[Thread Ufficiale] Death Note

pissio

Osservatore di eclissi
22 Luglio 2007
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Villaggio di Jimina
Jeegsephirot ha detto:
i film sono quanto di piu orribile si possa vedere, cosi come tutte le trasposizioni di manga o anime fatte precedentemente (basti solo vedere devilman)
ho visto il primo film e una parte del secondo e sinceramente tanto schifo non mi hanno fatto, hanno mantenuto bene o male la stessa trama del manga salvo cambiare qualcosa per permettere di fare un film dalla lunghezza consona allo standard generale
 

Rejectdial

U sir R a n00b >:-(
10 Febbraio 2006
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Vorrei portare alla vostra attenzione una cosa che mi ha lasciato un po' interdetto.
Tratto direttamente da Wikipedia, alla voce Shounen, trovo:
Wikipedia ha detto:
Gli Shōnen Manga (少年漫画, Fumetti di ragazzi?), come gli Shōnen Anime, sono una categoria di manga ed anime indirizzati a un pubblico maschile, generalmente dai ragazzi delle elementari sino ai diciottenni. Tuttavia in Giappone l'espressione (così come con shojo, seinen e yaoi) indica piuttosto il tipo di protagonista (di solito un ragazzino sui dodici anni) che il pubblico di riferimento; in Italia è comunque invalso l'uso di catalogare i manga e gli anime a seconda del loro pubblico. Fuori dal Giappone queste opere vengono comunemente chiamate col solo nome di Shōnen.

Ora la definizione di Seinen:
Wikipedia ha detto:
I seinen manga (青年漫画, letteralmente "manga per giovani", ma nell'accezione più comune "manga per maggiorenni"?) sono un tipo di manga che ha come target principalmente gli over 18. Diversamente dagli shōnen manga, con cui spesso vengono confusi fuori del Giappone, i seinen manga trattano di tematiche complesse, con una grafica spesso ricercata. La stessa definizione vale per i seinen anime.

Fin qui nessun problema, no?
POI scorro la lista degli Shounen dalla quale, come scritto sul sito stesso, "non fanno parte i titoli Seinen".
Chi ti trovo?
Death Note.

Provo a guardare nella lista dei Seinen, per vedere se, in effetti, non ci si trovi roba ancora più tosta di DN, che viene considerato Shounen.
Le Bizzarre Avventure di JoJo
Le Chevalier D'Eon
XxxHOLiC

ora, SENZA voler togliere nulla a questi manga che leggo e apprezzo molto. Ma VACCA BOIA! Death Note, un capolavoro d'intrighi e di giochi mentali, disegni da urlo, trama da infarto sarebbe uno SHOUNEN quando XxxHOLiC sarebbe un SEINEN?
WTF!?!??!?!?!?!!!
 

Ex-Soldier

Vyse the Legend
10 Gennaio 2008
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oldschoolrpg.altervista.org
Rejectdial ha detto:
ora, SENZA voler togliere nulla a questi manga che leggo e apprezzo molto. Ma VACCA BOIA! Death Note, un capolavoro d'intrighi e di giochi mentali, disegni da urlo, trama da infarto sarebbe uno SHOUNEN quando XxxHOLiC sarebbe un SEINEN?
WTF!?!??!?!?!?!!!
beh,wikipedia è scritta dagli utenti,quindi non è proprio sempre obiettivissima.Comunque io non eleverei troppo DN,è comunque un manga che perde moltissimo a partire dal 7 numero in poi.
 

Rejectdial

U sir R a n00b >:-(
10 Febbraio 2006
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Ex-Soldier ha detto:
beh,wikipedia è scritta dagli utenti,quindi non è proprio sempre obiettivissima.Comunque io non eleverei troppo DN,è comunque un manga che perde moltissimo a partire dal 7 numero in poi.
Bah, questa perdita di smalto non è nemmeno tanto tremenda quanto vociferavano coloro che si erano spoilerati con scan/sub, e comunque resta un manga sublime.
Poi, non è nemmeno una questione di qualità, perchè i requisiti sono: accuratezza del disegno (dì che non è accurato!), complessità delle tematiche (come sopra) e come target i ragazzi attorno all'età di diciotto anni, se non più vecchi.
 

