Varie Sogni e aspirazioni di un pazzo

omegaseymour

Scaccia-nuovi utenti
Sì sì, questo lo sapevo...
Mi chiedevo più che altro se a voi compaiono dei messaggi scritti da me in cui uno ne include un altro per intero...Perchè ad esempio a me non compare nulla del genere.
Ecco perchè il consiglio di omegaseymour mi aveva un po' spiazzato.
No no, è solo per non farti inviare due messaggi di fila:)
 

MASTERGILGAMESH

Master Member
Ti stupirò dicendoti che è davvero interessante questa Fanfic... continuero a leggerla sicuramente...

P.S. Pensa più a questo che ai videotag dato che di talento ne hai a quanto pare MrPsykarl88!!!
 

daffodill

Aurora Execution!
Ti stupirò dicendoti che è davvero interessante questa Fanfic... continuero a leggerla sicuramente...

P.S. Pensa più a questo che ai videotag dato che di talento ne hai a quanto pare MrPsykarl88!!!

Non credo che questa sia definibile fan fic, comunque continua a scriverla, non riesco a esprimere un parere dopo aver letto così poco e sono curiosa ^^
 

daffodill

Aurora Execution!
Ok daffo! Però la sezione è questa se non sbaglio! Forse non è itinerente a FF per questo non si può definire fanfic giusto?:)

Una fan fic è letteralmente una racconto amatoriale su quellochetipare.
Questa invece è una storia originale propria del suo autore senza riferimenti ad altre storie esistenti.
La sezione è questa perchè il forum riguarda appunto FF, che poi il regolamento permetta di pubblicare qualsiasi tipo di forma scritta è un altro conto e, comunque, una bella cosa dal mio punto di vista. ^^
 

MrPsykarl88

Paranoid android
------------------------------------------------------------------------​


RIASSUNTO DELLE PUNTATE PRECEDENTI​

Viene raccontata una scena di desolante routine quotidiana. Un anziano sale su una corriera, e per motivi a noi ignoti nessuno sembra volergli offrire un posto su cui sedersi. In preda allo sconforto smonta alla sua fermata, interrogandosi sulla sua esistenza.

Questo era il prologo, scritto in terza persona e al tempo passato.
Qui ha inizio la storia vera e propria, scritta in prima persona e al tempo presente: buona lettura (e che il cielo me la mandi buona!).




I
Da zero


E’ notte; tutto tace ad eccezione di un grillo annidato accanto alla mia finestra. Il monotono incedere del tempo picchietta dentro alla mia testa, rendendomi curioso di sapere che ora si sia fatta: le 23:32.
Un' idea prende forma nella mia mente, l’idea di uscire di casa da solo con me stesso, per avvolgermi nel rinfrescante abbraccio di una notte ancora giovane. Non ci sono motivi, non ci sono ragioni; è puro istinto.
Mi affaccio alla finestra: una coltre di nuvole, gelosa della gentilezza del lume lunare, inghiotte l'astro tra i suoi vapori mutandolo in una tenue e avvizzita falce spettrale.
Qualsiasi vestito può andare bene, trattandosi di un appuntamento con me stesso.
In tutta lentezza mi infilo una maglietta grigio opaco che un tempo era stata nera; lascio il pettine al suo posto. Non una goccia di profumo.

Uscito di casa, realizzo che mi è negata la vista delle stelle, tanta è l’umidità dell’atmosfera, che copre la volta celeste quasi fosse un sudario. Le strade sentono scorrere su di esse rare automobili, cariche di miei allegrissimi coetanei.
Non riesco a scollegarmi dall'incedere ruminante del mio pensiero; anche se non voglio, mi scopro continuamente impigliato in dedali che rendono insensata questa mia passeggiata solitaria. Sarebbe dovuta essere un’oasi di tranquillità, un pretesto per un incontro con il mondo, quello vero.
L’odore dell’aria, in questa serata del 12 maggio, comincia già a possedere il caldo aroma dell'estate...Quell'odore delicatamente vegetale, evaporazione di gocce d'acqua, essenza di un qualche indefinito soffuso dialogo di pietre e piante.
Ma c'è dell'altro nell'aria di questa sera, c'è anche bellezza; bellezza carnale. Una lucente e sensuale chioma di capelli ondeggia in mezzo a una compagnia di giovani; di loro conosco i nomi e qualche altro particolare irrilevante, ma della ragazza non ho nessun ricordo. Sembra quasi che quella chioma mi stia facendo dei cenni per invitarmi a conoscerla.

Dopo qualche secondo di stordimento, esamino quest'impressione alla luce della ragione, e, meravigliandomi della mia stessa stupidità, mi accorgo di quanto sia improbabile che una chioma voglia comunicare con me.
Ma tornato a casa, dopo essermi steso sul divano, realizzo di non poter togliere dalla mia mente l’immagine di quella chioma, i cui riflessi formano un sorriso ammaliante lungo tutto il suo fluire. Decido di andarmene a letto, voglio semplicemente porre fine a questa giornata.
Ed ecco di nuovo quella chioma, sotto le coperte, stampata sul nero flessuoso muro che prende forma ogni volta che si chiudono le palpebre. Una perentoria voce dentro me mi intima di scoprire il volto che quella chioma nasconde. Devo pianificare una serie di circostanze che possano farmi incontrare da solo con lei…ma ora non ho le forze per un rovello simile: il riposo ha priorità assoluta.
Ecco allora che, mentre spero passivamente di annullarmi tra le profondità del sonno, mi scopro sopraffatto da una moltitudine di immagini, frammenti di ciò che mi è accaduto questa sera spogliati da ogni relazione temporale; ronzanti e fastidiose fusioni di elementi inconciliabili.
Niente riposo per questa notte, danzerò senza meta tra i gorghi di questo vortice. Fino alle luci dell'alba.

