Jeegsephirot ha detto:
ancora con sto post-morte di Elle? Aridaje, per gli altri sarà pure cosi, ma per me sicuramente no visto che, per come la vedo io, il manga è scaduto gia dal 4 dove Elle era ancora vivo e vegeto.
E' vero che ti ho scelto come interlocutore del momento, ma credo tu non abbia colto la vena generalista del mio post.
Per tutti quei pazzi che si sono stufati dopo pochi numeri ho fatto una premessa. Questa:
[...]che un manga possa non piacere ci può stare. Death Note manca di quella profondità etico-psicologica che rende altri fumetti decisamente più completi; inoltre sono effettivamente una minoranza le persone in grado di fruire al 100% di un prodotto tanto atipico, “elitario” per svariati fattori (trattazione, impostazione, contenuti, logica e sceneggiatura complicatissime).
Tutto il discorso che segue è diretto a chi, fino al 7° volume, si masturbava inneggiando al miracolo, per poi declassare Death Note a "prodotto appena sufficiente" in seguito alla morte di un personaggio. Se poi Jeeg non rientra nella categoria buon per lui, a me poco frega.
Semplicemente, 'sta cosa del calo a metà storia è diventata una sorta di leggenda metropolitana.
E, si sarà capito, mi irrita alquanto.
Avalokitesvara ha detto:
Secondo me è calato con l'arrivo di Misa e, in particolare con la trasformazione momentanea di Light durante la storia della Yotsuba, altro che shock anafilattico dovuto alla morte di L.
Anzi, sono dell'idea che Near e Mello abbiano risollevato la trama; personalmente credo che i tankobon migliori siano i primi 2 e gli ultimi 2.
Misa è motore di meccanismi come lo sono Raye Penber, Higuchi, Rem, Demegawa, Mikami; fatico a vederla come personaggio.
Sugli ultimi due volumi mi esprimerò a tempo debito. Per il resto condivido quanto dici, l'arco narrativo della Yotsuba è l'anello debole di Death Note: viene a mancare quella sfida tra intelletti che è il vero sale del fumetto, l'attenzione si sposta sulla componente action-giallo-poliziesca-scoviamotuttiinsiemeappassionatamentelassassinobruttoecattivo e la tensione narrativa si congela.
Sempre a proposito della Yotsuba, a mio modo di vedere c'è un'altra nota dolente: non si può non riconoscere una certa fallacità nel piano ordito da Yagami per depistare i sospetti di Elle. D'accordo, sei alle strette e rischi, ma il disegno presenta tante di quelle possibili varianti da garantirti ben poche certezze; quante probabilità c'erano che ogni singolo evento s'incastrasse alla perfezione, come effettivamente è successo? Poche. Anzi, pochissime.
In un clima aleatorio come quello cautelarsi sarebbe stata la scelta più saggia, eppure non ho visto chissà quali "soluzioni alternative" belle e pronte nel caso si fossero verificati degli imprevisti.
Tutto è filato
magicamente liscio e tanti saluti.
Per quanto mi riguarda, i momenti migliori si sono visti nei numeri 1, 2, 3, nella seconda metà del 7 (compresa la monumentale dipartita di Ryuzaki e Watari), nell'8 e nel 9.
Nel 6, nella prima metà del 7 e nel 10 Light ha lanciato i dadi parecchie volte, e sono sempre usciti punteggi un po' troppo alti per i miei gusti.