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Credo proprio che Kishimoto ci prenda per il ****. Prima crea situazioni per così dire "realistiche", come i due shinobi del capitolo scorso che litigavano, o in questo che c'è uno che si preoccupa di essere catturato e torturato, e poi manda tutto a puttane ripetendo ad oltranza la solita filastrocca del fare del proprio meglio, credere in se' stessi, proteggere ciò che è importante eccetera. E tutti ovviamente ci cascano come pere.
Comunque poco degno di nota: i soliti shinobi ultra-esperti e vissuti che fanno errori da dementi totali. Giusto l'apparizione del fratello di Sai salva in extremis il capitolo.