THE LAST DYNASTY – Bahamut’s soul
Capitolo I – La culla
“…”
“Che mi succede? ... Ancora qui sono?... Questo identico incubo, possibile che non mi da pace…”
“…DING DONG… BUONGIORNO! QUI E’ LA DIREZIONE CHE PARLA. INVITIAMO TUTTI GLI STUDENTI A PRESENTARSI FRA UN’ORA NELLE RECIPROCHE CLASSI. ARRIVEDERCI! ...DING DONG…”
“Dannazione! Ogni mattina l’altoparlante deve svegliarci urlandoci nelle orecchie… Ehi Sylver! Che brutta cera che hai?! Tutto a posto?! Avrai di nuovo fatto quell’incubo strano…” disse il compagno di stanza di Sylver. “… Davvero ho una brutta cera?! Proprio tu parli… ”rispose Sylver al suo compagno e poi aggiunse: “Xen III dai muoviamoci ad arrivare alla mensa sennò non troviamo più niente…”. “Ogni volta possibile che cambi argomento, io ti stavo chiedendo una cosa sui tuoi incubi!” disse agitato Xen III, ma Sylver non prestò attenzione a quello che si sentiva dire. “Ciao io vado a mangiare, prima che la prof.ssa di zoologia inizi la lezione.” e dette queste parole Sylver se ne andò.
“[Possibile che non mi ascolta mai…]” pensò fra sé e sé Xen III.
La mensa era piena, come ogni mattina d’altronde e le meravigliose brioche cioccomenta erano già finite. “Mi spiace” disse una compagna di Sylver rivolta a lui. “Questa era l’ultima, mi dispiace che non mangi la tua brioche preferita… Se vuoi facciamo metà?” chiese la compagna generosa. “ Non preoccuparti Jayleen! Ce la faccio lo stesso a sopravvivere fino a pranzo!” replicò Sylver. “Oddio che brutta cera che hai!” disse Jayleen. “Ma me lo dovete dire tutti!...” rispose scocciato Sylver mentre prendeva una tazza di caffè del Buonumore. “Scusa ma ancora i tuoi incubi?” chiese curiosa la compagna, e Sylver annuì. “COME ANCORA I TUOI INCUBI? SEMPRE LO STESSO TRA LE FIAMME CON LA VOCE TREMENDA?!??!...” urlò Jayleen. “Se devi rendere pubblica la cosa ci sei riuscita, ti saluto, me ne vado in classe…” disse Sylver e detto questo abbandonò la mensa e si diresse alla sua classe.
Fu il primo a sedersi al suo posto, aveva giusto il tempo di pensare a ciò che con insistenza gli capita ogni notte. “[Inizia sempre con un lamento di un neonato che piange tra le fiamme; poi tutto da un tratto l’infante smette; la casa tra le fiamme si fa sempre più cupa; arriva qualcuno; un ringhio; una voce tra il mostruoso e il diabolico cerca quel neonato ma non lo trova; dopo quella voce emette un urlo che risveglierebbe anche i morti; poi mi sveglio.”] questo pensava Sylver e fu talmente preso che non si accorse che la lezione della Prof.ssa Shyl era già iniziata da un pezzo e l’aula si era già riempita di studenti.
“Forse qualcuno ha meglio da fare che non ascolta la lezione… Studente n°53 mi rispiega a cosa bisogna star attenti quando ci si batte contro un Behemoth? Ci illumini con la sua sapienza…” disse con tono minaccioso la Prof.ssa Shyl. L’aula si girò verso lo studente n°53 e attese, ma quest’ultimo non stava proprio ascoltando. “Sylver sei scemo? Rispondi!” disse sottovoce Xen III. “Rispondere a cosa?!... ah… prof.ssa Shyl…” disse agitato Sylver. “Perfetto ciò che pensavo… -5 punti!” disse la prof.ssa quasi contenta e poi aggiunse: “Qualcuno vuole ripetere allo studente n°53!”. Naturalmente intervenne Jayleen “Durante un combattimento contro un Behemoth bisogna prestare sempre attenzione al suo contrattacco; la bestia in questione ogni volta che è attaccata risponde con la magia Meteor; oltre il suo contrattacco si deve prestare attenzione alla sua ferocia e tenacia, è una bestia che non si arrende facilmente!”.”[Lo sapevo anch’io…]” pensò Sylver.
Terminata la lezione con la Prof.ssa Shyl gli studenti, si diressero verso la zona training fusione. “Vedi di riuscire stavolta a effettuare la fusione!” disse Xen III rivolto a Sylver e poi aggiunse con tono scherzoso: “Se ci riesci ti riprenderai dalla pessima figura di prima!”. Il professor Dhyl, insegnante sulle tecniche di fusione, era una persona molto buona che s’integrava perfettamente tra gli studenti, anche se quando insegnava, prendeva un po’ le distanze e diventava più severo, ma infine era una brava persona.
“Tutti in fila e preparatevi alla fusione! 3… 2… 1… via!” disse Dhyl.
Fine Capitolo I
NB: Grazie per esser arrivati fin qui, questo è un progetto al quale lavoro da anni. Scusate per gli eventuali errori lessici o per la monotonità del testo. Grazie ancora se leggete!!!
