettile in fronte a Python
Questo cadde.Ma dalle sue ferite non usciva sangue.Usciva acqua
Vexen guardò stupito dentro la canna del fucile,come se fosse a causa del fucile che quell’uomo,se era un essere umano,non sanguinava
Ma quella non fu la cosa più stupefacente
Infatti Python si rialzò,curando con un tocco le varie ferite sul corpo
Vexen buttò per terra la pistola stizzito
--Mi hai fatto sprecare tutti quei proiettili,e poi non ti hanno fatto un *******??Potevi avvertirmi almeno non li finivo così!!!—
Python rise divertito
--La partita non è ancora finita,biondino…--
Prima che Vexen potesse inventarsi una risposta a tono,ci fu un altro evento inaspettato
Uno degli enormi scaffali lì accanto si aprì letteralmente in due
I libri caddero con un tonfo alzando una nuvola di polvere
--Mi spiace deluderti,ma i giochi finiscono…--
Un turbine spazzò via la polvere
E apparve Riku,la Bunt nella mano destra,la sinistra verso Python
--…adesso!!!—
Schioccò le dita e Python cominciò ad ardere
L’uomo iniziò a gridare straziato dalle fiamme,e a correre e rotolarsi a terra
--Ah,il suono della tua voce mi viene fastidioso…--
Guardò intensamente Python e le fiamme iniziarono a bruciarlo ancora più forte, riducendolo in cenere in una manciata di secondi
Amarant assistette impassibile alla scena
--Ciao,Riku,come mai da queste parti???I fumetti porno sono una ventina di scaffali più in là credo…--
Riku sorrise beffardo
--Ti ho salvato la vita e mi pigli pure per il ****??—
--Mi hai salvato la vita??Credevo che fosse un tuo hobby bruciare i passanti…---
Vexen gli puntò il dito contro
--Eri tu quello che mi è passato accanto????—
--Sì,sei stato più svelto di me.Io volevo passare dalla finestra.—
--Per fare l’entrata spettacolare,di prima,ricoperto di polvere???—
--Amarant,fammelo dire,**********.—
Tutti e tre scoppiarono a ridere
--A parte le minch.iate,perché sei venuto??—
--Oh niente di speciale.Hanno assalito anche me.—
--Davvero??—
--Sì…comincio a pensare che abbiano qualcosa contro i membri del Maqueintoor…-- Esclamò Vexen
--Uhm…poco probabile…io non faccio più parte dei sicari di Jemko da circa due anni.E inoltre mi ha assalito perché voleva la mia spada…--
--La mia e la tua sono spade leggendarie,Amarant…riflettici…--
Diede un colpo al mantello facendolo svolazzare
--E comunque,ti ho salvato per sfidarti in seguito…vedi di non morire per quel momento,d’accordo???—
--Farò quello che posso,Riku…--
Riku mostrò col pollice in su che erano d’accordo
Poi scattò via verso l’uscita
Vexen si voltò verso Amarant
Entrambi pensavano che il suo comportamento fosse piuttosto anomalo

Vexen e Amarant scesero dal tram,preso ovviamente a sbafo,e si ritrovarono all’uscita di Guten
--E così oltre a un poema epico di dubbie fonti storiche non hai altri indizi sull’esistenza dell’Hemerik???—
--No…mi sa che dobbiamo trovare un altro modo…--
Vexen scosse la testa poco convinto
--Potremmo andare a Kamuran…là c’è una grande biblioteca…--
--Sì certo e chi ci fa entrare,un tuo amico??—
--Esattamente…--
Amarant era esterrefatto
--Comunque,Kamuran è lontana da qui…dovremo fare una sosta a…--
Consultò la mappa col dito
Amarant notò che era al contrario
--…a Maters…sì è l’unica cittadina nel raggio di trenta chilometri…---
--No—
La risposta di Amarant fu secca e non ammetteva repliche
Ma Vexen probabilmente non lo capì
--Perché scusa???—
--Perché no.Ce la facciamo tutta una tirata.Punto.—
Vexen lo guardò dubbioso
Ma stavolta non replicò
Si mise lo zaino sulle spalle e si avviò insieme al compagno verso l’enorme deserto di Kamuran

FINE CAPITOLO 14
 

Vexen91

Anomander Rake
Ed ecco il capitolo 15...questo è un capitolone ragazzi,un perno della storia intera.