Jeegsephirot

Metal Jeeg Solid
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4 Luglio 2008
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www.gamesource.it
Rejectdial ha detto:
Bah, questa perdita di smalto non è nemmeno tanto tremenda quanto vociferavano coloro che si erano spoilerati con scan/sub, e comunque resta un manga sublime.
Poi, non è nemmeno una questione di qualità, perchè i requisiti sono: accuratezza del disegno (dì che non è accurato!), complessità delle tematiche (come sopra) e come target i ragazzi attorno all'età di diciotto anni, se non più vecchi.

i requisiti che tu dici non sono sinonimo di manga di qualità, a me death note dopo il 4 numero ha provocato noia, recuperando qualcosa alla fine del 10 numero.
Guardandolo nel complesso per me Death Note resta un manga discreto, ma ben lontano da essere definito sublime, per lo meno per i miei gusti
 
20 Novembre 2005
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Rejectdial ha detto:
ora, SENZA voler togliere nulla a questi manga che leggo e apprezzo molto. Ma VACCA BOIA! Death Note, un capolavoro d'intrighi e di giochi mentali, disegni da urlo, trama da infarto sarebbe uno SHOUNEN quando XxxHOLiC sarebbe un SEINEN?
WTF!?!??!?!?!?!!!

Non per deluderti, ma Death Note veniva pubblicato settimanalmente su Weekly Shonen Jump.
 

Togawa

Not Available
4 Marzo 2007
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@Rejectdial, non farti venire il sangue alla testa per 'ste boiate; Death Note è uno shonen per definizione, perché è stato serializzato su Shonen Jump. E' un criterio di pubblicazione e non di valutazione, tematiche e profondità c'entrano relativamente.
Tra l'altro a me risulta che pure JoJo rientri nella categoria "shonen" o_O

In ogni caso, goditi l'opera di Ohba e fottitene delle classificazioni (di cui ancora fatico a capire la reale utilità)^^

Ex-Soldier ha detto:
Comunque io non eleverei troppo DN,è comunque un manga che perde moltissimo a partire dal 7 numero in poi.
Sante fregnacce.

@Jeeg, che un manga possa non piacere ci può stare. Death Note manca di quella profondità etico-psicologica che rende altri fumetti decisamente più completi; inoltre sono effettivamente una minoranza le persone in grado di fruire al 100% di un prodotto tanto atipico, "elitario" per svariati fattori (trattazione, impostazione, contenuti, logica e sceneggiatura complicatissime).
Il problema sorge quando, accettata la singolarità della lettura come pregiudiziale, si inizia a considerare Death Note un'opera a metà.

Quali sarebbero le ragioni a favore della tesi detrattoria? Te le elenco subito:

- Dal numero sette in poi, 'sto manga subisce un calo incredibile;
- La seconda parte manca di imprevedibilità;
- Near e Mello non sono all'altezza di Ryuzaki;
- La Ohba ha prolungato la serie di ben cinque numeri per cavalcare l'onda dell'hype;
- Eden è più bello.

Questo è il massimo che si è saputo tirar fuori. Ora, dacché la pochezza delle argomentazioni (che ho riscontrato anche qui) rispecchia la capacità di analisi nella quasi totalità dei casi, non biasimarmi se ritengo i pareri di cui sopra frutto di una mera reazione post-morte di Elle^^

Ribadisco per la milionesima volta: pur con i suoi alti e bassi, il secondo tronco narrativo segue pedissequamente le linee guida del primo, aumentando il numero di partecipanti al "gioco" ed estendendo il campo d'azione.
Continuare a vedere chissà quale discontinuità col vecchio Death Note è follia pura.
 

Rejectdial

U sir R a n00b >:-(
10 Febbraio 2006
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Jeegsephirot ha detto:
i requisiti che tu dici non sono sinonimo di manga di qualità, a me death note dopo il 4 numero ha provocato noia, recuperando qualcosa alla fine del 10 numero.
Guardandolo nel complesso per me Death Note resta un manga discreto, ma ben lontano da essere definito sublime, per lo meno per i miei gusti
E' quello che ho detto, che non si tratta solamente della qualità del prodotto, ma delle sue caratteristiche (disegno/complessità della trama/target).

Avalokitesvara ha detto:
Non per deluderti, ma Death Note veniva pubblicato settimanalmente su Weekly Shonen Jump.

