Razor
Gyan, con gli occhi iniettati di sangue, fissò il nemico, che, in un unico, rapidissimo, movimento, sbottonò la camicia, rivelando un fisico mostruosamente più sviluppato di quello di Gyan.
Dopodichè chiuse un attimo gli occhi e respirò profondamente, e si mise in posizione, con i pugni chiusi all'altezza del petto, ed i gomiti rivolti verso l'esterno.
-Ed a cosa servirebbero tutti questi riti di preparazione? Sei solo un pallone gonfiato che crede di essere chissà chi, non andare a piangere dalla mamma, se poi ti spacco il cranio, eh?
-Senti, mi chiamo Razor, e non ho assolutamente tempo da perdere con quelli come te, ti prometto che mi sbrigherò, non soffrirai, l'ho assicurato anche alla tua amichetta...
Non appena ebbe finito di parlare, Gyan balzò in avanti, e, con un impeto di forza, sferrò un violento affondo verso il bacino di Razor, difeso solo dalla camicia.
Prima che nessuno ebbe il tempo di accorgersi, il nemico aveva deviato la spada di Gyan, facendola rotolare per terra.
-Mph, che arma di pessima fattura! Non avresti alcuna speranza di lottare contro di me o contro il nostro capo, per non parlare di tuo fratello, deve esserci andato piano con te, per non averti frantumato insieme alla tua arma.
Gyan rima se impietrito, fece un passo indietro, ma Razor lo afferrò per un braccio, senza farlo muovere.
-Oh, no, Gyan!- strillò Valerya.
-Mi dispiace per il tuo amichetto, è solo un debole, lo ha dimostrato lasciando morire il vecchio contro l'altro agente, se ne va in giro con un'arma inutile, è ancora un bambino, mi rincresce molto doverlo eliminare, se solo avesse potuto lottare!
Una lacrima sgorgò dall'occhio destro di Gyan, scese lungo il viso, e lasciò un solco quasi invisibile sul suo viso.
-Hai ragione, non merito di vivere, finiscimi!- gridò il povero ragazzo, con un urlo che parve quasi un gemito.
Valerya cercò di avvicinarsi, con gli occhi lucidi, vedendo il proprio amico in punto di morte...
Ad un trattò si udì una dolce melodia in lontananza, dalla folta chioma di una quercia, spuntò Ryuka, seguito da altri due elfi, che brandivano delle lame sottili di colore azzurro.
Razor si voltò, scaraventò Gyan contro un masso, e si voltò verso i tre nuovi arrivati.
-E va bene, chiamate pure i rinforzi, codardi, per ora me ne vado, ti lascio un'altra opportunità di riscatto Gyan, ma stavolta sarà l'ultima, credi di essere forte, ma la tua forza è praticamente nulla in confronto a quella di noi agenti, ti puoi improvvisare lottatore, ma senza imparare l'arte della spada, e senza averne una adeguata, non potrai fare praticamente nulla, adattati, ragazzo mio!
Prossimo episodio domani "Fukushuu".