Godetevelo!!

Cobra

“Quando non si è più ciò che si era,non c’è più ragione di desiderare la vita”
(Cicerone,Ad Familiares)


Capitolo 15. Il peso dei ricordi



Morte.
La morte regnava nel deserto di Kamuran
Cadaveri decomposti di animali che erano entrati e si erano perduti giacevano qua e là come caratteristica del paesaggio.
Arbusti secchi si spezzavano sotto la forza del vento
Due figure avanzavano lentamente nel caldo vento che alzava la fine sabbia rossa
Apparivano e scomparivano nascosti dal tornado di vento proveniente dal sud
I capelli di uno svolazzavano incrostati di sabbia
L’altro aveva la testa coperta da un telo
Quello coi capelli lunghi si voltò verso quello coperto e scambiò alcune parole con lui
--C’è ancora un po’ d’acqua???—
Quello coperto scosse la testa
--L’abbiamo finita due ore fa,Vexen,resisti,non fare il bambino…--
--Mi dici a me di non fare il bambino!!Chi non ha voluto sostare a Maters per capriccio lasciandoci morire in questo deserto???.—
Amarant sputò per terra,poi gli gettò il telo in viso
--Sai cosa?!?Mi hai veramente stancato!!—
E si lasciò cadere per terra stremato
Vexen si fermò per un secondo a guardarlo
--Stanchino??Forse hai bisogno una sosta…--
--Vexen,mi sa che hai bisogno di un pugno sul muso…--
Quello gli rese il telo in viso
--Se siamo bloccati in questa ******* di tempesta,senza acqua,senza cibo,stanchi morti,è solo colpa tua!!!Sei veramente un egoista!!—
--E tu ti lamenti troppo…--
--E basta anche tu!!!!—
Vexen gridò al vento con rabbia
Quasi ad ascoltare il suo comando,il vento iniziò a calmarsi
L’ex-militare si sedette sulla sabbia con la testa fra le mani
Qualche minuto dopo il vento aveva smesso di soffiare violentemente,e il sole aveva ricominciato a picchiare forte sulle loro teste
--Ho i miei buoni motivi,d’accordo???—
--Spero che siano veramente ottimi questi motivi,perché francamente non so cosa ci sia di peggio di rimanere bloccati nel bel mezzo di un deserto…--
Amarant si alzò e iniziò a mulinare le spade
--Ma che fai??Così sprechi energia!!—
--C’è qualcuno Vex,stai in guardia.—
Vexen si bloccò iniziando ad ascoltare intorno a sé
Caricò le pistole e prese la balestra
--Si muove velocemente.Potrebbe essere un animale,una volpe ad esempio…--
Amarant scosse la testa continuando a far scattare gli occhi a destra e a sinistra
--No,ha dei movimenti particolari…nessun animale si muoverebbe così…forse…--
Vexen guardò Amarant nel profondo dei suoi occhi gialli
--…un serpente…--
Se lo videro passare davanti
Un fulmine
Assomigliava a quella figura che aveva affiancato Vexen mentre andava a salvare Amarant.I due si guardarono
--Un miraggio…--
E si buttò a sedere
Vexen invece continuò a guardare all’orizzonte
--C’è qualcos’ altro…--
Amarant guardò verso il punto indicato da Vexen
--Una carovana!!—
Si alzò di scatto e iniziò a correre verso di essa
La raggiunse prima il pistolero
Era formata da un pastore e un codazzo di strane capre con le corna che si arricciavano verso l’alto,prima di puntare decisamente verso il basso
Vexen si mise davanti al pastore puntandogli le pistole in fronte
--Dacci l’acqua che hai!!—
Il pastore non alzò un sopracciglio
--Io ho solo il latte delle mie capre Mehor signore…--
Amarant con un pugno mandò a terra Vexen
--Deficiente!!Lo scusi pastore…sa dirci dov’è la città più vicina…--
--Beh c’è il piccolo villaggio di Maters a una decina di chilometri,vicino alle montagne,circondato da boschi,gente molto gentile…--
Vexen scoppiò a ridere divertito
L’espressione di Amarant valeva mille parole
--D’accordo andiamo a Maters…a quanto pare il destino ha deciso così…--
E così,insieme al pastore,si diressero verso le montagne di Kamuran

Il villaggio di Maters non era affatto cambiato.C’era il solito centinaio di abitanti,indaffarato come un gruppo di piccole formiche a tenere in ordine il piccolo formicaio
Era simile alla città di un film western.Entrati in città accolti da un arco col nome del villaggio sforacchiato di proiettili,si proseguiva nella strada principale della cittadina.
