mi mancano gli ultimi tre obiettivi, uccidere lo shlongui, collezionista, e tutte le missioni a 5 stelle. forse ci proverò in questi giorni pigramente in attesa del dayone di alan wake, ma è più probabile che riprenderò in mano il gioco solo quando non avrò altro da fare e portare avanti. considero per il momento concluso il mio impegno con FF13 e lo disinstallo pure dall'hard disk.
devo dire che, tirando le somme, è stato un buon compromesso tra buona trama e personaggi, gameplay estremamente semplicistico salvo alcune sfide interessanti che si contano sulle dita di una mano, e longevità a buoni livelli.
tale longevità è, come in FF10, stata falsata dalla necessità di allenamento grindoso e diverse ore di sterile peregrinazione tra un omen e l'altro, complice l'odioso stratagemma del non poter accettare più missioni contemporaneamente.
tuttavia alla fin fine non è stata un'esperienza da buttar via, sicuramente più affascinante e meno tediosa dell'esperienza del citato FF10, che forse al suo arco aveva una trama leggermente più suggestiva ed anche una colonna sonora leggermente migliore e gradita al fan di lungo corso. e poi gli esper servivano a qualcosa, almeno finchè yuna non diventava la figlia di terminator e mazinga causando enormi danni con una schicchera della sua asticella.
pro e contro ci sono.... il livello emozionale che tanto si ricerca in un FF non può essere metro di giudizio, noi in quanto giocatori cambiamo negli anni tra un gioco e l'altro ed è per questo che il gradimento dei capitoli giocati in passato si atrofizza e diventa immutabile. tolto questo, FF13 si pone piuttosto in alto della mia classifica di gradimento dei giochi recenti, a metà strada invece tra quella dei miei FF preferiti, sotto FF6-7-4-9 ma sopra FF8-10-12 eccetera.
il suo lavoro più importante, cioè non farmi perdere completamente le speranze che square enix sappia ancora fare qualcosa di non totalmente vomitevole, l'ha svolto, ho persino una lontanissima e vaga percezione che anche il versus, se mai e quando uscirà, potrebbe essere migliore delle mie aspettative pregresse. SO che non sarà così ma se mi ci ha fatto credere anche per un mezzo secondo è cosa non da poco.