------------------------​
 

daffodill

Aurora Execution!
In alcuni punti è un po' troppo ampolloso. Bella l'idea della chioma di capelli che (non) intende comunicare.
Chiunque sia il protagonista della storia è così depresso e asfissiato da starmi particolarmente simpatico.
 

daffodill

Aurora Execution!
Ma non devi mica dispiacerti o_O
Guarda che è un problema comune a tutti gli scrittori. E' difficile essere poetici usando solo l'essenziale a livello linguistico.
 

MrPsykarl88

Paranoid android
qua ci potresti scrivere un romanzo...ù.ù se vai avanti così


Grazie!!! Eh eh...Chissà cosa ne verrà fuori! Beh...Avete un solo modo per scoprirlo: continuare a seguire la mia fic :D
Ed esprimete pure tutti i vostri pareri! Diventa tutto più facile e stimolante quando si hanno dei pareri di ritorno :)
 

MrPsykarl88

Paranoid android
----------------------------------------------------------------


RIASSUNTO DELLE PUNTATE PRECEDENTI​

Da una scena svoltasi in pieno giorno, in cui si narra un episodio che vede come protagonista un anziano; si passa a una scena che ha luogo di notte.
Questa volta il protagonista e chi descrive gli eventi coincidono con la stessa persona. Di questo individuo non si sa nulla.
Esce di casa per fare una passeggiata e si imbatte in un gruppo di giovani. Ma, soprattutto, intravede una ragazza che lo strega con la bellezza della sua chioma; non riesce però a scoprirne il volto.
Passa quindi una notte intera senza mai dormire, pensando tutto il tempo a lei.



II
L'indizio



Come fare?
A cosa potrei pensare per incontrarci noi due, da soli?
Come scoprire l'identità di una ragazza di cui ho visto soltanto i capelli?
Non posso certo chiedere informazioni alle persone che ho visto ieri sera, figuriamoci; non potrei pensare a nulla di peggiore. Fino a poco fa, di lei non sapevo nulla: e se quei suoi amici mi dicessero che si tratta di una turista di passaggio, di quelle che si fermano nelle città finchè il loro portafoglio non gli consiglia di ripartire?
Sarebbe un colpo troppo duro da sopportare, per me. Preferirei venire a capo di certe notizie in maniera meno brutale, più dilatata nel tempo; per conto mio.
E della mia immagine, poi, vogliamo parlarne?
Diventerei bersaglio di un chiacchiericcio viscido e silenzioso.
Quelli, al mio passaggio, inizierebbero a scambiarsi occhiatine maliziose, deridendomi in chissà quali astuti modi per la mia mancanza di intraprendenza.
Schiocchi, schiocchi e odiosi pettegolezzi!

Trascorso qualche attimo a riflettere, la mia ingenuità si affaccia con spietata lucidità: non c’è più nulla da aggiungere, più nulla da sperare o da architettare.
Quel volto rimarrà, per sempre, un volto dietro ad una chioma. Un volto che potrò sempre e soltanto immaginare.
Vengo colpito da questa disillusione come una tormenta di neve potrebbe seppellire un campo in primavera, preservandone soltanto il triste fantasma del ricordo. Non ho idea di cosa potrei fare adesso.
Queste mie giornate, svuotate dalla possibilità di conoscere il suo viso, mi appaiono ora come qualcosa da riempire passivamente.

Senza alcun scopo in mente, accendo dunque il computer per andare in Internet. Agisco dopotutto come certi animali quando, non trovando più i loro amati padroni, si accasciano su di un oggetto a loro legato: se non mi è concesso conoscere le fattezze di quel volto, esplorerò i profili delle persone che le erano accanto, quella sera.

Mi ritrovo così a scorrere i dati più tediosi e insignificanti di Luca Garmignani, Sergio Nembi e Michela Setti.
Poi, al turno di Beatrice Trivolato; inaspettata, una frase attira la mia attenzione:

“Voglio ballare, è ancora troppo presto per dormire! Questa volta ti è andata bene, Maria...Se prima di Sabato non riuscirò a portarti sulla retta via, ti ci trascinerò a forza, in discoteca! Capito???”​

Un secondo.
Fino a qualche attimo fa sapevo i nomi dell'intera compagnia; eccetto il suo...
Maria. Non può che essere Maria. Non c'era nessun altro con loro ieri sera, e Beatrice ha scritto quella frase dopo che son tornato a casa.
Con questo nome davanti agli occhi già avverto il mio obiettivo farsi concreto, realizzabile.
Ora, poi, non solo conosco il suo nome: so anche che le discoteche non sono di suo gradimento, a differenza di Beatrice.
E, infine, posso dedurre che questo Sabato s'incontreranno di nuovo.

A riguardare quel profilo mi sento investire da un'onda di esaltazione, dal sentore che quella frase si rivelerà essere la pietra di basamento di un piano perfetto come una formula matematica.
Ora parto da qui, tutto il resto verrà da se', a suo tempo, come una catena col suo primo anello.
Ci vorrebbe soltanto una qualche intuizione; un segno che mi indichi quale strada percorrere.

----------------------​
 
Top