Capitolo I – La culla
“…”
“Che mi succede? ... Ancora qui sono?... Questo identico incubo, possibile che non mi da pace…”
“…DING DONG… BUONGIORNO! QUI E’ LA DIREZIONE CHE PARLA. INVITIAMO TUTTI GLI STUDENTI A PRESENTARSI FRA UN’ORA NELLE RECIPROCHE CLASSI. ARRIVEDERCI! ...DING DONG…”
“Dannazione! Ogni mattina l’altoparlante deve svegliarci urlandoci nelle orecchie… Ehi Sylver! Che brutta cera che hai?! Tutto a posto?! Avrai di nuovo fatto quell’incubo strano…” disse il compagno di stanza di Sylver. “… Davvero ho una brutta cera?! Proprio tu parli… ”rispose Sylver al suo compagno e poi aggiunse: “Xen III dai muoviamoci ad arrivare alla mensa sennò non troviamo più niente…”. “Ogni volta possibile che cambi argomento, io ti stavo chiedendo una cosa sui tuoi incubi!” disse agitato Xen III, ma Sylver non prestò attenzione a quello che si sentiva dire. “Ciao io vado a mangiare, prima che la prof.ssa di zoologia inizi la lezione.” e dette queste parole Sylver se ne andò.
“[Possibile che non mi ascolta mai…]” pensò fra sé e sé Xen III.
La mensa era piena, come ogni mattina d’altronde e le meravigliose brioche cioccomenta erano già finite. “Mi spiace” disse una compagna di Sylver rivolta a lui. “Questa era l’ultima, mi dispiace che non mangi la tua brioche preferita… Se vuoi facciamo metà?” chiese la compagna generosa. “ Non preoccuparti Jayleen! Ce la faccio lo stesso a sopravvivere fino a pranzo!” replicò Sylver. “Oddio che brutta cera che hai!” disse Jayleen. “Ma me lo dovete dire tutti!...” rispose scocciato Sylver mentre prendeva una tazza di caffè del Buonumore. “Scusa ma ancora i tuoi incubi?” chiese curiosa la compagna, e Sylver annuì. “COME ANCORA I TUOI INCUBI? SEMPRE LO STESSO TRA LE FIAMME CON LA VOCE TREMENDA?!??!...” urlò Jayleen. “Se devi rendere pubblica la cosa ci sei riuscita, ti saluto, me ne vado in classe…” disse Sylver e detto questo abbandonò la mensa e si diresse alla sua classe.
Fu il primo a sedersi al suo posto, aveva giusto il tempo di pensare a ciò che con insistenza gli capita ogni notte. “[Inizia sempre con un lamento di un neonato che piange tra le fiamme; poi tutto da un tratto l’infante smette; la casa tra le fiamme si fa sempre più cupa; arriva qualcuno; un ringhio; una voce tra il mostruoso e il diabolico cerca quel neonato ma non lo trova; dopo quella voce emette un urlo che risveglierebbe anche i morti; poi mi sveglio.”] questo pensava Sylver e fu talmente preso che non si accorse che la lezione della Prof.ssa Shyl era già iniziata da un pezzo e l’aula si era già riempita di studenti.
“Forse qualcuno ha meglio da fare che non ascolta la lezione… Studente n°53 mi rispiega a cosa bisogna star attenti quando ci si batte contro un Behemoth? Ci illumini con la sua sapienza…” disse con tono minaccioso la Prof.ssa Shyl. L’aula si girò verso lo studente n°53 e attese, ma quest’ultimo non stava proprio ascoltando. “Sylver sei scemo? Rispondi!” disse sottovoce Xen III. “Rispondere a cosa?!... ah… prof.ssa Shyl…” disse agitato Sylver. “Perfetto ciò che pensavo… -5 punti!” disse la prof.ssa quasi contenta e poi aggiunse: “Qualcuno vuole ripetere allo studente n°53!”. Naturalmente intervenne Jayleen “Durante un combattimento contro un Behemoth bisogna prestare sempre attenzione al suo contrattacco; la bestia in questione ogni volta che è attaccata risponde con la magia Meteor; oltre il suo contrattacco si deve prestare attenzione alla sua ferocia e tenacia, è una bestia che non si arrende facilmente!”.”[Lo sapevo anch’io…]” pensò Sylver.
Terminata la lezione con la Prof.ssa Shyl gli studenti, si diressero verso la zona training fusione. “Vedi di riuscire stavolta a effettuare la fusione!” disse Xen III rivolto a Sylver e poi aggiunse con tono scherzoso: “Se ci riesci ti riprenderai dalla pessima figura di prima!”. Il professor Dhyl, insegnante sulle tecniche di fusione, era una persona molto buona che s’integrava perfettamente tra gli studenti, anche se quando insegnava, prendeva un po’ le distanze e diventava più severo, ma infine era una brava persona.
“Tutti in fila e preparatevi alla fusione! 3… 2… 1… via!” disse Dhyl.
Fine Capitolo I
NB: Grazie per esser arrivati fin qui, questo è un progetto al quale lavoro da anni. Scusate per gli eventuali errori lessici o per la monotonità del testo. Grazie ancora se leggete!!!