A destra sfilavano il municipio,la banca e alcuni negozietti
Amarant si chiedeva chi in quel misero villaggio avesse avuto abbastanza soldi da doverne depositare.
A sinistra vi erano le case,vecchio stile,balconi che rigettavano dei fiori rossi e gialli,l’unica,minuscola traccia di verde dopo ore di desolazione nel deserto.
La gente stava all’aperto a conversare,allegra.Per quanto ci fosse poca gente il villaggio appariva vivo e movimentato.
Vexen squadrò Amarant
--E tu che non volevi venire…guarda che bel posto!!E’ una meraviglia!!—
Un uomo grasso e untuoso si avvicinò a loro a braccia aperte.Era sulla sessantina e aveva dei grossi baffi subito sopra il largo sorriso
--Benvenuti nel nostro villaggio,visitatori!!!!Spero che abbiate fatto buon viaggio!!—
--A parte la sabbia negli occhi,la gola riarsa,i pezzi di pelle che mi si staccano,e il fatto che io qui manco ci volevo mettere piede,sto divinamente…-- rispose sarcastico Amarant
Il sindaco evitò la provocazione li invitò a prendere un the e a ristorarsi insieme agli altri capi del villaggio
Vexen accettò sorridendo gioviale
--Grandioso,dopo la sabbia il the…e non ho neanche la forza di tagliarmi le vene…--
Amarant cercò di perdere tempo ammirando i quadri nel corridoio che portava alla sala degli incontri del municipio,mentre Vexen seguì il sindaco nella stanza,dove gli fu servito un ottimo the che poté sorseggiare parlando col suddetto e con due assessori.
--Dunque…cosa vi porta a Maters??—esclamò l’assessore alla sua destra rigirando lo zucchero
--Niente,siamo diretti a Kamuran…per incontrare dei parenti…--
--Ah perché siete parenti??Non vi assomigliate affatto!!—
--Ehm…sì però…--
--E infatti non lo sono…--
Un uomo entrò.Aveva una cicatrice che gli solcava l’occhio destro,e un vestito nero aderente,da guerriero.In mano aveva un’arma piuttosto strana.Era un’enorme falce,col bastone lungo un metro e mezzo circa,che terminava con un’altra lama che puntava dalla parte opposta di quell’altra,formando un’enorme Z.Aveva i capelli neri lunghi fino alle spalle.
Come quelli di Amarant
--Oh,Jekhon,conosci questi signori??—
--Lui è l’ultimo rimasto della famiglia Coral,il nostro miglior combattente…-- disse un assessore a Vexen
In quel momento entrò Amarant
Con un gesto fulmineo Jekhon gli lanciò la falce contro.Amarant si abbassò e questa si piantò nel muro dietro di lui
Erano tutti esterrefatti
--Perché sei tornato,Salamander??