Il mio scorno era nel vedere che Death Note sarebbe uno shounen quando XxxHOLiC, JoJo e Chevalier d'Eon vengono considerati seinen. Che poi sia effettivamente uno shounen posso anche metterci una pietra sopra :/

Volevo solo far vedere l'ironia della cosa, non far partire un'altra crociata "Death-Note-è-morto", branco di CODE DI PAGLIA :rolleyes:
 

Jeegsephirot

Metal Jeeg Solid
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4 Luglio 2008
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Togawa ha detto:
@Jeeg, che un manga possa non piacere ci può stare. Death Note manca di quella profondità etico-psicologica che rende altri fumetti decisamente più completi; inoltre sono effettivamente una minoranza le persone in grado di fruire al 100% di un prodotto tanto atipico, "elitario" per svariati fattori (trattazione, impostazione, contenuti, logica e sceneggiatura complicatissime).
Il problema sorge quando, accettata la singolarità della lettura come pregiudiziale, si inizia a considerare Death Note un'opera a metà.

Quali sarebbero le ragioni a favore della tesi detrattoria? Te le elenco subito:

- Dal numero sette in poi, 'sto manga subisce un calo incredibile;
- La seconda parte manca di imprevedibilità;
- Near e Mello non sono all'altezza di Ryuzaki;
- La Ohba ha prolungato la serie di ben cinque numeri per cavalcare l'onda dell'hype;
- Eden è più bello.

Questo è il massimo che si è saputo tirar fuori. Ora, dacché la pochezza delle argomentazioni (che ho riscontrato anche qui) rispecchia la capacità di analisi nella quasi totalità dei casi, non biasimarmi se ritengo i pareri di cui sopra frutto di una mera reazione post-morte di Elle^^

Ribadisco per la milionesima volta: pur con i suoi alti e bassi, il secondo tronco narrativo segue pedissequamente le linee guida del primo, aumentando il numero di partecipanti al "gioco" ed estendendo il campo d'azione.
Continuare a vedere chissà quale discontinuità col vecchio Death Note è follia pura.

ancora con sto post-morte di Elle? Aridaje, per gli altri sarà pure cosi, ma per me sicuramente no visto che, per come la vedo io, il manga è scaduto gia dal 4 dove Elle era ancora vivo e vegeto.
 
20 Novembre 2005
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Togawa ha detto:
Questo è il massimo che si è saputo tirar fuori. Ora, dacché la pochezza delle argomentazioni (che ho riscontrato anche qui) rispecchia la capacità di analisi nella quasi totalità dei casi, non biasimarmi se ritengo i pareri di cui sopra frutto di una mera reazione post-morte di Elle^^

Secondo me è calato con l'arrivo di Misa e, in particolare con la trasformazione momentanea di Light durante la storia della Yotsuba, altro che shock anafilattico dovuto alla morte di L.
Anzi, sono dell'idea che Near e Mello abbiano risollevato la trama; personalmente credo che i tankobon migliori siano i primi 2 e gli ultimi 2.
 

Togawa

Not Available
4 Marzo 2007
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Jeegsephirot ha detto:
ancora con sto post-morte di Elle? Aridaje, per gli altri sarà pure cosi, ma per me sicuramente no visto che, per come la vedo io, il manga è scaduto gia dal 4 dove Elle era ancora vivo e vegeto.
E' vero che ti ho scelto come interlocutore del momento, ma credo tu non abbia colto la vena generalista del mio post.
Per tutti quei pazzi che si sono stufati dopo pochi numeri ho fatto una premessa. Questa:

[...]che un manga possa non piacere ci può stare. Death Note manca di quella profondità etico-psicologica che rende altri fumetti decisamente più completi; inoltre sono effettivamente una minoranza le persone in grado di fruire al 100% di un prodotto tanto atipico, “elitario” per svariati fattori (trattazione, impostazione, contenuti, logica e sceneggiatura complicatissime).

Tutto il discorso che segue è diretto a chi, fino al 7° volume, si masturbava inneggiando al miracolo, per poi declassare Death Note a "prodotto appena sufficiente" in seguito alla morte di un personaggio. Se poi Jeeg non rientra nella categoria buon per lui, a me poco frega.

Semplicemente, 'sta cosa del calo a metà storia è diventata una sorta di leggenda metropolitana.
E, si sarà capito, mi irrita alquanto.

Avalokitesvara ha detto:
Secondo me è calato con l'arrivo di Misa e, in particolare con la trasformazione momentanea di Light durante la storia della Yotsuba, altro che shock anafilattico dovuto alla morte di L.
Anzi, sono dell'idea che Near e Mello abbiano risollevato la trama; personalmente credo che i tankobon migliori siano i primi 2 e gli ultimi 2.
Misa è motore di meccanismi come lo sono Raye Penber, Higuchi, Rem, Demegawa, Mikami; fatico a vederla come personaggio.

