Scrittore

Patricia Cornwell con la sua indimenticabile anatomopatologa Kay Scarpetta; M. Weis e T. Hickman con la serie DragonLance, Wilbur Smith (sa portarti a meraviglia nel mondo in cui si svolge la storia e sa narrare benissimo), S. King (inimitabile), Dan Brown (sa come prendere il lettore). Questi sono i principali, ma ce ne sono tanti... Non mi è dispiaciuto nemmeno G. Faletti come scrittore di gialli, soprattutto in "Io uccido"!!!
 
Agata Christie,Andrew Klavan(thriller),Stephen King,Wilbur Smith,Christian Jacq(romanzi storici).Ah e non dimentichiamo il leggendario Tolkien ovviamente:D
 
Licia Troisi, Philiph Pullman, Terry Pratchett, Christopher Paolini, Eoin Colfer e JK Rowling sono i miei preferiti.
Ce ne sarebbero anke altri, ma nn mi vengono in mente...
 
1-JRR Tolkien: il maestro, unico e irraggiungibile
2-Licia Trosi: bravissima e ITALIANA
3-Stephen King: il Re merita almeno il podio
4-Alexandre Dumas: è del passato, lo so, ma è un grande^^ mitico Dantes
5-la Rowling: i libri di HP mi piacciono molto
6-Marion Zimmer Bradley: la Signora dei Avalon^^
7-Paolini: bravissimo, scrivere Eragon a 15 anni
8-Clive Cussler: molto bravo a fare i colpi di scena, mitico Dirk Pitt
9-Omero: adoro Iliade e Odissea
 
Stephen King

E.A. Poe

William Shakespeare

Joseph Roth

Primo Levi

Robert Louis Stevenson

Erich Maria Remarque

Oscar Wilde

J.W. Goethe

Boudelaire

Stendhal

E tanti,tanti altri...
 
Stephen King, Terry Pratchett, E. A. Poe, Dan Brown, J. K. Rowling, Lemony Snicket, Agatha Christie, Giacomo Leopardi, Dante Alighieri, Franz Kafka, Tolkien e tanti altri :D
 
Per quanto riguarda la poesia dico Baudelaire, il maggiore tra i poeti maledetti.
Come romanziere Milan Kundera, a mio avviso nessuno è riuscito come lui a legare assieme tematiche complesse (domande sull'esistenza umana) con una forma dalla leggerezza straordinaria.
Cito anche Tolkien, di cui spesso non si riesce a capire la grandezza e lo si tende ad accostare a tutta la fantasy che ha seguito una strada da lui tracciata sebbene con intenti completamente diversi (a mio avviso Tolkien è infatti un inconsapevole capostipite di un proliferare di romanzi per lo più di basso profilo). Per capire Tolkien occorrerebbe rifarsi alla tradizione letteraria su cui poggia tutto il suo mondo, che è quella dei poemi epici nordici-germanici, mentre in tutti gli altri autori fantasy manca a mio avviso un legame con una tradizione preesistente. Oltre a questo occorre anche ricordare la ricerca linguistica di Tolkien e il valore simbolico del Signore Degli Anelli, del tutto mancante negli altri romanzi fantasy che sono invece paraletteratura, per quanto alcuni siano ben scritti (anche se pochi).
 
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