Amarant si rialzò
--Non c’è un motivo.Perchè,sono esiliato,fratellone???—
Vexen era stupito
--Salamander,fratellone???????Ma che accidenti state dicendo??—
Nessuno dei due lo ascoltò
--Hai ancora il tatuaggio???—
--Sì Jekhon,non ho ancora trovato il modo di toglierlo,e poi è così figo…--
--E’ un marchio di morte,Salamander,non c’è niente di figo…--
Amarant gli lanciò contro la Hang
Lui la schivò senza quasi accorgersene
Il sindaco si alzò
--Salamander…sei davvero tu???—
Amarant,o Salamander,lo guardò con disprezzo
--No,un sosia venuto dallo spazio che si è sostituito a lui per conquistare il mondo…--
Jekhon finalmente rise.Era una risata fredda,come il suo sguardo
--Sei rimasto il solito ragazzino arrogante…come dovrei chiamarti adesso???Col tuo nuovo soprannome figo??—
--Guarda,fai prima,non chiamarmi…--
Amarant fece un cenno a Vexen
--…noi ce ne andiamo.Scusate il disturbo e grazie per il the che non ho bevuto,ma se è come l’ospitalità di mio fratello allora è bene se lo date al cane…--
E fece per andarsene
Ma accadde una cosa inaspettata.La falce uscì dal muro e ritornò in mano a Jekhon,rischiando di mozzare la testa ad Amarant
--Non vuoi raccontare al tuo amico il motivo per cui non siamo gentili con te,Salamander??—
--No guarda,non ci tengo…--
--Beh…allora sarò io a raccontartelo,Vexen…--
E si sedette in mezzo ai due assessori al posto che prima era occupato dall’ex-colonnello

La foresta vicino a Maters era rigogliosa,un’oasi rispetto al deserto che circondava il resto della città
Il cinguettio degli uccelli accompagnava la gente del villaggio che amava farci lunghe passeggiate a raccogliere funghi o solo per passare un po’ di tempo in compagnia
Ma c’era una persona a cui non piaceva passare il tempo in compagnia.Un bambino per l’esattezza.Aveva otto anni,era piccolo ma determinato,occhi gialli che mettevano paura.
I capelli corti neri erano coperti da un capello rosso con la visiera,ed era vestito con un paio di sneakers malridotte,dei jeans larghi e una maglia nera.
Non frequentava i bambini della sua età,li considerava infantili.Nessuno lo capiva,nessuno riusciva ad entrare nella sua piccola dimensione di odio incondizionato verso tutto e tutti,nessuno voleva che lui ne uscisse,a dir la verità.
Girava con un coltello,convinto di doversi difendere da chi lo odiava e tramava contro di lui.E andava nel bosco per stare da solo,sentire il rumore dei propri passi,annusare il profumo di ciò che aveva intorno,camminare per ore a occhi chiusi sentendo le foglie fare crac sotto le sue sfracellate scarpe da ginnastica.
Salamander non era un bambino come gli altri.
Aveva tre fratelli,uno più piccolo,Inane,di soli sei anni.Quello più grande di sette anni,Jekhon,il preferito della mamma.Poi c’era Federick,il fratello maggiore.Era un grande mago,voleva arruolarsi nell’esercito e diventare un Majos,così da portare più soldi a casa,e sarebbe rimasto a Maters come controllo ribelli,in modo da poter essere vicino alla sua famiglia.
Infatti la famiglia di Salamander era piuttosto povera,il padre era fuggito quando sua madre era incinta di Inane,e lui non se lo ricordava.Sua madre era diventata una prostituta per mantenere i quattro amati figli,ma il suo lavoro non le permetteva di accudirli come avrebbe voluto,poiché lavorava alla capitale,prendendo la corriera di mezzogiorno e tornando alle nove di mattina dal lavoro.I suoi figli quindi avevano imparato a cavarsela da soli.Soprattutto Federick,che era considerato la figura paterna da tutti.Aveva però cominciato a frequentare una ragazza che abitava alla capitale,tal Helenoire,e non voleva che la madre lo sapesse.Infatti questa quando lui le rivelò che frequentava la fanciulla,minacciò di non pagargli più gli studi se non le avesse promesso di non rivedere mai più la ragazza.Fu una giornata di grida e di pianti,ma alla fine Federick,astutamente,le promise di non incontrare più Helenoire,ma continuò a frequentarla a sua insaputa fidandosi dell’omertà dei suoi fratelli.