Sugli ultimi due volumi mi esprimerò a tempo debito. Per il resto condivido quanto dici, l'arco narrativo della Yotsuba è l'anello debole di Death Note: viene a mancare quella sfida tra intelletti che è il vero sale del fumetto, l'attenzione si sposta sulla componente action-giallo-poliziesca-scoviamotuttiinsiemeappassionatamentelassassinobruttoecattivo e la tensione narrativa si congela.

Sempre a proposito della Yotsuba, a mio modo di vedere c'è un'altra nota dolente: non si può non riconoscere una certa fallacità nel piano ordito da Yagami per depistare i sospetti di Elle. D'accordo, sei alle strette e rischi, ma il disegno presenta tante di quelle possibili varianti da garantirti ben poche certezze; quante probabilità c'erano che ogni singolo evento s'incastrasse alla perfezione, come effettivamente è successo? Poche. Anzi, pochissime.
In un clima aleatorio come quello cautelarsi sarebbe stata la scelta più saggia, eppure non ho visto chissà quali "soluzioni alternative" belle e pronte nel caso si fossero verificati degli imprevisti.
Tutto è filato magicamente liscio e tanti saluti.

Per quanto mi riguarda, i momenti migliori si sono visti nei numeri 1, 2, 3, nella seconda metà del 7 (compresa la monumentale dipartita di Ryuzaki e Watari), nell'8 e nel 9.
Nel 6, nella prima metà del 7 e nel 10 Light ha lanciato i dadi parecchie volte, e sono sempre usciti punteggi un po' troppo alti per i miei gusti.
 

Jeegsephirot

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4 Luglio 2008
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letto il numero 11. Iniziato malissimo e finito benissimo.
Peccato per Mello che è stato talmente prevedibile da chiedermi come Near e, soprattutto, Light lo abbiano potuto ignorare.
Attendo ormai curioso la fine di tutto con il numero 12
 

kaos31

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4 Luglio 2008
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Togawa ha detto:
D'accordo, sei alle strette e rischi, ma il disegno presenta tante di quelle possibili varianti da garantirti ben poche certezze; quante probabilità c'erano che ogni singolo evento s'incastrasse alla perfezione, come effettivamente è successo? Poche. Anzi, pochissime.

Non e' la prima volta, tutti e 12 i numeri si basano su questa fallacita'. Magari non nei primi numeri, ma gia' dopo quando si cerca di strafare si finisce nel ridicolo.
E no, con primi numeri non mi riferivo al fatto della tipica morte di L. Anche prima.
Meglio chiarire con te.
 

Rejectdial

U sir R a n00b >:-(
10 Febbraio 2006
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Solo una parola può definire il colpo di Mello alla fine del volume.
E questa parola è: PWNED!
Comunque capisco che possa risultare fastidiosa la fortuna sfacciata di Light (e anche L e Near non è che camminassero su travi di quercia, eh?) comunque secondo me l'ottica migliore per gustarsi questo manga è: tra tutti gli universi alternativi in cui Light falliva nei suoi mille piani, diciamo che Tsugumi Ohba ha scelto di mostrarci quello in cui tutto gli fila liscio. Death Note poteva essere un manga cortissimo e deludente, o lungo, magari difficile da accettare, e con un finale... forse spettacolare? Lo sapremo tra due mesi.
Se questa lunghissima e complicata strada porterà verso una delusione, sarò d'accordo con coloro che dicono che Light è stato troppo (inutilmente) fortunato; altrimenti ne sarò felice :)
 

Togawa

Not Available
4 Marzo 2007
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Attenzione, però: riconoscerne la fallacità in alcuni punti non significa svilirne i meccanismi. Ridurre il tutto a semplici coincidenze e/o botte di **** è alquanto ingeneroso.

L'importante, secondo me, è capire la differenza tra "incastro perfetto" e "impossibilità che un dato evento si verifichi". Death Note punta tutto sul primo.
Dice bene Rejectdial, quando sintetizza così la pregiudiziale per comprendere (e accettare) l'operato della Ohba:

[...] l'ottica migliore per gustarsi questo manga è: tra tutti gli universi alternativi in cui Light falliva nei suoi mille piani, diciamo che Tsugumi Ohba ha scelto di mostrarci quello in cui tutto gli fila liscio.
Piuttosto, devo ancora acquistare l'11° volume, porca di quella zozzaccia.