Ma un giorno questo lieto equilibrio finì.
E fu tutto per un terribile incidente.Jekhon diede Inane in custodia a Salamander perché andava a fare spese.Salamander odiava la compagnia,l’ho già detto,e il fratellino che gli saltellava intorno non era proprio il suo ideale di divertimento.
Così lo convinse a giocare a nascondino,e mentre questo contava,fuggì il più lontano possibile.I più potranno pensare che il ragazzo fosse piuttosto bas.tardo.Il fatto è che non poteva concepire cosa sarebbe successo quel pomeriggio.
Quel fatto avrebbe cambiato per sempre la sua vita,il suo modo di concepir.la.
Difatti Inane,finito di contare,cominciò a cercare il fratello.Alla fine raggiunse un piccolo pozzo prosciugato.Si affacciò ad esso pensando che Salamander si fosse calato in esso per nascondersi.
Perse però l’equilibrio,e cadde sbattendo forte la testa.Morì sul colpo.
Tutti gli abitanti del villaggio cercarono il piccolo per una settimana,giorno e notte.Lo trovarono di notte dentro il pozzo,in stato di decomposizione.
Jekhon picchiò Salamander,molto forte.La madre pianse,tutte e sette le notti.E pianse più forte la settima,quando fu trovato il suo piccolo morto.Non riusciva ad avere rancore verso il proprio figlio.Salamander,con l’egoismo tipico di un bambino,pensava di avere ragione,lui era convinto di non dover rispondere delle azioni del suo fratellino.Federick fu l’unico che non se la prese con lui.Anzi passò una notte intera ad azzuffarsi con Jekhon,perché aveva lasciato Inane in custodia a Salamander,conoscendo il suo carattere e sapendo che un bambino di otto anni non ha il senso della responsabilità.
Salamander voleva bene a Federick,adesso.Forse era l’unica persona che avesse mai rispettato.Eppure dentro di lui erano misti odio,rancore e tristezza,verso Jekhon,e verso il villaggio intero che lo additava come assassino,o come bambino indemoniato.
Perciò si chiuse anche maggiormente in sé stesso,e stette sempre di più da solo nel bosco.
Un giorno raggiunse una delle grotte ai piedi delle montagne di Kamuran.
E vide una cosa che lo riempì di stupore,ma anche di terrore.
Avvolto in un mantello scuro,c’era una delle creature che neanche nei suoi incubi peggiori gli aveva mai scatenato una simile paura.
Lui non lo sapeva,ma davanti a lui si stagliava l’essere che l’avrebbe incatenato a lui per ben quattordici anni,rendendolo il sicario più temuto e più ricercato.
Jemko gli sorrideva malvagiamente dall’entrata della caverna.
Salamander si bloccò,non per la paura,bensì perché aspettava un qualunque suo movimento per decidere cosa fare.
Ma Jemko non fece alcun movimento.Parlò.
“Sei arrabbiato,piccolo??”
Il ragazzino non rispose
“Lo vedo,piccolo,sei molto arrabbiato.Sei arrabbiato con quegli zotici,quei provinciali schifosi che non sono al tuo livello,che non conoscono le tue potenzialità…li odi tutti,compresi i tuoi fratelli,vero??”
Salamander annuì lentamente.Sentì il sangue ribollirgli d’ira,ancora una volta
“Ma tu sei fortunato,perché non sei come gli altri.Tu hai me.”
“Chi sei tu??”
“Diciamo che sono come un angelo custode.Ma ora desidero che tu diventi il mio piccolo angelo,e io ti darò un potere che va al di là di ogni tua immaginazione…e con esso potrai ottenere la tua vendetta…”
“E per questo vuoi soltanto la mia fedeltà??”
Jemko annuì in silenzio
“Oppure puoi scegliere di rimanere per sempre qui,disprezzato da persone inferiori a te…”
Il dio sorrise,sapeva di averlo in pugno
“…io ti trasformerò in un dio,Salamander,diventerai il mio personale angelo dispensatore di morte…e avrai una forza distruttiva enorme…”
Salamander lo guardò circospetto
“Dov’è il trucco,amico??”
Il dio scoppiò a ridere.Il sangue si congelò nelle vene del ragazzino.Quella risata era terrificante.
“Non c’è alcun trucco.Io ti darò un potere,e tu sarai libero di usarlo a tuo piacimento…”
Salamander rifletté qualche secondo.Poi decise che non aveva altra scelta.Ormai aveva messo un piede nel baratro,tanto valeva che ci si gettasse a peso morto.
“Hai la mia anima…” e si inginocchiò davanti a lui
Jemko si avvicinò e gli toccò il braccio destro.
Un dolore lancinante lo attraversò,e Salamander svenne quasi subito.L’ultima cosa che vide fu il dio che scompariva.
Quando si svegliò era già notte.Si alzò in piedi.Si sentiva strano.Il suo odio era scomparso,o meglio era attutito.I suoi sentimenti erano attutiti.Una sorta di indifferenza verso tutto si era impadronita di lui.
Quando tornò a casa nessuno se ne accorse.La cena fu silenziosa,e dominata da un clima pesante.Tutti fissavano Salamander,che sembrava più imbronciato del solito.
La madre allora parlò,guardando dolcemente il figlio
“Ascolta,amore…abbiamo sbagliato tutti…la colpa dopotutto non è tua,hai solo otto anni,sono certa che né tu né nessuno di noi desiderava che Inane se ne andasse…”Un singhiozzo scosse la donna mentre lo diceva“…ma dobbiamo continuare a vivere come abbiamo sempre fatto,volendoci bene,giusto??”
Salamander alzò gli occhi.La donna indietreggiò sulla sedia.Erano iniettati di sangue
“Allora sarebbe giusto se fossimo sinceri fra di noi,non è vero Federick??
Il ragazzo si irrigidì.Sapeva di cosa parlava.Ci fu uno scambio di sguardi fra tutti.E sua madre capì.
“Frequenti ancora quella donna,Federick???La frequenti ancora???”
Federick si alzò di scatto rovesciando la sedia.Poi uscì di casa sbattendo la porta.
Jekhon buttò le posate nel piatto e se ne andò al piano di sopra.Sua madre scoppiò a piangere.
Ma Salamander cominciava ad aver paura di sé stesso.In quel momento,nel quale qualunque altro essere umano si sarebbe sentito in colpa,lui era del tutto indifferente.Non sentiva rabbia,né altro.Aspettava che accadesse qualcosa,ma non sapeva bene cosa.Era come se si vedesse da fuori,come se la sua volontà dipendesse da qualcun altro.
Decise allora di uscire anche lui e raggiungere Federick.
Uscì in piazza,e là lo trovò.Le case che si affacciavano sulla piazzetta erano in fiamme,la gente urlava,si gettava acqua sul fuoco cercando di spegnerlo.Inutilmente.Salamander sapeva che un fuoco appiccato con la magia non si spegneva con dell’acqua normale.
Federick lo guardava torvo.
“Tu…Salamander…io ti ho sempre protetto…ti ho sempre voluto bene,ti ho difeso…e tu hai distrutto il mio sogno…mi accorgo solo ora,che il tuo non era egoismo infantile…era pura malvagità…non volevo arrivare a questo…”
Federick disegnò con rabbia il simbolo di Phyr nell’aria
“Salamander…sono costretto ad ucciderti…”
Il ragazzino non si scompose.Sentì il potere pulsargli nel braccio.Sapeva che non sarebbe morto.
Difatti la colonna di fuoco che investì Salamander non lo arse.Infatti lui la attraversò e colpì in viso il fratello con un pugno
Poi si ritrovò due spade in mano,evocate da chissà dove.Brillavano alla luce delle fiamme.Must e Hang.In qualche modo sapeva che quello era il loro nome.
L’ira lo bruciò dentro come le fiamme che lo circondavano.Solo allora Federick capì.Ma era troppo tardi.
Salamander lo trafisse con entrambe le spade
Ma accadde una cosa che nessuno,neppure Jemko,aveva previsto.
Infatti una tecnica magica,o forse quel residuo di amore fraterno sepolto nel cuore di Salamander,salvò il giovane mago.
Difatti la sua anima,invece di raggiungere l’oscurità del Maquein,risalì lungo la lama della Must,ed entrò nei ghirigori del tatuaggio di Salamander.
Un dolore lancinante lo trapassò,ma sapeva che non doveva svenire,o l’avrebbero ucciso.In quel luogo non c’era più posto per lui.Prese le due spade,fuggì via,tenendosi il braccio che ardeva di un dolore atroce.
Da quel momento,per dimenticare quella notte,cambiò nome,e diventò Amarant.Non era più il giovane Salamander Coral,il ragazzino solitario.
Adesso era diventato Amarant,il sicario di Jemko,l’assassino di due dei suoi fratelli.L’unico essere umano in grado di assorbire con un braccio i colpi magici,grazie ai poteri assorbiti del fratello.Un potere comodo,ma che aveva anche un rovescio.Difatti la stessa anima lo puniva ogni volta che si macchiava del sangue di una persona innocente.
Da quel giorno non fu più un essere umano,almeno fino alla morte di Hyunie,quando quei sentimenti che aveva perso il pomeriggio che aveva incontrato Jemko,si risvegliarono ruggenti e più potenti di prima.
Adesso Amarant si sarebbe ripreso col sangue ciò che Jemko gli aveva tolto.
La sua umanità

Amarant e Jekhon si fronteggiavano,ognuno con le proprie armi impugnate.
Vexen aveva udito tutta la storia stupito.Non poteva credere alle sue orecchie,non poteva credere che un essere umano potesse vivere con un simile peso sulla coscienza.
Ora capiva perché Amarant,o Salamander,non voleva più tornare a Maters.Non voleva rincontrare il proprio passato,la ferita più grande che il suo animo avesse sopportato.
I due fratelli non attesero oltre.Jekhon lanciò la propria falce al grido di “Vai,Naxefost!!”
Amarant la schivò con un movimento fulmineo e assalì il fratello con entrambe le spade in pugno.
Solo che Jekhon richiamò la falce a sé,che roteando gli tornò in mano,rischiando ancora una volta di mozzare il capo del fratello.
Amarant non riusciva a capire come fosse possibile richiamare un’arma in volo.A meno che non fosse un’arma leggendaria.
Ma per impugnarne una bisognava avere…
--Stupito,vero??E le sorprese non sono finite qui…--
Si strappò le maniche della veste
Tutta la città rimase senza fiato.Pure Amarant.
Jekhon aveva le braccia interamente ricoperte di tatuaggi,come quelli del fratello.
Amarant gettò la spada per terra stizzito
--Perché…perché l’hai fatto,stupido!!!!!—
E cadde in ginocchio
Jekhon era ancora più stupito degli altri.Non si aspettava una simile reazione
--Perché hai donato la tua anima a quel mostro,eh??Perchè,sapendo cosa saresti diventato hai fatto una cosa così stupida???—
Jekhon lo guardò con disprezzo.Lo guardò con lo stesso gelido sguardo che il piccolo Salamander aveva scoccato alla madre dodici anni prima.
--Per vendicarmi,Salamander…l’unico modo per sconfiggere l’oscurità…--
Un’aura oscura lo circondò,mentre la Naxefost iniziava a vorticare sopra di lui
--…è diventare l’oscurità stessa…--
Amarant fuse le spade nello stesso attimo nel quale la falce si avventò su di lui
La deviò con un colpo e puntò dritto correndo al fratello.Lo avrebbe liberato dalla sua schiavitù.
Jekhon richiamò la falce,che Amarant evitò saltando.Poi continuò a correre imperterrito.
Lo raggiunse
Per un secondo Dark Amarant e Jekhon si scambiarono uno sguardo di fuoco
Poi menò il fendente
Ma la lama si fermò contro la Naxefost,tornata per salvare il padrone.
Mentre spingeva contro la falce che galleggiava in aria,il braccio destro cominciò a dolere
--Non adesso,Federick,non vedi che sto cercando di liberarlo??—
Jekhon si distrasse alle parole del fratello,e la falce cedette
Vexen chiuse gli occhi per non vedere il corpo maciullato
Ma non sentì il rumore.Riaprì gli occhi
Amarant giaceva a terra,le spade divise accanto a lui.
Jekhon anche,con la falce appoggiata al petto
Nessuno dei due dava segno di vita.Il biondo colonnello non aveva capito cosa fosse successo.
Poi vide il braccio.E comprese.
Pulsava.Federick aveva salvato Jekhon.Solo che il braccio ora sembrava quasi voler svegliare Amarant,che però non dava segni di vita.
Jekhon mosse una mano.
Vexen iniziò a correre.Non gli avrebbe permesso di ucciderlo.
Quando passò accanto ad Amarant accadde però una cosa inaspettata
Qualcuno sparò
Vexen si accasciò a terra tenendosi la gamba perforata dal proiettile.E poi vide una scena che avrebbe ricordato per tutta la vita
Amarant teneva la pistola in mano che fumava ancora.Lo guardò con uno sguardo terrificante
--Stanne fuori,Vex,per piacere…--
Il mago dottore del villaggio si avvicinò a Vexen,mentre Amarant puntò con determinazione verso il fratello.
Questo era in ginocchio che si rialzava lentamente.
Lui non gliene diede il tempo
Gli puntò entrambe le spade alla gola,incrociandole
Quando Jekhon se ne accorse,sospirò.Poi chinò la testa
--Dunque,Salamander…uccidi anche l’ultimo dei tuoi fratelli…--
Amarant lo guardò con uno sguardo truce,ma dentro di sé non sapeva cosa fare.
Non aveva il coraggio di sferrare il colpo di grazia
Forse sperava che Jekhon tentasse di liberarsi,magari con l’uso della Naxefost,e lui fosse costretto ad ucciderlo.
Ma accade una cosa che non avrebbe potuto immaginare neanche nella sua più fantasiosa immaginazione
La casa accanto a loro esplose
Amarant cinse il fratello con le braccia e lo sottrasse all’edificio che gli rovinava addosso
Lo appoggiò al muro e si guardò attorno cercando di capire cosa succedeva,ma era difficile nel subbuglio creato da quell’evento improvviso
Sentì un gemito dietro di lui.
Si voltò
Una donna dai capelli castani,sinuosa,aveva piantato Jekhon al muro,uccidendolo sul colpo.La cosa strana era che l’aveva trafitto…con le proprie unghie
Amarant capì subito che era una della cerchia di Python,per la velocità,e perché impugnava la Naxefost
Gli sorrise malvagia con i suoi occhi rossi e poi fuggì nelle macerie
Vexen arrivò correndo.La magia del mago aveva già fatto abbastanza effetto,anche se non aveva recuperato del tutto l’uso della gamba destra.
--E’ andata di là!!—esclamò Amarant
Poi i due partirono all’inseguimento dell’assassina
Per un secondo Amarant si voltò a guardare il cadavere del fratello adagiato al muro
Gli sussurrò,come se potesse sentirlo “Ti vendicherò”
E fu allora che vide le sue labbra muoversi.Non seppe mai se fu solo una sua impressione.Però,la parola che disse mentre lui scompariva tra il polverone dell’esplosione la capì.
“Perdonato”

FINE CAPITOLO 15
 
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